Pubblicato nella '' Categoria

Ogni essere creato è determinato da quattro fattori

grano1° fattore: La base.
La base è la materia primaria dalla quale ogni particolare essere ha preso vita. Le proprietà immutabili di una base sono l’ordine del suo sviluppo. Per esempio un chicco putrido produce un nuovo germoglio dello stesso tipo. Quando un chicco imputridisce, la sua forma esterna scompare completamente, come il nostro corpo che alla morte si decompone. Tuttavia, la “base” resta, e nasce un nuovo germoglio, così accade alla nostra anima quando obbliga un corpo nuovo a nascere per inserirsi in esso.

2° fattore: Le proprietà immutabili della base.
La base, nel caso del chicco di grano, non prenderà mai la forma di altri cereali, ma solo la sua forma precedente. Sono possibili cambiamenti quantitativi e qualitativi del germoglio, dipendenti da fattori ambientali come terra, acqua, fertilizzanti e sole, ma la forma del grano, la sua essenza originale, non subirà mutamenti. Il medesimo principio vale per tutti gli esseri.

3° fattore: Le proprietà che cambiano sotto l’influenza delle forze esteriori.
Colpita da fattori esterni, la forma esteriore dell’essenza sperimenta cambi qualitativi. Riprendiamo l’esempio del chicco di grano: esso continua a essere tale, ma esteriormente si trasforma in accordo con le condizioni ambientali. Questi fattori esterni, uniti all’essenza, generano una nuova qualità di grano. La stessa cosa può verificarsi nella società, in un gruppo, nell’individuo.

4° fattore: I cambiamenti causati dalle forze esteriori.
Ogni essere creato ha bisogno dell’ambiente per svilupparsi. L’uomo ne ha bisogno poiché esso lo colpisce costantemente e ne determina lo sviluppo. Poi evolvendosi, l’uomo esercita un’influenza sull’ambiente stesso e lo obbliga a sua volta a mutare. In questo modo uomo e ambiente si sviluppano simultaneamente.

Questi quattro fattori determinano lo stato di ogni essere creato. Anche se l’uomo dedica tutto il suo tempo alla ricerca, non sarà mai capace di modificare, aggiungendo o togliendo qualcosa, i quattro fattori menzionati. Qualunque cosa pensiamo o facciamo esiste all’interno di questi quattro fattori che determinano fortemente il nostro carattere e il nostro modo di pensare.

Materiale correlato:

Gli effetti dell’ ambiente su una persona
Lo scopo della società
L’influenza dell’ambiente

Lezione – 4 fattori che determinano lo sviluppo della creatura:

Un paraurti contro i colpi della Natura

Tutta la nostra crisi attuale ha origine dal fatto che il mondo si connette in modo egoistico e che la proprietà totalizzante della natura si scontra con l’odio reciproco che c’è tra i paesi e le nazioni. Dunque, se noi ci troviamo in mezzo a tutto questo come una forza che crea un paraurti e ammorbidisce il colpo, riduciamo la crisi. E quando questi due opposti crollano, attenuati dal paraurti che assorbe l’impatto, essi non hanno più forza per colpirsi.

Questa è la ragione per cui il nostro posto è di tutto rispetto e si trova proprio nella linea di mezzo tra le forze positive e negative della natura. Essendo nel mezzo, dobbiamo connetterci a tutta la forza negativa dell’umanità e legarla alla natura positiva del sistema della creazione. Il nostro gruppo mondiale è proprio questo paraurti, cioè la forza che unisce.

La gente parla di una imminente fine del mondo, ma noi dobbiamo portare a termine il nostro compito. Da una parte, dobbiamo stabilire una connessione con la natura, l’intero sistema della creazione, attraverso l’ unione tra di noi. Dall’altra parte, dobbiamo andare in giro per il mondo per divulgare la saggezza della Kabbalah a tutti. Dobbiamo collegare queste due parti.

Il nostro gruppo è nel mezzo; il resto dell’umanità è alla nostra sinistra, e la natura, che è in equilibrio, è alla nostra destra. Dunque, da una parte, dobbiamo unirci insieme, e questo ci connetterà alla natura, al sistema della creazione. Dall’altra parte, dobbiamo divulgare la Kabbalah nel mondo.

Questo è ciò a cui siamo stati predestinati, e senza di questo, il mondo non raggiungerà la correzione. Le forze perfette della natura non riusciranno ad arrivare in questo “mondo opposto”, al mondo dell’umanità non corretta, se non riusciamo a stare in mezzo a loro come dei paraurti.

La parte che usiamo per unirci tra di noi e che vuole connetterci alla perfezione della natura è chiamata Galgalta ve Eynaim (GE), GAR de Binà. La parte che usiamo per connetterci con tutta l’umanità è chiamata AHP, ZAT de Binà. Dunque, siamo noi che ci uniamo con ogni cosa in un solo sistema e diamo vita ad ogni cosa.

Le parti della natura che sono in equilibrio sono Keter e Hochma. Noi siamo nel mezzo, nel mezzo di un terzo delle Tifferet. AHP, Netzah, Hod, Yesod, e Malchut sono al di sotto di noi. Solamente noi, la parte di mezzo delle Tifferet, abbiamo libertà di scelta. In questo modo, colleghiamo tutte le parti della creazione nelle dieci Sefirot.

Dunque, tutto dipende da noi. Non è necessario aspettare fino a quando il mondo sentirà e comprenderà quello che sentiamo e comprendiamo noi.

Attraverso l’amore, dobbiamo aiutarlo a rendersene conto il più possibile. Ed il nostro aiuto non deve riguardare solamente un’ampia divulgazione attraverso i mezzi di comunicazione, ma attraverso la nostra sempre più profonda comprensione dei sistemi interiori del mondo e della connessione tra tutte le anime. Non dipende dai presidenti o dai primi ministri, ma solamente da noi.
[43678]

(Dalla 1.a lezione al Congresso di Roma del 21.05.2011)