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Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca, dal 6 all’8 Dicembre 2011

Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca – Lezione 1
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Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca – Lezione 2
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Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca – Lezione 3
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Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca – Lezione 4
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Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca – Lezione 5
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Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca – Lezione 6
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Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca – Lezione 7
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Congresso Mondiale della Responsabilità Reciproca – Lezione 8
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Yeshivat Haverim Mondiale dell’11.12.2011

Yeshivat Haverim Mondiale
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La forza della Garanzia Mutua per il Congresso!

Proprio adesso siamo alla soglia di una grande unione: il congresso di Dicembre. Per prepararci dobbiamo costantemente preoccuparci della nostra connessione, della rivelazione di un desiderio comune tra noi. Nella misura in cui questo desiderio sarà davvero comune, saremo capaci di sentirvi la forza spirituale.

Dopotutto l’unanimità dei desideri crea la condizione, quella che viene chiamata “vaso”, la Luce Riflessa, lo schermo, perché ci connettiamo insieme contro il nostro ego.

Più egoisti siamo nelle relazioni tra noi, più ognuno mette pressione su se stesso a dispetto del suo ego e richiede la Luce che lo influenza e lo aiuta a connettersi con gli altri, più forte è lo schermo e più grande è la forza del superamento che noi attiviamo per elevarci al di sopra dell’ego che ci separa e ci spinge lontano dagli altri.

Questa forza comune del superamento, riferita alla forza della garanzia mutua, diventa la nostra forza comune. Il Creatore ha creato appositamente le forze del rifiuto tra noi, come è scritto: “Ho creato l’inclinazione al male” e noi sentiamo come se ci respingessimo vicenda; ma noi cerchiamo di vincere queste forze del rifiuto attraverso le nostre azioni comuni ed il nostro studio in modo da attrarre la Luce che Riforma, siccome desideriamo connetterci a dispetto delle forze che ci spingono costantemente via gli uni dagli altri, come piccoli demoni tra noi. Dobbiamo prevalere su queste forze del male e connetterci.

Nella misura in cui cerchiamo di stare insieme il più intensamente possibile per eliminare tutte le differenze tra i nostri desideri, i nostri pensieri e le nostre azioni ed essere davvero come un solo uomo con un solo cuore, in quella misura riveliamo che solo noi possiamo aiutarci a vicenda ad acquisire questa comune aspirazione per la connessione, come è scritto: “L’uomo aiuterà il suo prossimo”.

Quindi in questa aspirazione comune scopriamo che non siamo capaci di connetterci, ma scopriamo già il nostro desiderio comune per l’unione, invece di separati desideri individuali di connetterci con gli altri. Questo desiderio comune è chiamato la preghiera dei molti, una preghiera comune e poi la nostra preghiera per la Luce, il Creatore, si eleva specificamente da questa preghiera comune. L’aiuto dall’Alto viene solo in risposta a questi sforzi comuni, il che significa che viene da dentro, dall’unità al di sopra del nostro grado. Questa è chiamata MAD, la Luce che Riforma che crea una connessione tra noi a dispetto delle forze della repulsione.

Queste forze della repulsione sono chiamate “Aviut” (lo spessore del desiderio) e le forze della connessione sono chiamate “schermo”. Queste due forze insieme, che noi formiamo per dare ad un grado più elevato, il Creatore, sono chiamate “Luce che Riflette”, siccome noi vogliamo essere esattamente come la Luce che ci ha corretti, cioè desideriamo dare e poi realizziamo la condizione in base alla quale il Creatore, il Datore, si rivela in noi.

Noi completiamo tutte queste fasi solo con l’aiuto della Luce che Riforma. Questa Luce può brillare su di noi persino quando noi non chiediamo niente di questo, come un bambino che non sa perché piange, ma ci si prende cura di lui. In alternativa, possiamo cominciare a distinguere cosa è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno e poi la nostra preghiera diventa più diretta e pensata. Oppure eleviamo davvero consciamente la nostra preghiera nella giusta direzione, sapendo chiaramente che richiediamo l’abilità di dare ad un grado più elevato.

Ma tutto è fatto dalla Luce che Riforma. Per dirvi la verità, cosa potrebbe essere meglio che leggere costantemente lo Zohar e fare tutte quelle azioni … Questo è lo stato ideale, ma la realtà è tale che l’uomo deve andare al lavoro, in giro per i suoi affari quotidiani e poi ritornare per poche ore ed elevare la sua preghiera. All’inizio egli raccoglie dentro di sé differenti problemi, desideri, aspirazioni e speranze e poi arriva allo Zohar. Allora ci connettiamo ed eleviamo la nostra preghiera comune studiando insieme.
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(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 23.11.2011, lo Zohar)

Lezione virtuale “Le Nozioni di base della Kabbalah” dell’11.12.2011

Lezione virtuale “Le Nozioni di base della Kabbalah”
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I Kabbalisti sull’amore per gli altri e sull’amore per il Creatore, parte 8°

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi Kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La preghiera dei molti

È come i nostri saggi (un saggio è chi ha realizzato il Creatore) dissero: “Chiunque si rattristi per il pubblico (come per se stesso e prima di se stesso, proprio per questa ragione) è ricompensato e vede il conforto del pubblico”. Il pubblico è chiamato la “Santa Shechinà (Divinità)”, visto che pubblico significa collettivo, cioè, la congregazione d’Israele, perché Malchut è la raccolta di tutte le anime (cioè, chi si sforza per la correzione dell’anima collettiva, merita il conforto di vederla).

– Baal HaSulam Shamati (Ho Udito), articolo n° 35, “Sulla vitalità della Kedushà”

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