Io Do: Cos’ altro può esserci?

Domanda: Cosa sono le “lettere” nel senso spirituale?

Risposta: Le lettere sono forze, attributi dell’ influenza superiore in Malchut. Malchut in sé, è l’ assemblea di tutte le anime. La sua unità deve assorbire tutte le 22 lettere e 5 delle sue forme finali (MaNTzePaCh), incluso le sue molteplici forme nella Torà: cominciando dalla prima parola “in principio” (Bereshit) e finendo con l’ ultima parola Israele.

La domanda è: Quale è la lettera basilare, il “segnale” basilare, sulla ricezione del quale una persona raggiungerà definitivamente la correzione? Anche le proprietà integrate nella struttura di Binà, che dirigono tutte le correzioni e anche le forme di comunicazione con il Creatore e la connessione con Lui che si includono in Binà, come Samech (ס) e Mem (מ), non sono garanzia di successo.

La lettera Samech indica la parte superiore di Binà. A prima vista, cosa potrebbe essere più esaltato di questa? Non vuole niente per se stessa e necessita solo di dazione, vuole solamente essere inclusa nel Datore, esiste al di sopra del suo desiderio, non importa la sua eruzione interiore.

La lettera Mem contiene Samech in essa ed inoltre è riempita con i desideri degli altri per essere capace di dare a loro. Cos’ altro può esserci, se io non desiderio più niente e soprattutto, se mi occupo di tutti gli altri come una madre?

Le proprietà di Samech e Mem rispettano tutti i requisiti della dazione: corrispondono al pentimento per timore e al pentimento per amore. Perché allora non possiamo essere riformati da esse? Cosa manca in questa lista?

Ciò che manca è la lettera Bet (ב) che simboleggia la benedizione, cioè la proprietà magica, una forza speciale dall’ Alto. Questo ci mostra che niente ha importanza: né la mente, né il cuore, né il tempo che investi studiando le cose, né, parlando francamente, niente di quello che possiamo considerare. Niente di questo ci porta al mondo spirituale.

Questa è l’ idea principale dell’ articolo sulle lettere “dell’ Introduzione del Libro dello Zohar”: abbiamo solo bisogno di una benedizione.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14 Dicembre 2010, “Introduzione del Libro dello Zohar”, articolo “Le Lettere di Rabbi Amnon Saba”)

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