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Lezione quotidiana di Kabbalah del 21.06.2010

Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Vayetze”(E Giacobbe uscì), Punto 142
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Lavoro di gruppo sugli Articoli di Rav Baruch Ashlag: Art. 13
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Lavoro di gruppo sugli Articoli di Rav Baruch Ashlag: Art. 7, Secondo ciò che è spiegato riguardo a: “Ama il tuo amico”
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Lo Stato Sponsorizza l’Invio della Pubblicazione “Kabbalah Today”

Nelle Notizie (da Lenta.ru): ”La Camera dei Conti della Federazione Russa informa che l’Ufficio Postale Federale ha incluso tra gli invii di “dubbia qualità d’intrattenimento,”Kabbalah Today” nella lista degli invii sponsorizzati dallo stato. La Camera dei Conti ritiene tale azione dell’Ufficio Postale Federale un modo inefficace di spendere i fondi statali”

Il Mio Commento: Non so come è potuto accadere, dato che la nostra organizzazione non ha alcun rapporto con l’accaduto.

Ma, se qualcuno desidera divulgare la Kabbalah a spese dello stato, egli o ella ha fatto un grande favore alla propria patria. Tale azione attrae la Luce Superiore che porta bene. Non c’è miglior modo di spendere i soldi dei contribuenti. Posso solo consigliare di seguire questo esempio in tutto il mondo.

Lezione serale di Kabbalah del 20.06.2010

Lezione virtuale: Iniziando a studiare lo Zohar
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Modellare la visione del mondo verso la dazione

Domanda: Perché il 90% degli ostacoli che mi si presentano appartengono al mio corpo fisico (ho fame, sono stanco, ecc …)? Dopo tutto, la corporalità è molto meno importante della spiritualità ed ha solo una lieve scintilla di vita.

Risposta: Ciò che lei mi chiede è perché non ci è stata data l’opportunità di lavorare con i nostri desideri spirituali, le luci, gli schermi, invece di farlo con la corporalità; però nella misura in cui lei comincia a vedere il mondo sotto le ondate della dazione, smetterà naturalmente di focalizzarsi su questo mondo. Non è più il mondo che determina tutto. Lei continua ad esistere in questo mondo ed a connettersi con la gente, ma se questo mondo non è connesso al mondo spirituale, perde tutto il suo significato. È solo una conseguenza, un riflesso dei mondi spirituali che le proietta la realtà.

Esiste una speciale tecnologia con la quale si proiettano immagini tridimensionali ed olografiche nell’aria per mezzo dei raggi laser. Realizzano ogni tipo di immagine nello spazio vuoto. Alla stessa maniera, il mondo le si presenta sotto forma di immagini illusorie, poiché questo mondo non è che un’impressione di quello che esiste nella spiritualità.

È il nostro desiderio egoista che ci proietta in questo mondo. Per il momento, può esistere solo in questa forma che non scompare fino alla fine della correzione. Rabbi Shimon Bar Yochai potrebbe essere seduto qui con noi e vedrebbe il nostro mondo corporale, a prescindere dall’essere già totalmente corretto. Certamente questo mondo sparirà dai nostri sensi nel giungere alla correzione finale generale.

Questo mondo appartiene al desiderio generale di ricevere piacere. È un desiderio egoista, tuttavia non va contro il Creatore. È semplicemente un desiderio di condurre una vita animale e ricevere piacere.

Per tanto, non è considerato come criminale e non richiede correzione. Bisogna semplicemente usarlo come un animale e plasmarlo come il desiderio di dare, ovvero l’anima.

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Lezione quotidiana di Kabbalah del 20.06.2010

Dal Libro dello Zohar: Capitolo “Vayetze”(E Giacobbe uscì), Punto 118
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Rav Baruch Ashlag : Dagli scritti di Rabash, Art.17
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Rav Baruch Ashlag : “Amore degli Amici”
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Il Lavoro Interno di un Kabbalista: “L’Amore Degli Amici” – 24.05.10

Dall’articolo del Rabash, “L’Amore degli Amici”: E un certo uomo lo trovò e lo guardò, lui stava vagando nel campo. E l’uomo gli chiese: “Che cosa stai cercando? E lui rispose: “Io cerco i miei confratelli. Ti prego, dimmi dove pascolano il loro gregge” (Genesi, 37).

Una persona che si è persa nel campo della vita non può continuare a vivere così. Egli cerca aiuto e persone che sono simili a lui, i suoi fratelli. Egli sente che deve trovare un altro cammino, ma non nella dimensione corporea dove esiste in forma di animale, piuttosto, questo nuovo cammino dovrebbe aiutarlo ad andare al di sopra di questa vita e farlo diventare un uomo.

Per questo cerca quelli che “pascolano il gregge”, ovvero coloro che governano I propri animali. Egli vuole unirsi a loro e diventare il loro fratello, così essi potranno insegnargli come diventare “pastore” e come elevarsi al di sopra dell’animale che è in lui.

Egli sente che ha perso il suo cammino nel campo, che lui è realmente quell’”animale”, “l’asino vagante” (“asino”, Hamor in ebraico, derivato dalla parola Homer, “materia, sostanza”). Una persona vuole elevarsi al livello umano all’interno di sè liberando se stesso dal ruolo di “animale”. Per questo cerca le persone che governano gli “animali” e che lo aiuteranno a rafforzarsi in questo cammino. Essi sono i suoi fratelli e lui li sta cercando.

Un uomo che “vaga nel campo [desiderio]” si riferisce ad un luogo dove il raccolto del campo (risultati della vita)… dovrebbero sorgere. Gli “animali” (persone senza uno scopo superiore ) vagano nel campo per sostenersi qui e adesso. Ma come trovo il cammino che può trasformarmi in un “uomo” e acquisire “… il raccolto [potenza e conoscenza spirituale] del campo per sostenere il mondo [portare la vita spirituale]?

I lavori del campo sono l’aratura, la semina e la mietitura. Questo è il lavoro di un “uomo” e attraverso il quale ottiene il riempimento. E’ detto su questo: “Quelli che seminano in lacrime mieteranno in gioia… si riferisce al duro lavoro che facciamo con le lacrime agli occhi, per ottenere buoni risultati alla fine. Dobbiamo insistere nell’andare avanti nonostante le lacrime e tutta la pesantezza, e quindi abbiamo bisogno di un forte sostegno dall’ambiente. …e questo si chiama “un campo che il Signore ha benedetto”.

Una persona piange sull’animale all’interno di sè e se ne deve sbarazzare per elevarsi al livello spirituale. Per fare questo ha bisogno di un forte sostegno che gli consenta di attenersi alla spiritualità piuttosto che al mondo materiale che lo trascina in basso. Questo è la benedizione del creatore per il quale otteniamo la capacità di avanzare.

Una persona che “vaga nel campo” è una persona che si è persa dentro la propria ragione. Non sa cosa fare. Sente chiaramente che non vuole vivere secondo i “criteri dell’animale” di buono e cattivo, dato che tale vita nonostante tutto è “animata”, all’interno del legame dello stesso “campo”.

Tuttavia, come posso elevarmi dal livello dell’”asino” (sostanza, materia) al livello dell’”uomo”? Sono inconsapevole del vero cammino che mi conduce là. Devo trovare una forza esterna che mi trascina fuori dal livello animato, molto simile ad una germinazione di semi che ha bisogno di un terreno fertile. Non sono capace di farlo da solo. Sono sotto il controllo totale del mio “animale” e non ho nessuna scelta di liberarmi dalla mia vita di animale. A meno che una qualche forza esterna mi attiri fuori da tale vita, in alto, verso una nuova dimensione, finirò i miei giorni da animale.

Ecco perché esercitando la mia libertà di scelta mi unisco ad un gruppo di kabbalah determinato dall’amore degli amici. Sono consapevole che senza di loro non posso avanzare. L’amore è quando tutti sentiamo che il gruppo è più importante del proprio “asino”. Il gruppo è il livello dell’ “uomo”. Con il suo aiuto possiamo raggiungere l’adesione con il Creatore e diventare simili a Lui. Ma ciò può avvenire a condizione che la persona si volga al gruppo per ricevere la forza di elevarsi al di sopra del proprio “asino” verso il livello “umano”.

La Luce che proviene dal gruppo costruisce l’ “uomo” Il gruppo si trasforma nel mio “corpo”, mentre la Luce che lo riempie diventa la Luce della mia vita. L’unico modo per raggiungere questo stato è l’amore degli amici, dove io amo loro più di me stesso. Essi sono le parti della mia anima, mentre io sono solo il mio “asino”, materia. Con il sostegno reciproco possiamo sostenerci l’un l’altro e aiutarci a divenire “uomini”.

Le forze che ci prevengono dal connetterci agli amici sono chiamate “esilio”. Noi percepiamo l’ “esilio” quando bramiamo la connessione con il gruppo e allo stesso tempo non possiamo. Il Faraone è seduto all’interno di noi e governa sulla nazione di Israele all’interno di me.

Tuttavia, aspirando all’amore degli amici, diventiamo degni di uscire dall’esilio Egiziano e ricevere la Torah: la vera forza che ci unisce. La storia del popolo d’Israele in Egitto e il loro vagare nel deserto è la storia della correzione dal primo punto spirituale al raggiungimento della terra di Israele, il desiderio chiamato “Israele” (direttamente al Creatore).

Il lavoro interno di un Kabbalista – 20.05.2010

Articolo “Lo scopo della società”

Nell’articolo “Lo scopo della società,” Rabash scrive che l’uomo è nato solo per amare se stesso e per questo egli non può compiere il più piccolo movimento senza servire se stesso. Tuttavia, senza rinunciare all’amore egoistico che è in noi, è impossibile raggiungere l’adesione con il Creatore, l’equivalenza dei Suoi attributi.

Quindi, il gruppo è necessario affinchè i desideri e le forze di ognuno aggiungano a quelle di un altro. In questo modo ciascuno sarà capace di usare questa immensa forza comune per rinunciare al desiderio egoistico che lo previene dall’adempiere lo scopo per cui è nato.

La Finestra sul Nuovo Mondo

Il Creatore è la forza del dare, dell’amare e l’annullamento dell’io. Questo è il perché ho bisogno del gruppo in qualità di una forza esterna ed estranea che agisce come una leva e mi consente di cambiare la mia natura.

Il Gruppo Kabalistico è un Sostenitore Spirituale

Il gruppo è un modello spirituale. Ti è dato in una forma fisica, ma noi lo trasformiamo in una forma spirituale relazionandoci ad esso come una raccolta di anime e non come un gruppo di corpi.

Lascia i Tuoi Somari a Pascolare in Basso

Per annullare me stesso davanti al gruppo ho bisogno di vedere i pregi del mio amico e non i difetti. Devo vedere in lui il punto spirituale, divino:

1. Realmente, il Creatore lo vuole!
2. Lui è speciale e grande, perché c’è una parte del Creatore in lui.
3. Egli è stato scelto per essere il mio compagno nel cammino spirituale. Quando il Creatore lo ha creato sapeva che sarei stato in grado di raggiungere Lui solo insieme a questo amico.

Il Punto d’ Ingresso nella Spiritualità

Il punto nel cuore è il Creatore in ognuno di noi. Il Creatore esiste all’interno di ogni persona nel mondo. Tuttavia Egli si manifesta apertamente tra gli amici di un gruppo Kabbalistico dato che è Lui che ha messo insieme questi punti nel cuore in modo da unirsi e raggiungerLo. Perciò devi essere grato che questi strumenti siano stati dati a te.

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Vi rivelerò un segreto

Domanda: Qual è il segreto del raggiungimento dello scopo, dato che solo una piccola percentuale di quelli che studiano la scienza della Kabbalah ci riescono?

Risposta: Vi rivelerò un segreto: colui che non lascia il cammino, accada quel che accada, raggiunge lo scopo! Non esiste altra formula per il successo.

Dato che una persona attraversa stati molto difficili ed a volte non può credere che questo le sia accaduto, guarda all’indietro e le sembra impossibile che qualcosa del genere le sia accaduto;

però, in ogni momento, non importa cosa accada, deve vedere davanti a sé una sola meta. In ciò risiede la chiave per il successo. Non c’è niente di più importante di questo.

Per questo motivo, se mi chiedono cosa auguro ad una persona, dirò solo una cosa: “Che sia più veemente possibile nel raggiungimento dello scopo!”

Non può aiutare nient’altro; né una mente speciale o delle sensazioni raffinate, né molti sforzi, né la saggezza e neppure gli amici che le sono affianco.

Deve solo aggrapparsi allo scopo – come farebbe un bulldog – e non mollarlo, accada quel che accada!

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Non cedere davanti alla magia

Lo Zohar, capitolo Bechukotai, punti 5-6: Poiché abbiamo bisogno di evocare la santità suprema con atti e parole, quelli che provengono dal lato dell’impurezza devono risvegliare il loro lato con atti e parole.

E a prescindere dal fatto che Bilaam era il più grande di tutti i maghi nel mondo, Balak era ancora miglior mago di lui, poiché con la sua magia, Balak era più grande dei saggi.

Cosa significa questo? Perché devo risvegliare il lato dell’impurezza con atti e parole? Non sarebbe meglio tacere e non far niente, per non svegliare questi cani?

Ma no! Proprio con i miei atti e parole corrette – risvegliando il lato dell’impurezza oppure quello della santità – avanzo tra questi due verso l’alto.

“Magia” significa prendere la forza del Creatore ed usarla con astuzia, cioè, confondere l’uomo, rivelando la sua vera natura malvagia.

Sono le forze che sono dentro di noi e senza di esse, sarebbe impossibile rivelare il nostro egoismo.

Questi angeli – che vengono da parte del male – lavorano su di noi. Bilaam, Balak, Azazel, Aman e gli altri, sono le forze della frammentazione, sono parti della nostra anima. Non sono forze esterne. Al di fuori di noi, agisce solo il Creatore.

Prima della frammentazione, tutte le anime erano unite in un unico sistema ed esistevano in totale armonia ed unità con “l’Uno ed Unico”.

Quando avvenne la frammentazione, queste parti dell’anima finirono col connettersi in maniera egoista e sfruttarono questa connessione per divorarsi a vicenda.

Ciò è simile a quando un popolo si unisce, per assalire e conquistare l’altro.

Questa forza è impura. Da una parte, è una forza miracolosa di unione che ci arriva dal Creatore, dall’altra, la usiamo con un proposito egoista, per danneggiare gli altri.

Se vogliamo usarla così astutamente, allora potremo ottenere un gran successo per un periodo di tempo, anche se è chiaro che alla fine, tutto crollerà.

Vediamo che all’inizio, tutti i malvagi e i dittatori esortano il popolo, apparentemente all’unione, all’aiuto reciproco ed al socialismo. Una forza malvagia non può impossessarsi dell’uomo senza mascherarsi da una forza buona …

Questa forza corrompe l’uomo con una parte di verità, nella quale si occulta un grande inganno. In ciò consiste la magia.

Dall’esterno, ci sembra che ci offrano qualcosa di molto buono, ma all’interno si nasconde l’inganno, con il quale ci vogliono imbrogliare ed usare.

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Il primo incontro con la Luce

Domanda: Ci può descrivere la sua prima esperienza spirituale, il suo primo incontro con la Luce Superiore? Cosa si sente?

Risposta: La prima esperienza spirituale è unica per tutti. In generale, tutti attraversano gli stessi stati.

Quando una persona ha il suo primo incontro con la Luce, sente che tutto questo mondo è pieno di amore, con una forza calorosa ed illimitata. È una sensazione buona e calda; ed è così tutto il mondo.

L’uomo vive, vede gli altri e tutto il mondo e con questo sente che l’aria è diventata più densa, calda e dolce. Egli sente verso se stesso un’attitudine soave e dolce.

Questa è la prima sensazione spirituale che arriva all’uomo; ma lui, in generale, la dimentica.

Per questo succede in ogni modo, per dare all’uomo una testimonianza ed un appoggio e creare in lui alcuni nuovi vasi di percezione (Kelim) affinché avanzi.

Dopo questa prima esperienza spirituale – data dall’alto – l’uomo deve fare molti sforzi per raggiungere da solo le stesse sensazioni e dopo, farle diventare miliardi di volte più forti;

ma in questo caso, egli già dominerà queste sensazioni, le capirà e lavorerà con esse.

Tutte queste impressioni, inclusa la prima e le successive, vengono sentite dall’uomo all’interno del suo crescente punto nel cuore e dentro il suo vaso spirituale di percezione (Kli) e non nei limiti di fenomeni fisiologici e psicologici.

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