Pubblicato nella '' Categoria

Torah, Porzione settimanale – 30.07.2010

Il Libro dello Zohar, Porzione Settimanale Ekev”, Brani selezionati
Video / Audio

L’Infinito È Unione Illimitata

Per percepire la realtà correttamente abbiamo bisogno di portare insieme tutte le forme che ci vengono rivelate. Esiste solo il mondo interiore di una persona. L’infinito non è distanza infinita; è unione illimitata! Ad un certo punto in questo Mondo dell’Infinito emerge una barriera, che determina quanto vicino puoi essermi; cioè, in questo Infinito, un desiderio egoistico viene rivelato ed esso crea una distanza tra le differenti parti.

Questa distanza tra i desideri, tra l’ego, è immaginaria e come risultato, i mondi cominciano ad essere estesi dall’Infinito verso il basso, cioè una sensazione di distanza tra differenti parti emerge nello stesso posto. Questa è chiamata una discesa dei mondi o l’intensificazione dell’occultamento tra di noi.

Dopotutto, questa distanza non è fisica ma sensoriale. Abbiamo bisogno di passare ad una percezione più interiore. Dovremmo capire che possiamo essere fisicamente vicini o distanti da certe persone mentre sentiamo che esse sono vicini o distanti da me; un fattore è completamente indipendente dall’altro. Nella spiritualità, questo mondo immaginario di distanze non esiste, esistono solo i sentimenti. Noi misuriamo la percezione sensoriale nelle Sefirot, nei Partzufim e nei mondi, in accordo all’equivalenza delle proprietà tra gli oggetti spirituali o i desideri.

Da un lato, ci sono certamente differenze tra i desideri dato che sono tutti differenti; ma dall’altro, essi sono simili poiché si sforzano di essere insieme non curanti delle loro immutabili differenze naturali. Solo questa “distanza” viene misurata nella spiritualità ed è solo questa “vicinanza” nell’intenzione che noi aspiriamo a raggiungere.

A prescindere dalle differenze tra i nostri desideri iniziali che sono così infinitamente lontani gli uni dagli altri, attraverso lo schermo e la Luce Riflessa (la dazione reciproca), noi raggiungeremo un’aspirazione comune a diventare vicini. Raggiungeremo l’unione sensoriale che sarà infinita e priva di tutte le barriere. Nei nostri desideri sentiremo infinita distanza fisica per così dire, mentre nella nostra aspirazione sensoriale ad essere insieme, scavalcheremo questa barriera e sentiremo la nostra infinita, illimitata unione, nella quale noi tutti esistiamo in un punto.

Queste due forme di misurazione dovrebbero coesistere insieme e fornire intensità alla nostra unione ed adesione. Una forma è l’infinita distanza che separa i nostri desideri che sono opposti gli uni agli altri, mentre l’altra è l’infinita, illimitata unione di tutti in un punto in un’intenzione ed aspirazione comune.

Lezione quotidiana di Kabbalah del 30.07.2010

Dal Libro di Shamati, Art. 11: “Gioia con tremore”
Video / Audio

Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Lech-Lecha”, Punto 237, Lez.16
Video / Audio

Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pag.351, Punto 70, Lezione 32
Video / Audio

Articolo: “La Saggezza della Kabbalah e la sua essenza”, Lezione 4
Video / Audio

Sorte: Rilasciare La Luce Per Noi Goccia A Goccia

Lo Zohar, Capitolo “VaYigash (Allora Giuda si avvicinò)”, Articolo 55: I nutrimenti dell’uomo prima del Creatore sono tanto duri quanto la divisione del Mar Rosso. È così perché i nutrimenti del mondo sono dall’alto, da ZA, dal Masach de Hirik nella linea di mezzo. È così perché i figli, la vita ed i nutrimenti non dipendono dal merito, ma dipendono dalla sorte. E per questa ragione, i nutrimenti dell’uomo prima di Lui sono duri, poiché dipendono dalla sorte, dalla quale i figli, la vita ed i nutrimenti arrivano. Ecco perché i nutrimenti del mondo sono duri prima di Lui, perché essi non sono in suo potere prima che egli è benedetto dalla sorte.

Sorte (Mazal) significa “scorrere” (Nozel) ed indica l’abbondanza superiore che arriva a gocce. Non piove come una corrente senza fine, a causa della nostra limitazione, della nostra incapacità a ricevere di più. La Forza Superiore desidera darci tutto il Mondo dell’Infinito, ma Egli è forzato a rilasciare la Luce per noi a gocce, fino al punto in cui possiamo percepirla.

Ecco perché è scritto che “I nutrimenti dell’uomo prima del Creatore sono tanto duri quanto la separazione del Mar Rosso”. In accordo alla Sua natura Egli è “buono e benefattore” ed è dura per Lui trattenersi e non dare all’uomo tutto il bene allo stesso tempo. Per questa ragione, è difficile per il Creatore dare solo goccia a goccia.