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New Life n.1096 – I segreti della Natura

New Life n.1096 – I segreti della Natura
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Yael Leshed-Harel

Riepilogo:

Nulla è occultato in natura: tutto ciò che scopriamo in lei, dipende dalla nostra percezione della realtà che ci circonda. La percezione umana è limitata dai cinque sensi materiali che ognuno di noi ha, che sono basati sul nostro desiderio di ricevere. Quando ci sviluppiamo, in noi si risveglia un desiderio che vuole andare oltre questi cinque sensi. In questo stadio dello sviluppo umano è necessaria la caratteristica della dazione, cioè l’intenzione di fare del bene agli altri anziché a noi stessi. L’evoluzione ci sta facendo avanzare verso lo sviluppo di cinque nuovi sensi spirituali, con i quali percepiremo una Natura eterna e vivremo esistenze semplici e piacevoli, per il bene di tutti.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1096 – I segreti della Natura”

 

 

La Kabbalah e le altre credenze – 6′ Parte

Sacrificio: avvicinarsi al Creatore

Domanda: In tutte le fedi viene praticato il concetto di persuadere i poteri superiori con il sacrificio. Che dice in merito la Kabbalah?

Risposta: Anche la Kabbalah ha un concetto chiamato “sacrificio”.

Ma qui si comprende che una persona sacrifica il suo egoismo, non vuole usarlo e non vuole che il suo egoismo le dia ordini. Vuole rinunciare, cambiarlo in altruismo e dazione.

“Sacrificio” in ebraico è “Kurban“, che deriva dalla parola “Karov” (avvicinarsi). Una persona vuole correggere il proprio egoismo e sulla base di ciò si avvicina al Creatore. Questo è il sacrificio.

Domanda: Cioè, tutto ciò che è scritto nella Torah sulle offerte al Tempio implica esattamente questo?

Risposta: Solo quello. Le offerte sono in pratica ciò è stato fatto nel Tempio, perché il Tempio è un luogo di contatto tra una persona e il Creatore.

Domanda: Le persone andavano lì per unirsi?

Risposta: Puoi andare fisicamente al Tempio, ma questo non significa nulla. Un uomo arriva in un luogo dentro al suo cuore, dove può sacrificare il proprio egoismo: “massacrarlo” e sacrificarlo per avvicinarsi al Creatore con un sentimento di altruismo assoluto, amore dazione e connessione.

Domanda: Quindi, questo non ha nulla a che fare con il fatto che gli animali sono stati sacrificati nel Tempio?

Risposta: No. È tutta un’allegoria, come radice e ramo, causa ed effetto, niente di più. Quindi puoi uccidere quanti animali vuoi e non farà alcuna differenza.

Domanda: Quindi il sommo sacerdote ha sacrificato il suo egoismo per avvicinarsi alle altre persone?

Risposta: Sì, egli era la persona più corretta tra tutte le persone.

Domanda: Insieme al lavoro interiore, prese un agnello, lo tagliò e lo mangiarono?

Risposta: Sì. Hanno compiuto tutte le azioni contemporaneamente, iniziando dalle azioni più spirituali, più alte, a quelle più basse e materiali, insieme e nella stessa intenzione

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 18/02/2018

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Perché i kabbalisti consigliano ai propri studenti di lavorare?

Domanda: Perché i kabbalisti consigliano ai propri studenti di lavorare?

Risposta: Lo studente di Kabbalah deve avere un proprio lavoro perché possa tenersi occupato. Non può studiare Kabbalah o sedersi su una panchina tutto il giorno, a mangiare patatine e a discutere di politica. Non ha affatto bisogno di questo.

Dovrebbe studiare preferibilmente tre ore al mattino, prima del lavoro, e due ore alla sera, dopo il lavoro. Se ha del tempo libero, anche di più. Il resto del tempo dovrebbe essere dedicato a lavorare, dormire e mangiare. Di cos’altro dovrebbe avere bisogno nella vita? Dovrebbe essere tutto molto semplice e naturale.

Riguardo al dormire, dovrebbe riposarsi dalle cinque alle sette ore. Ci sono persone che hanno bisogno di sette ore di sonno, ce ne sono altre per cui cinque ore sono più che sufficienti.

Nota: Esistono anche gli sport, la musica, il teatro.

Il mio commento: Se una persona studia la Kabbalah, poi la musica, il teatro e lo sport si uniscono in un tutt’uno.

Domanda: Significa che non ci sono altre necessità?

Risposta: No.

Domanda: Quindi, idealmente, la sensazione del Creatore dovrebbe riempire tutte queste mancanze?

Risposta: Tutto viene da Lui, solo che ci arriva sotto diverse forme.

Note: Un volta le persone vivevano normalmente e senza gli sport…

Il mio commento: Ma fare esercizio fisico, forse, è necessario. Anche la musica, la letteratura e ogni altra cosa sono delle necessità, ma devono essere finalizzate alla correzione dell’anima umana.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 03/01/2019

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New Life n.1095 – I segreti fra le persone

New Life n.1095 – I segreti fra le persone
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Yael Leshed-Harel

Riepilogo:

Nelle relazioni non ci possono essere segreti. Le persone conservano dei segreti per controllare gli altri. Se una persona non si corregge affinché tutte le sue intenzioni siano per beneficiare gli altri, avrà sempre qualcosa da nascondere. Nelle persone corrette, quello che c’è nel cuore c’è anche nella bocca. In altre parole, queste persone criticano se stesse e non gli altri.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1095 – I segreti fra le persone”, 19/03/2019

 

 

L’unicità del Creatore – 4′ Parte

La teoria kabbalistica sulla governance della Natura

Domanda: Quale teoria sulla governance della natura segue la Kabbalah?

Risposta: La Kabbalah dice che non c’è né biteismo, né politeismo e neppure la teoria della fine della tutela…nulla di tutto questo. Esiste solo un’unica forza impegnata nello sviluppo umano in modo da portare le persone all’adesione al Creatore.

Per questo, l’essere umano è stato creato con la caratteristica opposta: il desiderio egoistico di ricevere per se stesso, che si concretizza quando egli pensa, contempla e immagina tutto solo per il proprio beneficio. La persona non ha una sola sensazione, non un singolo pensiero nella mente e nel cuore che possa perseguire se non per il proprio benessere personale.

La correzione della persona consiste nell’andare al di sopra delle sua natura e superare questa tendenza di fare, pensare ed agire, inconsciamente e consciamente, solo per il proprio beneficio. Deve tirare fuori un modello assolutamente opposto che può pensare solo agli altri, agendo per il loro bene, provando dolore e piacere per loro.

La persona deve andare completamente al di sopra della propria essenza animale e cominciare invece a sentire tutto al di fuori di se stessa, vivendo solo per il bene di coloro che sono al di fuori di lei, “fuori dai propri” pensieri, desideri e intenzioni. Così, c’è una sola forza, anche se un numero infinito di forze, cause e sorgenti vengono percepiti dentro di noi.

Al giorno d’oggi, stiamo già raggiungendo la comprensione che il mondo è integrale e che in esso, probabilmente, funzionano davvero solo una teoria, una tecnica, un potere e un programma di controllo.

Solo ci influenza diversamente. Perciò possiamo realizzare questa teoria e ritornare ancora al monoteismo. In altre parole, c’è una singola forza che ci controlla diversamente, ma con un solo scopo di condurci all’uguaglianza con Lei. Questo è come accade… dal nostro stato iniziale di assoluto amor proprio per noi stessi, arriviamo allo stato opposto: l’amore altruistico e assoluto al di fuori di noi stessi.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 10/12/2018

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Le intenzioni di una persona sono la sua essenza

Commento: Il tema di studio della saggezza della Kabbalah è la parte più interiore della persona, ovvero l’intenzione. Nessun’altra scienza esplora questo.

Per esempio, la psicologia esplora solo le sensazioni, le emozioni, ogni tipo di reazioni di una persona ed i suoi desideri.

Il mio commento: Posso aggiungere che anche la psicologia esplora l’intenzione, ma non è una scienza perché nel nostro mondo non esistono chiare possibilità di misurare e comparare i parametri psicologici di una persona.

La Kabbalah tuttavia, come scienza dell’intenzione, ci dà uno strumento per un approccio completamente differente. Normalmente valutiamo una persona in base alle sue azioni e ai risultati che ne derivano, mentre la Kabbalah valuta la persona in accordo alle proprie intenzioni. Questa è la differenza. Dopotutto, nel nostro mondo, possiamo compiere cattive azioni con buone intenzioni e viceversa. Cattive intenzioni possono a volte causare buone azioni.

In generale rivelare le intenzioni di una persona è di primaria importanza. Dopotutto, le nostre intenzioni sono quello che siamo e le nostre azioni e i nostri desideri non dipendono da noi, ma nascono in noi gradualmente nel corso del nostro sviluppo fisico.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 13/12/2018

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Perché non possiamo sentire l’essenza del Creatore?

Domanda: Perché non possiamo sentire l’essenza del Creatore?

Risposta: Non possiamo comprendere l’essenza del Creatore dato che non abbiamo gli strumenti per farlo.
Proprio come un animale non può comprendere il livello umano, un essere umano non può comprendere il livello del Creatore. Per farlo, ci mancano i mezzi necessari, cioè le qualità.
Le nostre caratteristiche, costruite su qualità positive e negative, sono state create dal Creatore in un tale volume e ad un tale livello che possiamo comprenderLo, ma solo sulla base di quelle qualità con le quali Egli ci ha creati. Al di sopra di esse, non possiamo capire.

Domanda: Davvero è così o forse c’è qualcos’altro?

Risposta: Forse c’è anche qualcos’altro.

Quando alla fine dei 6.000 anni, e forse anche prima, correggeremo completamente le nostre qualità e useremo adeguatamente sia le proprietà positive che quelle negative, allora finalmente raggiungeremo il livello che il Creatore ha stabilito per noi: raggiungerLo in questi 6.000 anni.

Quindi è molto probabile che scopriremo il prossimo volume, il prossimo vuoto che possiamo comprendere, perché ancora non sappiamo nulla a riguardo. Ci sono alcune congetture, ma sono solo congetture.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 24/02/2019

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