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Anticorpi contro l’egoismo

Il Coronavirus è la conseguenza della connessione interrotta tra le persone. In natura tutto è armoniosamente connesso, sia a livello di particelle elementari, cioè di materia inanimata, che ai livelli vegetale e animato.

A questi livelli ognuno usa il prossimo solo nella misura in cui il suo istinto naturale lo obbliga. Un lupo caccia e mangia la pecora non perché desidera farle del male, il lupo ha necessità di mangiarla per sopravvivere. Ma dopo che il lupo sarà sazio non toccherà altre pecore. Non avrà altro desiderio di ucciderle.

Se al posto del lupo ci fosse una persona, questa ucciderebbe tutte le pecore, venderebbe la carne al negozio, farebbe soldi e troverebbe il modo di spenderli per il suo piacere.

L’egoismo dell’individuo non conosce confini. Il suo desiderio di godere non rientra nel piacere animale per il cibo, il sesso e la famiglia. Egli tenta di usare il prossimo a suo vantaggio, per conquistare il mondo intero, per essere al di sopra degli altri con l’aiuto del denaro. E questo desiderio distrugge le nostre vite, rendendoci nemici gli uni degli altri.

Ricchezza, fama e conoscenza sono appagamenti egoistici che prevedono che un individuo sia al di sopra degli altri. Per cui l’individuo mette in atto ogni sorta di stratagemma per guadagnare denaro dagli altri. Ciò comporta già la competizione.

Non dobbiamo competere tra noi per il cibo, il sesso e la famiglia; semplicemente ne godiamo come farebbe qualsiasi animale. Tuttavia, il livello umano è caratterizzato dal fatto che richiede soldi, onore e conoscenza. Questi desideri egoistici non possono essere soddisfatti; chiedono sempre di più.

Ma la natura, che è un sistema integrale e globale, non è d’accordo con questo, proprio come un albero non è d’accordo con l’essere abbattuto. La natura resiste e produce anticorpi per prevenire l’invasione e la distruzione del sistema naturale da parte dell’uomo.

La natura è una legge integrale che unisce tutti gli elementi e non consente a nessuno di governare ma solo di mantenere una connessione reciproca con il resto degli elementi. Tuttavia, non appena ci spingiamo troppo in là con il nostro interesse personale, subito sentiamo la resistenza delle altre persone, della società o di una certa parte della natura.

Un ulteriore avanzamento è possibile solo a condizione che un individuo osservi la legge integrale della natura, senza dimenticare che tutti noi siamo all’interno della stessa sfera connessi da un’unica rete.

L’universo e la Terra, con tutto ciò che c’è in essa: natura inanimata, piante, animali e persone, sono inclusi in un unico meccanismo e dipendono l’uno dall’altro. In questo unico sistema c’è solo una legge che richiede a tutti di completarsi a vicenda.

L’egoismo umano è l’unico componente che odia tutti e vuole usare chiunque per il proprio beneficio. Non solo noi umani vogliamo usare la natura ma inoltre lottiamo tra noi.

L’egoismo ci ha condotti ad un mondo globale nel quale cercavamo di guadagnare sempre di più gli uni dagli altri. Ma non aspiravamo ad una buona connessione tra noi, che avrebbe contribuito ad ogni parte della natura. Al contrario, ovunque l’uomo sia intervenuto sulla natura, ha cercato di soggiogarla, distruggendo intere specie per capriccio, senza pensare alle generazioni future e neppure al suo domani.

Si dice: “Vai e guadagnati da vivere”. Cioè, ognuno produce ciò che sa fare da sé: uno coltiva cetrioli, l’altro fa il pane, poi ci si scambia i prodotti a vicenda. Ma gradualmente questo fenomeno positivo diventa negativo perché ogni egoista vuole essere un monopolista e sconfiggere gli altri.

Qualcuno apre una panetteria, poi un altro, poi un terzo e cominciamo a competere tra noi, ad aggiungere additivi chimici al pane, a drenare la terra senza pensare al futuro. La cosa più importante è avere successo agli occhi degli altri, guadagnare soldi, onore e potere. Siamo pronti ad agire persino a nostro svantaggio, come gli Stati Uniti e la Russia, che stanno gettando enormi quantità di soldi nelle armi, senza riuscire a fermare il loro conflitto.

Gli esseri umani sono diventati degli egoisti sempre più grandi e vogliono schiavizzarsi e rovinarsi a vicenda; era inevitabile che una reazione sarebbe arrivata dal livello biologico sotto forma di virus. Qual è esattamente il livello umano associato ad un virus primitivo? Il fatto è che tutti i livelli sono connessi tra loro. La natura inanimata, vegetale, animata e gli essere umani sono connessi in un unico sistema.

Quindi, in risposta ad una disputa tra le persone avviene un terremoto. Tutto in natura cominciò con una piccola particella che si unì gradualmente con altre particelle. E così si formarono gli atomi e poi le molecole viventi, che iniziarono a trasmettere energia e informazioni fra loro fino a che non apparvero organismi più complessi.

Non esiste una singola minuscola particella nell’universo che non sia connessa attraverso questo campo con l’intero universo, con ognuno dei suoi elementi a tutti i livelli: inanimato, vegetale, animato e umano. E la connessione più importante è a livello umano, al livello del pensiero, cioè delle relazioni: essa determina e controlla tutto.

La velocità del pensiero è infinita; non è limitata dalla velocità della luce, pertanto tutto è chiaro nel pensiero. E chi non capisce che tutte le parti della natura sono connesse in un unico sistema è come un bambino che dice che la tazza è caduta e si è rotta da sola.

Per cui, la conclusione più importante derivante dall’epidemia globale di Coronavirus sarà che le relazioni tra gli individui, la rete che ci connette, sono il fenomeno più importante al mondo che definisce le nostre intere vite. Se le riequilibriamo, ripristineremo l’armonia a tutti i livelli e vivremo come se fossimo in paradiso.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1211 – Anticorpi contro l’egoismo”, 10/03/2020

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L’epidemia non è una punizione ma il rimedio

Nel corso della storia, abbiamo ricevuto molti segni di attenzione dal Creatore, il bene che fa il bene. Ma esistendo in qualità egoistiche che sono opposte al Creatore, abbiamo percepito queste manifestazioni di amore e cura come colpi e non come necessità di cambiare.

Questo è il modo in cui i genitori amorevoli costringono il proprio figlio ad imparare mentre lui vorrebbe solo giocare, non li ascolta e pensa che i suoi genitori lo odino.

Questo è esattamente ciò che sta succedendo nel mondo – crisi, guerre, disastri, epidemie – il percorso di sofferenza che l’umanità sta attraversando. E questo perché abbiamo rifiutato di accettare il governo del Creatore come bene assoluto che porta sempre il bene, cioè di adattarci a questo governo.

Volevamo scappare dalle istruzioni del Creatore come bambini che non ascoltano i genitori e si nascondono e lamentano di continuo. Ecco perché la nostra vita è stata così amara fino ad oggi.

Ma ora stiamo vivendo un colpo speciale senza precedenti che è arrivato per calmare il mondo intero, tutta l’umanità, e per renderci un tutt’uno. Proprio come i genitori che perdono la pazienza e dicono ai figli: “Basta, ora calmatevi!”. E adottano misure così rigorose che veramente i figli si calmano.

Il governo superiore discende e si richiude su di noi sempre più, comincia a lavorare con noi da vicino, individualmente e direttamente.

Perché l’umanità ha subito questo duro colpo? Perché il Coronavirus ci spaventa tanto? Siamo abituati a tante persone che muoiono e nascono ogni anno in ogni paese. Perché siamo così spaventati da questo virus?

Sappiamo che in un centinaio di anni l’intera popolazione del mondo cambierà: tutti moriranno e nuove persone nasceranno, ma non ne facciamo una tragedia. Il virus, tuttavia, è un colpo psicologico. Una peste invisibile è tra noi, non la vediamo ne la sentiamo e non sappiamo da dove ci colpirà.

Il virus agisce veramente a nostro beneficio ordinando di allontanarci gli uni dagli altri e di non uscire di casa. È come se mi dicesse: “Se non tratti bene il tuo prossimo, stai a casa! E se apparisse un po’ di bontà, potrai uscire ma mantenendo una distanza di dieci metri”.

Il virus ci mostra le nostre vere relazioni, ossia che siamo incapaci di stare insieme e se ci connettiamo ci trasmettiamo il virus perché siamo egoisti. Questo virus è la rivelazione del governo superiore.

Il virus separa gli individui nella misura del loro egoismo. Li obbliga a stare a casa anziché impegnarsi in ogni sorta di cose inutili ed assurde.
Ci mostra che possiamo avere un tipo di connessione migliore. E non è arrivato per danneggiarci e ucciderci ma per organizzare correttamente le nostre vite. Questa è la mano del Creatore che ci educa con misericordia.

L’epidemia non è una punizione ma il rimedio. Il virus raffredda le nostre relazione alimentate dall’egoismo, dal desiderio di vincere, di avere successo e di sfruttare il prossimo per il proprio tornaconto. Interrompe l’intera corsa.
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Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 18/03/2020, Lezione sull’argomento “Pesach (Pasqua)”

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Elevarsi al di sopra dell’egoismo universale

Domanda: Noi vediamo che nella gente aumenta la rabbia, l’indifferenza e la riluttanza nel sentire cosa accade ad un’altra persona. È possibile che qualcuno fermi questo interagendo con loro o facendo loro delle domande?

Risposta: Niente affatto! In nessun modo. Questa è la legge dell’egoismo universale, che ci sviluppa continuamente, diventando più evidente, potente e terribile. Esso continuerà in questo modo fino a quando noi, alla fine, decideremo di non avere altro da fare se non elevarci al di sopra di esso. Diversamente, non sopravviveremo.

È possibile elevarci al di sopra dell’ego solo con l’aiuto della scienza della Kabbalah. Non c’è niente altro che possiamo fare.

Così, dopo tutto, noi dobbiamo padroneggiare la scienza allo scopo di elevarci al di sopra dell’ego, ottenendo una seconda qualità, ovvero l’altruismo, e rivelare il mondo superiore attraverso la corretta interazione tra la qualità positiva e altruistica e quella negativa ed egoistica.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 26/01/2020

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Lo sviluppo delle relazioni tra uomini e donne

Domanda: Come può la Kabbalah aiutare a stabilire una relazione tra uomo e donna?

Risposta: Vediamo che man mano che l’umanità evolve, diventa sempre più difficile. Una volta le relazioni tra uomo e donna erano regolate dalla società: un villaggio, una piccola città, le religioni, le consuetudini, e così via.

Per esempio, l’uomo aveva diritti che la donna non aveva e ogni cosa era regolato a questo modo. Tutto era molto semplice. La donna sapeva qual era il suo ruolo e l’uomo sapeva qual era il suo.

In linea di principio, entrambi avevano capito per cosa esistevano e come dovevano vivere. Non c’erano possibilità, da parte loro, di inventare un nuovo tipo di famiglia, nuovi tipi di collaborazione, come “quid pro quo” e qualcos’altro. Tutto era calmo e chiaro.

La ragazza veniva cresciuta in famiglia, il giovanotto pure. Dalla relazione tra i loro genitori, vedevano cosa voleva dire vivere una vita in famiglia. Crescevano per questo, si sposavano e questo era il modo di esistere.

Tutto questo ha continuato finché l’umanità ha oltrepassato la sua struttura.

Nello sviluppo dell’egoismo ci sono dei gradi: desideri primari come il cibo, il sesso e la famiglia; desideri sociali di salute, onore, potere e sapienza. Fintanto che lo sviluppo dei desideri non supera quelli primari, tutto è tranquillo; una società del genere può esistere normalmente. Non c’è un’elevazione degli impulsi.

Quando la società comincia ad entrare nel grado in cui si inizia ad essere interessati alla salute, al potere, alla conoscenza, sorgono i problemi perché questi desideri, nelle persone, sono molto più forti rispetto al desiderio per il cibo, il sesso e la famiglia.
Perciò un uomo lascia la famiglia per conseguire obiettivi più elevati. In generale, a questo punto arriva la confusione di cui facciamo esperienza nel nostro tempo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 31/12/2018

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La spiritualità è a portata di mano

Domanda: Cosa succede quando le persone passano intere giornate sui giochi per computer o si chiudono in se stesse in altri modi? Come dovremmo reagire e relazionarci con questo?

Risposta: L’attuale generazione vive così. Non ha bisogno di altro.

La generazione precedente sognava abiti alla moda ed oggetti materiali. Oggi la nuova generazione non ha queste necessità. Dai loro un angolo o una stanza tutta per loro, perché non desiderano avere a che fare con gli altri; dai loro un computer o un cellulare con una buona connessione internet, pizza, cola e lasciali soli.

Riesci a immaginare di cosa una persona ha veramente bisogno? Esistono piccoli monolocali dove puoi andare a vivere, distenderti ed avere tutto ciò di cui hai bisogno. Nient’altro è necessario.

Stiamo per essere rimpiazzati da una generazione speciale con un tipo di egoismo speciale. Il loro egoismo è già in sintonia con il mondo spirituale. Non hanno interesse per le grandi dimore e le ricchezze che si vedono nei film degli anni ‘50 e ‘60. Ricordo che quand’ero giovane le persone impazzivano per feticci del genere.

Oggi tutto è differente. I valori sono diventati virtuali, e questo è fantastico. In quest’epoca la spiritualità è a portata di mano.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 12/01/2020

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La linea rossa

L’epidemia di Coronavirus tocca ogni persona del mondo, non importa dove ci si trovi: Italia, Israele, Corea o Russia. Tutto il mondo è preoccupato. Il virus si diffonde senza distinguere i confini e non c’è fine al suo espandersi. Gli esperti prevedono che l’epidemia durerà un anno, fino a che non si troveranno i mezzi più efficaci per combattere il virus.

Il Coronavirus ha cambiato in modo significativo le relazioni fra le persone, nella società umana, facendoci porre delle serie domande. Cosa dobbiamo fare per tornare alla vita normale? Cosa ci sta chiedendo la natura e perché ci ha fatto questa sorpresa? Qual è la soluzione a tutti i problemi che stiamo affrontando nelle nostre vite?

Da un lato questi problemi ci mostrano quanto siamo realmente connessi e dipendenti l’uno dall’altro. Dall’altro lato, la nostra connessione non è benevola e abbiamo bisogno di imparare come cambiarla. Il Coronavirus ha appena cominciato a rivelare la severità della nostra condizione. La situazione non è ancora molto negativa.

Vedremo cosa accadrà quando il Nord e il Sud America così come i paesi Europei chiuderanno i loro confini. L’umanità tornerà alle barriere dei confini.

L’unica soluzione è immaginare totalmente quale deve essere la corretta connessione tra di noi e come costruire queste buone relazioni in modo che nessun virus potrà spezzarle. Il virus è il segno che la nostra connessione reciproca non è corretta.

Il Coronavirus è un problema comune a tutti e, tuttavia, richiede da parte dell’umanità l’unificazione corretta e la garanzia reciproca. Perché attiriamo continuamente nuove disgrazie? Perché la natura colpisce continuamente con una frustra ognuno di noi separatamente e poi tutti insieme?

Perché questi colpi diventano sempre più forti di anno in anno e perché si espandono così tanto da avvolgere tutta l’umanità?

La natura sta cercando di guidarci verso la consapevolezza della mutua garanzia affinché diventiamo come una persona, un sistema.

Ogni persona nel mondo ha bisogno di comprendere che:

– Il Coronavirus non è una coincidenza ma è parte di un processo attraverso il quale le forze della natura guidano la società umana forzandoci ad unirci in un unico sistema.

– In questo unico sistema ci sono le leggi che la natura ci obbliga ad adottare, poiché se non sarà in modo volontario allora sarà “con il bastone”. Il Coronavirus è una delle disgrazie inviate all’umanità per scuoterla e per forzarla attraverso l’introspezione affinché impari a vivere correttamente.

Idealmente, dobbiamo diventare come un solo uomo con un solo cuore in un unico sistema. L’epidemia del Coronavirus è la prima piaga di una catena di colpi che saranno svelati prossimamente. Dopo tutto, quando ci trattiamo con cattiveria, diamo spazio al virus, il quale appare lì dove c’è una mancanza di garanzia reciproca che invece avremmo già dovuto stabilire.

Lo scopo della creazione è portare l’uomo verso la buona connessione con gli altri, ad amare il suo prossimo come se stesso. Se questo non accadrà, si presenteranno diversi problemi come rimedi atti a spingerci tutti verso la connessione.

Noi ci guardiamo e non ci auguriamo il bene. Sguardi scortesi e parole di giudizio si materializzano e passano da persona a persona sotto forma di virus.

Il genere umano dipende moltissimo, più di ogni altro, dall’industria, dal commercio e quant’altro, ma, in ogni caso, le persone non migliorano le proprie relazioni. Le nostre relazioni sono in contraddizione con i crescenti legami fra noi; mi connetto con tutti sulla Terra ma con l’obiettivo di sfruttarli per il mio solo tornaconto. Quando queste connessioni diventano insopportabili, la natura ci colpisce e le spezza.

Immagina se il mondo si staccasse dalla Cina, dal Giappone e dalla Corea del Sud, come questo colpirebbe il settore manifatturiero. Anche se solo la produzione di alcuni piccoli elementi elettronici si fermasse, metà del mondo si fermerebbe. Tutto questo perché non ci organizziamo correttamente a livello umano. Noi non seguiamo la legge della mutua garanzia. Le ultime gocce vengono spremute dalle persone in modo che l’élite possa guadagnare qualche miliardo di dollari in più.

Il virus ha già portato a licenziamenti di massa e non sembra che quest’ondata si calmerà. Sembra che scuoterà tutta l’umanità per farci sentire che abbiamo raggiunto la linea rossa e che la natura non ci lascerà più vivere così.

Per la prima volta nella storia dell’umanità realizzeremo che ciò che sta accadendo è un colpo dall’alto, proprio come i maghi egiziani raccontarono al Faraone che una delle piaghe era per mano di Dio. Ognuno sentirà che è la più alta punizione e che veniamo fermati dall’alto.

Quando io guardo crudelmente un’altra persona, la sto già infettando, le sto già trasmettendo il virus. Dopo tutto, siamo tutti legati in un unico sistema e quando penso a qualcuno in modo malevolo, porto il virus negativo, un segnale negativo nell’intero sistema, rompendo la mutua garanzia. Può sembrare “solo” un pensiero ma siamo tutti interconnessi attraverso i pensieri, le conversazioni e le azioni.

Tuttavia, volenti o nolenti, siamo bloccati dentro una sfera comune. Per questo non è importante come io parlo, scrivo, penso o faccio qualcosa con le mie mani. L’effetto del pensiero è più grande, proprio come è stato detto: “Ogni cosa è risolta nel pensiero”. Dopo tutto, il pensiero si materializza in azioni fisiche.

Le minacce invisibili si estendono tra di noi. Esistiamo in un campo di connessioni. Il livello più alto di connessione è il pensiero, il quale poi discende ai livelli più semplici.
Non possiamo correggere tutti i virus nel pensiero. La mutua garanzia è l’interconnessione corretta tra di noi sul livello del pensiero. Se noi la stabilizziamo non ci sarà bisogno di altro, incluse le medicine.

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Dalla lezione quotidiana di Kabbalah, 07/03/2020

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La quarantena è il primo passo verso il superamento della crisi

La responsabilità reciproca globale è la legge per tutti gli elementi collegati in un unico sistema. Questa legge obbliga tutti a sapere come dovrebbero relazionarsi con il sistema per portarlo in equilibrio, per perfezionare le relazioni reciproche tra tutte le parti.

E, naturalmente, non siamo nemmeno in grado di cogliere questa legge, e ancora di più, di rispettarla. Non posso prendere un tale impegno perché se non adempio alla mia funzione nel sistema integrale, allora tutto andrà fuori equilibrio e sarò io ad esserne incolpato.

Tutti sentiranno che hanno violato la perfezione del sistema. Si scopre che ogni elemento è equivalente all’intero sistema in generale, e questa è una terribile responsabilità. Tutti sono responsabili di tutto il mondo. Pertanto, è detto: “È meglio sedersi e non fare nulla”.

Quindi ora è stato chiesto alle persone di mettersi in quarantena, di non andare da nessuna parte, di non volare e di non entrare in contatto con nessuno. Quindi cosa bisogna fare?

Dobbiamo studiare che siamo in un sistema integrale e globale in cui opera la legge della mutua responsabilità, cioè della mutua dipendenza, e di come possiamo invertire questa dipendenza da obbligatoria ad auspicabile. Vogliamo essere connessi, non perché la natura ci obblighi, ma perché noi stessi iniziamo a rivelare quanto sia bello essere in contatto.

È solo la vita celeste: unire insieme in un’unità perfetta ed iniziare a sentire la perfezione della natura. Quindi sentiremo tutte le parti della natura dalle stelle più lontane sino a quelle forme di vita che non conosciamo ora. Un uomo può diventare un esaltato creatore di perfezione.

Il primo passo per superare la crisi è la quarantena, ovvero “sedersi e non fare nulla”, basta imparare. Il problema dell’umanità è che iniziamo ad agire anche prima di capire cosa stiamo facendo. Mentre siamo in quarantena, abbiamo tempo per pensare: in quale mondo esistiamo, chi siamo e qual è il sistema della natura nel quale viviamo, così come dipendiamo dal sistema della natura ed esso dipende su di noi?

In che modo, attraverso le nostre relazioni reciproche, influenziamo il sistema globale della natura: materia inanimata, piante, animali ed esseri umani, e come reagisce la natura alle nostre azioni? Come tali, inizieremo a imparare a costruire una casa meravigliosa per tutti, non solo comoda, ma eterna e perfetta, al di sopra di questa vita e morte biologiche, a un livello superiore.

Correggendo la connessione tra noi, ci eleviamo a un sistema infinito, illimitato nel tempo. Cominciamo a vivere in un mondo in cui la morte non esiste e non ci sono restrizioni, solo realizzazione ed esistenza illimitate. Ora abbiamo l’opportunità di arrivare a una simile vita.

Prima di tutto, dobbiamo studiare il sistema globale della natura e il nostro ruolo in esso e come possiamo organizzarci tra di noi al fine di connetterci a questo sistema globale della natura. Dopo tutto, ognuno di noi è un egoista, l’opposto della natura. E come posso adattarmi al sistema della natura, che è tutto integrale ed esiste secondo la legge della mutua responsabilità, connessione, amore e mutua complementarietà, se sono stato costruito con le qualità esattamente opposte?

È qui che la saggezza della Kabbalah ci viene in aiuto; insegna a noi egoisti come costruire una connessione tra noi simile al sistema integrale della natura. Questo è chiamato la “decina”, nella quale dieci persone si uniscono per stabilire relazioni coerenti con il sistema della natura.

L’ego umano ha sempre cercato di adattare il mondo intero ai suoi bisogni. Ma quel tempo è finito. L’epidemia ha rivoluzionato la coscienza nel mondo e abbiamo iniziato a capire che non potevamo usare tutto solo per il nostro beneficio, ma dovremmo cercare di diventare utili per l’intero sistema.

Dieci persone sono come un piccolo laboratorio in cui proviamo a sviluppare un antivirus accettando di stabilire tra noi le stesse leggi di quelle che operano in una natura perfetta, integrale e globale, cioè in reciproca dazione. Ognuno si abbassa e solleva gli altri sopra di sé, costruendo relazioni che sono più alte dell’egoismo personale di tutti. Questo servirà da vaccino contro il virus.

Pertanto, sorgeranno nuovi gruppi fino a quando tutta l’umanità non riceverà un vaccino anti-virus e restituiremo tutti a comportamenti che corrispondono a una natura sana. Questo sarà un nuovo essere umano, perché percepirà il desiderio dei nove amici come suo e si prenderà cura di loro più che prendersi cura di se stesso.

A tal fine, riceverà sostegno dalla legge integrale della natura, che lo trasformerà nella sua parte integrante. La legge della garanzia reciproca obbliga una persona a connettersi con l’intero sistema al di sopra del suo egoismo.

La natura ha reso l’uomo il più grande egoista di tutte le creature. Ma la natura globale di questa crisi vuole mostrarci che ha già aspettato abbastanza che noi diventassimo sue parti inestricabili. È come se la natura ci stesse dicendo: “Sono pronto ora a includervi dentro di me come elementi integrali”.

E questo nonostante il fatto che ognuno di noi sia stato creato anti-integrale con la sola volontà  di governare e usare gli altri. La natura ci ha creati opposti a lei, in modo da confrontare gli stati negativi e positivi e apprezzare il “vantaggio della luce dalle tenebre”. Saremo quindi in grado di sentire e realizzare lo stato integrale, perfetto e vogliamo raggiungerlo. Altrimenti, non capiremo dove siamo.

Originariamente la natura ha installato in noi un programma egoistico, che ora smette di funzionare. Dobbiamo capire che un programma egoistico è incompatibile con un mondo globale e connesso.

La crisi ci sta spingendo a concordare di connetterci con gli altri e adempiere alla legge integrale della natura. Dobbiamo “installare” in noi stessi un nuovo e migliore programma di garanzia reciproca, l’unico programma esistente in natura.

Questo programma funziona in tutto tranne che nell’essere umano, solo noi non possiamo percepirlo con la nostra mente viziata ed egoista. Giudichiamo il mondo in base alle nostre carenze e, pertanto, lo vediamo viziato. Ma non appena iniziamo a correggerci e vogliamo diventare parte integrante della natura, vedremo un mondo completamente diverso e ci accorgeremo che è sempre stato così, solo che non ce ne siamo mai accorti.

La legge della garanzia reciproca afferma che apparteniamo tutti a un sistema e siamo obbligati a sentirci come ingranaggi di un meccanismo in cui tutti dipendono da tutti. Con questo ci garantiremo una vita eterna, perfetta, bella. Non serve altro e la crisi creata dall’epidemia di Coronavirus ci avvicina a questo. Auguriamo a tutti noi il successo nella sua corretta risoluzione.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1212 — La garanzia reciproca”, 10/03/2020

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Domanda: La realizzazione dello stato futuro è possibile, nel presente, perché il futuro esiste già nella spiritualità e sono io a rivelarlo?

Risposta: Nella spiritualità non esistono presente, passato o futuro. Tutto è determinato nel nostro egoismo. Quindi percepiamo questi parametri in noi, nelle nostre qualità e nei nostri desideri.

Nella misura in cui i nostri desideri vengono corretti, noi cominceremo a percepire il mondo corretto, come se lo stessimo scalando. Altrimenti, lo vedremo sprofondare sempre più perché il nostro egoismo è in costante crescita.

Tutto dipende dalla misura in cui corriamo contro il crescente egoismo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 14/07/2019

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L’orientamento egoistico dei desideri

Domanda: Tutti i desideri hanno un orientamento egoistico?

Risposta: Assolutamente si! Faccio tutto solo per il bene del mio amato me stesso. E anche se faccio qualcosa per il bene di qualcun altro, è solo perché lui o lei mi è caro o è importante per me.

Domanda: Quindi i nostri desideri hanno una certa intenzione, che ha lo scopo di soddisfare questi desideri in una persona? Il programma dei nostri desideri, come affermano i kabbalisti, è il massimo piacere con il minimo sforzo.

Risposta: Questa è una legge della Natura. In altre parole, l’ottimizzazione si verifica quando voglio provare il massimo piacere con un minimo sforzo, e così via ad ogni livello.

Guarda come ci sediamo o come facciamo qualsiasi cosa. Qualsiasi movimento, mentale o fisico, non importa ciò che pensiamo o facciamo, viene eseguito in modo tale da offrirci il massimo beneficio, divertimento e appagamento. Forse, allo stesso tempo, spendiamo un’enorme quantità di energia, ad esempio, come quando si gioca a calcio, non importa. La cosa principale è che cerchiamo sempre di ottimizzare i nostri sforzi a nostro vantaggio.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza Kabbalah”, 03/12/2018

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Un doppio problema

Osservazione: Per ciò che riguarda i nostri desideri, la piena soddisfazione viene percepita solo per un breve periodo, dopodiché scompare. Questo è un vero problema.

Il mio commento: L’appagamento non scompare, è semplicemente represso da altri desideri perché questi cambiano in noi in ogni momento.

Dato che abbiamo un gran numero di desideri e che essi sono in relazione fra loro, questa loro costante correlazione non ci dà pace.

Quindi dimentichiamo il passato e pensiamo già al futuro. La sensazione scompare. Anche se desideriamo tornare ad essa, non ne siamo più in grado.

Domanda: Cioè il riempimento non è permanente?

Risposta: No! Il riempimento esiste nel desiderio. I desideri cambiano e traboccano di continuo l’uno dall’altro in ogni tipo di combinazione. Dopotutto una persona ha un gran numero di desideri. Perciò sentiamo continui cambiamenti in noi stessi.

Domanda: Perché quando il riempimento scompare ci sentiamo doppiamente vuoti?

Risposta: Se non ci fosse riempimento, avvertiremmo la sua mancanza. Dato che il riempimento è già avvenuto e passato, noi sentiamo la sua assenza e la mancanza di questo spazio come riempimento, il che significa che sentiamo una doppia mancanza.

Supponiamo che io sia al livello zero, avverto una certa mancanza, come un vuoto e quindi mi viene dato il riempimento, diciamo, per due milioni, dopodiché questo riempimento sparisce ed io sento la mancanza di riempimento per due milioni in più di ciò che avevo, ossia di ciò che ho perso. Non mi sento solo al livello zero, ma “zero meno due milioni”.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 03/12/2018

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