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Nella scienza della Kabbalah lo strumento di ricerca è l’intenzione di dare

firstbecomeascientistandthenyoucanspeakagainstscience_thumbDomanda: Perché lo studio delle scienze tradizionali non ha bisogno della Luce Circondante, mentre per lo studio della Kabbalah, è assolutamente necessaria? In cosa consiste la differenza tra loro?

Risposta: Le scienze regolari, si studiano con l’aiuto del desiderio egoista e non è richiesto che l’investigatore realizzi qualcosa che non sia terreno. Queste scienze non escono dai confini della ricerca della materia egoistica, il nostro desiderio di ricevere piacere. Questo desiderio è quello che ci fa credere che esista un mondo enorme intorno a noi, che investighiamo. Però la realtà, è che stiamo investigando il nostro desiderio interiore nei livelli inanimato, vegetale, animato ed umano, che esistono dentro di noi.

Tutti gli animali, le piante, la natura illimitata, tutto ciò che studiamo nelle nostre scienze terrene, si manifestano dentro il nostro desiderio di ricevere piacere.
Per questo, come risultato, scopriamo soltanto il nostro desiderio. A questo si dedicano tutte le nostre scienze: la fisica, la biologia, la chimica, l’astronomia ecc. Tutto ciò sta dentro di noi.

Anche la scienza della Kabbalah si trova dentro di noi. L’unica differenza, è che la scienza corrente esamina i nostri desideri egoistici nella sua forma originale che ci è stata data inizialmente, mentre la scienza della Kabbalah esamina i nostri desideri dopo che questi hanno acquisito l’intenzione di dare. Tuttavia, è necessario acquisire per prima cosa l’intenzione per compiere la ricerca.

Per questo, un ricercatore del nostro desiderio corporale di ricevere piacere non deve cambiare se stesso. Lui studia i fenomeni che si manifestano nel suo desiderio egoista. Per questo, ha bisogno soltanto della sua ragione e della logica.

Però, chi vuole esaminare cosa avviene nel desiderio di ricevere piacere con l’intenzione di dare, un cabalista, deve acquisire l’intenzione di dare, perché quello è il suo strumento di ricerca.

Il Libro dello Zohar ci mostra la strada per la fonte di acqua viva

well_thumbLeggendo Il Libro dello Zohar, si deve capire che esso parla solamente della connessione tra le nostre anime e dell’unico sistema generale che esiste, del quale siamo parte. Lo Zohar ci parla dei diversi gradi di connessione e delle azioni che ci vincolano. È specificamente per questa ragione che impiega nomi di  persone ed oggetti di questo mondo, così come nomi di angeli, Sefirot, Parzufim ed altri oggetti spirituali. L’unico obbiettivo in tutto ciò è la correlazione dei desideri, ed il lettore deve immaginarsi all’interno di questa rete di connessioni. Allora, il Libro dello Zohar comincerà ad influenzarlo.

Cercate di sentire che vi trovate all’interno di un mondo di forze e desideri, nel campo che ci connette. Non c’è neppure una sola citazione del nostro mondo, ma tutto parla della connessione interiore tra le parsone. Immagina solo, che tutto ciò che viene descritto, è su di te; sei tu che sali e scendi lungo i gradi spirituali, relazionandoti alle diverse parti di Zeir Anpin che si chiamano: Giacobbe, Noè, Davide, Abramo, Isacco, ecc. Tutto questo sei tu! Il risultato sarà, che vedrai questa immagine davanti a te.

Lo sforzo che realizziamo per penetrare all’interno di questa immagine, è ciò che la creerà nel nostro interiore, perché questo è ciò che attrae la Luce Superiore verso di noi. Per esempio prendiamo il seguente estratto:

Esistono due acque nel tuo buco e stanno sgocciolando dal tuo pozzo. Il buco è uno spazio vuoto che non lascia uscire l’acqua ed il pozzo è l’acqua che si riversa velocemente all’esterno. Ma sono entrambi insieme in un luogo, e rappresentano Nukva (creazione, Malchut, il cuore, o il desiderio). Fino a quando essa  si unisce con suo marito, il Creatore, resta lì come un buco vuoto, come un mendicante che dipende da tutti. Ma quando si unisce a Lui, diventa un pozzo pieno d’acqua. Il pozzo si riempie d’acqua dall’alto, da Zeir Anpin, il Creatore, e la sua acqua si riversa nelle anime dei giusti.

Ogni persona deve immaginare che ciò è scritto riguardo a lei ed il suo stato. O è un buco vuoto o è un pozzo pieno d’acqua; ciò dipende dalla sua abilità di connettersi con altre anime o punti nel cuore. Comunque, tutto il sistema esiste nel desiderio della persona.

Se questa si sente come un mendicante che non ha nulla, (così si sente la persona quando arriva alla Kabbalah) allora il suo desiderio lo fa sentire come Nukva, (un desiderio di essere riempito), opposto al Creatore. Una persona deve allora capire che può solo ricevere il riempimento nella misura in cui corregge il suo desiderio. Così il buco vuoto, diventerà un pozzo pieno d’acqua, desiderando riempire gli altri ed il Creatore. In questo modo una persona diventa una fonte eterna dalla quale sgorga acqua viva.

Il corpo è la correzione dei desideri

life1Ho ricevuto alcune domande sul corpo fisico:

Domanda: In quale corpo esisteremo nell’eternità? Sarà quello dell’ultima reincarnazione o il corpo di una reincarnazione precedente? O sarà un corpo totalmente diverso?

La mia risposta: Il “Corpo” in Kabbalah è la correzione dei desideri, ed il nostro corpo fisico non è tema di discussione, soltanto a noi sembra che esista.

Domanda: Cosa dice la Kabbalah riguardo alla cremazione del corpo invece della sepoltura nella terra ? In un sito internet di Kabbalah ho letto che è proibito e che la persona risusciterebbe come mezza persona e con grandi difficoltà.

La mia risposta: Al livello del nostro mondo, la sepoltura è la norma. Allo stesso tempo, la Kabbalah non considera che i corpi siano qualcosa di sacro, come fanno le religioni. La Kabbalah non prende il corpo in considerazione.

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Sovrapporre il Cerchio dell’Infinito sul quadrato del Mondo Fisico

laitman_20090527_8144_w_thumbIl mondo spirituale è costruito come una struttura analoga alla nostra e non come una struttura distinta o addirittura digitale. Noi lo immaginiamo separato perché il nostro cervello non è in grado di comprendere una struttura analoga alla nostra. Non saremo mai in grado, con il nostro intelletto, di capire come possa funzionare un sistema analogo al nostro.

Anche quando studiamo il corpo umano, un sistema in cui ogni cosa è interconnessa, continuiamo a percepire l’organismo come un sistema separato dove ogni parte funziona per conto suo, sia che si tratti del cuore, dei reni, o degli altri organi. Se interpretiamo il corpo come un sistema separato, facciamo delle valutazioni che possono essere fatte solo su qualcosa che è separato dall’insieme. Solo la medicina orientale applica un approccio parziale e puramente superficiale per comprendere il nostro corpo come un solo insieme.

C’è una contraddizione tra l’illimitata proprietà della luce di “dare” e lo “schermo” limitato che opera la correzione attraverso i nostri desideri egoistici per renderli conformi alle proprietà della Luce. C’è un’ opposizione tra il mondo rotondo della dazione infinita e il mondo quadrato della creazione (il nostro mondo fisico).

Noi valutiamo le proprietà della Luce attraverso il Kli-vaso, proprio come valutiamo la completezza tra la connessione e la somma delle sue parti distinte. Nella spiritualità, ogni nuovo stato costituisce un nuovo mondo e di conseguenza una nuova correlazione tra i suoi elementi.

Nel sistema delle anime, tutti sono connessi ed ogni cambiamento che io compio cambia anche lo stato di tutto il sistema, e vice-versa. E’ impossibile percepire questa realtà spirituale con il nostro intelletto separato; siamo limitati automaticamente dalla nostra inabilità a fare delle valutazioni che vadano oltre gli elementi distinti che stiamo considerando.

A coloro che cominciano a sentire il mondo più elevato viene fornito un nuovo insieme di elementi (strumenti) per vivere in questo nuovo sistema. Essi cominciano a comprendere e percepire la dazione di tutti come parte di un solo insieme e sono quindi in grado di sovrapporre il cerchio al quadrato – i sistemi analoghi ma distinti. Solo avendo entrambe le forze – la dazione e la ricezione, possiamo mettere insieme questi due sistemi.

Siete invitati al primo congresso virtuale di Kabbalah

inter_thumbLa domanda che ho ricevuto: Tu dici che il successo di un uomo nel raggiungimento della correzione dipende dalla sua presenza nel gruppo. Dal 22 al 24 gennaio prossimi si terrà un Congresso virtuale internazionale di Kabbalah. Altri Congressi saranno tenuti in tutto il mondo nello stesso momento. Tutti sono invitati, compresi coloro che studiano da soli tramite internet. A questi ultimi viene offerta l’opportunità di unirsi ai gruppi locali. Cosa puoi dire a coloro che stanno ancora decidendo se andare al Congresso oppure no?

La mia risposta: Oggi un uomo non può starsene seduto a casa senza fare alcuno sforzo per unirsi agli altri uomini che studiano la Kabbalah. Nel caso lo facesse, perderebbe molto. Questo congresso è previsto specialmente per riunire insieme le persone che vivono in posti lontani. Questo è il momento migliore per riunirsi agli altri nel vostro paese o nella vostra città, e per incontrare altre persone che come voi stanno lavorando sullo sviluppo spirituale. Durante il Congresso, vi potrete incontrare.

Una connessione virtuale è una cosa buona, ma la connessione fisica è necessaria. Non è un caso che stiamo vivendo in un mondo materiale. La connessione fisica serve per iniziare lo sviluppo di tutte le conseguenti connessioni spirituali.

Durante il Congresso io sarò in Italia, a presentare il nuovo libro. Non vi sto invitando a venire al Congresso in Italia, che sarà un evento esclusivamente locale. Invece, provate ad organizzare dei Congressi nelle vostre città quando si svolgono altri Congressi in altri posti del mondo.

La ricerca del livello umano è possibile solo dal livello superiore

global_thumbLa Kabbalah, come qualsiasi altra scienza, studia ciò che avviene alla materia, però ha alcune peculiarità:

  • A differenza delle scienze fisiche, che studiano la materia (la manifestazione del desiderio di ricevere), che percepiamo noi stessi o con l’aiuto di alcuni strumenti, la Kabbalah studia la materia che non percepiamo che è il “desiderio di dare”.
  • La Kabbalah ci permette di osservare la materia nella quale viviamo da “fuori”, dal punto di vista spirituale. È lo stesso punto che ha creato tutta la materia, quella spirituale (il desiderio di dare) e quella terrena (il desiderio di ricevere).
  • Quando studiamo le scienze del nostro mondo, esistiamo in questo mondo, all’interno della sua materia (il desiderio di ricevere) e per tanto, semplicemente lo esaminiamo e traiamo conclusioni basandoci su di esso. Studiamo i livelli inanimato, vegetale ed animato dalla prospettiva che abbiamo nel livello dell’essere umano. La Kabbalah ci permette di ascendere ad un livello più alto, dall’Alto. Non possiamo investigare il livello umano in qualunque altro modo, eccetto che con il metodo della Kabbalah.
  • La scienza della Kabbalah ci permette di sviluppare un nuovo senso a partire dal “punto nel cuore” che esiste in noi. Attraverso questo senso, percepiremo la parte dell’universo che adesso ci è nascosta, il sistema che governa noi e tutto il mondo. Potremo anche controllare il nostro stato attraverso questo sistema dall’alto verso il basso.
  • L’adattamento al sistema di governo, permette di passare alla sensazione della nostra stessa esistenza dentro il sistema della dazione. Per tanto, non saremo limitati da frontiere di spazio e tempo e sentiremo lo scorrere dell’esistenza al di là del tempo, dello spazio, della vita e della morte.

L’inclinazione al male non è quello che si pensa

connect_thumbFinché non scopro il male dentro di me, non c’è niente che debba correggere. Tuttavia, la vera inclinazione al male non ha nulla a che fare con le ben note deplorevoli condotte che un uomo può tenere – desiderio di rubare, mentire, uccidere, e altro ancora. Niente di tutto questo riguarda l’inclinazione al male.

C’è stato un tempo in cui eravamo una sola anima, eravamo degli “ingranaggi” uniti, ma poi ci siamo rotti e quindi separati. Questa separazione, l’odio per gli altri sono il vero male. L’inclinazione al male si trova nella mancanza di desiderio di unirmi con gli altri in un solo cuore e nell’indisponibilità ad amare il mio amico come me stesso. Questo è il male che deve essere scoperto e corretto. Non è facile correggere il male!

La Luce che ci riconduce alla Sorgente deve lavorare bene su di me prima ancora che io possa sentire dentro di me l’inclinazione al male di cui parla la Kabbalah. Tuttavia, una volta che ho percepito questa inclinazione nella sua massima misura, chiederò immediatamente di correggerla.

All’inizio rivelerò e correggerò la “frattura” tra me e il gruppo, e nella misura in cui acquisirò la qualità della dazione, supererò la frattura con il Creatore. Attraverso la mia volontà di amare i miei amici (la loro aspirazione verso il Creatore, il loro punto nel cuore), nonostante il male che ho dentro di me, io rivelo solo quanto profondamente sono immerso in un amore egoistico.

Quando il problema viene portato alla luce, non è difficile risolverlo – Lo chiedo alla Luce, ed Essa mi corregge.

Un pezzo di pane messo da parte per il futuro

spiritualfoodisthelightthatfillsonessoul_thumb1E’ impossibile innalzarsi ad un grado più elevato senza l’aiuto di Colui che è Superiore. E’ come un bambino che riesce a svilupparsi solo con l’educazione che riceve dagli adulti che capiscono di cosa lui ha bisogno di ricevere anno dopo anno. Quanto il bambino assorbe da loro dipende da quanto egli si annulla di fronte a loro. Nel nostro mondo, la Natura si prende cura di questo processo.

Intanto, con l’uso del proprio cervello, un uomo giudicherà sempre gli altri dal suo livello e non oltrepasserà mai i limiti di questa sua capacità di comprendere. Perciò, il gruppo ci dà un’opportunità di arrivare alla somiglianza con “la fede al di sopra della conoscenza”, che è rivelata solamente nella spiritualità. Il gruppo ci dà la sua opinione, ed inizia a guidarci. Questo periodo è chiamato “fede al di sopra della conoscenza”.

Oltre a questo, c’è il concetto di “un pezzo di pane messo da parte per il futuro” (Pat be Salo – il pane nello zaino). Se un uomo sa di avere del pane nello zaino, non soffrirà la fame rispetto ad un uomo che non ha nemmeno un pezzo di pane. Potrebbe sembrare questo un puro processo psicologico. Che differenza fa se mettiamo da parte un panino oppure no? Ma c’è una grande differenza! Non sentiremo la fame se avremo messo da parte un panino per il futuro.

Una persona benestante che ha tutte le varietà di cibo non sente il desiderio di mangiarne, mentre una persona che non ha nulla ha un enorme appetito. Questo è ciò che viene chiamato “un pezzo di pane messo da parte per il futuro” per il quale non sentiamo il desiderio.

Dobbiamo usare tutti gli stratagemmi possibili per risvegliare dentro di noi un senso di allerta e di paura al fine di svelare i posti dove si presentano gli impedimenti e le rotture. Dovrebbe esserci chiaro che non siamo in un stato in cui possiamo sentirci soddisfatti. Veniamo per imparare e per compiere del lavoro nella divulgazione, ma questo non basta per metterci tranquilli. Abbiamo bisogno di essere sicuri di sentirci sempre più allarmati in merito alla nostra correzione e questo deve avvenire in ogni momento che passa della nostra vita.

Abbiamo bisogno di assicurarci l’acquisizione di un nuovo desiderio, costruendo per noi stessi un’immagine di Colui che è Superiore ed aderendo ad essa, così che quest’aspirazione verso un nuovo ed ipotetico grado ci spingerà più in alto.

(Dalla lezione sulla Lettera 43 di Baal HaSulam – 16-11-2009).

Lezione quotidiana di Kabbalah – 14.12.09

Il Libro dello Zohar – Selezioni, capitolo “Noah,” articolo 302
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“Prefazione alla Saggezza della Kabbalah Kabbalah,” articolo 71, lezione 29
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“Il Carattere della Kabbalah,” lezione 7
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Con la Kabbalah possiamo fare delle ricerche in modo scientifico, sull’intera Creazione

visionLa Kabbalah è una scienza e i Kabbalisti sono degli scienziati che rivelano in modo realistico, ciò che è nascosto, il Mondo Superiore e la Forza Unificata, il Creatore.
La rivelazione avviene attraverso la correzione della nostra natura, quando la trasformiamo nella natura del Mondo Superiore.

Ci sono stati dei Kabbalisti che hanno rivelato la segretezza (Tzimtzum Alef and Tzimtzum Bet) dei Mondi di Atzilu, Beria, Yetzira, Assiya e persino del mondo di Adam Kadmon e il Mondo dell’Infinito oltre al dominio attraverso una e tre linee, e così via – Ogni Kabbalista ha fatto delle rivelazioni proporzionalmente alla misura della propria correzione.

Ma finché l’anima sono sane (cioè non  molto egoistiche), i Kabbalisti non sono in grado di rivelare molto visto che non hanno a disposizione uno strumento abbastanza grande.  La Luce riflessa (Ohr Hozer) è debole e non raggiunge i livelli superiori.  E’ per questo che i Kabbalisti del passato rivelarono la creazione in generale, ma senza alcun dettaglio particolare.

Col tempo, man mano che le stesse anime passarono attraverso diverse reincarnazioni, accumularono altri egoismi (Aviut) e desideri.  Quindi i Kabbalisti furono in grado di operare con del materiale più corrotto, il che permise loro di effettuare uno studio più approfondito della creazione e dell’opera del Creatore (Avodat Hashem)

La ricerca effettuata è simile alla ricerca che viene svolta nell’ambito di altre scienze, con la differenza che la scienza esterna  ci rivela semplicemente fatti riguardanti il nostro mondo.  Non ci crea alcun cambiamento interiore. La Kabbalah invece ci porta ad ottenere una mente e una sensazione di tipo Superiore, creando nell’uomo stesso una correzione. Ed è così che troviamo la nostra strada in un mondo che è nuovo. Questo avviene perché mentre noi cambiamo,  insieme a noi cambia anche il mondo.