Dove è arrivato il mondo?

Esiste una forza in natura che controlla la realtà in cui viviamo e indipendentemente dagli sforzi che facciamo non possiamo fare niente al di fuori del programma che questa forza controlla. 

Quindi, dovremo cercare di capire la destinazione verso cui questa forza ci sta spingendo, cosa vuole da noi e capire che tutto quello che abbiamo fatto o che facciamo o che faremo è il risultato.

Speriamo di poter raggiungere un giorno la vera conoscenza e consapevolezza di dove siamo, di quale esistenza e ambiente ci troviamo e delle forze che operano su di noi.

Siamo minuscole particelle del creato che pensano di capire qualcosa di esso. Inoltre, quando capiamo qualcosa, usiamo questa comprensione solo per trarne vantaggio.

Cosa possiamo quindi dire sulla nostra partecipazione, sui nostri sforzi e sullo scopo che cerchiamo di raggiungere? Fino ad oggi abbiamo visto solo il peggio.

Più abbiamo sviluppato la scienza, la tecnologia, la medicina, l’arte e la cultura per migliorare le nostre vite, più ci ritroviamo immersi in problemi che sempre aumentano a tutti i livelli, con sempre maggior depressione, ansia, stress, abuso di droghe, suicidi, divisioni sociali, disoccupazione, crimini, ansia per il nucleare, disastri naturali, solo per nominarne alcuni. 

Tutto quello che la nostra mente egocentrica ha creato a nostro beneficio è servito a creare un mondo terrificante, che continua a sprofondare in sempre più problemi, da una crisi all’altra.

Stiamo arrivando alla conclusione che questa miriade di sforzi per migliorare il mondo è futile e ci sta dimostrando che stiamo operando su desideri egoistici difettosi, sui quali basiamo ogni pensiero e azione.

Finché non ci sottoporremo ad un processo di apprendimento nuovo per scoprire la natura dei nostri desideri, il nostro mondo, le leggi della natura e come possiamo vivere in armonia con tali leggi, continueremo a testimoniare un mondo che si sta deteriorando.   

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

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