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Lezione introduttiva: “Equilibrio con la Natura” – 07.12.2010

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “Equilibrio con la Natura”
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Quando la sveglia suona!

Nei loro libri, i Kabbalisti scrivono solo dell’ anima. Non toccano il nostro mondo che è al di sotto della linea della vita. È un illusione dataci temporaneamente, in modo da iniziare a svegliarci da questo sogno e costruire una vita vera.

Ora, pensate a come il valore dei vostri amici può aiutarvi a risvegliarvi verso una nuova vita. Comprendete che si sta tutti insieme dentro un sogno, e solo una piccola scintilla che vi è stata data può aiutarvi a uscirne. Questo è simile al tempo in cui si dorme, e si capisce che ci si può svegliare se ci si prova. Questo “indizio” che può aiutare a svegliarvi è il “punto nel cuore“.

Quando ci si connette con tutti i punti che si vogliono risvegliare e chiedi che la “sveglia suoni”, la Forza Superiore vi sveglierà. Essa vi tira fuori da questo sogno. In caso contrario, tutti continueremo semplicemente a dormire.

L’ unica possibilità di rivelare il mondo spirituale è essere in questo sogno. Non c’è nulla di più inferiore a questo, più inferiore dell’esistenza bestiale, più bassa di questa vita illusoria.

L’ unica cosa che rimarrà dopo la morte è ciò che è stato raggiunto nel mondo spirituale anche se in questa vita. Da quale altra cosa potrebbe venire ? Perché non esiste ora? Come troverà il modo il vostro corpo animato? Perché avete bisogno di soffrire oggi per godere poi?

Abbiamo soltanto ciò che percepiamo nel desiderio di ricevere piacere. Se, oltre alla percezione della mia vita corporea, volessi anche acquisirne una spirituale, allora sicuramente l’ avrò, essa non dipende dalla vita corporea. Ci sono due tipi di desideri: uno è “per il tuo bene”, e l’ altro “per il bene della dazione. “

Ciò significa che, per ora, io continuo a vivere contemporaneamente in due mondi, e una volta che il corpo muore, vorrò continuare a vivere solo nel mondo spirituale. Il corpo animato muore e cessa di percepire questa realtà nei suoi cinque sensi, nel modo simile a come se avessi perso ora il mio udito. In questo modo, tutte le sensazioni corporee scompaiono.

Il desiderio egoistico non può esistere per sempre, ma ha un limite. Tuttavia, una volta che si acquisisce il desiderio di dare, è eterno.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 25.11.2010, “Corpo e Anima”).

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Lavorare con la Luce

La saggezza della Kabbalah ci insegna come correggere il desiderio che rappresenta l’ intera materia della creazione fino al punto che noi iniziamo a sentire la Forza che permea l’universo: il Creatore (la Luce). Non esiste nient’altro oltre questa Forza e desiderio.

La rivelazione accade in base alla legge della equivalenza della forma: il desiderio sente il potere della Luce fino al punto della sua corrispondenza con essa. La completa rivelazione della Luce è il programma e proposito della creazione. Questo significa che dobbiamo correggerci fino al grado di completa equivalenza con la proprietà della Luce: la dazione.

L’ intero sistema dei mondi è stato creato per questo scopo; ci aiuta a cambiare il nostro desiderio e a farlo similare a quello della Luce. Questo mondo è dove vengono fatti i primi passi, più tardi ci innalziamo nei mondi di Assiya, Yetzira e Beria. Nelle nove basse Sefirot di Malchut del Mondo di Azilut è dove “risiedono” le anime spezzate.

Keter, la Sefira superiore di Malchut è sopra il Parsa, nel Mondo di Azilut, dove la dazione si trova infatti. La proprietà di dazione agisce sotto il Parsa.

Malchut riceve le forze da Zeir Anpin. Per noi, Zeir Anpin è Il Superiore, il donante; noi riceviamo tutto da lui. Da parte sua, Zeir Anpin è collegato con il Parzuf superiore del Mondo di Azilut, Abba ve Ima (AVI), una parte della quale è Yeshsut. Sotto si trova il Parzuf di Arich Anpin (AA), che riceve la Luce dall’ Infinito (Ein Sof) e la passa in basso alla catena di Malchut.

La maggior questione per noi è di come noi ( le anime rotte che vivono nei mondi di BYA) ci innalziamo a Malchut di Azilut. Includendoci in esso, noi iniziamo a prendere parte nel processo di correzione. Il Mondo di Azilut corregge i desideri egoisti che producono intenzione egoiste.

Il desiderio di ricevere è immutabile; è una questione che non può essere alterata. Ma il desiderio può essere usato in due modi diversi: può essere riempito all’ interno nel ricevere oppure utilizzato in dazione. Nel secondo caso il desiderio riceve con l’ intenzione di dazione. È possibile solamente come risultato di amore ed unione con altri.

Il Libro dello Zohar ci aiuta principalmente nel primo stadio della nostra ascesa al Mondo di Azilut. La sequenza delle azioni è la seguente:

  1. Noi eleviamo la nostra richiesta di essere corretti (MAN)
  2. La risposta (MAD) torna indietro verso di noi come Luce Circostante (Ohr Makif)
  3. Saliamo verso Malchut di Azilut
  4. Malchut consegna la nostra richiesta a Zeir Anpin
  5. Zeir Anpin da poteri a Malchut e corregge le anime

Per cui, tutto quello che facciamo è lavorare con la Luce. Il nostro lavoro è inteso per raggiungere l ’unione tra di noi in modo di correggere il nostro desiderio applicando l’intenzione di dazione ad esso. Questo diventa possibile solamente come risultato dell’influenza della Luce.

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 07.12.2010

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Linguaggio senza tempo

Domanda: Cos’è meglio, leggere durante la lezione il testo originale in ebraico senza capirlo oppure leggere il testo tradotto?

Risposta: Questa è una grande domanda. In generale il lessico Kabbalistico è cosi limitato che gli studenti se ne abituano gradualmente. Stiamo parlando di circa duecento parole che ci permettono di capire un testo in ebraico. Lo vediamo nel gruppo di Mosca che legge i testi originali in ebraico.

Io non credo che in futuro una persona che aspiri alla meta possa studiare Kabbalah in nessun altra lingua. Ed è molto duro. Non abbiamo ancora imparto le lettere ebraiche ne studiato il loro significato esterno ed interno.

La conoscenza del Linguaggio Kabbalistico è di estremo aiuto. Io sono sicuro che voi capite già per lo meno la metà dei termini principali in ebraico, e posso dichiarare che non sarete capaci di tollerare di non capire il testo originale.

Certo, non è cosi semplice. Stiamo parlando di un linguaggio inusuale che è molto diverso dal latino. Ma non possiamo farci niente. La Luce discende su di noi da destra a sinistra ed è per questo che in ebraico la direzione della scrittura è la stessa.

Inoltre, noi scriviamo le lettere da destra a sinistra e dall’alto verso il basso, come la direzione delle Luci di Hassadim (misericordia) e Hochmá (saggezza). Tutte le lettere consistono di questi elementi. La loro forma è definita da diverse combinazioni delle Forze Superiori.

Tutte le regole linguistiche e grammaticali hanno anche esse fondamenta spirituali. Sono costruite dall’interazione di Bina e Malchut. Non ci sono regole in ebraico inventate dagli esseri umani.

Sin dalla nascita di Adamo 5772 anni fa fino ad oggi, niente è cambiato nel linguaggio, sia scritto che parlato. Se tu trovassi una persona cha abbia vissuto migliaia di anni fa in Egitto o in Babilonia, potresti capirla facilmente. Tutto dipende dalla radice Superiore che è immutabile. Le leggi delle interazioni tra Bina e Malchut sono eterne, ed è per questo che il linguaggio non subisce cambiamenti.

Altre lingue si trasformano in base alla mentalità e all’etica delle persone che le parlano. Mille anni fa i tuoi antenati parlavano un linguaggio che difficilmente riconosceresti oggi. Anche la composizione ortografica e la forma esterna cambiano nel tempo.

Tuttavia, l’ebraico non è un linguaggio umano ma una proiezione delle Forze Superiori e delle loro combinazioni. Anche se non è conveniente per le persone contemporanee di usare l’ebraico, non abbiamo altra scelta. I Kabbalisti non possono trasmettere la loro saggezza in nessun altro modo.
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Intelligenza viva o computer?

Domanda: Perché al Creatore è stato necessario un processo di riparazione della creazione talmente complesso?

Risposta: Al Creatore non sono necessarie le nostre azioni, bensì che tu capisca qualcosa, e che tu stesso proceda fino a quando non avrai ottenuto lo scopo.

Il Creatore ha fatto tutto in una sola volta, e tutta la suddivisione dei mondi da sopra a sotto e il ritorno verso l’alto – era necessaria solo per te! Egli non poteva darti in una sola volta quello che potrai ricevere solamente in conclusione, alla fine.

Ti viene richiesto di attraversare tutti gli stati evolutivi: 0-1-2-3-4, fino a quando non incomincerai ad assimilare, comprendere tutto, e diventare tale e quale Lui.

Comprensione significa conoscere il fenomeno “alla radice” colle sue conseguenze. Tu devi comprendere tutta la creazione nel suo complesso, e questo lo puoi fare solamente a poco a poco, incontrando sempre più spesso difficoltà ad ogni passo, scoprendo difetti in continuazione e ponendovi rimedio, comprensione/incomprensione, cattiveria/bontà.

Solamente così si tenderanno le corde della tua anima. Non è possibile altrimenti.

Capisco che tu vorresti tutto subito, ma non è possibile. Pensi si possa prendere un bambino e farlo diventare professore in un sol giorno?

Saggio è colui che nel corso della vita ne ha osservato e studiato l’organizzazione, come da uno sviluppo si procede al successivo, come ogni cosa è collegata all’ altra, e gradualmente diviene più intelligente, fino, alla fine, a diventare saggio.

Se in una sola volta gli si riempie la testa con tutte le informazioni, egli semplicemente diventa un “computer” che funziona a seconda del programma inserito.

Ma se tutte le informazioni vengono impresse, poco alla volta, là dove egli è in grado di discernere tra il buono/cattivo, verità/menzogna, vuoto/pieno, allora si crea l’ intelligenza viva. Non un computer.

In ciò sta la differenza! Essendo in grado di riconoscere la differenza tra la luce e il buio, nasce in lui un desiderio, – egli stesso saprà cosa vorrà apprendere e sentire.

Ogni porzione dei dati che tu inserisci nel computer, dovrà precedere il suo desiderio, in modo ch’egli stesso lo voglia ricevere, sapendo quali sono i vuoti e le incomprensioni da riempire. Il computer deve reagire da sè! – E allora si trasforma in uomo.
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(Dalla lezione “Studio delle Dieci Sefirot” 3.12.2010)

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