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Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.08.2013

Argomento della Lezione: “Gruppo e Divulgazione
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Zohar per tutti, Introduzione Articolo “Gioia nei giorni festivi e non dare ai poveri” Punto 175, Lezione 65
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Scritti di Rav Kook
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“Il debito nazionale degli USA è di 70 trilioni di dollari”

Notizie (da PressTV): “Un recente studio di un economista americano ha concluso che il debito federale degli USA è incredibilmente più alto di quanto sia stato ufficialmente detto. Lo studio di James D. Hamilton della University of California, San Diego, dice che il passivo di bilancio degli USA è di sei volte maggiore del debito ufficiale ovvero $70.1 trilioni. […]

“Mentre i $12 trilioni di debito federale sarebbero solamente la punta dell’iceberg perché la cifra non comprende il numero delle passività fuori bilancio legate agli impegni e le altre passività.

“Il debito riportato ufficialmente è solamente un punto rispetto al quale la politica attuale ha lasciato un grande fardello per i futuri contribuenti. Inoltre il governo ha preso un numero di impegni impliciti ed espliciti che non sono compresi nel netto dei saldi appena riportati, ma che potrebbero potenzialmente richiedere degli aggiustamenti più grandi nelle spese o nelle tasse future rispetto agli aggiustamenti legati al pagamento degli interessi sul debito ufficiale stesso. Le poste più grosse in questa categoria arrivano dalla Sicurezza Sociale e dall’Assistenza Medica, che, se l’attuale politica sarà mantenuta, richiederà degli enormi sacrifici per i contribuenti”.

Il mio commento: Generalmente, non è così importante perché nessuno pagherà niente a nessuno e nessuno ha intenzione di pagare, come si dice, una guerra cancellerà tutto, o viceversa, il passaggio a delle nuove relazioni attraverso il metodo dell’educazione integrale ci porterà ad accordarci su “ricominciare tutto daccapo”.
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Penetrare il nuovo mondo attraverso la cruna di un ago

Baal HaSulam, Lettera 17: Poiché la via della verità è una linea molto sottile nella quale una persona cammina fino a quando arriva al palazzo del Re.

Uno che comincia a camminare all’inizio della linea necessita di una grande cura in modo da non deviarsi a destra o sinistra della linea, neanche di un soffio. Questo è così perché, se in un primo momento si devia anche soltanto di un soffio, anche se poi si continua completamente diritti, è certo che non sarà più in grado di arrivare al palazzo del Re, in quanto non sta percorrendo la vera linea.

Non è chiaro come si possa mantenere la giusta direzione se la persona ha deviato una volta da essa. Quindi questo è un avvertimento serio. Come faccio a sapere che non ho mai sbagliato prima? È possibile scegliere correttamente se ora sono ad un certo punto, dopo aver fatto un errore? Posso trovare la giusta direzione e avanzare se mi trovo nel punto sbagliato?

È una situazione molto incerta e spaventosa. Come tutti voi, ho fatto molti giri in tutta la mia vita. Sono stato confuso e ho preso la direzione sbagliata. Così in che modo posso trovare la direzione giusta dopo tutto questo? Anche se la trovo, correggerà tutte le miei corruzioni precedenti?

Queste domande rendono il nostro stato molto incerto. Come posso avanzare se non so per certo che ho seguito la strada giusta? Quante volte sono andato nella direzione sbagliata?

Quindi, chi cammina sulla vera linea di preparazione per l’opera di Dio (Israele, la Torà, e il Creatore è uno) deve sempre testare se stesso per vedere se vuole i tre aspetti citati sopra allo stesso modo, come la fine dell’atto è uguale con il suo inizio. Se si vuole uno di loro più del secondo o del terzo, allora uno devia dal sentiero della verità e capisce questo.

Questo è il significato di “Apri per me un’apertura di pentimento, come ad esempio la cruna di un ago, e si apriranno per te cancelli nei quali entreranno carri e carrozze.” Interpretazione: l’apertura non serve ad entrare ed uscire, ma ad inserire il filo per cucire e lavorare.

Allo stesso modo, devi desiderare solo il comandamento del Superiore, per lavorare, e poi aprirò per te una porta, come un ingresso di una sala. Questo è il significato del Nome Esplicito nel verso, “ma in ogni azione (che in ebraico si pronuncia come Sala) io vivo e tutta la terra sarà piena della gloria del Signore.”

Una cruna di un ago significa preoccuparsi di unire Israele, la Torà, e il Creatore in un unico punto. Noi ci preoccupiamo costantemente solo di questo e questo punto diventa più piccolo e più mirato. Per raggiungerlo dobbiamo unire costantemente tutti i 613 attributi, cioè i desideri che si risvegliano in noi e che sono opposti tra loro e presentano condizioni differenti: quelli di Israele, quelli della Torà, e quelli del Creatore. Abbiamo bisogno di unire tutto questo in un tutt’uno, nell’unione.

Se riusciamo a portare tutti ad una tale unione, significa che raccoglieremo tutto in un unico punto in una cruna di un ago. Quando ci concentriamo su un punto attraverso uno strumento ottico, possiamo vedere in esso un’apertura che porta ad un nuovo mondo.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 24.07.2013, Scritti di Baal HaSulam)

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Riassunto della Lezione quotidiana di Kabbalah
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Domande dopo il Congresso, Parte 5

Domanda: Quando “siamo colpiti alla testa” e spegniamo tutti i nostri sentimenti, emozioni e pensieri, dove possiamo trovare un punto d’appoggio? Da dove cominciamo la nostra ascesa?

Risposta: Impegnandoci in azioni meccaniche.

Domanda: Diciamo che uno ha paura che il proprio desiderio raggiunga il Machsom e che “si avvera;” allora non ci sarà nulla da aspirare. Può per favore spiegare questa situazione e dire cosa fare?

Risposta: Vuol dire che uno non ha desiderio di dazione.

Domanda: Può rallentare il nostro ingresso nella spiritualità ?

Risposta: Si.

Domanda: Ci può spiegare per favore perché abbiamo bisogno di una famiglia per avanzare spiritualmente? Qual’è la differenza tra uomini e donne sposati e single? Se tutte le mie azioni reali stanno compiendo sforzi per unirmi con il gruppo e la cura di esso (e credo davvero in esso), allora perché ho bisogno di trovare la mia seconda metà nella spiritualità e formare una famiglia?

Risposta: In questo mondo, dovremmo corrispondere al mondo superiore. Ecco perché si dovrebbe avere una famiglia, se è possibile. Con questo, affrettiamo il nostro percorso spirituale,  non lo rallentiamo.
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Spalancate le porte a tutti!

Domanda: Lei dice che è il momento di togliere tutte le limitazioni per i nuovi studenti, e se una persona vuole venire alla lezione non dovremmo proibirlo. Fino ad ora consentivamo alla persona di unirsi gradualmente al gruppo, al metodo.

Risposta: Vorrei permettere alle persone di unirsi a diversi eventi liberamente. Questo perché dobbiamo pensare a come attirare la gente. Questo consente alle persone di partecipare a diversi eventi per poi unirsi al gruppo e partecipare a tutte le attività insieme a tutti gli altri.

Il Maaser (la decima) è un affare molto serio. Quando ogni mese la persona paga, dentro di sé avviene una lotta interiore nella quale deve decidere se farlo oppure no.

Baal HaSulam usava addebitare soldi ad ogni lezione. Sappiamo che non è un problema pagare qualcosa una sola volta: “Dimmi quanto dovrei pagare per un anno intero e pagherò, e non voglio più sentirne parlare”. Ma questo non è quello che dovremmo fare. Ognuno di noi dovrebbe pagare una volta al mese quando arriva il suo stipendio in quanto egli deve “strappare” se stesso da se stesso. Questo è molto difficile e complicato.

Così tu dovresti capire questi amici. Vorrei permettere loro di unirsi al gruppo e sentirlo molto da vicino. Non vorrei nascondere nulla da loro. Credo che dovremmo essere completamente aperti, e solo quando vediamo che questi amici vogliono studiare seriamente seguiranno un certo corso se non l’hanno già fatto. Forse hanno appena finito un corso e sono cresciuti un po’ più deboli ora.

Da ora vorrei farli partecipare a tutte le lezioni e a tutti i congressi senza precondizioni, noi – la massa principale, centrale – abbiamo raggiunto un punto che avrebbe dovuto essere raggiunto al congresso. Ora siamo in grado di consentire a coloro che attiriamo attraverso l’educazione integrale di essere intorno a noi, anche coloro che non appartengono ad essa.
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(Dalla seconda parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21.07.2013, Shamati 59 “Riguardo il Bastone e il Serpente“)

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Un fiume di domande sul congresso a San Pietroburgo

Domanda: Che cosa devono fare i gruppi delle decine nel quadro della preparazione al congresso?

Risposta: Prima di tutto, avete bisogno di materiale per il congresso in modo da poter creare una connessione con ciò che accadrà lì con tutta la vostra forza.

Domanda: Che tipo di ambiente, che tipo di atmosfera, abbiamo bisogno di creare nel Kli mondiale per aiutare ogni amico ad avere pronto l’accesso al congresso, per innalzarci tutti insieme ad un nuovo livello?

Risposta: Ricordi come ti sei preparato per la nascita del tuo figlio o per il vostro matrimonio, esternamente e internamente. Comprensibilmente, la cosa principale è la preparazione interiore: “Dove stiamo andando? Verso la connessione. Che altro possiamo fare per riuscire a collegarci e con questa connessione scoprire la Luce, la caratteristica della dazione, che viene scoperta nella misura in cui diventiamo uguali ad essa? “

In definitiva ho bisogno di venire al congresso completamente pronto, senza aspettarmi sorprese tranne una, la nostra connessione, e nulla più. Non ho bisogno di una nuova saggezza, voglio connessione. E con questo sento il testo con una nuova profondità e, in generale, tutto sembrerà nuovo per me, frizzante e luminoso.

E al contrario, se non ci sarà la connessione, di certo mi sentirò come se non mi rimanesse nulla.

Cioè, dobbiamo vedere e capire che tutto dipende dalla connessione e la connessione dipende dalla preparazione.

Domanda: Riguardo alla connessione di cosa dovrei essere più preoccupato, la mia preparazione o quella degli amici del gruppo della decina?

Risposta: Quella degli amici. Se parliamo di spiritualità, prima di tutto ho bisogno di essere preoccupato per le esigenze spirituali degli amici. Questa è chiamata la “preghiera dei molti“, una preghiera per gli amici. Si dice: “Chi prega per il suo amico riceve la risposta per primo.”

Domanda: Che cosa dovremo richiedere al congresso, una transizione verso un urlo interiore completo?

Risposta: La preparazione. In particolare noi non gridiamo perché non siamo preparati, non aggiungiamo un “penny e un altro penny”, in modo che essi si combinino in un unico grande urlo. Al posto di questo noi ci aspettiamo: “Allora, quando la svolta sarà già pronta?” Questo non accadrà mai senza la preparazione.

Domanda: Come possiamo evitare di cadere in una mancanza di partecipazione al congresso?

Risposta: Questo dipende ancora una volta dall’atmosfera e dalla preparazione. Se la persona è pronta, allora lui apparentemente sprofonda in un campo di forza che non lo lascia facilmente andare.

Domanda: Abbiamo bisogno di vedere un passaggio attraverso il “Mar Rosso” al congresso di San Pietroburgo?

Risposta: E anche l’Arvut in piedi d’avanti al “Monte Sinai”.
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(Dalla 4 ° parte della lezione quotidiana di Kabbalah 25.06.2013, Gli scritti di Baal HaSulam “La pace nel mondo“)

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Il centro oscuro dell’universo infinito

Baal HaSulam, Shamati # 127: “La differenza tra Kernel, Essenza, e Abbondanza Aggiuntiva”: … Malchut non ha più di un punto, un punto oscuro che non contiene del bianco.

E se si accetta questo punto come il nucleo e non come qualcosa di superfluo di cui ci si vuole sbarazzare, ma per di più, lo si accetta come ornamento, questo viene chiamato “una bella dimora nel proprio cuore”. Questo avviene perché egli non condanna questa servitù, ma la rende indispensabile per lui. Questo viene chiamato “sollevare la Divinità dalla polvere”. E quando uno sostiene le basi come un qualcosa di essenziale, non può mai cadere dal proprio grado, poiché non vi è alcuna deviazione nell’essenza.

E quando uno prende su di sé un punto oscuro per lavorare, dove anche nella più grande oscurità del mondo, la Sacra Divinità dice: “non c’è posto per nascondersi da voi”. Quindi, “Sono legato con un nodo a Lui”, “e questo non sarà mai sciolto”. A causa di ciò, non si ha una pausa dalla Dvekut (adesione).

Se alla persona si rivela un punto oscuro, che è chiamato il punto nel cuore, allora non le si rivela niente’altro. Il resto si basa sul suo auto-annullamento relativo a questo punto oscuro. Per la persona comincia a splendere una piccola luce, che gioca con lui intorno a questo punto, che viene sentito come la sete di aderire al superiore.

La luce arriva a intermittenza, provocando nella persona alti e bassi che, lavorando su di lui, formano varie qualità in lui da destra e sinistra. Dopo qualche tempo, sente che questo punto è molto importante, che è necessario aggrapparsi a lui, e questo significa auto-annullamento.

Dopo tutto, tutto l’avanzamento spirituale si basa sul fatto che la persona rifiuta il mondo intero che la Luce sta attirando per lui ora, da quello spazio nel suo desiderio di godere che si rivela a lui come le immagini di questo mondo in cui apparentemente vive. È come un sogno, ma appare come vita a causa delle immagini che compaiono nella sua mente.

Poi, comincia a capire che il processo che ha bisogno di attraversare è di fede al di sopra della ragione, cioè, nella dazione al di sopra della ricezione, della ragione, della comprensione, quando l’adesione viene valutata superiore ad ogni altra cosa. Poi, inizia a lavorare metodicamente, passo dopo passo, costruendo se stesso, sulla base di questo punto, del suo mondo spirituale al di sopra di tutte le condizioni che il Creatore stabilisce per lui.

Questo mondo è costruito dallo stesso spazio in cui, precedentemente, lui o gli altri erano i padroni, e ora egli rivela che solo una forza superiore, con la quale è in comunicazione reciproca, regna in quella zona. Il Creatore lavora per tutto il tempo su di lui, inviandogli diversi problemi, difficoltà, ma la persona comincia a capire che solo attribuendo questo al Creatore, oltre cui non esiste nessun altro, e che Egli invia tutti questi problemi apposta affinché la persona Gli presti attenzione. Solo in questo modo si può trasformare tutti i cattivi eventi in buoni, le tenebre in luce.

Tuttavia, è sotto la condizione in cui la persona capisce ed è grata per tutto ciò che accade. Anche lui, lui stesso, sta aspettando il buio prima dell’alba in modo da trasformarla in luce, attribuendola al Creatore, che ha organizzato apposta per dare alla persona la possibilità di superare i suoi sentimenti e giustificare il Creatore, ringraziandolo per tutti gli esercizi. Solo allora potranno diventare compagni, e la persona aderirà al Creatore.

Quindi, il punto oscuro diventa il centro dell’universo. L’universo, le prime nove Sefirot in relazione al punto di Malchut, è lo spazio stesso che la persona ha dato al Creatore di sua iniziativa, in virtù del suo amore. Così, ha costruito il centro dell’universo infinito a partire dal punto nel cuore che si è rivelato in lui all’inizio del suo cammino.
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(Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 31.07.2013)

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Domanda: Ci potresti dire riguardo al tuo primo incontro con la Luce e la tua esperienza nell’ uscire da te stesso. Per favore dimmi che chiarimenti e pensieri hai avuto quel giorno.

Risposta: E’ sucesso quando guidavo, stavo andando a una lezione dal mio maestro. E’ stato sotto la pioggia battente, un muro di pioggia. A metà strada, la mia macchina si è rotta.

Erano le due del mattino in un posto desolato in giro non c’ era nessuno. Chi sarebbe uscito con quel tempo? Mi sono fermato. Non c’èra niente che potevo fare. Sono uscito della macchina, ho aperto il cofano, ma è stato peggio. La pioggia aveva allagato il motore, e il carburatore si era incrinato. Maldicevo me stesso e il mondo intero. Sono tornato in macchina, e tutto ad un tratto sopra a tutta questa disperazione ho sentito il Creatore.

Seriamente!Non sto scherzando. E’ una storia vera. Certamente, prima e dopo tale situazione ho sperimentato varie sensazioni come tutti voi fate. Perchè vi dico questo esempio? E’ perchè questo tipo di incontro di solito accade in un momento in un tempo totalmente inadatto e sembra che non è legato alla nostra condizione interna.

Passiamo attraverso un processo di accumulazione che dura per un periodo piuttosto lungo a seconda della nostra ispirazione, uno stato precedente, e numerose altre condizioni; allora traspare in noi. Come regola, avviene senza alcuna commozione esterna. Per questo, non dobbiamo meditare nè dobbiamo avere alcuna sensazione specifica.

Quando si suppone accada, arriverà. Tuttavia, è necessario continuare a lavorare sistematicamente.
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(Dal Congresso di San Pietroburgo del 12.07.2013, Lezione 1)

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