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Saliamo senza discese

Dr. Michael Laitman“Qual è il concetto di sofferenza nel lavoro”

Rabash: Cosa può fare l’uomo per non aver bisogno di arrivare alla discesa, chiamata “sofferenza”, quando sente di essere lontano dal Creatore …. Come potrebbe esistere una realtà in cui non si ha bisogno di cadere nello stato di umiltà? Il consiglio riguardo a questo è quando l’uomo si analizza e attraverso il suo pensiero e, desiderio, vede di essere ancora lontano dall’adesione al Creatore. Questo significa che anche durante il tempo dell’ascesa, egli si analizza e comincia a sentire i suoi difetti. Allora, apparentemente, non ha bisogno di cadere dal suo stato perché gli sono stati dati pensieri di umiltà fino a che sente di essere in uno stato insufficiente. Quindi, anche durante l’ascesa, comincia già a cercare consiglio su come salire il livello.

Iniziamo il nostro percorso verso l’Alto da una piccolo difetto, la mancanza del punto nel cuore. La mancanza di questo punto non dà all’uomo nessuna direzione e non ha nessuna forza, perché questo è solo un punto. Io continuo a procedere verso qualcosa, ma non capisco esattamente verso cosa. Però, quando giungo al gruppo, il mio desiderio comincia a prendere forma. So già cosa desiderare e verso dove. Passano alcuni anni fino a quando alla fine capisco che questa aspirazione deve essere indirizzata verso la connessione e non solo verso la forza superiore.

Sono già consapevole che la forza superiore non si trova da qualche parte nel cielo, ma che si rivela dentro di me: è la forza della dazione e dell’amore che riempie tutta la realtà superiore. Se io acquisisco la caratteristica di dazione e di amore, con questo sento la forza superiore, la dimensione superiore e il mondo superiore.

Passa un po’ di tempo fino a quando nell’uomo si stabilizza questo approccio. E questo tempo non si limita a passare senza lasciare traccia. I grandi cambiamenti avvengono in ogni momento, ed è necessario molto tempo per questo. Proprio come nel nostro mondo, il periodo per stabilizzare il livello inanimato della natura, la creazione dell’universo, è stato il più lungo ed è durato miliardi di anni. Il mondo vegetale si è stabilizzato ancora più rapidamente, il mondo animale si è stabilizzato ancora più velocemente e l’umano si è stabilizzato molto velocemente rispetto ai livelli precedenti.

Quindi abbiamo trascorso migliaia di anni di esistenza fisica normale attraversando una moltitudine di incarnazioni. E quando ci è stato concesso finalmente Itaruta de La’ila (Risveglio dall’Alto) con conseguente risveglio del punto nel cuore dentro noi, questa relazione era già in corso da anni. Nonostante tutto ci sono voluti anni.

Da quel momento, sono già stato messo di fronte all’obiettivo e so come avanzare verso di esso. Giungo al gruppo, trovo l’insegnante e i libri. Mi rendo conto che questo è lo scopo della vita umana in questo mondo verso cui, finalmente, sono stato portato dopo molte incarnazioni, al fine di adempiere all’obiettivo e di ottenere un certo tipo di risultato nella mia vita, senza dover sprecare tempo invano. Qui mi è già stata data la libertà di scelta: percorrere la via della Torah o la via della sofferenza.

La via della sofferenza giunge quando si risveglia dentro di me il desiderio inconscio e comincio a capire il motivo che mi fa stare male. Il tempo passa fino a quando trovo la causa del male e chiarisco come correggerlo e trasformarlo in bene. La via di Beito (A suo tempo) è molto lunga ed è composta da molti stadi. Così, nella via di Achishena (Io affretterò), nella via della Luce, il tempo diventa accelerato. Devo cercare le mancanze dentro di me, i mezzi per avanzare.

Dall’ambiente posso ottenere gli stimoli per l’avanzamento. La cosa principale è che questa spinta verso il progresso inizialmente mi stabilizza nella giusta direzione e so che cosa sto cercando. È sempre necessario essere alla ricerca della mancanza della caratteristica di dazione e di amore, della connessione, dell’unione, dell’Arvut (Garanzia Reciproca), dell’adesione alla forza superiore, ovvero, l’amore per gli altri.

Se io cerco mancanze come queste, non sono più in una sorta di punto con un desiderio unico che non ha alcuna direzione, invece conosco già l’obiettivo da raggiungere.
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Dalla preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah 10/02/14

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Dr. Michael LaitmanDove possiamo trovare le mancanze spirituali per l’amore e la dazione? Esse non si trovano in questo mondo, ma solo nel gruppo e nei libri di Kabbalah, nei mezzi per l’avanzamento spirituale. Così, accorcio la strada quantitativamente e qualitativamente: avanzo e mi assicuro di avere nuovi vasi. Questo è chiamato il cammino di “Io l’accelererò” (Achishena) in cui costruisco da solo le mie mancanze, mi assicuro che il mio desiderio sia formato dai componenti giusti e così realizzo l’obiettivo.

D’altra parte, avanzando con il suo tempo (Beito), devo costruire la mancanza per un lungo periodo chiarendo esattamente perché debba essere tale e con quali mezzi posso riempirla. Devo conoscerne completamente il carattere e la forma, mentre non ne ho alcun desiderio e sono in uno stato di discesa, non sento alcuna attrattiva per la spiritualità. Sarà così fino a quando vari problemi arrivano sulla mia strada da fonti esterne e mi spingono in avanti attraverso la sofferenza. Questo è l’unico modo in cui posso essere motivato dal momento che sono distaccato dalla spiritualità.

Quando mi viene dato uno stato di discesa e mi sento nelle tenebre spirituali, non perdo la connessione col gruppo, con l’insegnante o la fonte. Può essere che nemmeno senta le tenebre, ma semplicemente mi comporto automaticamente come una bestia, come un tempo. In questo stato, posso essere svegliato solo dalla sofferenza, così mi vengono inviati problemi relativi alla famiglia, al guadagnarsi da vivere o alla salute.

Allora, comincio a correre avanti e indietro per occuparmi dei problemi e, se non sono connesso al gruppo e all’insegnante, posso passare tutta la vita in questa lotta senza fine. Tuttavia, se preparo in anticipo una tale connessione andando alle lezioni regolarmente, alle riunioni degli amici e partecipando alle attività di divulgazione organizzate dal gruppo, a poco a poco ricevo il giusto risveglio dalla Luce Circostante e capisco che questi non sono problemi esterni ma che provengono dalla gestione superiore. Tutto nasce da una sola fonte: tutte le confusioni e tutti i disagi nella vita sono dovuti solo al fatto che non ho rafforzato abbastanza la mia connessione con il fine ultimo e non l’ho cercata.

Devo organizzare la mia vita in modo tale da comportarmi come un vecchio piegato costantemente alla ricerca di qualcosa che ha perso. Così devo andare avanti, guardando i miei piedi, controllando se ho perso qualcosa. Posso creare una mancanza più profonda e più complessa del desiderio che ora sta alla mia base e mi gestisce.

Ogni livello è costruito sul livello precedente, e la nostra percezione cresce e diventa dieci volte più marcata nella sensibilità dei vasi e nella loro chiarificazione. Se su un livello percepisco un centinaio di discernimenti diversi, ne distinguo dieci volte tanto sul livello successivo, il che significa un migliaio di discernimenti e, al livello successivo, diecimila discernimenti. È lo stesso desiderio, ma diventa semplicemente più raffinato e complesso. Improvvisamente identifico i dettagli su una più larga scala con una maggiore percezione in essa e sempre più discernimenti.

Lo sviluppo è dovuto alla moltiplicazione delle qualità, piuttosto che al potere. Il potere nel mondo spirituale è determinato dal numero di pezzi distinti per ogni impressione, sensazione. Da questo dipende il nostro avanzamento. La cosa principale è essere costantemente coinvolti nel lavoro pratico, negli studi e nelle azioni che risvegliano il desiderio di cercare le caratteristiche spirituali, valori più sublimi. Con questo approccio, lascio il cammino dello sviluppo naturale, col suo tempo, per il cammino della luce, l’accelerazione del tempo. Allora non dovrò sprecare la mia vita in vane speranze e avanzerò rapidamente e facilmente.
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Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah 10/02/14

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Dr. Michael LaitmanDomanda: Come possiamo chiarire il nostro desiderio di connetterci al gruppo in maniera sempre più precisa?

Risposta: Il desiderio di per sé non sarà mai chiarito, se non attraverso il mio sforzo. Devo chinarmi e guardare sotto ai miei piedi continuamente, cercando di trovare ulteriori desideri, mancanze e problemi. Si tratta di un processo sgradevole e scomodo poiché è diretto contro il mio ego.

L’uomo è costruito fisiologicamente in modo da anelare egoisticamente il comfort e il riempimento. Gli ormoni che causano la gioia e la felicità si diffondono nel corpo mentre sono sdraiato sul divano guardando qualche film stupido ma divertente, e mangiando qualcosa di dolce e gustoso. In questo stato vi è l’emissione massima dell’ormone della gioia.

Se cerchiamo le possibilità di avanzare nel modo di Achishena (Io affretterò le cose), abbiamo bisogno di essere in uno stato completamente opposto. Io non posso sdraiarmi ma devo lavorare, raggiungere e acquisire delle mancanze aggiuntive. Devo chiarire cos’altro mi manca. Io sono alla costante ricerca di mancanze, come se stessi cercando cose spiacevoli, ed è questo il lavoro.

Come posso rendere questo lavoro più facile per me senza sfuggirne? Dopo tutto, il corpo resisterà sempre e quindi devo proseguire con il gruppo. Se mi assumo degli obblighi all’interno del gruppo e noi lavoriamo insieme, in qualche modo posso combattere contro me stesso e farlo. In caso contrario non posso.

Quindi, se vuoi ridurre il tempo e renderlo più utile e vantaggioso, avanzando facilmente e piacevolmente, è necessario trascinare ed obbligare il tuo corpo a lavorare sodo e in maniera sgradevole invece di sdraiarsi sul divano e godersi l’ozio. Puoi fare questo gioco con i tuoi sentimenti naturali di vergogna, invidia e onore, nel senso che utilizzi gli incentivi innati del livello umano e non del livello animale.

L’animale sta sdraiato sul divano, ma per connettersi agli altri, io ho bisogno di motivazioni umane, non bestiali, ovvero, invidia, bramosia e onore che mi fanno saltare dal divano. Un tale sistema deve essere organizzato in un gruppo e se non lo facciamo, allora stiamo semplicemente perdendo tempo per niente e non raggiungeremo e guadagneremo alcunché.

Dobbiamo essere in qualche modo connessi alla vita del gruppo mondiale. Se non c’è un gruppo locale, allora contattateci e prendete alcuni compiti. Connettetevi ai dipartimenti che abbiamo qui. In caso contrario non noterete nemmeno come il vostro corpo bestiale vi avvicinerà sempre verso qualcosa di comodo e facile. Sarete sempre soddisfatti e vi sembrerà che tutto vi vada bene e l’avanzamento sarà pari a zero.
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Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah 10/02/14, Il Libro dello Zohar

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Cervello, cuore, fegato: varie forme di auto annullamento

Dr. Michael LaitmanDomanda: Ogni volta che l’uomo si annulla verso il gruppo gli viene aggiunto un altro punto nero?

Risposta: Questo è proprio il modo in cui l’Ubar (Embrione) cresce. Ogni nuovo punto viene unito ad esso formando il suo corpo e tutti i suoi organi, tutto il tempo ci viene richiesto un nuovo auto annullamento verso il gruppo. Questo è il nostro lavoro: raccogliere le cellule nel corpo dell‘Ubar che è il risultato di molte azioni di questo tipo.

In principio questi sono i punti generali che non hanno una precisa distinzione come le “cellule staminali”. E allora cominciamo a vedere delle distinzioni tra queste cellule. Non vediamo ancora gli organi specifici che stanno dietro a queste cellule: fegato, gambe, polmoni. Questi organi non funzionano ancora, ma predispongono soltanto le basi per il loro futuro. Ma è già possibile distinguere che queste diverse cellule hanno diversi modi di annullamento.

Molto più tardi, l’uomo comincia a sentire che esiste una connessione tra tutti i vari tipi di auto annullamento. Egli sperimenta costantemente tutti i tipi di disturbi e le reazioni ad essi, sia esternamente che internamente. A volte un problema arriva da fuori in modo speciale, provocando una risposta interna e particolare dentro di lui.

E altre volte appare in lui un disturbo interno che provoca una particolare risposta esterna. E secondo queste modalità, l’uomo inizia già a distinguere delle linee, valutando la loro altezza, anche se nel frattempo è ancora solo un Ubar.

In questo modo egli deve completare tutta la sua struttura verso la forma di Ein Sof (Infinito). Da un lato raggiunge la completezza della sua forma finale, ma d’altra parte si avvicina a questa forma definitiva in stadi. In questo modo egli passa attraverso tutte le fasi: Shoresh, Aleph, Bet, Gimel e Dalet.

Ciò significa che deve terminare l’Aviut de Shoresh del desiderio, e dopo i livelli di Aleph, Bet, Gimel e Dalet. Ma è impossibile finire la fase di Shoresh fino alla fine dell’ultimo livello Dalet, perché questo determina e influenza il livello precedente.

Ne consegue che l’uomo accresce tutte le caratteristiche in stadi, oscillando costantemente avanti e indietro, completando tutto l’insieme. Quindi, anche nell’Ubar fisico non vi è una crescita sequenziale, uno dopo l’altro, la testa, il corpo, le mani, le gambe; invece tutto cresce proporzionalmente.

Quindi il grado di sviluppo viene valutato in base a vari parametri. Ad esempio, per un bambino di due anni prendiamo in considerazione l’altezza, il peso, lo sviluppo interiore e la capacità di effettuare azioni particolari con le mani e i piedi. Esaminiamo tutto il suo livello che appartiene al livello di “Nefesh” nel suo complesso. Queste sono le stesse fasi della luna nuova che dobbiamo rinnovare tutto il tempo.
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Dalla preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah 16/02/14

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Guardare il mondo con occhi nuovi

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come possiamo scoprire il Creatore in ogni azione che compiamo? Dopo tutto, abbiamo desideri personali, sociali e di gruppo. Come possiamo focalizzarci di nuovo ogni volta?

Risposta: Quando comincio a studiare la Saggezza della Kabbalah, questo mondo ancora mi domina. I giri in macchina o in autobus, le faccende domestiche, andare in banca o all’ufficio postale, vedere persone diverse, i posti, le notizie, la TV, Internet con tutta la sua confusione: sono completamente assorbito da questo mondo.

La Kabbalah porta con sé diversi problemi che hanno lo scopo di costruire in noi uno spazio vuoto, di fare posto, di scuoterci e creare in noi una parte che non appartiene a questo mondo. Anche quando sono ancora confuso in questo mondo e non ci vado d’accordo, alla fine in qualche modo mi distacco da esso.

Non è che io non dipenda da esso ma che non ne sono dominato automaticamente. Qui, questo mondo, non mi domina e non ha il potere di dominare tutti nel mondo. Nella nostra vita ordinaria tutto è collegato: una persona nata e cresciuta nella giungla si comporta secondo le leggi della giungla. La stessa cosa accade per la giungla urbana, in ogni caso il mondo domina l’uomo e lo struttura dall’infanzia. Per darmi l’opportunità di guardare le cose in modo più obiettivo e indipendente quindi, devo essere scosso per fare posto dentro di me ad una nuova prospettiva, e questo richiede molto tempo. Io posso accorciare il tempo connettendomi al gruppo.

Se sono fortemente connesso agli amici, mi possono essere inviati più colpi, più sconvolgimenti, e allora avanzo più velocemente. Tuttavia, questi non sono colpi e problemi normali, ma colpi nella relazione che cerco di rendere più forte.

Se invece di rafforzare la mia connessione col mondo, rafforzo la mia connessione con gli amici del gruppo e mi concentro su questa, sentirò più colpi a questo riguardo e questo è il punto in cui voglio avere più discernimenti e più esperienza.

In questo modo posso accorciare i tempi: trasformando i colpi e i problemi esterni in quelli interni, rendendoli così più qualitativi. È impossibile farlo senza colpi, ma qui essi diventano intenzionali.

Comincio a preoccuparmi del gruppo e a prendermene cura nella mia connessione agli amici, nel mio atteggiamento verso lo studio e la divulgazione, e questa diventa la cosa più importante per me. Ora comincio a guardare il mondo in modo più obiettivo o almeno da un lato, non secondo i miei precedenti discernimenti sul mondo ma con nuovi discernimenti. Ora comincio a vedere tutto ciò che accade attraverso il principio: “Non esiste nulla tranne Lui”, attraverso i discernimenti del gruppo, e vedo tutto in maniera opposta.

Questo però succede molto lentamente. Prima faccio pendere la bilancia ogni volta un po’ a favore di questo mondo, che significa guardare tutto con occhi diversi: la famiglia, la casa, lo studio, gli amici, il mio mondo, la banca e le altre istituzioni come l’ufficio postale, l’assistenza medica, la sicurezza sociale, il sistema educativo, ecc. Sento tutto questo come un unico insieme chiamato il mio mondo, che si è chiarito nei miei vasi, nei miei desideri, ma devo ancora vedere l’unica leadership superiore che mi richiede lo stesso unico atteggiamento verso tutto. Così l’intera immagine diventa un luogo d’incontro tra il Creatore e me. Lui decide tutto e io Lo rivelo in ogni singolo dettaglio di questo mondo.

Questo è un ottimo discernimento e dovremmo raggiungerlo il più presto possibile in modo che da ora in poi inizieremo a prenderci cura della fase dell’Ibur (Concepimento).
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Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah 13/02/14, Il Libro dello Zohar

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Sbiancare il punto nero

Dr. Michael LaitmanNel mondo spirituale, lo sviluppo umano è simile alle fasi lunari, il costante rinnovamento della luna. La luna simboleggia Malchut, che di per sé è nera e non brilla ma che raggiunge la correzione attraverso Ohr Hozer (Luce che ritorna). La correzione della luna si chiama Kiddush (Santificazione), ossia, Kodesh (Santità), il che significa che essa si eleva al livello di Bina per mezzo della quale viene sbiancata. Attraverso queste correzioni, ogni mese il punto nero si trasforma in un punto bianco.

Un Hodesh (Mese) simboleggia Hidush (Innovazione), e questo non significa necessariamente gli ultimi trenta giorni. È anche in seguito a questo, quando il lavoro con il nostro Partzuf spirituale si divide in Rosh, Toch e Sof, ognuno con dieci Sefirot da cui risultano esattamente trenta parti. Comunque, nel frattempo, in ogni momento possiamo attraversare dei rinnovamenti poiché non abbiamo ancora scoperto i dettagli che chiariscono in ogni punto il nostro contatto con il Creatore.

Quindi, la cosa più importante ora è cercare di costruire se stessi all’interno del gruppo come un Ubar (Feto). Dobbiamo immaginare che il gruppo sia l’immagine del Creatore e che sia in connessione ed amore, e che solo io devo integrarmi ad esso. Attraverso il gruppo, sarò in grado di trovare la forza che mi aiuterà ad annullarmi.

Devo annullare me stesso riguardo a tutti gli eventi della vita, ma questo non significa che non devo fare nulla, come talvolta pensiamo erroneamente e ci sediamo immobili in qualche forma di meditazione, cancellandoci rispetto a qualcosa di più grande. Annullare me stesso significa cancellare il mio egoismo, non è inattività.

In particolare devo compiere delle azioni, e ce ne sono molte. Devo fare i conti con tutti i disturbi che nascondono “Non c’è nulla tranne Lui” e, com’è scritto “Tu sei Buono e Benefattore” (Salmi 119:68). Devo stabilire, al di là di tutti i disturbi, che tutto viene dal Creatore, sia io che il mio ambiente.

C’è solo un punto nero da cui faccio un chiarimento su di me e sull’ambiente che vuole annerire tutto dalla prospettiva del mio egoismo. Devo trasformare in bianco solo questo punto nero, comprendendo che tutto avviene per ordine delCreatore, in accordo al Suo volere, e che è il modo per avanzare.

Se facciamo sforzi come questi e ci aiutiamo l’un l’altro, allora raggiungeremo molto rapidamente lo stato di Ubar.
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Dalla Preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah 16/02/14

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L’embrione non ha il diritto di criticare sua madre

Dr. Michael LaitmanDa Rabash “Che cos’è la mano destra deve essere sollevata sopra la mano sinistra nel Lavoro”: “Nel concepimento, abbiamo bisogno della forza attraente e della forza ritardante. Questo significa che il concepimento è la prima fase attraverso la quale l’uomo entra nella Santità.

La forza attraente è la forza che mostra la verità, l’attrarre il mondo, il che significa che se l’uomo ha una buona immagine dello stato in cui si trova il quale brilla su di lui nel mondo, questo significa la forma che lui ha quando osserva il suo lavoro, se si trova nello stato di completezza oppure no, ovvero, se lavora con l’intenzione di dare o se vuole lavorare con l’intenzione di dare non importa cosa.

La forza ritardante è chiamata con questo nome perchè quando la forza del disegno mostra all’uomo la verità, la quale durante il concepimento è chiamata il principio del mondo, sicuramente egli vede le mancanze che possono essere una presa per la Sitra Achra (Altro Lato), pertanto deve esservi una forza ritardante, in modo che l’embrione non cada, ovvero, cadere nella Sitra Achra, e al fine di ritardare e prevenire la caduta anche se vi è una mancanza quando appare la forza attraente, una certa forma che ha questo lavoro, la forza ritardante è chiamata linea di destra.

Questo perché essa si muove verso la fase della completezza, il che significa che egli crede nella fede dei saggi che dissero che l’uomo deve essere felice con quello che ha, ovvero, con il suo conseguimento della Torah e delle Mitzvot (Precetti), le quali sono una grande ricompensa per lui dal momento che vede che ci sono uomini a cui il Creatore non ha dato nessun pensiero o desiderio, anche per il fatto che io ho una certo conseguimento, che si chiama la forza ritardante, cioè l’uomo non deve cadere dal mondo e di conseguenza egli nascerà anche in seguito, vale a dire da questo mondo lui mantiene se stesso nel concepimento, ovvero, dall’inizio del lavoro ci devono essere due linee, la linea di destra e di sinistra, ed egli sarà ricompensato con l’essere nato e di essere nella fase dell’allattamento della Santità, in cui con la forza attraente e la forza ritardante, verrà fuori un embrione completo per questo lavoro nella Santità.

Il nostro sviluppo prevede l’attrazione e il ritardo. La forza attraente sviluppa l’embrione e la forza ritardante rallenta e protegge l’embrione, in modo che la forza attraente non possa distruggere l’embrione e in modo che esso si sviluppi nel corpo corretto. La forza attraente sviluppa l’embrione dall’interno e la forza ritardante lo limita dall’esterno, e così insieme formano il futuro neonato.

È come la statua che può essere scolpita dall’argilla e può essere fatta da un blocco di marmo da cui rimuovere le parti non necessarie, il che significa che è possibile aggiungere o rimuovere, aggiungere una forma o rimuovere del materiale, e quindi infine, trasformare il blocco di marmo in una statua.

Questo è il modo in cui si forma il nostro embrione, perché abbiamo bisogno di due forze, la forza della dazione e la forza della ricezione, che devono essere equilibrate, in armonia, sostenendosi a vicenda; la Luce mantiene le tenebre e le tenebre mantengono la Luce. Questa è la ragione per cui dobbiamo anelare costantemente alla connessione, sostegno reciproco, amore e correzioni, perché questa è la correzione della rottura. Costruiamo l’embrione nella connessione tra noi, gli stati di Ibur (Concepimento), Yenika (Allattamento) e Mochin (Mente), cioè le nostre forme sempre più avanzate, fino alla fine della correzione. Questo sviluppo si ottiene dalle connessioni sempre maggiori tra le parti del desiderio, attributi e inclinazioni che sono nella connessione; la forza che attrae si rivela nella sensazione di connessione tra di noi.

Mi sottopongo alle salite e alle discese nella stessa connessione, sentendola come buona o cattiva, giustificandola o no. Vedo la forza attirante che disegna per me il quadro del lavoro del Signore in modo diverso e quindi devo lavorare costantemente per mantenere il mio stato di embrione in modo che, nonostante le immagini raffigurate per me, io le accetterò ringraziando ed essendo impressionato da loro, poiché io continuo ad avanzare nella dazione verso la vera forma del Creatore, verso l’amore e la dazione assoluta.

Ne consegue che ho bisogno della forza ritardante, la quale mi protegge e non mi permette di rompere e criticare, ma mi tiene costantemente impressionato dalle forme che ho conseguito. Queste forme non sono piacevoli, naturalmente, se pensiamo a loro con la nostra mente e i nostri sentimenti egoisti, e quindi ho sempre bisogno della forza ritardante che mi riporta alle giuste conclusioni.

Se queste nuove forme sono forme di con l’intenzione di dare, li peso nel mio desiderio di dare nella fede al di sopra della ragione e le accetto come buone e giuste, e anche se al momento non posso accettarle nel mio cuore e nella mia anima, io le accetto nella fede al di sopra della ragione, nella mia forza di superare, e accetto di essere in loro senza alcun dolcificante egoistico. Io non penso al mio beneficio personale, ma solo al benessere del gruppo, dell’ambiente.

Mi viene richiesto di esaminare tutto con attenzione e in profondità, al fine di valutare la mia situazione con sobrietà e senza errori nella nebbia spirituale. Ma io in realtà sto pesando le cose in modo semplice e vedo quando esse sono per il bene del mio ego o per il bene dell’ambiente. Se le peso dal punto di vista dell’ambiente, devo assicurarmi che il mio embrione aderisca sempre più strettamente alla parete dell’utero. Il gruppo è l’utero. Quindi avanzo e mi adatto sempre di più al superiore, all’utero spirituale, e in questo modo sarò in grado di ricevere dal superiore sempre più la Luce che Riforma, come un embrione corporeo che riceve la sua vitalità dalla madre.
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Dalla preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah 16/02/14

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Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa significa non avere paura di iniziare ogni nuovo livello da capo dopo che tutti i risultati del lavoro precedente sono stati cancellati?

Risposta: Supponiamo che io sia in uno stato buono, il che significa sentire la connessione agli amici. Questo stato non è necessariamente piacevole per il mio ego, però, mettendolo in relazione alla meta, mi sento bene, ovvero, ho capito la sua importanza e anelo alla meta.

Con questo posso passare difficili e sgradevoli stati di confusione, ma l’unico criterio per la valutazione di tutti questi stati è la comprensione della necessità di raggiungere il livello di Ubar (Embrione). Lo stesso può essere applicato non solo alla fase di Ubar, ma anche ai successivi gradi superiori.

Sono contento del mio destino e del progresso. Come posso cadere da questo stato se l’importanza dell’obiettivo e l’importanza del mio livello mi stanno dando l’ispirazione? Sono felice di aver superato questo stato e, con l’aiuto degli amici, dell’insegnante, dello studio, del Creatore, mi diventa più chiaro che tutti questi stati siano la componente da cui il mio vaso spirituale è assemblato.

Non è importante se questi stati siano piacevoli o meno, la cosa principale è innalzarmi al di sopra di loro, tenendoli insieme, e capire che questo è il mio mondo attraverso il quale devo aspirare al bene che fa il bene e al Non c’è nessuno tranne Lui. Non importa ciò che sta accadendo dentro di me (quale vulcano ribollente di desideri, intenzioni, qualità tremino in me), tutto questo è spazzatura, e io sono al di sopra di loro costruendo un quadro bianco sopra l’immagine nera.

Posso cadere di nuovo da qui a questo mondo e improvvisamente perdere tutte le aspirazioni spirituali ed essere soddisfatto con il comfort corporeo.

Posso cadere da questo stato se non ho visto in anticipo le mancanze. E allora cado al grado di questo mondo; vivo in questo mondo come un uomo normale, e anche se vengo a studiare, questa è semplicemente una routine che continuerà fino a quando ne sarò stanco.

Se non voglio una tale discesa, allora ho bisogno di vedere le mancanze mentre sono ancora nello stato superiore, nella “luce bianca”. E questo è possibile solo se ho preparato una forte connessione agli amici che aggiungeranno chiarimenti. Come avrei potuto raggiungere la perfezione da solo a questo punto? Io ho giustificato il Creatore e il mio stato, quindi ora dove troverò le mancanze? Solo il gruppo può risvegliarmi. Quando sono connesso a loro attraverso la garanzia reciproca, allora vengo impressionato dalla loro importanza dello scopo. L’importanza dello scopo che ricevo da loro è più grande della mia e devo legarmi a questo.

Dopo essermi legato all’importanza dello scopo, scopro di non sentire la necessità di questa importanza. Non ho l’aspirazione o l’attrazione. Io non scoppio per sentirla e, di conseguenza, sono consapevole della mia mancanza di desiderio. Comincio a cercare il posto in cui trovare una tale necessità. Non esiste da nessuna parte perché sono già appagato. Come se avessi mangiato in un ristorante economico fino a non avere più spazio nel mio stomaco, e quando torno a casa scopro che mia moglie aveva preparato il mio piatto preferito, e io le dico di non aver resistito e di aver mangiato sulla strada di casa. Ora soffro di bruciori di stomaco, non mi sento bene e sento anche la nausea; non posso mangiare altro. Questo vuol dire che non sento la mancanza; dove posso trovarla?

Noi ci troviamo esattamente in questo stato, dopo esserci riempiti e aver completato il nostro grado. Siamo in grado di ricevere un desiderio aggiuntivo solo dall’esterno. Se mi siedo con gli amici e beviamo un piccolo aperitivo, l’appetito si sveglierà in me. Dobbiamo fare questi trucchi semplici per ricevere nuove mancanze dall’ambiente. Se non ho un ambiente, sono pieno e il gioco è finito.

Senza il sostegno degli amici sono condannato a cadere al grado di questo mondo, nello stato di “bestia”, e a viverci. Con questo, a causa del fatto di andare ancora alle lezioni e di partecipare ad alcune attività, ricevo gradualmente dagli altri i loro desideri, esco dalla routine dello studio e salgo un nuovo gradino. Questo, però, richiederà molto tempo.

Pertanto, dopo aver raggiunto un certo grado, l’uomo necessita di verificare subito se si trova nella corretta connessione all’ambiente.

Ora io vi sto dando dei consigli preziosi e pratici che costano molto sangue a chi vuole costruire questo sistema, questo metodo. Se tu vedi di aver ricevuto un nuovo desiderio e senti di nuovo che è ardente, allora significa che la tua connessione agli amici lavora e quindi c’è garanzia mutua tra di voi. Se non vi è alcuna garanzia, cadrai al livello dell’esistenza bestiale e vivrai una tale vita.
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Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah, Il Libro dello Zohar, 16.02.2014

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Livello inanimato, l’inizio di tutto

Dr. Michael LaitmanBaal HaSulam, da “L’Introduzione al Libro dello Zohar”, articolo 51: “Così, come abbiamo detto, se l’uomo purifica la parte immobile del suo desiderio di ricevere, viene ricompensato con il Partzuf di Nefesh di Assiya, e ascende e riveste la Sefira di Malchut di Assiya.

Questo significa che gli sarà certamente concessa la purificazione permanente della parte immobile, in un modo tale che non tornerà alla follia.

Domanda: Qual è il livello inanimato dentro noi?

Risposta: In ogni livello, noi conteniamo tutti i cinque vasi di KHB ZON e le cinque Luci di NRNHY, perciò dobbiamo realizzare tutti i tipi di lavoro.

Tuttavia, nel mondo di Assiya, io lavoro sempre e solo con la Luce di Nefesh, che qui è importante per me, e tutti i vasi e le Luci con cui lavoro hanno solo lo scopo di sostenere la Luce di Nefesh, così essa si stabilizzerà in modo permanente nel Kli di Keter.

Domanda: E questa parte immobile rimane con me fino alla fine della correzione (Gmar Tikkun)?

Risposta: Naturalmente, nella spiritualità nulla scompare.

Domanda: Qual è il ruolo dell’immobile?

Risposta: Il ruolo del livello immobile nella spiritualità è lo stesso ruolo in natura dell’immobile nel nostro mondo. Tutto proviene da lì.

Domanda: Immobile significa qualcosa che non è in movimento. Qual è la sua importanza?

Risposta: Prova a non muoverti interiormente, nonostante tutte le influenze esterne, malgrado tutto quello che ti accade.

Domanda: E’ collegato all’annullamento del sé?

Risposta: Ovviamente. Per mezzo dell’annullamento nei confronti degli amici tu costruisci il livello inanimato spirituale. Dipende dal tuo lavoro sulla scala dei tuoi desideri attuali; nel grado successivo, l’immobile diventerà vegetale, poi animale, ecc. In generale, i desideri sono classificati secondo la capacità di lavorare con essi. E se posso realizzare qualche desiderio nel livello inanimato, solo nella maniera più semplice, allora lo posso attivare in questo modo.

Successivamente, attraverso il gruppo, ricevo la forza della Luce Superiore e lo stesso desiderio diventa il livello del vegetale. Mi è permesso di lavorare con questo in una forma qualitativa migliore, ora non riesco nemmeno a crescere e a produrre prole.

Ad ogni modo, tutto comincia con il livello inanimato e, infine, raggiunge l’Ein Sof (Infinito) fino alla Luce di Yechida.
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Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah “Introduzione a Il Libro dello Zohar” 17.02.2014

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Avere cura degli amici, non importa in che modo

Dr. Michael LaitmanDomanda: Nei workshop, cerco di applicare tutte le regole, di ingrandire gli amici ai miei occhi, ma ad un certo punto arrivano pensieri molto negativi per stupidità e inutilità. Come devo affrontare tali manifestazioni di egoismo?

Risposta: Nonostante tutto, cerca di amare i tuoi grandi amici. In risposta a questi tentativi, giungerà la Luce che Riforma. E quando splenderà, tu vedrai che sono veramente grandi.

Questo richiede un lavoro interiore. Guardo gli amici: sono venuti a lezione di notte, poi devono andare a lavorare, hanno famiglie e bambini, tutti hanno molti problemi, tutti sono stanchi, esausti, corrono fino alla fine della settimana.

Per questo apprezzo molto i miei amici. E qui vedo di essere ben lontano dal loro livello di sforzo. Ognuno di loro si impegna con sforzi enormi e straordinari. Come posso non rispettarli dopo tutto questo? Solo con loro sarò in grado di navigare fino alle coste spirituali, verso il nuovo mondo.

Ne risulta che non è difficile percepirli come grandi amici.

Domanda: Nel corso del tempo diventa sempre più difficile convincermi di questo, fino a che rivelo che semplicemente non riesco.

Risposta: Certo, l’uomo non è in grado di farlo. Io sono uno zero, uno straccio da pavimenti, niente. E da questo si manifesta una cosa: ciò che Re Davide sentì quando si ritrovò nudo davanti al Creatore e fece un patto con Lui. Se ai miei occhi mi abbasso, allora rivelo la mia connessione al Creatore, e in seguito posso rivolgermi subito a Lui e ricevere una risposta.

Domanda: Vuol dire che il flusso dei pensieri negativi deve erodere così tanto da farmi gridare per un aiuto?

Risposta: Noi non aspiriamo di proposito a questo stato. Al contrario, io lavoro alla connessione con gli amici, volendo rivelare l’unione al Creatore in loro, e poi rivelo il contrario. Ma non posso aspirare a questo, io devo lottare solo per la perfezione.

Domanda: Se mi sento come uno straccio, se la negatività prende il sopravvento, come faccio a muovermi verso l’aspirazione corretta?

Risposta: Con il sostegno degli amici e senza allontanarsi dal calendario (programma) che segue il gruppo.
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Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah, “Introduzione a Il Libro dello Zohar” 17/02/2015

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