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Lezione Introduttiva “Obbligo di studiare” – 14.06.11

Kabbalah per il Popolo, Lezione Introduttiva “Obbligo di studiare”, Insegnante: Gilad Shadmon
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Il vaso della conoscenza

Baal HaSulam, “La Pace”: Il profeta condiziona la pace nel mondo intero con il riempimento del mondo intero della conoscenza di Dio.

Dunque, la soluzione ai problemi che ci sono nel mondo è “la conoscenza del Creatore”. Fino a quando il mondo intero, dal suo elemento più piccolo fino al più grande, in base a tutti i propri desideri rivelati, non sarà colmato con la conoscenza del Creatore, il mondo non raggiungerà la perfezione, la pace e la serenità. Fino ad allora, ci saranno sempre delle forze che si agiteranno, che scuoteranno il mondo e che lo spingeranno a colmarsi con la conoscenza del Creatore, che è lo stato in cui il Creatore appaga la Sua creatura.

I nostri occhi possono vedere come le malattie e la povertà si stanno trasformando in sofferenze mortali ed intollerabili, e come l’umanità si sia spinta all’estrema destra, come nel caso della Germania, o all’estrema sinistra, come nel caso della Russia. Ma non solo gli uomini non hanno migliorato la situazione per loro stessi, ma invece peggiorato la sofferenza e l’agonia, e il pianto sale al cielo, come sappiamo tutti.

Quello che la nostra mente ci suggerisce di fare a questo punto è di non prestare aiuto, perché oscilliamo sempre tra destra e sinistra. A volte, ci teniamo nella linea di mezzo, ma solitamente lo facciamo mentre ci muoviamo da un estremo all’altro. Di conseguenza, finiamo in un guaio dopo l’altro, e non c’è via d’uscita fino a quando non conosciamo il Creatore.

La “conoscenza del Creatore” punta alla correzione dei nostri desideri in modo da renderli adatti a diventare il vaso della conoscenza (Daat), vale a dire, a colmarsi con la Luce di Hassadim (Misericordia) e con l’illuminazione di Hochma (Saggezza), come le Sefirot Hochma (“saggezza”), Binà (“capire”), e Daat (“conoscenza”), HBD.

Domanda: In che modo il mondo sarà colmato della conoscenza del Creatore?

Risposta: Gli uomini incominceranno ad imparare come donare a tutti, mentre si troveranno a vivere tutti insieme in un sistema globale, completo ed analogico, in cui ci consegnano gli uni agli altri, e sono uniti ed inseriti vicendevolmente, ed in questo sistema la dazione reciproca ed anche l’amore domineranno.

Fino a quando non ci uniremo in questo genere di sistema in cui ogni uomo sentirà il desiderio collettivo di tutti e si sforzerà di appagarlo, come la cellula di un corpo, non arriveremo alla perfezione. Fino ad allora, le disgrazie continueranno ad aumentare e ci spingeranno verso questa perfezione.

Questa è ciò che chiamiamo “la conoscenza del Creatore”: Ognuno di noi diventa un vaso della conoscenza. Zeir Anpin e Nukva ascendono in Hochma e Binà e ricevono da esse l’appagamento, in base al desiderio che hanno elevato. Dunque, essi sono considerati come “il vaso della conoscenza”. Essi raggiungono il livello di “età adulta” e, insieme al Partzuf genitoriale di Aba ve Ima, si trasformano in HBD.
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(Dalla 4.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 30.05.2011)

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Percezione frammentata

La Kabbalah ci insegna che all’inizio fu creato soltanto il desiderio, ed era riempito con il piacere, la Luce. E allora, per creare le fondamenta per il futuro umano, questo desiderio fu rotto in molti pezzi. Rimase lo stesso desiderio, ma fu frantumato in molti frammenti che non si somigliavano per niente uno con l’altro. Queste parti sono totalmente diverse e non percepiscono di essere insieme e non si sentono una con l’altra. Quello che uno vuole non è comprensibile per l’altro.

Il primo stato è chiamato “il mondo dell’infinito”, e il secondo “la rottura dei vasi”. Come risultato abbiamo sette miliardi di frammenti, di pezzi rotti. Nel disegno sono insieme, ma nella realtà sono divisi interiormente, separati da tali muri, che non si tollerano l’uno con l’altro. Tutti sentono se stessi, pensano solo a se stessi, e nessuno ricorda che una volta furono un unico desiderio. Questi siamo noi nel mondo, in divisione, alla quale fummo portati intenzionalmente.

Questi vasi che un tempo erano un intero si sono completamente allontanati uno dall’altro; non si toccano nemmeno nelle loro sensazioni. Uno di questi sono io, e l’altro sei tu. E se vogliamo creare un’anima tra di noi (si forma esattamente tra di noi), dobbiamo creare resistenza (R) in mezzo.

Perché c’è bisogno di questo? Il fatto è che tutti vogliono gioire soltanto per se stessi, nessuno pensa agli altri, e la repulsione regna tra di noi. Ma se iniziamo a stendere i fili dell’unione verso gli altri, se perlomeno non desideriamo il male per gli altri, allora ci innalzeremo dal nostro livello egoista a quello di Binà, dove non vorrò più ferirti. Questo è già la neutralizzazione dell’egoismo.

Se inoltre io ti porto del bene che tu anticipi in base al tuo ego, allora io inizio a lavorare sul tuo ego per riempirlo. Questo è il livello di Keter, il livello dell’amore.

Questo è il processo che dobbiamo attraversare, alzandoci prima dal livello dell’egoismo al livello di Binà, per non portare male agli altri, e dopo nel livello dell’amore.
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(Dalla prima lezione del Congresso in Spagna del 03.06.2011)

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ARI rafforza la cooperazione con l’Unesco

I rappresentanti dell’Istituto di Ricerca Ashlag (ARI) Rachel Laitman e Norma Livne hanno preso parte alla 27.a Conferenza internazionale delle donne Leaders sul tema “Scienza, tecnologia ed innovazione: educazione e preparazione per donne e ragazze” La Conferenza si è tenuta ad Haifa, in Israele. L’evento è stato organizzato dall’Agenzia israeliana per lo sviluppo della cooperazione internazionale del Ministero degli affari esteri (MASHAV), e dal Centro internazionale di preparazione Golda Meir – Monte Carmelo.

Delegazioni da più di 50 paesi hanno preso parte alla conferenza, alla quale erano presenti la signora Irina Bokova, Direttore generale dell’ UNESCO, e la dottoressa Asha-Rose Migiro, vice segretario generale delle Nazioni Unite. Durante la conferenza, i nostri rappresentanti hanno avuto l’opportunità di approfondire la discussione con l’Unesco in relazione ai progetti comuni nel settore dell’educazione globale.
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