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Perché il Creatore non è un egoista?

Domanda: Il Creatore evolve e cambia?

Risposta: Il Creatore non cambia. Noi siamo quelli che cambiano e possiamo attribuire questi cambiamenti a Lui. Ma, in effetti, non ci sono cambiamenti in Lui. Egli è un’assoluta e immutabile Luce superiore.

Possiamo paragonarlo al sole che guardiamo alternativamente con o senza occhiali da sole……in ogni caso la luce non cambia quando lo fai.

Domanda: Perché il Creatore non è un egoista?

Risposta: Perché Lui è perfetto. E’ la forza della proprietà della dazione e dell’amore, poiché questa è la Sua natura. E dato che Lui non ha il desiderio di ricevere o godere a spese di qualcuno o qualcosa, la Sua natura non può essere negativa.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 21/01/2018

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New Life n.1004 – Il corretto approccio alla vita – 1’ Parte


New Life n.1004 – Il corretto approccio alla vita – 1’ Parte
Il Dott.Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Yael Leshed-Harel

Riepilogo

La vita viene percepita nel desiderio di ricevere piacere che esiste in tutti noi. Questo desiderio ostacola la nostra capacità di percepire la realtà oggettiva poiché “tutti coloro che condannano lo fanno attraverso il loro stesso difetto”. La saggezza della Kabbalah chiama tutto ciò che esiste prima della percezione della persona con il nome di “Atzmuto” (“La Sua essenza”), la radice primordiale. Questo potere primordiale è la Luce che ha creato e influenza il desiderio di ricevere. Essa proietta un’immagine tridimensionale del mondo dentro di noi che cambia in base ai cambiamenti nei nostri desideri. Per ottenere l’immagine migliore della realtà, dobbiamo comprendere il pensiero della Luce, che è quello di donare agli altri. Dobbiamo diventare sempre più come la Luce.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1004 – Il corretto approccio alla vita – 1’ Parte”, 29/04/2018

I tre principi della Kabbalah

Domanda: Quali sono le tre leggi fondamentali del metodo della saggezza della Kabbalah?

Risposta: Il primo postulato è che c’è un’unica forza superiore, la Natura, chiamata “Creatore” o “Natura”. Non le attribuiamo altre proprietà speciali, a parte essere una forza comune che include assolutamente tutto quello che esiste nella creazione.

Il secondo postulato è che la forza superiore ha creato i livelli della natura inanimato, vegetale, animale ed umano, che sono automaticamente controllati dalla forza superiore, senza nessuna possibilità di libero arbitrio. In questa situazione la persona è la parte della Natura che può reagire coscientemente e indipendentemente ai suoi segni. “Umano” in ebraico è “Adam” (dalla parola “Domé”, “simile”) che significa simile al Creatore.

Così come esiste la forma in cui il Creatore ha la sua libertà d’azione, c’è anche un’opportunità di agire in maniera indipendente quando la persona si eleva al di sopra della propria natura e può così agire al di sopra della sua stessa natura.

Il terzo postulato è che, come risultato di azioni ed esercizi speciali, tutti possono raggiungere l’equivalenza della forma con il Creatore, in modo da avere la libertà di agire in maniera simile al Creatore.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 4/02/2018

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New Life n.1001 – Una nuova vita per la nazione di Israele

New Life n.1001 – Una nuova vita per la nazione di Israele
Il Dott.Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo

La vita ci insegna che la nazione di Israele è unica. L’antisemitismo sta riemergendo e obbliga gli israeliani a mettere in atto un qualche tipo di ricerca dell’anima. Dobbiamo cercare la radice delle cause profonde della divisione interna e dell’odio esterno. Secondo la saggezza della Kabbalah, dobbiamo riconoscere la nostra natura egoistica e attingere dalle forze speciali della natura che ci collegheranno secondo i principi di “Ama il tuo amico come te stesso” e “L’amore copre tutti i crimini”. Dobbiamo guidare il mondo insegnando a tutti questo metodo d’amore attraverso il potere del Creatore.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1001 – Una nuova vita per la nazione di Israele”, il 22/04/2018

New Life n.1000 – All’alba di una nuova vita


New Life n.1000 – All’alba di una nuova vita
Il Dott.Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo

Nella nuova vita, non litigheremo più l’uno con l’altro; piuttosto, ciascuno combatterà con il proprio ego che ostacola la sua connessione con gli altri. La nuova generazione sta già scoprendo che l’ego non funziona più come modello per raggiungere la realizzazione. La natura umana deve cambiare in maniera tale da permetterci di imparare a goderci la vita insieme in modi infiniti piuttosto che con un modello egoistico limitato. C’è una stella al nord che ci guida per uscire da questa vita verso un’altra dimensione eterna dove ci sentiremo come un unico corpo. Noi vivremo come un’unica anima connessa insieme e il nostro piacere sarà vissuto attraverso la reciproca complementarietà .

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1000 – All’alba di una nuova vita”, 22/04/2018

Il senso della vita sta nell’impararne il significato

Domanda: Oltre all’obiettivo principale, di raggiungere il mondo superiore, ci sono altri obiettivi più alti relativi ai talenti e alle qualità naturali di un individuo, che dovrebbero essere perseguiti mentre non ha ancora sviluppato il desiderio per la ricerca del mondo superiore?

Risposta: E perché un individuo dovrebbe distrarsi con qualcosa? Per essere un grande musicista? Diciamo che io inizio ad esercitarmi con uno strumento musicale per 12 o 14 ore al giorno per suonare magnificamente. Questo è il significato della mia vita?!

Cosa ottengo con questo? Un enorme appagamento egoistico. Gli altri si inchinano davanti a me, mi rispettano, divento famoso, guadagno un sacco di soldi, cammino sul palco, tutti si alzano, applaudono!

Nota: Non solo questo. Le persone ascoltano la musica e sentono l’elevazione.

Il mio commento: Sì, le persone gridano con gioia, questo è bello, e poi? Alla fine, io e i miei ascoltatori moriremo comunque e, con ciò, tutto finirà. È questo il senso della vita?

Tutti finiscono in questa “trappola per topi”. Ma ci sono persone, come i kabbalisti, con un tremendo desiderio di conoscere l’essenza dell’esistenza. Loro dicono: “Noi non accetteremo niente di meno, dobbiamo raggiungere il Creatore! Il senso della vita, il raggiungimento del punto dal quale tutto nasce e niente di meno.”

Domanda: E se dovessimo prendere in considerazione gli scienziati, che, ad esempio, hanno sviluppato interventi che salvano vite. E l’umanità li ha usati per secoli. Non c’è significato in questo?

Risposta: Stanno semplicemente migliorando l’esistenza animale delle persone. Non c’è nessun significato nel nostro mondo, non c’è bisogno di scavare per questo! Vediamo che cosa siamo e che tutto prima o poi finisce. Le persone nascono, vivono e muoiono, e questo continua per generazioni finché la terra ci sostiene. Non c’è nient’altro. Vale quindi la pena discutere del significato dell’esistenza della materia proteica su questo pianeta?!

Domanda: Quindi ne risulta che il significato della vita è imparare il suo significato? I kabbalisti dicono che risiede nell’adesione al Creatore.

Risposta: Certo. In questa vita. In questo mondo.

Devi raggiungere il Creatore, rivelarlo, conoscerlo. Nel frattempo, raggiungi lo stato di eternità e perfezione, senza morire, senza identificarti con il corpo, che viene lasciato come una parte ormai del tutto inutile, come la parte del razzo usata per salire nello spazio.

Siamo obbligati a raggiungere questo obiettivo e a sperimentarlo chiaramente e in modo evidente, come un bambino che mette tutto in bocca perché solo attraverso il gusto può identificare di cosa si tratta. Ecco perché questo è chiamato Taamei Torah , “I sapori della Luce”.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 28/01/2018

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New Life n.999 – La divisione fra le persone dalla distruzione del Tempio ad oggi

New Life n.999 – La divisione fra le persone dalla distruzione del Tempio ad oggi
Il Dott.Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo

Dopo la distruzione del Tempio, il popolo di Israele ha realizzato le Mitzvot solo fisicamente, senza rendersi conto che tutto il popolo ha bisogno di essere riempito spiritualmente secondo i principi: “L’amore copre tutti i crimini” e “Amerai il tuo amico come te stesso”. Dopo che le persone hanno raggiunto il picco di connessione nel Tempio, si sono perse in polemiche e divisioni e non sentivano il bisogno di scoprire il Creatore. Le dispute sorsero perché tutto era per Lo Lishma, non per il bene del cielo, e si sono sviluppati il Cristianesimo e l’Islam. Il popolo di Israele deve prima correggere se stesso scoprendo la forza superiore che riempie la sua connessione. In seguito, deve correggere il mondo intero e condurre l’umanità sino al Creatore.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.999 – La divisione fra le persone dalla distruzione del Tempio ad oggi”, 17/04/2018

La grandezza del Creatore

Il Creatore è una forza che riempie e organizza tutto ciò che pensiamo, vediamo, sentiamo e diciamo. Gli esseri creati non hanno nulla in sé e per sé. Il Creatore ha creato e ha sviluppato il desiderio di ricevere, che Egli riempie, guida, aziona. Pertanto, noi non eseguiamo azioni indipendenti, sono tutte azioni del Creatore. Non esiste nulla tranne Lui.

Tuttavia, anche se il Creatore ci controlla completamente e compie tutte le azioni attraverso di noi, ci è stata data un’opportunità speciale per essere indipendenti. Possiamo essere chiamate creature indipendenti nella misura in cui diventiamo simili al Creatore, ma ciò è vero solo per quegli individui che acquisiscono la fede nel Creatore: la sensazione della forza superiore.

Questi individui unici nel loro genere, agiscono esattamente nel modo in cui il Creatore vuole che facciano, ma di loro spontanea volontà. Tutte le altre persone agiscono come il resto della natura: intuitivamente, inconsciamente e sotto il pieno controllo del Creatore. Solo che si considerano “libere” a causa della loro percezione limitata. Comunque, quando le persone scoprono il Creatore e desiderano assomigliare completamente a Lui, allora diventano esattamente come Lui e quindi indipendenti e libere.1

Il Creatore ha creato il desiderio di ricevere, Egli guida, sviluppa e organizza tutte le sue azioni. Invero, questo desiderio di ricevere dipende totalmente dalla Luce e intuitivamente esegue tutte le azioni dettate dalla Luce. Vediamo che in questo modo si comportano gli oggetti inanimati, le piante, gli animali e persino gli esseri umani.

Il Creatore, tuttavia, sceglie alcune persone e dà loro l’opportunità di acquisire il potere del Creatore, di compiere azioni per proprio conto, ma solo allo scopo di assomigliare a Lui.

Allora, diventano libere. A seconda del grado in cui è ascesa la persona, il Creatore smette di gestirla (sia parzialmente che completamente) perché la persona agisce esattamente secondo il desiderio del Creatore.2

Il Creatore governa completamente tutta la natura nei livelli inanimato, vegetale e animato. È come se il livello umano non esistesse. Tuttavia, quando una persona diventa simile al Creatore e comincia a comportarsi come il Creatore, quando cioè impara questa gestione dal Creatore e perciò viene chiamata “discepolo saggio”, ascende al grado successivo e diventa “umana” (“Adam“). Ciò la eleva al di sopra del livello animato, rendendola simile alla forza superiore e consentendole di raggiungere il Creatore.3

La sensazione che il Creatore si riveste in una persona, dentro ai suoi desideri, ai pensieri, alle azioni e alle impressioni, viene chiamata grado del raggiungimento della fede. La persona sente che il Creatore governa il mondo intero per mezzo del bene che fa il bene.

La fede sopra la ragione è la sensazione del Creatore in tutti i nostri organi, nella nostra intera essenza. Una persona deve cercare di sentire che il Creatore governa lei e il mondo intero attraverso il bene che fa il bene, nonostante il fatto che il Creatore le rovini questa sensazione e le mostri l’esatto contrario.4

Lo stato di correzione finale è il totale rivestimento del Creatore in una persona, quando la forza superiore è avvertita in tutti i nostri organi. Dobbiamo sentire che tutto il mondo è governato dalla forza superiore e che noi abbiamo sempre eseguito e stiamo eseguendo azioni del Creatore: prima con la costrizione e poi per nostro volere, col nostro consenso. Questo è il modo per diventare devoti servi del Creatore, lavorando con amore.5

Il lavoro di una persona è cercare di assomigliare al Creatore, come se Egli fosse rivestito in noi e ci gestisse completamente. Nella misura in cui riusciamo ad immaginare questo stato, ne siamo ispirati e trasformiamo lo stato desiderato in esistente. Il Creatore ci ha scelti, e noi stiamo facendo dei passi verso di Lui. Egli ci ama. Ci ha risvegliati per amore, desiderando che somigliassimo a Lui e che raggiungessimo il Suo stato. Non dovremmo solo immaginarlo, ma sentire veramente come farlo.

Dovremmo cercare di stabilire tra noi tali relazioni, come se già il Creatore fosse rivestito in noi. Allora sentiremo quanto il nostro stato desiderato non riesce a corrispondere al nostro stato esistente ed eleveremo una preghiera (MAN) al Creatore, volendo essere nella realtà del Creatore, non solo nella nostra immaginazione.

Questo è il lavoro della persona: forzarci ad immaginare che il Creatore è rivestito in noi e tutte le nostre azioni sono definite dalla sensazione del Creatore in tutti i nostri organi, nelle nostre relazioni, nelle nostre menti e nei nostri cuori. Tuttavia, dato che questa non è ancora la nostra realtà, ma solo immaginazione, l’egoismo ci aiuta a capire il divario tra lo stato desiderato e quello attuale e noi eleviamo questa mancanza al Creatore come richiesta di correzione.

Dopo tutto, in effetti, non abbiamo ancora fede, la sensazione del Creatore in tutti i nostri organi, perché non abbiamo organi spirituali che agiscano da connessione tra noi e dove il Creatore possa dimorare. Pertanto, ci rivolgiamo al Creatore con la preghiera di correggerci e di connetterci affinché Egli possa rivestirsi in noi.6

La preghiera include due stati: lo stato esistente, che vediamo con i nostri organi sensoriali esistenti, e lo stato desiderato in cui ci immaginiamo come se fossimo già connessi con tutti gli altri e che il Creatore ci sia rivelato e dimori in noi. Il divario tra questi due stati crea una grande mancanza con la quale ci rivolgiamo al Creatore.7

La preghiera deve essere costruita sulla base della chiara differenza tra lo stato desiderato e lo stato esistente. La preghiera non è solo il desiderio di mangiare una mela deliziosa. Attraverso i nostri sforzi, dobbiamo costruire lo stato desiderato dentro di noi, cioè immaginare la connessione tra noi allo scopo di rivelare il Creatore e di portare contentezza a Lui.

Quindi vediamo che il nostro stato attuale è insufficiente e impreciso. Il divario tra stato desiderato e stato esistente comincia ad apparirci e noi lo eleviamo al Creatore. In risposta alla nostra preghiera, riceviamo nuovi desideri, bisogni che non avevamo prima e che abbiamo formato da soli.

È attraverso questi desideri che costruiamo il nostro livello umano, che non avevamo prima. Da parte del Creatore, ci vengono dati solo i gradi inanimato, vegetale, animato. Il grado umano non esiste nella materia, ma solo nel pensiero e nel desiderio, ed è proprio questo che stiamo costruendo ora.

Il grado di una persona, Adam, è l’inclinazione ad avvicinarsi al Creatore. Dobbiamo immaginarlo come immaginiamo qualsiasi cosa che vogliamo in questo mondo: sono in un certo stato e voglio cambiarlo in uno migliore: questo è il desiderio di ogni creatura vivente.8

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 18/05/2018, lezione sul tema: “La grandezza del Creatore”

1 Minuto 2:30
2 Minuto 6:03
3 Minuto 14:20
4 Minuto 17:20
5 Minuto 27:10
6 Minuto 31:50
7 Minuto 44:10
8 Minuto 48:45

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New Life n.998 – Le dispute fra ebrei


New Life n.998 – Le dispute fra ebrei
Il Dott.Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo

Ad ogni livello, inanimato, vegetale, animale e parlante, il desiderio di ricevere diventa più grande e anche il potere di chiarificazione diventa più grande. Pertanto, le persone che avanzano spiritualmente si ritrovano ad avere a che fare con delle dispute. La persona è in discussione anche con se stessa. Questo è il modo in cui si sviluppa.

Le dispute interne al popolo di Israele sono necessarie per il suo sviluppo spirituale. Il potere superiore che ha sviluppato il popolo ebraico ha risvegliato le opinioni contrastanti tra di loro in modo che imparassero a connettersi al di sopra di esse. Gli ebrei scopriranno successivamente la verità, che è l’unione al di sopra di tutte le differenze basate sul principio “Dell’amore che copre tutti i crimini”. Un argomento a favore del paradiso è un argomento che ci spinge verso la connessione con il Creatore e vince le nostre giustificazioni egoistiche. Il popolo ebraico non elimina le dispute ma impara ad ascendere al cielo attraverso di loro.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.998 – Le dispute fra ebrei”, 17/04/2018

Tutto si risolve tramite il Creatore

Domanda: Uno studente deve essere in pieno accordo con la società?
O c’è spazio per un conflitto interiore?

Risposta: Anche se lo studente non è in accordo con il gruppo egli deve comunque comprendere che questo disaccordo passa attraverso il Creatore.

Perché dovrebbe contrastare il gruppo? Deve lottare con il Creatore, con i disturbi che arrivano da Lui!

Tutto arriva dal Creatore! Io devo fare i conti con tutto questo. Per quale ragione il Creatore mi invia questi ostacoli? Per raggiungere il contatto con Lui io ho bisogno di confrontarmi con Lui non con il gruppo!

Il Creatore fa risvegliare le nostre qualità negative, facendoci propendere per la linea di sinistra e le qualità positive nella linea destra. Per cui io mi rapporto al gruppo comprendendo che ambedue le linee sono manifestazioni opposte e diretta del Creatore. E io dovrei portarle al gruppo, agganciarle per dare al gruppo il giusto punto di vista.

Noi facciamo lo stesso: esistono due linee, la terza si forma quando noi siamo in connessione con il gruppo e con il Creatore che è all’interno dello stesso.

Ognuno dovrebbe riflettere costantemente sul fatto che ogni pensiero e desiderio arriva dal Creatore che gli dona i parametri originali, e richiede ad ognuno che con questi pensieri e desideri curiamo la decina. Alla fine riveleremo il Creatore.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 30/10/2017

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