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Garantire la vita dell’amico

Domanda: Quali responsabilità dobbiamo assumerci l’uno nei confronti dell’altro?

Risposta: Ci sono momenti nella vita in cui una persona si ritrova senza un soldo e senza amici, e non c’è nessuno a cui rivolgersi. Immagina di essere impotente e completamente dipendente dagli altri, come i minatori sepolti sottoterra. Se qualcuno non si prende cura di te dall’alto, sei condannato.

Questo è ciò che dobbiamo sentire: una disperata dipendenza dagli amici. Senza di loro, non riusciremo a sopravvivere né a raggiungere l’obiettivo, e non saremo in grado di sostenere noi stessi. Si tratta di una corporeità, della paura bestiale che costringe una persona ad apprezzare l’Arvut (la garanzia mutua).

Ci è stato rivelato un nuovo sistema nel quale dipendiamo totalmente gli uni dagli altri. Cosa stiamo garantendo allora? Garantiamo l’ossigeno e tutto ciò che sostiene la vita.

Questa sensazione dipende dalla misura in cui ognuno sta cercando di conoscere questo. In seguito, mentre risaliamo i gradini spirituali, sentiremo questa dipendenza fino alle ossa e in ogni nostro respiro, come i subacquei che hanno un serbatoio di ossigeno a sinistra e respirano attraverso un tubo che passa da uno all’altro.

Questa è la mutua garanzia (Arvut). Dopo tutto, noi siamo “legati ” nell’anima collettiva, solo che ancora non lo vediamo. Ma a poco a poco, il Creatore ci rivela il vero stato delle cose: Egli rimuove l’ occultamento.
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(Da una conversazione di Shabat del 16.10.2010)

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I Kabbalisti sulla Nazione di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 4

[I commenti tra parentesi quadre sono miei]

Baal HaSulam “L’Arvut” (La Garanzia Mutua)”: L’intera Nazione di Israele è Responsabile per Un altro

Questo è parlare dell’ Arvut (La Garanzia Mutua) [che può essere raggiunto solamente] quando tutto Israele diventa responsabile di un’ altro.

Perchè la Torà non è stata data a loro [per il gruppo che è stato fondato da Abramo e portato alla decisione di rimanere in Arvut da Mosè] prima di tutti e di ciascuno da Israele è stato chiesto se avessero accettato di prendere su di sè la Mitzvà (precetto) di amare gli altri in misura piena, [come risultato del loro lavoro sul raggiungimento dell’ unità ] espressa nelle parole: “Ama il tuo amico come te stesso”…

[L’ essenza del comandamento è] Ognuno in Israele avrebbe preso su di sè per prendersi cura [per tutti i partecipanti del gruppo] e lavorare per ciascun membro della nazione, [per ogni amico] e per soddisfare tutte le loro esigenze non meno che la misura impressa in lui per la cura per le proprie necessità.

E una volta che l’intera nazione concorda all’unanimità [ad essere in uno stato di completa unità nei loro desideri] e disse: “Faremo e ascolteremoOgni menbro di Israele è diventato responsabile che nulla deve mancare a qualsiasi altro membro della nazione. [siginifica il loro sviluppo spirituale] Solo allora essi diventano degni di ricevere la Torà, [La Luce della correzione che avrebbe gradualmente portato loro all’ Arvut] e non prima [perchè non c’èra la prontezza per implementare la Garanzia Mutua e il desiderio di unire come c’èra stato prima della frantumazione di un’ anima unificata.]
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I Kabbalisti sulla Nazione di Israele e le Nazioni del Mondo, Parte 2

Diretto al Creatore

Baal HaSulamL’Arvut” (La Garanzia Mutua)”: Rabbi Elazar, figlio di Rabbi Shimon, amplia ancora di più il concetto dell’Arvut, e non si accontenta che tutta la gente di Israele sia garante l’una verso l’altra, ancorché il mondo intero entra nell’Arvut (La Garanzia Mutua) . In verità non v’è una disputa a proposito, dato che tutti ammettono che in primo luogo sarebbe stato sufficiente che una sola nazione osservasse la Torà, almeno all’inizio della correzione del mondo, e non sarebbe stato possibile, in una sola volta, cominciare con tutte le nazioni, secondo quanto dissero i nostri Saggi, il Signore si rivolse con la Torà ad ogni nazione e stirpe ma essi non vollero riceverla. Il che significa che erano immersi nello squallore dell’amore per se stessi, alcuni nell’adulterio, altri nel furto ed omicidio e così via, fino al punto che a quei tempi non sarebbe stato possibile nemmeno considerare di chiedergli se approvavano di rinunciare all’amore per sé stessi.

Pertanto il Creatore non trovò nessun popolo e nessuna lingua degni di ricevere la Torà a parte i figli di Abramo, Isacco e Giacobbe, i quali furono sorretti dal merito dagli avi. Come dissero i nostri saggi: “Gli avi osservavano l’ intera Torà per intero ancor prima che fosse loro consegnata”, il che significa che grazie all’elevatezza delle loro anime, essi ebbero l’abilità di conseguire tutte le vie del Signore nella distinzione della Spiritualità della Torà, che deriva dall’adesione a Lui, senza l’anticipazione della scala dei (precetti) pratici della Torà pur non avendo affatto la possibilità di osservare com’è scritto in “Matan Torà , Punto 16.
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Elevarsi al di sopra delle differenze tra i sessi

Domanda: Non tanto tempo fa è stata provata scientificamente l’esistenza dell’intelligenza di gruppo. Alcune delle più importanti università americane hanno tenuto un esperimento nel quale le persone sono state divise in piccoli gruppi. E’ stato stabilito che uno dei fattori essenziali che ne ha influenzato il risultato è stata la presenza delle donne nel gruppo. Sai per caso darmi una risposta?

Risposta: Non sono al corrente di questi esperimenti, perciò non posso darti una risposta. Personalmente non ho informazioni a questo riguardo.

Posso soltanto dire una cosa: poiché la nostra società è composta principalmente da donne, certamente dobbiamo includerle nella discussione. I gruppi dovrebbero essere formati da gruppi di uomini, di donne, e da gruppi misti.

L’idea è che sarebbe auspicabile dividere i gruppi composti da dieci persone in base al sesso. Nonostante tutto questo, la differenza tra i sessi influenza significativamente anche il processo del nostro pensiero; perciò, è necessario provare a farlo in modo che gli uomini non spostino la loro attenzione dalla discussione perché si sentono obbligati a giocare un particolare ruolo rispetto alle donne o delle donne rispetto agli uomini.

Dobbiamo renderli inclini a questo genere di condizione, dove essi non faranno attenzione al reciproco sesso, ma vedranno solamente degli amici davanti a sé al fine di formare un nuovo livello di reciproche relazioni che non dipendano dalle relazioni sessuali. Con la parola “sessi”, mi riferisco alle caratteristiche sia fisiche che mentali, a tutto ciò che è collegato ai termini “uomo” e “donna”. Non si tratta di un concetto soltanto esteriore, ma si riferisce ad un’ immagine completa: la forma del pensiero, l’approccio, tutto. Siamo molto diversi gli uni dagli altri.

Perciò, prima di tutto è necessario compiere dei seminari separati per gli uomini e per le donne e solamente dopo di ciò, nella misura in cui si sono elevati al di sopra di loro stessi e si sono connessi all’importanza del compito, sarà possibile avere dei gruppi misti. Questo succederà solamente dopo aver discusso per molte volte le questioni relative all’educazione, alla conoscenza, alle relazioni all’interno della società, al rapporto tra persona e natura o, ancora meglio, ciò che mette loro a disagio.

Se ho di fronte una donna, io passo immediatamente ad un altro livello di comunicazione; cerco di non farle del male, di rapportarmi a lei con rispetto, nel corso di qualunque genere di discussione, di ascoltare…Si tratta di un sistema completo. Sono qui compresi dei livelli di comunicazione del tutto diversi, che non si riferiscono all’intelletto, o alla natura basilare. Siamo diversi ed uno speciale adattatore della comunicazione si presenta tra di noi. Dobbiamo elevarci al di sopra di questa differenza di modo che non esisterà in questa forma ed io guarderò così alla persona con cui sto parlando come se fosse un “unisex”. Ciò significa che diventiamo uguali in tutto, nonostante le nostre differenze fisiche.

Alcune volte è il contrario: supponiamo il caso in cui si discutono delle questioni come la famiglia, dobbiamo “mettere in luce” i problemi. Quindi, non siamo più uguali nella costruzione di qualcosa di più elevato, chiariamo in che modo rimaniamo ancora diversi a livello della nostra unità integrale : uomini – donne – marito, moglie. Infatti, non ci possiamo elevare completamente senza il corpo! Ci eleviamo dentro la nostra natura e questo ci procurerà tutta una gamma di problemi. Illustriamo le differenze tra gli uomini, le donne, e i bambini secondo uno schema diverso da quello della “tavola rotonda” e gradualmente li portiamo al punto in cui si eleveranno al di sopra delle loro differenze ed inizieranno a lavorare a vantaggio dell’obbiettivo successivo, l’unità integrale.
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(Da Kab.TV “La Saggezza delle Moltitudini” 14.05.2013)

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Non ci saranno ostacoli lungo il nostro cammino

Rabash, “Fatti un Rav e comprati un amico-2“: Dopo aver legato con un gruppo di persone che vogliono raggiungere il grado dell’amore del Creatore, e dopo aver preso da loro la forza per lavorare allo scopo di dare e dopo essere stato toccato dalle loro parole sulla necessità di ottenere l’amore del Creatore, egli deve considerare ogni amico nel gruppo come più grande di lui. Nel libro “Matan Torà” (Il Dono della Torà, p 143) è scritto che egli non rimane impressionato dalla società o riceve il suo apprezzamento per qualcosa, a meno che egli consideri la società come più grande di lui. Questo è il motivo per cui ognuno deve sentirsi il più piccolo di tutti, dal momento che chi è grande non può ricevere da chi è più piccolo, tanto meno essere impressionato dalle sue parole. Piuttosto, è solo quello più piccolo che viene impressionato dall’ apprezzamento di quello più grande.

Questa è la legge principale che permette di aprire il mondo spirituale. Se tutti seguissimo le istruzioni che Rabash ci da’, allora non ci sarebbero ostacoli lungo il nostro cammino. Dobbiamo essere pronti a fare questi passi dato che il mondo ne ha bisogno. Il Creatore non solo ci offre la possibilità di costruire da soli il gruppo spirituale e procurarGli appagamento, ma ci offre anche una missione più grande.

Ci fa capire che l’unico modo per procurarGli appagamento è correggere il Suo mondo. Perciò, Egli porta questo mondo al limite del collasso in modo da poterlo preparare per la rivelazione del Creatore, procurandoGli, quindi, appagamento.

Così, quando lavoriamo al fine di diventare più uniti, dobbiamo ricordare che alla fine dobbiamo attirare il mondo intero nel gruppo e quindi realizzare la completa rivelazione del Creatore agli esseri creati. Come dice Baal HaSulam, questi sono i “giorni del Messia,” la fine della correzione.

Dobbiamo quindi osservare molto seriamente le leggi di connessione, di auto-annullamento, e di auto-concessione per sostenerci e rafforzarci reciprocamente al fine di raggiungere lo spirito di vita e di fiducia, ed essere colmi di speranza per il fatto che ognuno viene impressionato dagli altri. Per fare questo, tutti devono vedere gli altri come grandi, ed essere colpiti da loro, devono dare loro il potere di lavorare sulla nostra connessione e unione.

Dobbiamo chiedere la forza dall’alto per connetterci e fare un patto tra di noi, di garanzia reciproca, di sostegno reciproco, di impressione e di essere reciprocamente incorporati nell’altro fino a quando raggiungiamo finalmente il potere collettivo, la piccola forza spirituale con il quale ci rivolgiamo al grande mondo. Vedremo, allora, che quando abbiamo un potere spirituale collettivo, anche il più insignificante, il mondo praticamente si stende d’avanti a noi, esso sarà pronto a ricevere da noi, dal momento che la Luce si riverserà attraverso di noi al mondo intero. Avremo successo ovunque andremo.
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(Dalla preparazione alla Lezione del 26.05.2013)

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La realtà materiale è la più grande benevolenza del Creatore

Domanda: Dopo che ci siamo divisi in gruppi di dieci, ci sembra di iniziare un nuovo processo. Dopo molti anni di lavoro insieme con gli amici ho già costruito un bel paio di “oneri” interiori sia positivi che negativi…

Risposta: Tutto questo non ha nulla a che fare con il vero concetto di gruppo. In un vero gruppo vi è un impegno reciproco dal momento che è uno. Siamo tutti nella stessa barca, e dovete capire i rapporti tra voi. Non è solo un obbligo, ma è semplicemente impossibile gestirlo senza di esso.

Oggi, siete solo amici. Tu scegli coloro con cui ti senti più a tuo agio, ma hai un obbligo nei confronti del vero e proprio gruppo. Se non lo fai, allora non è ancora un gruppo o un gruppo di dieci.

Sentiamo il gruppo dal nostro impegno, è come se mi preoccupassi per un bambino che ha bisogno di una custodia continua. Non si tratta di una sensazione piacevole, ma dell’impegno che ho preso con i miei amici. Dobbiamo sviluppare questi due aspetti perché altrimenti tutto è perduto, non c’è altro modo.

È un vero miracolo; eravamo distrutti e ad ognuno di noi è stata data una scintilla che gli permette di connettersi ad altre persone, connettersi artificialmente, cercare di connettersi a livello corporeo. Senza la realtà corporea tutte le nostre scintille sarebbero infinitamente distanti tra loro e noi non saremmo mai in grado di avvicinarci gli uni agli altri. Ma viviamo in organi corporei che ci permettono di essere in dazione reciproca e di ricevere tra noi. Gli organi corporei proteici ci aiutano a stabilire dei legami e una connessione, anche se le scintille sono ancora infinitamente lontane l’una dall’altra.

Il nostro attuale ego appartiene ai corpi e non alle scintille, dato che non è ancora la vera inclinazione al male. Ma se cominciamo ad avvicinarci sempre più l’uno all’altro, anche nonostante il rifiuto che i nostri corpi sentono, cominciamo a evocare la Luce che unisce le nostre scintille.

Quindi, dovresti capire che sollievo, che grande aiuto sia lungo il nostro cammino spirituale. Con l’aiuto di un tale sistema grossolano e modesto possiamo cominciare a collegare le scintille. La Luce che Riforma le influenza, e nel frattempo attraversiamo la fase attuale, che è la più lunga e la più difficile di tutte le fasi. Attraverseremo gli altri livelli molto più velocemente, ma questo livello è il più grossolano, poiché qui tutto è fatto con l’aiuto dei corpi. È la preparazione per il lavoro diretto con la Luce e il desiderio, uno stadio meraviglioso, la più grande benevolenza del Creatore. Anche se odio l’amico, io comunque mi connetto a lui, si tratta di un’ opportunità che è in contrasto con la natura. La natura opera secondo l’onestà e la verità, mentre qui c’è un meccanismo che si basa su una menzogna.

Quindi devi desiderare e aspettare il momento in cui avrai il piacere di vedere i tuoi amici come i tuoi figli e anche di più. Sì, sì, sentirai che l’amico è più prezioso per te del tuo stesso bambino.
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 20.05.2013, Scritti del Baal HaSulam, La Garanzia Mutua)

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Una nazione unita da scintille

Domanda: Che cos’è la “Nazione di Israele“?

Risposta: La “Nazione di Israele”, proprio come ogni altra nazione, è un insieme di diverse persone, ma, a differenza delle altre nazioni, queste persone sono unite in base al principio speciale di “Ama il prossimo tuo come te stesso“.

Una volta, gli uomini vivevano in tribù nell’antica Babilonia, e poi si sono divisi e dispersi in differenti direzioni e differenti nazioni, materialmente collegate tra loro, sono state create attraverso i loro desideri materiali.

In quei giorni, Abramo raccolse intorno a sé circa quattro o cinque mila uomini sui molti milioni che componevano l’umanità nell’epoca di Babilonia. Coloro che si unirono ad Abramo erano uomini nei quali ardeva una scintilla per qualcosa d’altro, la scintilla che risveglia gli uomini a porsi al di sopra della natura. Questi uomini lo seguirono con grandi speranze, nell’attesa di trovare il Creatore.

Essi ricevettero da Abramo il metodo per la rivelazione del Creatore che permette ad un uomo di imparare ad amare gli altri al fine di conseguire l’amore per il Creatore grazie a questo.

Questo gruppo lasciò la Babilonia ancor prima della grande diaspora e con il tempo diventò la nazione di Israele. Primo, le scintille non erano unite e tutti avevano dei desideri differenti e non potevano unirsi.

Tuttavia, Abramo iniziò a lavorare con loro e ad unirsi a loro attraverso un’idea comune ed un solo obbiettivo, attraverso la percezione che è al di sopra del desiderio egoistico.

Egli agiva in base al principio che “l’Amore copre tutte le trasgressioni”. Però, gli uomini possono sentire l’amore solamente se il desiderio per il piacere cresce in loro. Essi acquisiscono una sufficiente forza per rifiutare il piacere e quando lo superano, ascendono all’amore. In caso contrario, l’indifferenza e la divisione tra loro può annullare ogni scintilla.

La dinastia dei nostri progenitori, Abramo, Isacco, e Giacobbe inizia qui. Il gruppo adempì la sua misura di iniziale unità, e allora una nuova ondata di ego lo coprì e, di conseguenza, il successo e l’insuccesso dei tentativi di unirsi si trasformarono in una specie di lavoro che noi chiamiamo l’ “esilio in Egitto”.

E’ lo stesso gruppo. Non importa in quale tenda abiti, cosa studi, ed in cosa si impegni, il suo stato attuale è chiamato semplicemente “Egitto”. “Il Faraone” compare tra gli amici, nell’odio reciproco, e nella Torà, e nel metodo con il quale Giuseppe sostiene il gruppo, e poi, in Mosè.

Infine, il “gruppo di studio” raggiunge uno stato insopportabile perché l’ego semplicemente li divide ed essi non sanno cosa farci. Essi vogliono connettersi e realizzare una connessione reciproca tra di loro, ma l’ego li separa così tanto che essi si trovano in un vicolo cieco.

Allora, non solo non capiscono, ma entrano anche in un nuovo stato dove c’è un bisogno essenziale e vitale di scappare dal “re dell’Egitto”, per uscire dall’amore per sé e superarlo.

Immaginate quanto forte dovete essere per odiare l’ego, quanto repulsivo ed insopportabile deve sembrare in modo che possiate “saltare” e porvi al di sopra di esso. Semplicemente non avete la forza per entrare in contatto con esso, e questo odio vi solleva. Questo è il significato di “esodo dall’Egitto”.

Tuttavia, la fuga non è sufficiente. Come ci dovremmo unire adesso? Dobbiamo comunque coesistere con l’ego. In questo stato, i figli di Israele si trovano davanti al “Monte Sinai“, non al di sopra dell’odio, piuttosto, intorno ad esso. Allora, arriva la Luce, e grazie ad essa, i figli di Israele arrivano a capire come potersi unire nel modo corretto, il che significa usare ed in che misura usare l’odio al fine di unirsi al di sopra di esso.

Essi iniziano a lavorare reciprocamente in modi diversi, ed è impossibile farlo senza incorporare la forza negativa. Al fine di ricevere la forza positiva, essi fanno un patto tra di loro,  tra di loro e la Luce, il Creatore. In questo modo, la loro auto-correzione inizia.

Il gruppo è lo stesso gruppo, ma da adesso in poi è una nazione poiché adesso essi sono veramente uniti come ogni altra nazione, ma sono uniti nel desiderio collettivo, nelle scintille della dazione.

La base della loro unione non è il normale desiderio materiale di una bella vita in questo mondo, ma la necessità di vivere nel Creatore, in Colui che è superiore. Infatti, anche i figli di Israele sono attirati dal una “bella vita”, ma dietro a queste parole, c’è già un diverso significato. Il senso di ciò che effettivamente è “bello” cambia.
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(Dalla 3.a parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 22.02.2013 “Il Sostegno Reciproco”).

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Inseguire la propria coda

Baal HaSulam, “La Pace”: Rabbi Akiva ci racconta che: “Tutto è in deposito”. Questo significa che tutto ciò che Dio ha collocato nella Creazione e che ha dato alle persone, non Lo ha dato licenziosamente, ma ha assicurato se stesso con una garanzia. E vorreste chiedere quale garanzia Egli si è dato?

A questo Egli risponde dicendo: “ed una fortezza si diffonde su tutta la vita”. Questo significa che il Creatore ha sapientemente messo a punto una meravigliosa fortezza diffondendola su tutta l’umanità, così nessuno potrà sfuggire. Tutti gli esseri viventi devono essere catturati in quella fortezza e accettare necessariamente il Suo lavoro, fino a raggiungere la loro sublime meta. Questa è la garanzia con il quale il Creatore ha assicurato se stesso, per garantire che all’atto della Creazione, non venga fatto nessun danno.

“Tutto è in deposito” significa: che io voglia o no, dovrò pagare il mio “debito” nei confronti del Creatore. La vita mi è stata data non perché io lo abbia chiesto e senza il mio consenso,  devo ancora pagare il debito. Non importa che io non lo abbia chiesto. Se ho ricevuto la vita, devo pagare per questo, e posso pagare solo raggiungendo lo scopo della creazione.

Vediamo che le sofferenze che abbiamo vissuto nel corso della storia stanno gradualmente diventando più “spirituali” e “virtuali”, e si distaccano dalla realtà. Oggi molte persone non vogliono vivere anche se hanno tutto. Una volta una persona era felice se possedeva mezzo chilo di pane al giorno ed era soddisfatta di ciò, ma circa cinquant’anni fa è iniziata l’era dello “shopping”. Oggi sta arrivando al termine e non a causa di una carenza di soldi, ma perché le persone non hanno il desiderio di fare shopping. Questo è il problema, il desiderio sta cambiando. Anche se voi offriste ad una persona un milione di dollari, questi non la stimolerebbero come prima; non desidera più niente.

Questa è l’inclinazione naturale della nostra evoluzione che ci porta ad interrogarci sul significato della vita. Quindi, cosa resta nella vita se non il cibo, lo shopping, e la ricreazione? Non c’è niente altro per cui possiamo godere. Non è un caso che il calcio e ogni sorta di distrazioni in questi giorni vengano promossi così tanto. Il procedimento è questo: munire le persone di “tranquillanti” e altre sciocchezze che siano in grado di riempire il loro vuoto interiore. In caso contrario, la gente esprimerebbe la propria rabbia per le strade invece che negli stadi.

Una persona che si sente vuota si chiede sempre di più: “Perché mi è stata data una vita che non ho chiesto io, perché vengo costretto a fare qualcosa che non voglio fare?” Perché? Egli sente come se le mani e i piedi fossero incatenati.

Questo è il motivo per cui oggi abbiamo bisogno di educazione integrale. Grazie ad essa le persone capiranno che siamo tutti connessi e dipendiamo gli uni dagli altri e che utilizzando correttamente questa relazione integrale, saremo in grado di risolvere tutti i nostri problemi.

Delle buone relazioni, in genere, sono la chiave del nostro successo sotto ogni aspetto. Potremmo avere delle macchine che sostituiscono il lavoro fisico in ogni campo e offrono tutto quello che serve. Ma noi non lo vogliamo, dal momento che non è chiaro per che cosa una persona dovrebbe godere allora. Anche ora, la maggior parte delle persone ha già tutto quello che poteva immaginare tranne che per una mancanza. Una persona è assolutamente piena, e allora? Può togliersi la vita o cominciare a uccidere gli altri, altrimenti non sentirà alcun piacere.

Noi godiamo solo quando il piacere riempie una mancanza. Ma il piacere si neutralizza immediatamente. Quindi, come possiamo evitare questo? Dobbiamo rinnovare costantemente il desiderio.

Questo è esattamente ciò che i leader mondiali hanno cercato di ottenere costruendo un’ economia moderna insinuando nella gente nuovi desideri e appagandoli. Ma questo è impossibile, dal momento che il nostro desiderio corporeo sta cambiando in termini di qualità e, infine, non vuole nulla sul livello precedente. Inseguire la nostra stessa coda per comprare una nuova lavatrice e un televisore nuovo ogni anno e per cambiare la carta da parati …? Per quanto tempo ancora possiamo prendere questo? Una persona improvvisamente scopre che i suoi desideri sono andati.

Così è giunta al termine tutta una filosofia dell’evoluzione. Non era solo un modo per fare soldi, ma un modo per rendere felici le persone. Le persone ai vertici hanno pensato di diventare più ricche fornendo tutti i beni di prima necessità e tenendoli in un circuito chiuso in modo che la gente comprasse lampadine che bruciano dopo poco tempo, stampanti con un chip integrato che smette di funzionare dopo un po’, e altri prodotti di bassa qualità. Hanno continuato a fornire incentivi in modo che la gente sentisse che vale la pena lavorare, vivere, e acquistare. Hanno continuato a rinnovare le mancanze in quanto senza una mancanza che riceve piacere, non vi è alcuna sensazione di felicità.

Avevano ragione su questo. È stato davvero un momento di prosperità in Occidente. Gli americani videro che la loro nuova filosofia si legittimava e tutti li seguirono felicemente. Ma nel frattempo il desiderio cresceva, non solo in quantità ma anche in qualità, quindi una persona non ha più bisogno di tutto questo. Non vede alcun senso nell’investire tutta la sua vita in questo. In passato la gente comprava cose senza alcuna pubblicità, ma oggi più della metà del costo di un prodotto è dovuto ai costi di pubblicità. D’altra parte, nei paesi che sono più economicamente sviluppati, la depressione, il suicidio, e l’abuso di droga sono sempre più diffusi.

Allora, dove siamo diretti? Una persona non può continuare a vivere senza sentirsi felice, eccitata, senza l’”estasi” che si sente quando la mancanza incontra il piacere. Ma si neutralizzano immediatamente se non c’è un Masach (uno schermo) tra di loro. Questo è ciò di cui parla la saggezza della Kabbalah, la saggezza di come ricevere correttamente, poiché senza una Masach, la persona scopre solo il buio.

Se le persone che prendono le decisioni fossero un po’ più sagge, accetterebbero questo. Ma nel frattempo, siamo nel mezzo del processo, per cui in ogni caso non c’è altra scelta. La mancanza deve essere in contatto con il piacere, ma solo se non si ferma. In caso contrario, non ne vale la pena. Siamo pronti a rinnovare solo le nostre mancanze animali più e più volte, ma tutto ciò che è al di là di questo è discutibile. Quindi ciò che vediamo in quasi tutti i canali TV di oggi sono principalmente programmi di cottura o di sesso, perché le persone sono di vedute così ristrette…

Speriamo di riuscire a spiegare la necessità di un Masach tra la mancanza e il piacere. Il piacere infinito poi ci darà una sensazione di vita eterna.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 08.03.2013, “La Pace”)

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Perché ho bisogno di un medico?

Domanda: Nonostante oggi un medico guadagni un sacco di soldi, non è felice. Si prende cura di molti pazienti e tutto questo viene fatto meccanicamente. Alla fine della giornata, torna a casa usurato, beve, fuma, e fa di tutto per calmarsi.

Anche il paziente non è felice perché non è in grado di ottenere la giusta attenzione e cura per la sua salute. Nessuno è soddisfatto come, ad esempio, si era nell’antica Cina, dove un dottore era soddisfatto nel vedere una persona sana di fronte a sé.

Ma se possiamo mostrare ad un medico che l’educazione integrale punta a modificare il sistema di assistenza sanitaria, che questo contribuirà a rendere il lavoro più piacevole, ed egli sarà in grado di godere di esso, allora forse, potrebbe essere interessato.

Risposta: Non credo che sia un argomento forte per cambiare l’intero sistema sanitario, soprattutto perché ci sono persone influenti che hanno creato questo sistema di proposito, e sono soddisfatte.

Questo è il motivo per cui la crisi deve manifestarsi. Essa li romperà e li costringerà a cambiare il sistema, a cambiare i loro modi di pensare, la loro visione della realtà, altrimenti non funzionerà niente. È possibile provare a cambiare il sistema dal basso, ma per fare questo, è bisogna modificare un essere umano.

Tu fai riferimento alla medicina cinese, ma si tratta di persone diverse che si trovano su un diverso livello di sviluppo egoistico.

Rendere una persona interconnessa con la società e aiutare il personale medico a connettersi tra loro al fine di sbarazzarsi di farmaci dannosi inutili e di controlli e ricerca totalmente inutili, al fine di permettere che il medico sia coinvolto con un paziente, che pensi a lui, invece di occuparsi di una quarantina di pazienti come una macchina, per fare questo abbiamo bisogno di relazioni completamente diverse tra le persone. Per questo è necessario cambiare la persona!

Tu non puoi mettere una moderna persona egoista in queste condizioni, essa non vede le altre persone. Dopo tutto, quando tu vedi un medico, egli non ti guarda nemmeno. Guarda il computer, controlla la pressione del sangue, e questo è tutto.

La medicina cinese è una relazione con una persona. Mentre qui, si tratta di un “rapporto” con la pressione sanguigna, il polso, e un paio di test che possono essere inseriti in un computer, che poi darà al medico una soluzione di ciò che ha a che fare con il paziente. Si scopre quindi che il medico non è praticamente necessario qui.
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(Da Kab.TV “La medicina del futuro” 07.04.2013)

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I disturbi possono essere differenti

Domanda: Quando io devo sostenere un esame o trovare un lavoro, io prendo automaticamente un’appassionata preghiera, un desiderio ardente per il desiderio voluto. Perché non succede lo stesso nel cammino verso il Creatore?

Risposta: Mettendolo in maniera diversa, quando otterrai finalmente un reale motivo per girarti verso il Creatore?

Diciamo che ti sia accaduta qualche cosa di veramente sgradevole. Per esempio, qualcuno ti ha insultato seriamente, in modo talmente pesante che tu sei pronto per sparire dal posto in maniera che altri non vengano a saperlo. Allo stesso tempo, non c’è niente che tu possa fare. Ed è qui, in questo stato di completa impotenza che tu ricevi “un regalo dall’alto”, tu inizi a sentire che non c’è niente tranne Lui e che il Creatore t’invia questo con uno scopo specifico; tu devi unicamente girarti verso Lui e chiedergli che sarebbe meglio se questo non stesse accadendo.

Ti giri verso Lui e te ne penti subito: “Che cosa voglio? Evitare la sfortuna? O essere con il Creatore? Lasciamo che la paura e la vergogna rimangono se solo attraverso questo io posso mantenere una connessione con Lui”.

È cosi che andiamo avanti: Abbiamo bisogno della paura, che non possiamo maneggiare, che viene dai nostri desideri egoisti, e allora noi veramente avremmo bisogno dell’aiuto del Creatore.
Sei pronto per questo? Vuoi che succeda questo? Senza riserve e concessioni?

Domanda: Allora non c’è maniera di scappare dai disturbi?

Risposta: Unisciti a un gruppo, e insieme agli amici volerai come un razzo. Perché allora, al posto della vergogna e altri problemi “animali”, riceverai altri disturbi causati dall’inabilità di amare i tuoi amici e di unirti a loro. Tu fai degli sforzi ma sei incapace di raggiungere questo.

Ad ogni modo, i disturbi sono necessari dato che non ti volti verso il Creatore se vedi la più piccola possibilità di correggerti in un’altra maniera. Solo la completa impotenza fa alzare la tua richiesta verso di Lui. E questo significa che tu devi accrescere il tuo desiderio, lottando per l’unità ed elevandola sopra tutti gli altri. Allora scoprirai che puoi ottenere tutto tranne questo. E la breccia tra il desiderato e la realtà evocherà un urlo al Creatore.

Domanda: Che cosa deve succedere esattamente in un gruppo in modo che la situazione possa ottenere la scalata necessaria?

Risposta: Compiere tutti gli sforzi possibili e obbligare il gruppo a influenzarti. Questo è precisamente ciò che chiamiamo “garanzia mutua”.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 30.05.2012, l’Arvut (La garanzia mutua)

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