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L’unicità del Creatore – 8′ Parte

Di cosa è fatta la percezione della realtà?

Domanda: Lo scopo della natura è quello di sviluppare tutte le sue parti dallo stato di opposti polari sino a metterle insieme. Perché è così? Qual è il significato di tale sviluppo?

Risposta: Solo in questo modo riveliamo tutto. La nostra realizzazione consiste nella differenziazione e nell’integrazione di tutte le parti di ciò che osserviamo.

Nota: Vediamo che la nostra natura, il nostro desiderio di ricevere, è in continua evoluzione, diventa sempre più potente e più egoista.

Il mio commento: Allo stesso modo, in noi si sta sviluppando la capacità di integrare questo, di catturare l’interconnessione tra tutte le parti.

Questo è ciò su cui si basa la nostra percezione della realtà.

Ma la successiva consapevolezza kabbalistica della realtà è che non esiste una realtà in quanto tale. Noi proiettiamo solo le nostre proprietà interiori sulla luce superiore, sentiamo e consideriamo questa immagine, che noi stessi creiamo con i nostri sentimenti, come il mondo in cui esistiamo.

Domanda: “Luce Superiore” è un nuovo termine. Perché i kabbalisti nelle loro fonti lo usano al posto del concetto di “Creatore”?

Risposta: Il Creatore/Luce Superiore è la proprietà della dazione e dell’amore e quindi la associamo alla luce del sole, alla luce della mente, a qualcosa di più elevato.

Sullo sfondo della luce superiore, le proprietà della dazione e dell’amore, tutti i nostri desideri egoistici dipingono un’immagine vivente tridimensionale di questo mondo. Ma in realtà non esiste. Stiamo solo osservando le nostre caratteristiche interiori.

Pertanto, nella misura in cui ci stiamo avvicinando sempre di più alle proprietà della Luce Superiore, questo mondo si dissolve e diventa sempre più sfuggente, finché non ci troviamo nella luce assoluta.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 10/12/2018

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New Life n.1136 – L’essenza dell’indole maligna nell’essere umano

New Life n.1136 – L’essenza dell’indole maligna nell’essere umano
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:

La saggezza della Kabbalah definisce il male come un pensiero o un desiderio egoistico, cioè per il proprio beneficio, perché sicuramente viene fatto a
danno degli altri.
 Trascendendo l’ego umano, possiamo scoprire il “mondo superiore”, la “divinità” ed il sistema che dirige tutto. Non c’è limite alla malvagità umana; da noi dipende solo la capacità di trasformare il male in bene.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1136 – L’essenza dell’indole maligna nell’essere umano”

 

 

Perché gli adolescenti fanno uso di droghe?

Domanda: Le ragazze di undici anni, a Berlino, assumono l’ecstasy. Ultimamente è stato registrato un aumento nel numero di adolescenti e bambini che abusano di droghe. Questo preoccupa sia i politici che gli scienziati.

Quando le persone assumono questi farmaci, diventano socievoli, si sentono come innamorate e sono più aperte agli altri. Tuttavia, quando l’effetto termina, si sentono irritabili, depresse, perdono le forze e la concentrazione. Questa “sbornia” dopo l’assunzione delle pillole può durare diversi giorni.

Sempre a Berlino l’ambiente legato alla droga è in espansione. Esistono luoghi dove le droghe possono essere testate per verificarne la purezza e poi ripulite, in modo da evitare che provochino la morte di chi le assume.

Stiamo parlando di bambini di undici anni! Ci sono anche alunni di quarta elementare. Da dove proviene questa brama per le droghe nei bambini?

Risposta: I giovani vogliono sentirsi bene e sembrare interessanti agli occhi di chi li circonda. Con la droga il mondo diventa buono intorno a loro…e questo è qualcosa che a loro manca davvero. Assumendo droghe, il mondo diventa allegro…qualcosa che non esiste in questo mondo. Con gli stupefacenti il mondo diventa amichevole…cosa che in realtà non succede mai. I ragazzi costruiscono il loro mondo con queste pillole.

Crescere oggi è molto difficile per loro. Sino a qualche tempo fa, ognuno “stava al suo posto” e questo era soddisfacente, tutti lavoravano duramente e questo li metteva al loro posto. Tuttavia, le nuove generazioni non sono così, non lo vogliono. Vogliono sentirsi bene in questo modo particolare. Le generazioni passano e lo spirito tedesco sta cambiando.

Il 15% della popolazione della Germania, Francia e Regno Unito è composta da immigrati. Ciò significa che l’atmosfera sociale sta cambiando a un ritmo vertiginoso. Le giovani generazioni di bambini tedeschi devono adattarsi in qualche modo a questo. Gli viene insegnato, gli viene detto e loro stessi vedono che devono in qualche modo percepire il mondo che gli adulti hanno creato per loro. Questa non è più la stessa Europa.

Domanda: Hai detto che i bambini stanno cercando una via d’uscita per abbandonare il mondo chiuso in cui si trovano. Come possono farlo? Cosa dice la saggezza della Kabbalah al riguardo?

Risposta: La Kabbalah afferma che dobbiamo dar loro un’infanzia felice. Gli adulti devono impegnarsi molto affinché questo accada. Noi dobbiamo sapere come farlo, e non loro.

Domanda: Come possiamo farlo allora?

Risposta: Essendo connessi attraverso i buoni rapporti, e quindi, su questa base, creare un’atmosfera per i bambini in cui si sentano bene, così che a undici anni vorranno giocare tra di loro e non immergersi nel loro mondo illusorio.

Le persone dovrebbero costruire una società, ma non lo fanno. Obbediscono al multiculturalismo e al liberalismo. Il risultato è che semplicemente perdono se stessi e la generazione successiva.

Le interazioni tra le persone sono qualcosa che a loro manca e quindi sfuggono a tutto questo prendendo delle pillole.

Stiamo assistendo alla rinascita di una generazione. C’era una volta la generazione dei computer, poi la generazione dei telefonini e ora stiamo già passando al livello successivo.

Domanda: Gli scienziati affermano che viviamo in un tempo che è fulmineo. Ogni secondo le persone inviano sessanta milioni di messaggi sui social network. Se prima vedevamo diversi fotogrammi al minuto quando guardavamo un film, ora ne percepiamo diverse dozzine. Cioè, siamo diventati assolutamente impazienti.

Apparentemente anche i bambini vogliono risultati, forse stanno inconsciamente lottando per il qui ed ora. Come possiamo superare questa impazienza? In generale, l’impazienza aiuta in qualche modo nel nostro tempo frenetico?

Risposta: Non credo, perché alla fine una persona ha bisogno di sperimentare la realizzazione dei propri desideri e sentimenti. Pensa che riempirà il proprio desiderio con un certo numero di fotogrammi al secondo. Ma questo non succederà. Pensa che si riempirà con il fatto che viaggerà nel mondo, dimenticherà se stessa e rallegrerà i propri occhi – ma anche questo finirà.

Tutto questo finirà gradualmente. Inoltre, la crisi non ci permetterà di girare il mondo in questo modo e fare ciò che vogliamo. Si sta avvicinando un’enorme crisi e spero che ci metterà tutti al nostro posto.

Domanda: Come posso sostituire una pillola di ecstasy con una “pillola” spirituale – una “pillola” per perdere il mio temperamento?

Risposta: Sostituire le piccole di ecstasy con delle “pillole” spirituali, ovviamente, sarebbe bello, ma per questo io e te dovremo lavorare molto duramente. Dovremo diffondere questa conoscenza sulla possibilità di uscire da noi stessi in sfere molto più elevate dell’ecstasy, dei telefonini, dei computer e così via.

L’essere umano è praticamente illimitato nella sua comprensione, nel suo sviluppo, nel senso di eternità e perfezione della natura. Dobbiamo dimostrargli che questo è possibile. Dobbiamo sviluppare in lui l’opportunità di sentire letteralmente il mondo superiore durante l’infanzia. Spero che vivremo abbastanza per vedere l’avverarsi di tutto questo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 14/07/2019

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L’unicità del Creatore – 7′ Parte

Il metodo della realizzazione senza la distorsione dell’egoismo

Domanda: Le teorie sulla gestione della natura sono molto diverse e sono una combinazione di opposti. È nella combinazione degli opposti, e precisamente tra di loro, che si rivela la sensazione del nostro mondo o del Creatore?

Risposta: No, non credo, perché tutte queste teorie sono egoistiche. L’uomo ha inventato il monoteismo, il politeismo, ecc., che sono basati sul proprio ego non corretto.

L’unica teoria che ha il diritto di esistere è questa: la sensazione del nostro mondo e del Creatore si rivela quando una persona esce da se stessa, si eleva al di sopra di se stessa, comincia a percepire gli altri al posto di se stessa e sente quello che succede agli altri al di fuori di sé. Così hai un’impressione veramente obiettiva di chi sei, di dove sei e di che cosa c’è intorno a te. Questa teoria si chiama “metodo della Kabbalah”, e ci permette di raggiungere un’impressione corretta dell’universo, senza le distorsioni del nostro egoismo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 10/12/2018

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New Life n.1119 – La società umana come un solo corpo

New Life n.1119 – La società umana come un solo corpo
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo:

Quando vorremo comunicare con amore e adattarci al sistema generale della natura, saremo connessi in un solo corpo. La mente umana è
connessa ad una mente o intelligenza più elevata, superiore e potremo prenderne coscienza quando aspireremo a rispettare il precetto di “Ama il tuo amico come te stesso”. Se desideriamo fare questo salto evolutivo abbiamo bisogno di persone che si sentano attratte dall’equilibrio, dalla garanzia reciproca e dall’amore. Quando avremo successo, tutte le parti si completeranno fra loro affinché avremo un solo cuore e una sensazione comune.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1119 – La società umana come un solo corpo”

 

 

Perché alcune anime sono fortunate e altre no?

Domanda da Facebook: Cosa hanno fatto di speciale le anime che sono poi nate come tuoi figli e nipoti? Perché alcune sono fortunate e altre no?

Risposta: Ti assicuro che non è un grande dono essere miei figli e nipoti, perché essi portano con sé un po’ del peso della mia vita. In effetti, la loro vita è diversa, ma non è affatto più facile o migliore.

Le loro anime non sono in alcun modo più fortunate rispetto alle altre. Hanno più opportunità di correggersi, certo, ma allo stesso tempo ricevono un’enorme aggiunta extra di egoismo.

Mio figlio vive in Canada. È un editore. Mia figlia maggiore è una dottoressa in scienze biologiche, una persona famosa nel mondo, che sogna di sconfiggere il cancro delle ghiandole femminili. La mia seconda figlia è una filosofa che si è laureata alla facoltà di filosofia (Kabbalah) e lavora nella nostra organizzazione. Che siano felici o no, fortunati o meno, non lo so.

Il fatto è che in tutti i casi della vita una persona ha tutto ciò di cui ha bisogno per raggiungere uno stato spirituale assolutamente completo. Pertanto, nessuno può lamentarsi.

Anche la persona più piccola, la più umile, la più povera e più mentalmente limitata, ha davanti ai propri occhi quali condizioni le sono state date dall’alto e può comprendere che queste condizioni, indipendentemente da quanto le sembrino incredibili, sono le più adatte per raggiungere la perfezione.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le risposte alle domande da Facebook”, 10/03/2019

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L’unicità del Creatore – 6′ Parte

La realizzazione è nella reciproca connessione

Domanda: Nel nostro mondo esiste una vasta gamma di tutti i tipi di sentimenti, ad esempio l’amicizia o l’amore. Ma per provarli, devo avere qualcun altro con cui relazionarmi. Non posso provare amore o amicizia se non c’è nessuno oltre a me stesso. Lo stesso vale per il Creatore. Egli è la forza che viene percepita nella giusta connessione tra le altre persone?

Risposta: Certo, tutto viene percepito nel livello materiale. Ho bisogno dell’interazione con altre persone, con il gruppo.

Domanda: Il Creatore è una forma astratta che è impossibile sentire se non si veste di una forma materiale?

Risposta: Sì. Il Creatore mi appare come un gruppo di persone connesse fra loro dall’amore e dal sostegno reciproci. Quindi, la forza che esiste fra loro, non in ciascuno di essi singolarmente, ma fra tutti loro assieme, può essere chiamata “il Creatore”.

Domanda: Significa che il potere dell’amore non esiste al di fuori della connessione di più persone?

Risposta: Giusto. Non esiste.

Domanda: La saggezza della Kabbalah afferma che l’essenza del Creatore è irraggiungibile come l’essenza di tutti gli oggetti e fenomeni nel nostro mondo. Cosa significa “La Sua essenza è irraggiungibile”?

Risposta: Che è connessa al metodo del conseguimento. In realtà, non otteniamo nulla come “un singola cosa in sé”, ma possiamo ottenere solo qualcosa dal nostro atteggiamento nei suoi confronti.

Il graduale accumulo di impressioni positive o negative che mi dissuadono o mi avvicinano a diversi oggetti, che si suppone siano al di fuori di me ma si integrano in me, mi permettono di sentire come costruisco il mio organo di percezione.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 10/12/2018

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Più vicino alla gioia, più vicino al Creatore

È scritto: “Servi il Creatore con gioia”. Se non c’è gioia è segno che non ci troviamo nella spiritualità. La dazione è impossibile senza gioia. È scritto ne Il Libro dello Zohar che: “La Shechina è solo nel posto perfetto: non nel luogo della carenza, non nel luogo della mancanza, non nel luogo del dolore, ma nel posto giusto, nel luogo della gioia”. In effetti, esiste l’illuminazione derivante dalla presenza del Creatore nel posto corretto, e questo porta gioia.

Da questo si può sempre determinare se una persona è nella spiritualità o meno. Quando inizia a studiare, una persona per molto tempo non sente le correzioni che si attuano in lei, o le percepisce nella forma opposta; pertanto, può sentirsi scoraggiata, irritata o in disaccordo con i cambiamenti che sono in atto dentro di lei.

Qui la gioia rappresenta un momento molto significativo. Se una persona non sente la gioia, allora i suoi desideri non corrispondono a quelli del Creatore. Essi sono opposti a Lui. Mentre il desiderio viene corretto, in esso si rivela la gioia. Più forte e profonda è la gioia, più grande è la luce superiore, e la presenza del Creatore, la Shechina, è rivelata.

Se la forza superiore è pronta ad essere rivelata in una persona, allora la gioia appare prima in lei e poi nel Creatore. La gioia è un’illuminazione dall’alto, la forza speciale della luce, che si manifesta in risposta ad una preghiera, una richiesta al Creatore dal basso.

Quando ci rivolgiamo al Creatore con domande e richieste, quando vogliamo contattarLo, allora come risposta riceviamo la luce dall’alto che corregge i nostri desideri e li riempie.

Questa luce, prima di tutto, porta gioia e poi tutte le altre rivelazioni. Pertanto, la Shechina (la presenza del Creatore) è rivelata solo nella gioia, che si manifesta prima di tutto.

Se voglio ottenere la dazione, devo essere sempre nella gioia. Se non c’è, allora ho bisogno di controllare me stesso: dove altro in me c’è ancora dell’egoismo non corretto che mi impedisce di rivelare il Creatore? Non sappiamo se ci stiamo avvicinando alla rivelazione del Creatore, e quindi i kabbalisti ci forniscono il parametro per metterci alla prova: mi sto avvicinando alla gioia o, al contrario, me ne sto allontanando ogni giorno?

Da questi movimenti verso un grado maggiore o minore di gioia, si può giudicare fino a che punto ci si avvicina alla rivelazione della forza superiore o ci si allontana da essa. Dopo tutto, la gioia è una conseguenza delle buone azioni, cioè delle correzioni.

In ogni stato si ha bisogno di stare nella gioia perché “Non esiste nulla tranne Lui”, tutto viene dal Creatore. Nessuno può segretamente fare qualcosa di male, nel percorso dal Creatore a noi. Questo non succede, tutto arriva dall’alto. Il Creatore sta dietro ogni persona e la influenza attraverso questo teatro. Se non ho intenzione egoistica di ricevere, allora sarò sempre nella gioia. Non m’importa ciò che il Creatore mi dà: la cosa principale è che Egli si prende continuamente cura di me. Non considero ciò che è più piacevole e proficuo per me nel mio egoismo, e quindi accetto tutto con gioia.

Con questo segno, ognuno può controllare se stesso: se ci stiamo muovendo nei nostri gruppi verso la correzione e la rivelazione del Creatore, se stabiliamo un esempio per i nostri amici in base al quale dobbiamo sempre essere nella gioia per avvicinare sempre più la rivelazione della forza superiore.

La gioia è la conseguenza di ciò che io do ai miei amici, al Creatore, all’umanità. La gioia è il risultato della dazione perché con azioni di dazione divento simile al Creatore. Grazie alle mie azioni, ricevo un’illuminazione che si chiama gioia.

La gioia spirituale viene dal fatto che attraverso le mie azioni aiuto il Creatore a realizzare tutta la creazione. La gioia è una conseguenza del fatto che io, con l’aiuto del Creatore, adempio tutta la creazione e quindi procuro piacere a Lui.

Dalla lezione n.5, del Congresso 2019 in America Latina, “Costruendo la Società del Futuro”
18 maggio 2019, giorno 2.
Servi il Signore con gioia
1 – minuto 0:00 – 9:50
2 – minuto 1:39:45

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L’importanza della scienza della Kabbalah

Domanda: Qual è l’importanza della scienza della Kabbalah per la nostra generazione?

Risposta: L’importanza della scienza della Kabbalah non è teorica, bensì puramente pratica. Quando l’umanità arriverà ad uno stato di disperazione senza sapere dove andare, il perché della propria esistenza e neppure il significato della propria vita, allora nascerà il bisogno della scienza della Kabbalah. Prima di questo, le persone non sentono di averne bisogno, specialmente perché la scienza della Kabbalah non è mai stata offerta a nessuno. Si trova nascosta all’interno dell’umanità, in uno stato di preparazione, perché i kabbalisti la sviluppano e la preparano per renderla popolare, diffonderla ed applicarla.

Oggi siamo arrivati ad uno stato nel quale la Kabbalah può essere rivelata al mondo, però prima del nostro tempo veniva di fatto tenuta nascosta.

Domanda: Baal HaSulam scrive che la Kabbalah rivela il Creatore ad ogni persona nel mondo. Quindi prima la gente non ne aveva bisogno?

Risposta: No, ed anche oggi le persone non ne sentono ancora la necessità. Alla fin fine l’uomo non ha bisogno della verità, ma di qualcosa che gli dia una certa comodità, soddisfazione e risposte sui problemi più basilari della propria vita.

Domanda: Però non credo che la gente rifiuterebbe la rivelazione del Creatore, se sapesse che è possibile che Egli si riveli a noi.

Risposta: No. Anche in mezzo a coloro che oggi arrivano da noi ed ascoltano in merito alla possibilità della rivelazione del Creatore, del mondo superiore, del successivo livello dello sviluppo dell’umanità, solo alcuni continuano a studiare con noi.

Domanda: È possibile che la gente non desideri ciò che la Kabbalah offre…cioè la rivelazione del Creatore?

Risposta: È possibile…
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 13/12/2018

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Come sentire il Creatore

La Kabbalah ti offre questo: se vuoi sentire la forza superiore, devi entrare in un gruppo di persone simili a te e iniziare a dissolverti al suo interno. Preferendo le opinioni e i desideri della collettività al tuo, indipendentemente da ciò che sono, cambiando chiaramente le tue opinioni e i tuoi desideri e uniformandoti ai loro, inizierai a sentire come stai “uscendo fuori da te stesso”. Allo stesso tempo ti sarà chiaro che stai entrando negli altri e che non puoi agire diversamente. Devi uscire da te stesso ed entrare in loro.

Uscire da se stessi è il primo passo per raggiungere il Creatore. Si chiama la restrizione dell’egoismo. Devo limitarmi per iniziare a sentire gli altri invece di me stesso.

Nella misura in cui lo faccio, comincio a sentire un mondo completamente diverso, connessioni diverse tra persone e oggetti. Sento l’esistenza della forza generale della dazione e dell’amore che le connette fra loro.

Comincio a vedere tutte le persone come marionette che sono assolutamente e chiaramente gestite dalla forza superiore in relazione a me, ed è così che anch’io vengo adoperato in relazione a me stesso, a loro e alla forza superiore.

Tutto questo continua fino a quando, esattamente in questo modo – a piccoli passi, con la mia stessa realizzazione – accumulo sensazioni e conoscenze su questa forza superiore, che mi permea, mi collega agli altri e mi permette di agire al di fuori di me stesso per amore di questo gruppo di persone o anche di questo potere generale, il Creatore, che si manifesta in esse. È così che progredisco e studio questo fenomeno.

Questo sentimento è chiamato “il mondo superiore“. Il potere della dazione e dell’amore che esiste, governa e detiene tutto ciò, incluso me stesso, è chiamato “il Creatore”.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 10/12/2018

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