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Quando è che l´avere un ego diventa un problema?

L’ego è il desiderio di godere a spese degli altri e il suo problema sta proprio nel fatto che ci fa pensare e agire a spese degli altri.

Ci impedisce di vedere come siamo un tutt’uno con tutte le persone del mondo, così come con le parti inanimata, vegetale e animale della natura.

Al di fuori della percezione egoistica della realtà che il nostro ego ci dà, viviamo in una realtà in cui siamo tutti parti di un unico sistema interconnesso e interdipendente. In questo sistema, l’ego ci fa pensare e agire senza considerarci parti di un intero sistema.

I problemi e le crisi proliferano nel nostro mondo quando il nostro approccio egoistico alla vita continua a crescere, mentre noi diventiamo sempre più interconnessi e interdipendenti.

Al contrario, se pensiamo e agiamo a beneficio dell’intero sistema, se consideriamo il beneficio degli altri e della natura in ogni nostra mossa, allora entreremo in equilibrio con la natura.

Quando raggiungeremo l’equilibrio con la natura, sperimenteremo un importante miglioramento della vita: da una vita di crescenti problemi e crisi, a una vita di armonia e pace.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

Dove possiamo essere liberi?

Siamo controllati dalle leggi della natura.

Esiste una forza generale della natura, da cui si dipartono due forze opposte: la dazione e la ricezione.

Noi esistiamo tra queste forze, ed entrambe queste qualità agiscono su di noi. 

Sorge quindi la domanda: Come ci sviluppiamo sotto l’influenza di queste forze? Dove agiamo? Dove siamo liberi? Come accumuliamo e correliamo queste due forze in noi stessi? Come possiamo costruire noi stessi a partire da esse?

Queste sono le domande che la saggezza della Kabbalah si pone: come ricevere queste due forze in un equilibrio ottimale e, con il loro aiuto, plasmare noi stessi in modo da assomigliare alle leggi stesse della natura, per innalzarci e raggiungere l’equivalenza di forma con la forza di dazione della natura. Queste stesse leggi ci hanno dato la possibilità di controllare l’andamento del nostro progresso nell’accettarle su di noi.

È questo lo scopo del libero arbitrio.

Come potremmo agire se non avessimo il libero arbitrio? Chi saremmo? Saremmo semplicemente come dei robot, sempre sotto controllo? 

Fino ad ora, siamo sempre stati sotto controllo. Che cosa significa? 

La natura ci inietta una goccia di egoismo, il desiderio di godere a spese degli altri,  poi lo fa un po’ di più,  un po’ di più ancora e noi riceviamo l’impulso a muoverci verso ogni tipo di obiettivo egoistico. Più il nostro egoismo si gonfia, più diventiamo disposti a muoverci per guadagnare sempre di più a spese degli altri. La natura ci spreme costantemente la siringa fino a quando non ci infonde l’intera quantità di egoismo.

La nostra epoca è caratterizzata dal fatto che la siringa dell’egoismo è stata completamente iniettata in noi,  non c’è più egoismo da iniettare. Per questo non abbiamo più un posto dove scappare.

Come usciamo da questa situazione? Cosa facciamo?

Inoltre, l’egoismo è diventato globale e integrale. All’inizio ci sentivamo bene perché avevamo raggiunto connessioni egoistiche globali nel mondo e pensavamo che tutto sarebbe andato bene. Tuttavia, quando tali connessioni hanno iniziato a dipendere da tutti, è emerso che siamo l’opposto della natura.

In questo momento ci troviamo di fronte a un grande dilemma e dobbiamo capire cosa fare. Se il nostro egoismo gonfiato e le nostre connessioni globali sempre più strette ci portano a problemi crescenti in tutto il mondo, oggi abbiamo bisogno di una nuova forma di educazione che arricchisca le connessioni e che sia in grado di guidarci su come trasformare  le nostre interazioni egoistiche in altruistiche. Questa è la chiave per la transizione verso un mondo armonioso e pacifico.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

Quali film vorreste vedere realizzati?

Non ho mai visto un film simile prima d’ora. Sarebbe un film che porta i suoi spettatori a seri cambiamenti interiori.
Potremmo entrare nel film come persone che pensano solo a se stesse, che non hanno un solo pensiero per gli altri. O se potessimo pensare agli altri, sarebbe solo per ottenere qualcosa da loro. Siamo così per natura.

Da questo stato, dovremmo iniziare a capire che trovare la felicità negli altri è di primaria importanza. Per subire una tale trasformazione, dobbiamo cambiare la natura umana.

Che cosa significa sentire la nostra felicità negli altri? Significa che quando gli altri stanno bene, stiamo bene anche noi. 

Come può essere possibile uno stato del genere? Al contrario, attualmente ci sentiamo bene quando stiamo meglio degli altri. Di conseguenza, in un modo o nell’altro, cerchiamo di sminuire gli altri affinché diventino inferiori a noi. Dobbiamo quindi raggiungere l’opposto: elevare gli altri al di sopra di noi stessi.

Se ci fosse un film capace di indirizzare i suoi spettatori verso tale scopo, sarei favorevole.

Ma sarebbe un flop. Nessuno ne sarebbe entusiasta.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

Cosa c’è prima del pensiero?

Il fondamento di tutto, l’unica materia che è stata creata, è il desiderio.

Il desiderio è quindi primario, e il pensiero è un risultato del desiderio.

Tuttavia, per ottenere ciò che desideriamo, la mente si sviluppa accanto al desiderio, in corrispondenza con esso.

Non importa quanto possiamo resistere all’idea che il desiderio precede il pensiero, nondimeno la mente, e quindi il pensiero, è la serva del desiderio, sviluppandosi unicamente per il gusto di servire il desiderio.

Non possiamo quindi mai rendere le nostre menti obiettive e indipendenti dai nostri desideri. Ma possiamo cambiare i nostri desideri sotto l’influenza dell’ambiente (vedi l’articolo “La libertà” del Kabbalista Yehuda Ashlag [Baal HaSulam]), cioè sotto l’influenza dell’impeto educativo sociale, culturale e di altro tipo che ci circonda. In altre parole, possiamo osservare esempi nel nostro ambiente che promuovono l’importanza di soddisfare un desiderio piuttosto che un altro e, così facendo, possiamo cambiare ciò che desideriamo.

Comprendendo questo principio e l’enorme importanza dell’influenza dell’ambiente su di noi, quindi sotto l’influenza di un ambiente che ci conduce allo scopo ultimo della nostra vita, a una connessione armoniosa in cui riveliamo la forza positiva nascosta nella natura, possiamo sviluppare costantemente sia i nostri desideri che le nostre menti in armonia.

Inoltre, se abbiamo grandi desideri ma la nostra mente non è sviluppata per realizzarli, potremmo perdere la nostra capacità di controllarci sensatamente.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

La natura risponde alle azioni umane?

Pensate ai miliardi di auto che guidano con il dispositivo Mobileye, che ci avvisa se ci avviciniamo troppo a un altro oggetto.

Il sistema della natura in cui ci troviamo funziona in modo simile: ci avverte quando compiamo determinate azioni e ci fornisce un riscontro in merito. Quindi, in base alla nostra partecipazione alla natura, riceviamo le sue risposte. 

Come funziona questo meccanismo? Funziona perché la natura ha delle leggi.

Le leggi della natura agiscono su tutti e su tutto per farci evolvere verso lo stato più perfetto, armonioso ed equilibrato.

Lo stato di massima perfezione e armonia si ha quando tutte le parti della natura entrano in connessione armonica, in equilibrio con le leggi della natura.

Riceviamo una risposta positiva dalla natura quando le nostre azioni corrispondono allo stato di connessione armoniosa che la natura desidera raggiungere. Allo stesso modo, riceviamo una risposta negativa quando le nostre azioni si oppongono allo stato di connessione armoniosa che la natura desidera raggiungere.

Poiché attualmente siamo lontani dall’imparare e dall’influenzarci a vicenda per raggiungere una connessione umana armoniosa, accumuliamo sempre più problemi nella nostra vita. I problemi crescenti che sperimentiamo sono un riscontro della natura che cerca di dirci che ci stiamo orientando in modo sbagliato, che per sperimentare una risposta positiva da parte della natura, dobbiamo dirigerci verso una connessione armoniosa ed equilibrata tra di noi.

Prima ci applichiamo a imparare e a influenzarci reciprocamente per connetterci in modo positivo, prima vedremo la nostra vita passare da una vita di crescente sofferenza e vuoto a una vita di sempre maggiore felicità, armonia e pace, grazie alla nostra crescente congruenza con le leggi della natura.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Dove è arrivato il mondo?

Esiste una forza in natura che controlla la realtà in cui viviamo e indipendentemente dagli sforzi che facciamo non possiamo fare niente al di fuori del programma che questa forza controlla. 

Quindi, dovremo cercare di capire la destinazione verso cui questa forza ci sta spingendo, cosa vuole da noi e capire che tutto quello che abbiamo fatto o che facciamo o che faremo è il risultato.

Speriamo di poter raggiungere un giorno la vera conoscenza e consapevolezza di dove siamo, di quale esistenza e ambiente ci troviamo e delle forze che operano su di noi.

Siamo minuscole particelle del creato che pensano di capire qualcosa di esso. Inoltre, quando capiamo qualcosa, usiamo questa comprensione solo per trarne vantaggio.

Cosa possiamo quindi dire sulla nostra partecipazione, sui nostri sforzi e sullo scopo che cerchiamo di raggiungere? Fino ad oggi abbiamo visto solo il peggio.

Più abbiamo sviluppato la scienza, la tecnologia, la medicina, l’arte e la cultura per migliorare le nostre vite, più ci ritroviamo immersi in problemi che sempre aumentano a tutti i livelli, con sempre maggior depressione, ansia, stress, abuso di droghe, suicidi, divisioni sociali, disoccupazione, crimini, ansia per il nucleare, disastri naturali, solo per nominarne alcuni. 

Tutto quello che la nostra mente egocentrica ha creato a nostro beneficio è servito a creare un mondo terrificante, che continua a sprofondare in sempre più problemi, da una crisi all’altra.

Stiamo arrivando alla conclusione che questa miriade di sforzi per migliorare il mondo è futile e ci sta dimostrando che stiamo operando su desideri egoistici difettosi, sui quali basiamo ogni pensiero e azione.

Finché non ci sottoporremo ad un processo di apprendimento nuovo per scoprire la natura dei nostri desideri, il nostro mondo, le leggi della natura e come possiamo vivere in armonia con tali leggi, continueremo a testimoniare un mondo che si sta deteriorando.   

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I cani aiutano i bambini autistici?

I bambini autistici tendono a ritirarsi e trovano difficile comunicare con le persone intorno a loro.  Si sentono soli e i cani sono davvero un modo per aiutarli. 

I bambini autistici spesso sviluppano relazioni speciali con i loro cani, accarezzandoli, abbracciandoli e prendendosi cura di loro con pazienza e devozione.

Cosa dà un cane a un bambino autistico che gli esseri umani non danno?

Quando un cane si abitua ad una persona, è disposto ad accettarla come superiore, sia come padrone che come amico, senza considerare se sia o meno autistico. 

Il cane non è un amico a livello di empatia con il disagio del bambino, ma c’è un sentimento e una sensibilità comuni tra il bambino e il cane.

È questa sensibilità che manca molto alle relazioni umane nel nostro mondo attuale. 

Possiamo così imparare dai cani l’importanza di aumentare la nostra sensibilità reciproca. I cani provano molto, chiedono molto e vogliono essere leali. Quest’ultima, tuttavia, è la caratteristica principale che possiamo imparare dai cani: la lealtà, verso i nostri amici e verso il nostro padrone, cioè verso le leggi della natura che guidano ogni nostro desiderio, pensiero e movimento. Più diventiamo leali nel prenderci cura degli altri e nello sviluppo di un atteggiamento di donazione, simile alla forza donatrice della natura, più ci bilanceremo con la natura e sperimenteremo più armonia, pace e felicità che riempiranno le nostre vite.

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Che cos’è esattamente il fascismo? Cosa c’è di sbagliato in esso?

La parola “fascio” indica un gruppo di elementi legati insieme. Il fascismo è quindi una unione determinata di persone, ma un’unione senza alcuna correzione dei nostri desideri egoistici.

Il nostro desiderio quotidiano è egoistico, ovvero è un desiderio di servire noi stessi a spese degli altri. Se non facciamo alcun passo verso la correzione dei nostri desideri egoistici in modo che la nostra unione eviti di mirare al proprio beneficio  a spese di altri gruppi e nazioni, allora la nostra unione verrà costruita sulla base dell’opposizione e dell’odio nei confronti degli altri.

È questo il problema con il fascismo.  Il risultato è la distruzione reciproca.

La soluzione a questa forma imperfetta di unione è quella di unirsi non sulla base di un ego che si oppone agli altri, ma sulla base delle leggi fondamentali della natura: le leggi della dazione e dell’amore incondizionati.

Non ci può essere alcuna unione vera e duratura se non riusciamo a connetterci attraverso le leggi della natura che ci uniscono prima ancora che i nostri desideri egoistici ci diano un’immagine di divisione e distacco dagli altri.

Più ci sviluppiamo in incongruenza con le leggi della natura, più sperimenteremo gli scontri dannosi, distruttivi e bellicosi dei nostri ego che ci attanagliano in un perenne tiro alla fune. In altri termini, soffriremo sempre di più per il fatto che ci manca la saggezza di come unirci in un modo che ci porti armonia e pace durature, e la nostra crescente sofferenza genererà gradualmente in noi un bisogno più forte e più marcato di tale unità.
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Le piante possono davvero parlare tra loro?

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv ha recentemente scoperto che le piante emettono suoni. Hanno dichiarato che i suoni delle piante sono come dei click con la stessa intensità del parlato umano, a frequenze superiori alla gamma dell’udito umano.

Diversi animali come pipistrelli, topi e insetti possono captare i suoni delle piante, ma noi non possiamo farlo.

Ma di cosa parlano le piante tra di loro? 

Tutto ciò che viene creato in natura è il desiderio di godere della vita. Le piante si comunicano così a vicenda il grado di benessere che possono ottenere, ciò di cui dovrebbero essere caute, e la loro comunicazione potrebbe giovare ad altre piante perché si sentirebbero in un unico campo.

Non ci sono solo le piante. Ogni atomo, molecola e roccia ha una vita propria e produce varie forme di comunicazione a seconda della sua posizione nel sistema.

Che cosa significa questo per noi, esseri umani?

Dobbiamo imparare ad elevarci al di sopra dei nostri desideri egoistici, in cui ognuno cerca di trarre piacere a spese dell’altro, il che ci porta a rifiutarci reciprocamente.

Invece di rifiutarci l’un l’altro, dovremmo imparare a connetterci positivamente e a completarci a vicenda. In questo modo esisteremmo in natura come in un unico campo in cui scopriamo un’unica forza.

Così facendo, sperimenteremo l’armonia e la perfezione di quel campo. È scritto riguardo a tale stato che “il lupo abiterà con l’agnello”. Ossia, a un certo punto, tutte le parti della creazione entrano in uno stato di reciproca complementarietà e pace. Quel momento giungerà quando noi essere umani lo vorremo. Quando decideremo di superare i nostri desideri egoistici e di entrare in uno stato di complementarità reciproca tra tutti gli uomini, costringeremo le altre parti della natura a fare lo stesso e potremo così sperimentare l’eternità e la perfezione della natura.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

 

Qual è la cosa più importante nella vita?

Questa è davvero una domanda che tutti si fanno. Le nostre vite sono piene di una miriade di cose, e in ogni momento cose diverse ci appaiono più o meno importanti.

Ad esempio, se ci stanchiamo, diventa importante riposare o dormire. Se abbiamo fame, mangiare diventa importante. Se ci annoiamo, allora diventa importante in qualche modo intrattenere noi stessi, e potremmo continuare questo elenco fino alla nausea.

Come possiamo allora trovare la cosa più importante nella vita?

La cosa più importante nella vita è sentire qualcosa di incondizionato, eterno e perfetto, che possiamo vedere attraverso il nostro mondo, e tutti i mondi, senza confini tra la vita e la morte, e che soddisfiamo ogni nostro desiderio, compresi quelli che sono per noi ancora sconosciuti, vale a dire il desiderio di acquisire lo stesso atteggiamento di amore e dazione della forza sorgente della natura.

Non c’è niente di più importante nella vita. È l’apice verso cui tutto ciò che esiste si dirige.

Come, allora, raggiungiamo questo stato?

Lo facciamo imparando come funziona la natura, inclusa la natura umana, come il nostro processo di sviluppo si svolge attraverso i livelli inanimato, vegetativo, animato e umano della natura, qual è la destinazione finale di questo processo di sviluppo, dov’è la nostra libera scelta e come possiamo realizzare la nostra scelta per incidere sul passaggio dalla nostra percezione transitoria e limitata a quella eterna e perfetta.

Se otteniamo la saggezza per accedere a tale conoscenza e un metodo per attuare la nostra fatidica transizione per raggiungere l’eternità e la perfezione, allora quella saggezza e quel metodo diventano più importanti di qualsiasi altra cosa.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.