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Il metodo per connettere il Creatore alla creatura

Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa significa che l’AHP del superiore cade nel GE dell’inferiore?

Risposta: AHP sono i vasi di ricezione e GE sono i vasi di dazione, Hafetz Hesed, i quali non desiderano nulla ma sono soddisfatti di ciò che hanno. Keter, Chochma e la parte superiore di Bina sono pura dazione senza ricezione.

È solo da metà Bina in giù che inizia il pensiero di come ripagare il Padrone di casa, Keter, per il piacere che Lui gli ha dato. Per questo motivo Bina sviluppa i vasi di ricezione (Zeir Anpin e Malchut), così da poter ricevere in essi allo scopo di dare.

Questo è motivo per cui vi è solo dazione fino a metà Bina e, al di sotto, la ricezione. Cadere significa che noi non possiamo lavorare con i nostri desideri di ricezione senza avere un Masach (Schermo) sopra di essi allo scopo di dare, e per questo non li usiamo. Solo dopo aver ricevuto la Luce che Riforma, AHP possono elevarsi, però solo a condizione che noi riceviamo una risposta alla preghiera (MAN) dall’inferiore.

Ne consegue che noi possiamo usare i nostri desideri di ricezione solo allo scopo di dare agli altri, agli amici o alla gente in generale. Non saremo mai in grado di usare i nostri AHP per noi stessi, per poter raggiungere lo stato di grandezza. Perché mai dovremmo fare una cosa del genere? Questa situazione semplicemente non può esistere! Noi possiamo ricevere solo in base alla richiesta dell’inferiore.

Questa è l’intera formula di “Dall’amore per le creature all’amore per il Creatore”. È solo perché vogliamo ricevere una richiesta dalle creature e vogliamo dare loro che abbiamo la possibilità di deliziare il Creatore e provare amore per Lui. Questa è una sola azione: la ricezione della preghiera da parte loro, chiamata “amore per le creature”, e la richiesta che è indirizzata verso l’Alto, affinché la preghiera sia esaudita, chiamata “amore per il Creatore”. In base a questa formula, l’azione viene immediatamente soddisfatta.

La gente ci fornisce le sue mancanze per dare. Nonostante essa gridi “dateci il pane!”, noi dobbiamo tradurre questa richiesta in termini di mancanze spirituali. Allo stesso tempo, dobbiamo gradualmente insegnare alla gente e dobbiamo condurla verso le necessità spirituali. Com’è scritto “Perché essi Mi conosceranno dal più piccolo al più grande”. Questo significa che dobbiamo insegnare alle persone che tutte le loro mancanze, infine, devono diventare il desiderio di raggiungere la dazione nei confronti del Creatore. Allora noi riceveremo da loro la giusta richiesta e la eleveremo verso l’Alto. Questo significa che “l’amore per le creature” si connetterà tramite noi a “l’amore per il Creatore”.

Questo è l’intero sistema. Questa è l’unica azione tramite la quale possiamo compiere le correzioni. I componenti necessari in questa formula sono tre. La gente è l’inferiore, noi stiamo nel mezzo ed il superiore è il Creatore. È quindi impossibile studiare solo la Kabbalah e compiere le correzioni. Si può fare solamente insieme o l’alternativa sarà la morte. In ebraico uomo si dice Adam, colui che somiglia al Creatore. Come possiamo assomigliargli?

Dobbiamo credere che il Creatore è una forza buona e benefica, e questo è anche il modo in cui ci dobbiamo rapportare al mondo intero. Noi siamo gli unici a poter aiutare la gente a raggiungere il bene e quindi è nostro compito farlo. Per questo motivo riceviamo le loro mancanze e le eleviamo verso l’Alto.
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Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 19.02.2014, Gli Scritti di Baal HaSulam

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Evitare gli ostacoli

Dr. Michael LaitmanDomanda: Durante il congresso di Arava abbiamo innalzato la preghiera dei molti in modo da essere inglobati in un campo e diventare un tutt’uno. Se noi ora semplicemente ce ne ricordiamo, possiamo tornare a quello stato?

Risposta: Perché dovreste ricordarlo? Guarda che gruppo globale abbiamo! Io non considero mai una determinata piccola porzione. Per me il gruppo corrisponde a tutti coloro che sono membri del nostro movimento.

La legge principale del sistema generale dell’universo è la mutua garanzia, una mutua garanzia assoluta ed armoniosa tra tutte le parti del creato. Non vi è nulla tranne questo!

Sembra che sia una qualche condizione virtuale ma in effetti la mutua garanzia è la legge in base alla quale il sistema della creazione esiste e funziona! Se siamo compatibili con questa legge, non solo iniziamo a sentire il creato ma assumiamo addirittura un ruolo attivo nella sua gestione. Dopotutto, in base al pensiero della creazione, noi siamo la parte più sviluppata, che è uguale al Creatore. Questo è il livello al quale dobbiamo evolvere.

Noi vi stiamo entrando adesso inconsciamente come nei livelli inanimato, vegetale ed animato della natura, e nella fase attuale iniziamo ad ascendere al livello umano dato che uomo, Adam (in ebraico), significa somigliante al Creatore. Non vi è null’altro tranne questa legge!

La preghiera dei molti, o preghiera generale, significa preoccuparsi dell’intero sistema, quando io sono incorporato in esso totalmente. Come posso esserne influenzato correttamente ed influenzarlo nel modo giusto se non sono connesso ad esso in questo modo? Questo è il motivo per cui devo studiare ed insegnare agli altri solo questa connessione.

Domanda: Cosa dobbiamo fare se siamo già incorporati in un campo di unione ma non percepiamo ancora il Creatore? Cosa dobbiamo chiedere?

Risposta: Il sistema si trova già in uno stato di unione completa ma noi non ce ne rendiamo conto e non lo percepiamo. Si frappone un ostacolo quando io inizio a chiedere per me stesso. Noi non dobbiamo fare questo. Dobbiamo volere e chiedere di essere collaboratori attivi, assistenti che spingono l’intero gruppo, l’intero sistema, verso l’unione.

Il Creatore è la forza che mette in moto il sistema nell’unione, nella completezza, e che connette ogni cosa in un tutt’uno. Per questo motivo, quando aspiro a somigliare a questa forza tramite le anime, tramite le componenti del sistema, io lo porto allo stato di “Lui ed il Suo nome sono uno”.

Io devo costruire questo modello, l’immagine di questo sistema dentro di me e in seguito sentirò sempre e con esattezza ciò di cui ho bisogno e verso cosa devo avanzare.

Domanda: Ma noi non riusciamo ad immaginarci del tutto questo modello.

Risposta: Immaginatelo tanto quanto potete perché aspirare a Lui in seguito continuerà a guidarvi. Se vi concentrate in questo modo, non devierete dal giusto cammino.

A dir il vero, non è affatto complicato ma non è facile abituarsi a questo nel nostro mondo. La struttura effettiva è, di fatto, molto semplice. Cos’altro esiste oltre al desiderio frantumato che deve raccogliere ed unire e scoprire, come un unico desiderio, che la Luce, la forza superiore, è dentro di esso? Questa è la forza di amore e dazione in base alla quale ci innalziamo al di sopra di tutti gli altri attributi e quindi richiamiamo la forza superiore.

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Dal “Congresso di Educazione Integrale” della Settimana Mondiale dello Zohar, terzo giorno, workshop, 04/02/2014

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Il gioco che diventa la nostra vita

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché il bambino gioca in modo naturale e sincero, mentre per l’adulto il gioco è una bugia?

Risposta: Perché noi adulti ci siamo abituati a vivere nella bugia: la nostra vita è una bugia e il gioco è una bugia. Non è un crimine, è semplicemente la nostra natura. Il gioco è sempre una bugia e mai la verità poiché, dopo tutto, io non recito me stesso ma qualcuno che vorrei essere.

Senza giochi non potremmo avanzare. I bambini percepiscono il gioco come la verità assoluta e quindi si sviluppano e crescono. Se noi con tutto il cuore ci unissimo in un gioco, come dei bambini, non saremmo capaci di lasciarlo e non ci rimarremmo.

Questo, in realtà, è lo strumento che utilizza la Saggezza della Kabbalah. Mi è stato detto: “Hai bisogno di amare gli altri e, in questo amore, comincerai a sentire il Creatore! Qui avete un gruppo composto da dieci persone; cominciate a stabilire delle relazioni tali tra voi pretendendo che ognuno ami gli altri. Dovete creare un’atmosfera tale tra voi che ognuno vi scomparirà e si fonderà nel suo amore per gli altri”.

Io recito questo amore più e più volte tornandovi mille volte ogni giorno, fino a che ne sono inglobato a tal punto da fondermi in questo amore e in questa connessione. In seguito posso conseguire la rivelazione del Creatore.

Con l’essere inglobato nell’amore, sono inglobato nel Creatore. Questo cessa di essere un gioco e diventa il gioco della mia vita. Prima però ci gioco in modo artificiale: pretendo di amare gli amici e di annullarmi davanti a loro senza alcun desiderio di farlo. Mi forzo e mi convinco di dover recitare questo amore, sebbene io non lo senta affatto.

Però all’improvviso sento un sentimento caldo. Gli altri mi influenzano stabilendo un esempio per me con il loro presunto atteggiamento d’amore; io vedo che loro sono leali verso questo amore e mi vergogno di non poter ricambiare loro con lo stesso amore. Mi critico e rimprovero sempre più e ancora una volta mi forzo ad amare gli altri.

Tuttavia, quando mi annullo in questo modo, comincio all’improvviso a vedere come tutti gli oggetti materiali intorno a me comincino a scomparire: il tavolo, le sedie e i muri. Scompaiono tutti dalla mia percezione e rimane solo una cosa: l’amore che provo. Scompaio anche io. Divento schiavo di questo sentimento esterno a me dato che il mio “io” scompare.

Il mio “io” è il mio ego che scompare e, in seguito, comincio a sentire come la forza superiore, il Creatore, riempia tutto. E’ così perché mi sono annullato e adesso posso percepire Lui. Ho annullato il mio egoismo e ho ricevuto la caratteristica della forza superiore, la caratteristica della dazione, e questo è il vero gioco.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I capitoli della Torah con Shmuel Vilozni” 02/02/2015

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Lamentarsi dell’oscurità quando c’è una Luce Infinita

Dr Michael LaitmanDomanda: Come devo guardare la società? Devo pensare che tutti comprendono già ogni cosa e stanno solo aspettando la mia correzione oppure devo pensare che siamo tutti sulla stessa barca con un unico desiderio?

Risposta: Noi siamo insieme in qualsiasi modo lo guardi. Da un lato, questo è un grande gruppo, molto avanzato, al culmine della fine della correzione; dall’altro, questa è una società che sta aspettando me, mentre io la tiro indietro e non la lascio salire! In terzo luogo, questa è una società in cui tutti sono uguali tranne me. Vale a dire, da qualsiasi punto di vista considero la società: da sopra, dallo stesso livello, da sotto, io sono vincolato ad essa.

Ricevo tutto dagli amici! Ma a causa del mio atteggiamento nei loro confronti non posso utilizzare niente di ciò che mi danno, che mi trasmettono. A causa del mio atteggiamento improprio verso di loro, non riesco a formulare una preghiera (MAN -Mayin Nukvin, la richiesta della caratteristica di dazione) per loro. Vorrebbero dare ed aiutarmi, ma non sono preparati a farlo! La loro dazione effettiva a me è possibile solo in base alla mia MAN, la mia richiesta.

Fanno di tutto per me; si preparano a prendersi cura di me, ma a loro non elevo una preghiera, MAN. Non li considero importanti e non credo che sarei in grado di ottenere tutto tramite loro. Non ci credo e non li vedo come i più grandi della generazione, così blocco tutto per me e loro.

Domanda: Quindi, come posso rivolgermi agli amici con una preghiera, con una MAN?

Risposta: Prova a credere che abbiano quello di cui hai bisogno. Allora riceverai una spinta a rivolgerti a loro. La società dispone di qualsiasi cosa, è nello stato di Ein Sof (infinito)! Ma in essa non possiamo trovare nemmeno la minima luce di   Nefesh de Nefesh.
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Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah 19/02/2014, Talmud Eser Sefirot

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Condividere il dolore degli altri è la chiave per la rivelazione del Creatore

Dr. Michael LaitmanDa “Fruits of Wisdom” (I Frutti della Saggezza) e “He Who Shares the Public’s Grief” (Colui che Condivide il Dolore Altrui) di Baal HaSulam: “L’uomo viene valutato in base alla sua misura” cioè in base alla grandezza dei vasi, in base al contenitore ed alla sua parte interiore. La stessa mancanza verrà sempre colmata, non di più e non di meno.

Quindi, il servo del Signore che non condivide il dolore degli altri ma sente solo la propria mancanza personale, ha un contenitore per l’abbondanza che non è abbastanza grande e quindi non potrà ricevere la rivelazione generale della Divinità nel segreto della consolazione comune, poiché egli non ha preparato un vaso per ricevere questa fase più ampia ma (l’ha preparato ndt) solo per la sua fase privata.

Tuttavia, se egli condivide il dolore altrui e percepisce i problemi generali come fossero propri, allora viene ricompensato con la visione della fase completa della rivelazione della Shechina, cioè la consolazione di tutta Israele, poiché la sua mancanza è una mancanza generale e quindi l’abbondanza della santità è anche generale.

Bisogna dunque comprendere il significato di “I giusti non hanno requie”, che significa che poiché l’abbondanza è benedetta in base al livello di mancanza ed all’intensità dei desideri dei giusti, allo stesso modo, non di più e non di meno, essi si sforzano sempre di approfondire ed ingrandire i loro vasi, perché colui che dona non ha limiti, solo chi riceve li ha. Quindi, il loro unico obiettivo nella vita è quello di rafforzarsi, desiderare ardentemente che in essi si formi un vaso e così arrecare contentezza con l’espansione dei confini della santità.

Il vaso di ricezione è limitato ed il vaso di dazione è illimitato. Tutto dipende dall’uomo. Tanto quanto l’uomo tenta di espandere il proprio vaso di dazione, così riceve aiuto dall’alto. Se l’uomo è davvero interessato alla correzione ed usa tutti i mezzi che ha, potrà sempre ingrandire il proprio vaso, ovvero, aumenterà la propria mancanza per la dazione. La Luce che riforma opera sull’uomo in base a questi sforzi e corregge il suo vaso, lo prepara e lo riempie. È quindi detto “I giusti non hanno requie, né in questo mondo né nel mondo a venire”, cioè né al livello attuale, né al prossimo livello, e saranno sempre in grado di avanzare.

La chiave e la base per l’avanzamento è condividere il dolore altrui, nel senso che le mancanze aggiuntive ed il bisogno di dazione possono essere acquisiti dall’ambiente. Non vi è alcun altro luogo; l’ambiente è l’unico posto dal quale si può attingere illimitatamente e di conseguenza avanzare.

Possiamo dunque stabilire come l’uomo vede il proprio avanzamento nella vita spirituale. Oggigiorno questo riguarda chiunque, sia uomini che donne. Dipende dall’uomo, se si isola e pensa che avanzerà solo grazie allo studio oppure se partecipa alla divulgazione ed alla vita di comunità, connettendosi al gruppo con tutte le sue forze. Se l’uomo non fa questo, non potrà accumulare la mancanza per la dazione, certamente, arrivare ad una preghiera e ricevere un vaso già pronto. La Luce è in abbondanza e riempirà quindi immediatamente il vaso nel momento in cui sarà pronto.

Baal HaSulam scrisse: “L’uomo viene valutato in base alla sua misura”. In fin dei conti può valutare solo quanto ardentemente desidera essere nel vaso di dazione ed essere riempito dalla Luce. Tutto dipende solo da lui, dalla preparazione del suo vaso. Condividere il dolore altrui è la chiave per la rivelazione del Creatore.

Nel suo articolo “The Giving of the Torah” (Il Dono della Torah) Baal HaSulam scrisse che quando i figli di Israele erano in Egitto, divennero una nazione che interamente soffriva la schiavitù ed il duro lavoro nel momento in cui iniziarono a condividere reciprocamente le proprie pene. Il Faraone portò i figli di Israele più vicino al Creatore ed impose loro afflizioni sempre maggiori e, quale risultato, li obbligò a connettersi. Essi si resero conto che solo grazie alla connessione tra di loro potevano essere salvati ed uscire dall’Egitto. In questo modo l’uomo riceve la giusta mancanza.

Ne consegue che abbiamo opportunità illimitate di avanzamento, perché tutto il mondo ha bisogno di correzione. Avremo sempre la possibilità di influenzare la società e di impegnarci maggiormente nella divulgazione, senza limiti; riceveremo le mancanze dalle persone ed avanzeremo prima di loro ogni volta, così saremo i loro insegnanti e li serviremo. In questo modo, avanzeremo verso i vasi di dazione sempre più grandi.

Tutto il dolore deve avere un unico scopo: assorbire mancanze aggiuntive dall’ambiente più prossimo o da un ambiente man mano più ampio, finché tutto il mondo viene incluso nel mio vaso. Questo è lo scopo della rottura dei vasi, cioè l’osservanza dei comandamenti. Solo costruire una mancanza per la dazione può dare appagamento a tutto.

Oggigiorno vediamo che il mondo intero, inclusi noi, è già pronto per la rivelazione della mancanza per la mutua dazione. Così costruiamo il luogo per la rivelazione del Creatore, in modo da arrecargli contentezza. Tutto questo avverrà di fronte ai nostri occhi.

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Dalla Preparazione al Congresso 25/02/2014

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La scomparsa del quadrante dell’orologio

Dr. Michael LaitmanBaal HaSulam “Introduzione a Il Libro dello Zohar”, Sezione 61,63: “La risposta è che il mondo, durante i seimila anni della sua esistenza è come un Partzuf diviso in tre terzi: Rosh (Testa), Toch (Interno), Sof (Fine), ovvero, HBD (Chochma, Bina, Daat), HGT (Hesed, Gevura, Tifferet), NHY (Netzach, Hod, Yesod). Questo è ciò che scrissero i nostri saggi: ‘Due millenni di Tohu (Caos), due millenni di Torah e due millenni dei giorni del Messia’ (Sanhedrin 97a)…Quindi, le Luci Superiori possono manifestarsi solo dopo il completamento di queste anime inferiori, e non prima”.

Esiste una regola generale chiamata “Relazione inversa tra Luci e vasi” (Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Sezione 24), in modo che i vasi che caddero ad una profondità maggiore furono più elevati prima della Shevira (Rottura).

Questo significa che anche se siamo nello stato di rottura, negli stati inferiori, attraverso la nostra correzione possiamo aggiungere una grande forza al Kli generale e, come risultato di questo, sarà rivelata una grande Luce.

Le prime generazioni eccelsero nella realizzazione e i loro desideri di ricevere furono abbastanza perfezionati, così la Luce di Chochma non fu molto rivelata. Questo non fu lo stesso metodo e la stessa Luce che scopriamo nei nostri Kelim. D’altra parte, secondo la disposizione delle Luci e dei Kelim sarà rivelata la Luce di Chochma nei Kelim di HBD, mentre noi apparteniamo ai Kelim di NHY.

Alla fine della correzione tutta la Luce e ogni Kli saranno in un solo cerchio.

Domanda: Perché i 6000 livelli spirituali sono descritti come 6000 anni? Sembra che il Creatore abbia creato la creatura e le abbia dato un ultimatum per terminare la correzione in un periodo specifico e non oltre.

Risposta: Esiste il sistema dei mondi, ABYA (Atzilut, Beria, Yetzira ed Assiya). In questo sistema, il mondo di Atzilut è il mondo della correzione e non appartiene ai Kelim rotti, ma è stato creato per correggerli. I mondi di BYA sono il posto, l’ambiente, lo stato nel quale esistono i Kelim, le anime rotte.

Nella realtà esiste solo un’anima, l’anima di Adam HaRishon (Il Primo Uomo). Quest’anima è stata divisa o rotta in una moltitudine di parti che sono cadute secondo il loro livello spirituale nei mondi di Beria, Yetzira ed Assiya, e devono essere riscoperte.In base all’intensità della rottura, queste parti sono state divise in tre gruppi: HBD; HGT e NHY.

Esse sono state rivelate secondo un ordine particolare: Beria, Yetzira ed Assiya, dal leggero al pesante. Le parti che appartengono ai mondi di Beria e Yetzira e i due terzi superiori del mondo di Assiya sono stati rivelati in base al programma della creazione. Dopo tutto, allo stadio attuale, i Kelim non sono ancora stati divisi in base alla linea di destra e di sinistra in una forma tale che possano attivare i loro liberi arbitri.

Solo nei Kelim della parte inferiore di NHY, ovvero iniziando dalla nostra generazione, chiamata l’ultima generazione, esiste la possibilità di sviluppare più rapidamente e efficacemente del programma della creazione. Precedentemente, il programma della creazione determinò la connessione delle Luci e dei Kelim in accordo al risveglio dall’Alto, considerato veramente 6000 anni, e adesso viene scoperto il metodo.

Questo avviene per il fatto che la creazione non è solo un prodotto con le caratteristiche che le sono state conferite all’inizio, privo di qualsiasi potenziale per lo sviluppo delle cose nuove, quindi non è chiaro il motivo per cui esista, e in modo specifico noi che vogliamo realizzare il programma della creazione attraverso noi stessi con le nostre forze, giustificare il Creatore, confermando che non è stato creato senza alcun beneficio, non è proprio automatico. Il beneficio è che la creazione rende possibile all’uomo cercare e trovare le possibilità di unirsi al processo in base al suo libero arbitrio, affrettare la correzione e far avanzare la creazione attraverso l’innalzamento della MAN, e allora, tutta la creazione appartiene all’uomo, tutto il mondo gli appartiene.

E così, il tempo dello sviluppo viene accorciato non perché non ce ne sia la necessità, piuttosto questo è un segno di quanto l’uomo stesso brami di finire e di correggere la creazione. Perché? Perché nel Kli corretto è possibile dare grande contentezza al Creatore.

Questo significa che da ora in poi siamo pronti a dedicare il nostro tempo, così che tutte le nostre azioni saranno con l’intenzione di dare e, attraverso questo, attrarremo tutto il mondo verso la correzione.

Domanda: perché questo processo è ancora connesso al tempo fisico?

Risposta: Nella tua percezione fai una divisione tra spiritualità e fisicità. Ma in effetti la fisicità è ciò che viene chiamata l’intenzione per il bene della dazione. In che modo l’uomo può stare senza l’altro?

Tutto giunge dall’Alto e la radice spirituale determina il ramo fisico. Il ramo fisico include la natura dell’inanimato, vegetale ed animato, tutto ciò che vediamo, tutti i desideri che non sono pronti a determinare alcun cambiamento riguardo il Creatore indipendentemente. Questo include la natura di Adam, il quale non è una persona del nostro mondo, piuttosto un Adam (Uomo) pronto ad assomigliare al Creatore. Solo le persone di questo tipo appartengono al livello di Adam, dazione e non ricezione.

È la stessa cosa per quanto riguarda il tempo. Esistono i tempi che appartengono alla natura inanimata, vegetale ed animata, ed esiste un tempo speciale per quelli che appartengono al livello di Adam, quelli che superano la loro natura. Essi percepiscono il loro tempo, stato, livello, allo stesso grado in cui hanno corretto loro stessi. Per loro il tempo non è determinato dall’orologio e dalle date sul calendario. Se raggiungi la fine della tua correzione individuale, dalle tue sensazioni scompare semplicemente il quadrante dell’orologio.

E così stiamo vivendo alla fine dei 6000 anni, e il nostro periodo è unico per il fatto di avere la possibilità del libero arbitrio. Stiamo lavorando non solo per noi stessi, ma per tutti i sei millenni. Dopo tutto, quelli che hanno formato la scala dei livelli spirituali dipendono da noi, e se attraiamo le Luci più piccole, esse si rivelano in alto come le Luci più grandi.

Questo è corretto anche se è difficile per noi apprezzare il nostro lavoro perché non ne vediamo i risultati.
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Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 25/02/2014, Gli Scritti di Baal HaSulam

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Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché il Baal HaSulam scrive che l’uomo deve dare contentezza al suo Creatore? Ognuno ha il suo Creatore?

Risposta: A volte diciamo solo “Creatore”, a volte “il tuo Creatore” e altre volte diciamo al plurale “Creatori”. Questo è il modo in cui l’inferiore percepisce il superiore. Ci sono una moltitudine di Partzufim superiori (Israel Saba ve Tvuna, Abba ve Ima), una moltitudine di forze che si prendono cura dei Tachtonim (Inferiori). Tuttavia, tutti loro hanno l’intenzione e lo scopo.

L’uomo non si rivolge ad una forza superiore astratta ma a quel livello al quale è adesso direttamente connesso. In questo modo può chiamare quei livelli superiori con il nome, i Creatori.

Il Creatore non ha un’immagine definita. È proibito in qualsiasi modo o maniera descriverLo come un qualcosa di statico che esiste fuori di noi. Non esiste una cosa del genere, anche se per l’uomo è molto difficile accettare questo fatto. Comunque, questo è un problema che esiste solo nella nostra percezione non corretta.

Sta a noi vederci come una caratteristica di ricezione. Chi sono io? Sono la qualità della ricezione e il Creatore è la qualità della dazione. Non esistono più di queste due caratteristiche, e io voglio diventare come la qualità della dazione.

La caratteristica è un qualcosa di astratto che non ha un’immagine fisica. La caratteristica riceve una forma solo quando è rivestita in qualcosa di concreto. Il modo migliore per proteggere qualcuno dal fare un errore quindi, è il frenarsi dal descrivere la forza superiore come un tipo di forma o immagine permanente. Questo è molto importante per il chiarimento e per il giusto atteggiamento.

Dopo tutto, cos’è l’Elyon (Superiore)? È un qualcosa che si trova in alto e che adesso mi riempie. Il riempimento di ricezione vuole solo ricevere tutto per sentirsi bene, per essere in salute, per conoscere, per capire, per conseguire e per controllare in qualche modo. Tutto questo appartiene alla caratteristica della ricezione che è diretta interamente verso il beneficio per se stessi.

Tuttavia, sopra di me esiste una caratteristica opposta, nel senso che la attribuisco alla spiritualità e la valuto. Si trova sopra di me e voglio conseguirla. Se questa caratteristica superiore mi avesse vestito, smetterei di preoccuparmi di me stesso, agendo solo per il mio beneficio personale. Ma cosa avrei pensato allora? Avrei pensato a qualcosa? Quale tipo di forma avrebbe la mia caratteristica di dazione? In che modo mi riempirebbe invece la caratteristica della ricezione che mi riempie adesso?

Dunque, noi conseguiamo il Kli, la ragione, la preparazione per la caratteristica della dazione, un posto in cui può essere rivestito. Per farlo, dobbiamo preparare l’Arvut (Mutua Garanzia), l’atteggiamento verso il prossimo nel quale è rivestita la dazione.

Questo è molto pratico e sta a noi cercare di portarli nelle nostre sensazioni. Se tutti ci pensassero, se ci fosse un accordo generale, un pensiero generale, se fossimo pronti a prestare attenzione a questo per un lungo periodo, allora saremmo influenzati fortemente l’uno con l’altro nel modo migliore e noi chiariremmo precisamente questo atteggiamento verso il Creatore. Questo è l’unico nostro lavoro: cercare di immaginare più chiaramente la Sua caratteristica e concentrarci sul Creatore.
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Dalla Lezione quotidiana di Kabbalah del 24/02/2014, Domande e Risposte con il Dott. Laitman

 

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Il primo grammo nella Correzione

Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa deve succedere per creare nell’uomo un Kli (Vaso) nuovo al di sopra dei suoi desideri attuali?

Risposta: Prima di tutto, per questo c’è bisogno di un supporto che può essere ottenuto grazie al gruppo, all’insegnante e alla divulgazione.

La sottomissione è l’atto primario e fondamentale verso il Creatore, sul quale in seguito viene costruito tutto il resto. Dopo tutto, il nostro desiderio è egoistico, per cui la prima azione deve essere la sottomissione dell’ego. Quelli che sono pronti a questo, provano a realizzare ciò di cui ha bisogno il gruppo e ciò che richiede l’insegnante, per essere stimolati con l’apprendimento e per impegnarsi nella divulgazione.

Il lavoro principale qui è il chiarimento attraverso l’emozione e l’intelletto. Dopo tutto, potrebbe accadere che l’uomo esegua molte azioni fisiche ma che non esegua alcun ragionamento a riguardo, o al contrario, che continui a rimuginare senza far nulla. Questi ragionamenti non servono a nulla. Questa è solo filosofia.

Tutto inizia dalla sottomissione perché senza la sottomissione dell’ego e della mente che lo serve, non si può iniziare a lavorare al di sopra di esso. Devo tirar fuori il mio desiderio di ricevere, studiarlo e soggiogarlo. La sottomissione è la prima attività sulla via verso l’adesione. Dopo tutto, con il desiderio che c’è dentro di me adesso, non sarò in grado di avvicinarmi in alcun modo al Creatore.

E allora lo piego, lo critico e cerco di chiarire con quale parte posso lavorare e con quale parte non è possibile. Io non ho nulla tranne il desiderio di ricevere, e quindi inizio ad imparare come sia possibile cambiarlo, verso quali direzioni. Per esempio, mi avvicino agli amici anche se non sento nulla ma capisco che devo farlo.

Grazie a questo, attraverso l’attuazione di cambiamenti nel mio stato precedente e portandomi e avanzando un po’, correggo il mio comportamento. Sacrifico me stesso. Ho aiutato gli amici. Ho seguito il consiglio dell’insegnante. Sono passato dallo stato F1 allo stato F2. Anche se questi due stati si trovano dentro il mio ego, sono diversi, una differenza dovuta al mio cambiamento. Posso imparare dall’esempio del cambiamento che ho fatto ed i risultati che sono stati ricevuti sono il primo mattone nella costruzione dell’annullamento dell’ego.

Ho già qualcosa nelle mie mani. Lo stato che ho ottenuto è migliore di quello precedente, e così lo chiamo “una sposa bella e gentile” (Talmud Babyli, Ketubot 16b). Ho ricevuto un Kli superiore e bello e così Beit Hillel (la scuola di Hillel) non mi costringe a mentire. Mi mostra solamente che ottenere questo stato dipende da me.

Beit Shammai ci parla della situazione presente mentre Beit Hillel parla dello stato desiderato, ma di uno che avverrà alla fine. Quando lo ottengo, lo raggiungo, allora lo stato F2 diventa per me lo stato principale. Questo stato deve essere ulteriormente lavorato in modo che F2 di Beit Hillel diventi realistico. È il punto di vista di Beit Shammai dal quale chiarisco lo stato desiderato F3 di Beit Hillel. Ecco come continuo ad avanzare.

Comunque, uso prima la differenza tra gli stati F1 ed F2 come unità di misura: un millimetro, un centimetro, un grammo di correzione. Lo uso come un modello, come uno standard, una scala di misura e con quest’arma posso avanzare.

Domanda: Che cosa deve essere fatto per avanzare dallo stato F1 allo stato F2?

Risposta: È necessario vedere i due stati dal punto di vista di Beit Shammai e dal punto di vista di Beit Hillel “Una bella sposa così com’è” e allo stesso tempo “una sposa bella e gentile”. Comunque, l’uomo per conto suo non ha la possibilità di vedere lo stato F2; a questo scopo gli vengono dati l’insegnante ed i libri che deve ascoltare. Egli deve accettare che quello che dice il maestro è vero e il maestro dice “Non esiste nulla tranne Lui”, “Il Buono e Benefattore”.

Se egli vede la sposa solo brutta così com’è, allora è necessario continuare a lavorare nel gruppo, studiare e divulgare. Rispettare l’insegnante significa realizzare i sui consigli riguardanti il tuo avanzamento. Questo significa fare delle attività e stare all’erta per una risposta della Luce, come una sposa che si deve preparare, e solo allora lo sposo arriverà. Le azioni giuste causeranno necessariamente una risposta dalla Luce Superiore.
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Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah 12.03.2014

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Il romanzo della costruzione spirituale

Dr. Michael LaitmanDomanda: Se ancora non abbiamo raggiunto la rivelazione spirituale, ma stiamo solo studiando, stiamo facendo il lavoro spirituale o no?

Risposta: State facendo il lavoro spirituale perché volete raggiungere la spiritualità, sebbene non siate ancora in essa. Come l’uomo che costruisce una casa. È possibile costruirla per oltre 20 anni, ma siete impegnati nella costruzione della casa. Avete l’obiettivo di raggiungere la spiritualità e progredite, vi avvicinate fino ad entrarci. Anche se ci volessero 20 anni, qual è il problema?

Domanda: Cos’è più importante: studiare e prepararci all’ascesa verso la spiritualità o essere nella spiritualità stessa? Una volta lei ha detto che il Creatore ci ama di più quando ci stiamo solo preparando piuttosto che quando siamo nella spiritualità stessa?

Risposta: Invero, per tutto il tempo in cui vi state preparando, state facendo degli sforzi come un bambino, come il bambino piccolo che ancora non sa verso cosa sta avanzando. Proprio nel luogo dell’occultamento si hanno più opportunità di attivare e rivelare la vostra attitudine verso il Creatore: “la forza della fede”. Come nel nostro mondo siamo più toccati e gioiamo di più per un bambino piccolo.

Nella spiritualità non è così, tuttavia c’è il fascino di questa ingenuità che proviene da questo sincero desiderio, come la conformità tra la radice e il ramo. La più grande ricompensa arriva e si rivela all’uomo come risultato del suo sforzo nel tempo del suo periodo di occultamento, in questi 20 anni.

Noi pensiamo che questo periodo di preparazione sia tempo perso e vorremmo evitarlo per entrare nella spiritualità il prima possibile e cominciare davvero a lavorare in piena comprensione. Tuttavia, non comprendiamo che proprio questi anni sono così preziosi. E qui sta il problema, perché resta solo chi ha il desiderio autentico di rimanere e gli altri scompaiono.

Domanda: Cosa è il desiderio autentico?

Risposta: Il desiderio autentico è chiamato Reshimo ed è destinato alla correzione a seconda della radice dell’anima.

Domanda: Ma noi tutti vogliamo attraversare il Machsom?

Risposta: Naturalmente tutti lo vogliono, ma alcuni vengono a studiare due volte a settimana, come te, altri vengono tutti i giorni. Ci sono quelli che la sera guardano il football e ci sono persone che escono a divulgare.

Domanda: Come posso far nascere dentro di me questo desiderio autentico di cui stiamo parlando?

Risposta: Con l’aiuto dell’ambiente.

Domanda: Ma io sono già in un ambiente così meraviglioso! Cos’altro posso fare?

Risposta: Hai bisogno di integrarti con esso in modo da diventare un tutt’uno senza alcuna differenza. Questo è chiamato: essere un solo uomo in un solo cuore, e qui si trovano tutte le difficoltà. Ogni volta ti riprometti che lo farai, ma quando arriva l’opportunità, all’improvviso sgattaioli lontano. Tuttavia con questo, se rimani e studi semplicemente, il tempo in seguito farà il suo lavoro.
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Dalla terza parte della lezione quotidiana di Kabbalah 05.03.2014, Gli Scritti di Baal HaSulam

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Il pentimento prima di Rosh Hashanah

Dr. Michael LaitmanPer chiedere perdono, bisogna sapere che cos’è l’amore per le persone come te e che cosa significa farsi queste domande “Cos’è che non ho fatto in nome di questo amore? Se è necessario sentire di avere l’amore per altri, che è la principale Mitzvah (Precetto) della Torah, lo sento o non lo sento affatto?”. Molte persone pensano che sia sufficiente fare solo le Mitzvot (Precetti) fisiche.

I Kabbalisti ci consigliano di unirci in gruppi di 10, in modo che insieme possiamo verificare se ci stiamo veramente trattando bene a vicenda. Stanno tutti cercano di prendere le distanze dal proprio ego e si connettono agli altri, si integrano con i desideri di tutti e sentono l’amore tra di noi?

Se ci rendiamo conto che tutto questo non esiste, ci sentiamo da biasimare, quindi chiediamo perdono. Il perdono serve per non uscire dalla condizione principale di “Ama il prossimo tuo come te stesso”.

Oggi, questa condizione è diventata un imperativo per tutto il mondo per poter uscire dalla crisi globale. Ma il popolo di Israele deve essere il primo a realizzarlo, e noi non lo facciamo. Quindi chiediamo la forza che ci aiuti a raggiungere questo amore. Vediamo chiaramente di non essere preparati a svolgere questa condizione da soli, tuttavia, possiamo chiedere aiuto. E concludiamo il Selichot (Perdono) chiedendo di poter compiere la principale Mitzvah e far avvicinare le persone. Attraverso questo, ci avviciniamo sempre più anche noi alla forza superiore, al Creatore.

L’uomo non può realizzarlo da solo, quindi lavoriamo in gruppo, questo è il modo in cui controlliamo se abbiamo raggiunto o meno la reciproca dazione e la connessione. Altrimenti abbiamo bisogno di chiedere la forza per aiutarci a connetterci e per raggiungere l’unione. Questa richiesta comune è chiamata preghiera e deriva dalla nostra connessione, dal centro del nostro cerchio, come una colonna che si erge verso l’alto. Quando esaminiamo la nostra unione, raggiungiamo il Selichot.

Da questo punto, vediamo che senza studiare la Saggezza della Kabbalah è impossibile scoprire cosa chiedere, da cosa dobbiamo essere attratti, lo scopo della Creazione e come la Torah è collegata alle Mitzvot di amore per gli altri e di amore per il Creatore attraverso l’intero ordine della correzione. La Saggezza della Kabbalah ci insegna come realizzare noi stessi secondo ciò che è scritto nella Torah. L’unica Mitzvah è quella di superare il nostro ego e di raggiungere la connessione e l’unione tra tutti. Essa comprende, al suo interno, tutto il resto delle Mitzvot, le quali sono correzioni individuali del nostro ego. Il desiderio egoistico è composto da 613 parti, dobbiamo correggerle tutte a cominciare dalla più semplice fino a quelle sempre più difficili. Così è necessario effettuare le 613 correzioni, chiamate le 613 (Taryag) Mitzvot.

Quando ci aiutiamo l’un l’altro, in ultima analisi, raggiungiamo la redenzione, nel senso che scopriamo la forza superiore, il Creatore, dentro la nostra connessione reciproca corretta della dazione e dall’amore. Questo è il perdono prima di Rosh Hashanah. Ovviamente, è impossibile iniziare un nuovo anno, un nuovo inizio, il livello successivo, verso il quale dobbiamo salire grazie alla nostra correzione, senza chiarire tutto quello che abbiamo passato. E questa è l’essenza del pentimento, chiedere con maggior vigore alla Luce che Riforma di correggerci e di renderci possibile il raggiungere un’unione ancora più forte.

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Dalla trasmissione di Kab.TV “Selichot” 17.08.2015

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