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La formula universale della felicità

Nelle notizie (da DailyMail): “La ricerca su ciò che rendono le persone a sentirsi felici ha portato un rinomato professore, il dottor Todd Kashdan, a produrre un’equazione chiamata la Formula del Sentirsi Bene.

“In essa, egli individua sei fattori che, se messi insieme nella giusta combinazione, rendono l’anima felice.

“I fattori sono: Vivere il momento (M), essere curiosi (C), fare qualcosa che ami (L), pensare agli altri (T), coltivare le relazioni (N), e prendersi cura del proprio corpo (B).

“La formula vincente per sentirsi bene = (Mx16 + Cx1 + Lx2) + (Tx5 + Nx2 + Bx33). […]

“Anche se può non apparire evidente come una combinazione di lettere e numeri vi farà sentire bene, il dottor Kashdan crede che questa formula è la ricetta perfetta per un anima felice.

“Lui ha detto: ‘Non esiste un unico segreto per sentirsi bene, ma quando questi sei ingredienti sono accuratamente partecipi, nelle dosi giuste, potresti essere nel target per una vita felice.'”

Il mio commento: Artificialmente, è impossibile raggiungere un tale stato per conto proprio. Per questo, una persona deve rieducare se stesso, per correggersi. Gli psicologi stessi dicono che è impossibile. Ma il metodo dell’educazione integrale lo rende possibile per tutti, perché questo metodo utilizza la forza che ci ha creato come mezzo per la nostra correzione.

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Una copertura attraente o una storia senza fine?

Domanda: Quando si cerca di capire un po’ più profondamente i rapporti di qualcuno con il sesso opposto, una persona scopre di non conoscere se stesso, con interi strati di se stesso. Ha bisogno di una guida, di un allenatore…

Risposta: Lo sviluppo umano è arrivato al punto di “riconoscimento del male” nella situazione attuale. Senza il “riconoscimento del male” è impossibile diventare un Adamo. E d’altra parte, la crisi nel regno di amore non ha ancora indotto le persone ad abbandonare la ricerca dell’ ”altra metà” spostandosi in massa verso sostituti artificiali di sesso, droghe, e altre fonti che deformano il soggetto originale in materia.

Se osserviamo il problema da uno storico punto di vista sistemico, abbiamo l’opportunità di partecipare al processo di correzione della specie umana, tra e attraverso i rapporti fra i due sessi.

Domanda: Ma oggi e così difficile per le persone trovare un compagno compatibile per se stessi…

Risposta: Fondamentalmente non ci sono più compagni compatibili. Oggi nessuno dichiara il suo amore prima di conoscere il nome del compagno. Ma, in passato era proprio così, quando le persone sentivano a prima vista di essere fatti l’uno per l’altro.

Oggi abbiamo imparato ad avere bisogno di adattarci l’uno all’altro tramite il nostro lavoro di riavvicinamento reciproco. Per poter veramente connetterci fra noi, dobbiamo lavorare insieme almeno qualche mese e a volte un anno o due. Soltanto in questo modo cominciamo ad adattarci uno all’altro e c’è una connessione interiore fra noi che rende possibile la “diffusione”, il penetrare l’uno con l’altro come il caffè e l’acqua che si mescolano insieme e non rimangono com’erano, ma insieme creano qualcosa di nuovo. Soltanto dopo essere penetrati almeno un po’ uno nell’altro, mentalmente possiamo capire come continuare questo processo d’integrazione reciproca. Questa penetrazione reciproca è il vero accoppiamento, accoppiamento fra le anime. E poi siamo pronti a sposarci, ad essere connessi per tanti anni. Poiché abbiamo già ottenuto un programma di compenetrazione mentale reciproca, capiamo come fare questo e siamo pronti a sostenere ciò reciprocamente.

Questo è il motivo per cui il mio insegnante Rabash ha detto che all’inizio non deve esserci un rifiuto esterno fra la gente e tutto il resto dipende dagli sforzi collettivi tramite i quali la famiglia fiorirà, non riposando sugli allori, ma sviluppando ancora di più i rapporti.

Domanda: Ma come può una persona decidere di cominciare questo lavoro ancor prima di iniziare la “diffusione”? Dopo tutto, è guidato dall’amore, cioè i sentimenti, non la ragione.

Risposta: E’ necessario sbarazzarsi di tutti i vestiti “sporchi” dell’anima nei quali ci si è vestiti: le preferenze egoistiche, gli standard di “Hollywood”, e tutti gli stereotipi vari stabiliti dalla maggioranza.

Giudichiamo il sesso opposto secondo dei segni esterni artificiali. Se parliamo di un cambiamento vero, dobbiamo prima lavorare con una folla di singoli in modo che loro possano capire la loro natura e perché non hanno successo nel costruire rapporti stabili.

Una persona necessita di un approccio sano verso se stesso e verso gli altri: un po’ meno degli standard di Hollywood e Internet, meno chat cosparse da emoticons.

Parliamo tramite emoticons, osserviamo la vita attraverso il prisma di modelli. Ma in realtà devo essere come un bambino che si possa innamorare senza riserve, come nei giorni in cui gli oggetti di scena esterni non mi interessavano. Io non vedo la mia amante perché lei si dissolve in una nebbia di sfoghi emotivi, come se qualcuno preme un pulsante invisibile ed io sono “a fuoco” su di lei. Devo tornare ad uno stato come questo.

Per questo dobbiamo sbarazzarci di tutti i “vestiti” che abbiamo appuntato su noi stessi a causa della pressione della società, sia influenzati da internet, libri, film, contratti sociali o soltanto dalle valutazioni di qualcun altro del cosa è buono o cattivo. Devo diventare più naturale, più vicino alla natura, anche se questo è più semplice ed egoistico, non importa. Non voglio mai più dipendere da tutti.

E’ possibile raggiungere questo in una società di persone come me, di singoli, dove tutti insieme impariamo a riconoscere noi stessi: chi e cosa siamo, che cos’è la nostra natura, come relazionarsi con noi stessi, ad un compagno, al mondo e così via. Gradualmente smettiamo di essere dipendenti da ogni criterio esterno che arriva da oltre oceano.

Tutto dipende dall’accordo sociale. Se cambia, allora guardiamo le cose diversamente. L’immagine moderna è infondata, immaginaria. Prima di tutto, abbiamo bisogno di toglierli dal “piedestallo” e nello stesso momento, non più tardi, specificamente in parallelo, aumentare i valori completamente diversi in modo che non saranno attratti da collegamenti esterni ma da una connessione interiore. Dopo tutto, la connessione esterna è fragile e transitoria, spesso è già finita la mattina dopo, mentre possiamo sviluppare la nostra connessione interiore infinitamente.

In ogni caso, dobbiamo imparare insieme, con la cooperazione mutua del gruppo. Per fare workshops condivisi ed altri metodi per creare la possibilità di costruire rapporti diversi fra noi. Soltanto in quel momento sentirò che la donna è veramente più vicina a me nel senso più profondo e vero. E’anche possibile fare affidamento su questa sensazione, smetterò di vedere l’esteriorità ma mi concentrerò soltanto sull’essenza, sull’interiorità. La donna non sarà mai più una “copertina” per me, ma sarà come un “libro” di valore nel quale si scopre una nuova profondità di emozioni e intimità mentale. E dopo di che aggiungo agli elementi esterni questo scintillio.

In questo modo costruiremo il giusto ordine di priorità e di avvicinamento reciproco, un approccio completamente opposto rispetto a quello che sta succedendo oggi. Questo è perché non sto cercando una moglie per me stesso, piuttosto una connessione specificatamente interiore nella mente e nei sentimenti. Voglio riempire questo spazio lasciato vuoto dal mio primo amore.

Dipende da me raggiungere il fondamento di tutte le correzioni. Se il vuoto non fosse stato lasciato in me dopo la prima sensazione, non avrei nulla per cui vivere. Tutto il resto dei sentimenti sono transitori e superficiali rispetto a questa sensazione. Il desiderio di base per una connessione interiore mi spinge a cercare per la realizzazione, nonostante neanche io stesso so che cosa voglio riempire veramente.

Solo questo vuoto mi ha accompagnato per tutta la mia vita, spingendomi a trovare e raggiungere. Io posso riempire la mia anima tramite la connessione con un altro. E la parte essenziale è la connessione chiamata “famiglia ”, “marito” o “moglie”. E gradualmente questo si aggiunge al fondamento del mio sviluppo, coprendo il mio amore, coprendo progressivamente il mondo intero. Questo è l’inizio dell’anima umana, le sue due fondamenta, il maschile e il femminile, che sono collegate tra loro e nel loro sviluppo includono tutto.
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(Da una Conversazione di Educazione Integrale 20.06.2013)

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La grande frantumazione interiore

Baal HaSulam, “La Pace nel Mondo”: La contraddizione tra il ricevere per se stessi e la dazione verso gli altri non è altro che una questione psicologica.

Domanda: Allora qual è la barriera psicologica?

Risposta: Ha molte sfaccettature ed origina dal principio che noi non comprendiamo che dobbiamo abbandonare tutto per ricevere tutto. Se riusciamo a capire questo nella sua totalità, saremo capaci di spalancare tutte le porte. Però, è impossibile rivelare poco per ricevere la forza di concedere, perché sarebbe già una concessione egoistica (al fine di ricevere).

Qui abbiamo una frantumazione interiore che richiede una concessione incondizionata. Io non ho niente e non avrò niente, fa quello che vuoi di me, io non appartengo più a me stesso; io abbandono e scappo da me stesso.

E’ molto difficile. Ci vuole molto tempo ed una persona deve attraversare molti stati. E’ difficile uscire dalla nostra natura e penetrare nella natura dell’altro, del Creatore.

Questa è la barriera psicologica. E’ psicologica perché in seguito c’è il piacere. Di fatto io ho abbandonato qualcosa che è senza valore: questo mondo e la sua temporanea esistenza, i guai di ogni giorno che solo occasionalmente offrono attimi di consolazione. Infatti, in nessun modo riusciamo ad essere felici, ma riusciamo a soffrire di meno.

Questa non è vita e non è piacere. Devo continuamente calcolare dove soffrirò di meno, e niente più di questo. Ma di più ancora, i miei calcoli si fanno ogni giorno più confusi.

Questa è una misera vita piena di sofferenza che ci torchia, nella quale gli ostacoli ci sono stati dati allo scopo di aiutarci dall’alto perché invece possiamo scegliere un altro modo di svilupparci. Comunque non riusciamo…

Ma oggi noi divulghiamo il metodo dell’educazione integrale, che significa l’occasione di ricevere piacere attraverso la connessione. Speriamo che le persone scoprano quest’opportunità. Qui non ci sono crisi psicologiche, poiché le persone non devono abbandonare questo mondo. Proviamo soltanto a connetterci, proviamo a lavorare insieme; non dobbiamo lasciare niente o abbandonare niente se non i nostri pregiudizi sulla connessione.

Infatti, abbiamo sofferto abbastanza per trovarci d’accordo a provare, ma anche questo è difficile. Anche sotto la minaccia di terribili afflizioni non saremo d’accordo di fare neanche un piccolo innocuo tentativo, di sederci in un gruppo di persone in una bella atmosfera e fare due chiacchiere davanti ad una tazza di caffè. La crisi è così seria che un uomo non è nemmeno disposto a sentirne parlare.

Tuttavia, suppongo che l’inclinazione generale sia positiva. I nostri gruppi in giro per il mondo riescono ad ottenere dei grandi risultati nel divulgare il metodo integrale ed il processo piano piano va avanti.

Nel complesso, dobbiamo cercare ogni occasione per parlare alle persone della connessione. Dovremmo farlo ad ogni livello, anche a quello più semplice fin tanto che non creiamo degli ostacoli. In base a questo approccio, scegliamo il modo di presentarla alle diverse persone. I lavori di gruppo vanno bene per alcuni, mentre le tavole-rotonde vanno bene per altri; altri preferiranno ancora i giochi nei parchi o i programmi alla TV, o i giochi ai computer, ecc.

Nel complesso si tratta dello stesso argomento – la connessione, ma la connessione avviene su basi differenti. Possono essere, la medicina, l’educazione, le relazioni in famiglia, al lavoro ecc. Adattiamo il giusto atteggiamento che va bene per un certo settore considerando i problemi che ci possono essere.

I nostri vicini di casa possono avere occupato lo spazio del parcheggio con la spazzatura, e questo è esattamente ciò di cui parliamo nei nostri lavori di gruppo. La cosa più importante è risvegliare la più piccola resistenza possibile in modo che le persone vedano che qui c’è una vera possibilità di migliorare la loro vita.

Da parte nostra, facciamo così per mostrare loro che alla fine la connessione li porta a qualcosa di più grande. Inoltre, quando le persone trovano una soluzione, incitiamo la Luce che Corregge e che li solleva ad un altro livello dove vedono qualcosa di più grande e più sublime.
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(Dalla 4.a parte della Lezione quotiana di Kabbalah del 31.07.2013, Gli Scritti di Baal HaSulam)

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L’educazione integrale nei college americani

Alla Westchester Community College in New York sono state completate una serie di lezioni di Educazione Integrale, in base ai due corsi del programma intensivo dell’Istituto di Lingua Inglese. Entrambe le classi sperimentali a cui hanno partecipato circa quaranta studenti hanno permesso loro di costruire la parvenza di un buon ambiente.

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Questi corsi informali che non danno credito si basano sull’insegnamento intensivo della lingua parlata agli studenti che sono venuti negli Stati Uniti per studiare economia, ingegneria, medicina, ecc… Tra di loro c’erano diversi futuri sacerdoti cattolici, un istruttore di immersioni subacquee, dei tutor, e delle tate, così come tanti ragazzi, che si preparavano a una varietà di occupazioni negli Stati Uniti.

L’età media del gruppo era di 25 anni, il livello di istruzione precedente variava dal liceo fino agli studi universitari. La demografia geografica includeva: il 30% di Asiatici (Cina, Corea, Giappone), il 40% di Latino Americani, il 5% di Medio Orientali (Siria, Iran, Emirati Arabi Uniti), il 2% di africani, il 3% di Haitiani, il 20 % di europei, nord-americani e russi.

Il livello avanzato della lingua e dell’educazione degli studenti ha permesso la costruzione di un programma basato sull’educazione integrale e sulle interviste “Una Nuova Vita” con il Dr. Michael Laitman riguardanti la vita nel mondo futuro. Gli studenti si sono incontrati con l’insegnante e tra di loro presso la classe per tre ore al giorno, cinque giorni alla settimana per tre mesi, permettendo al docente di usare il linguaggio più liberamente come strumento per presentare il nostro materiale e dare agli studenti un senso di interrelazione, il desiderio di integrazione, e una comprensione del nuovo mondo e il loro ruolo e il potenziale per raggiungere la felicità e un buon futuro insieme.

Agli studenti è stato consegnato del materiale di formazione per diffondere l’educazione integrale, degli articoli e dei video per la discussione. Gli studenti si sono divertiti a giocare, hanno lavorato costantemente in gruppi, e creato cinque progetti di gruppo con presentazioni visive che dimostrassero la loro comprensione e percezione di ciò che avevano imparato condividendo i loro sentimenti e le loro impressioni con la classe.

Il corso contiene più di dieci argomenti, tra cui: la differenza tra leadership e l’autorità, un modo migliore per il successo, se la competizione fa bene ai bambini, come trovare l’equilibrio tra noi e la natura, cos’è una persona adulta, e altri. Più lavoravano insieme, più si avvicinavano e più si sentivano profondamente simili, nonostante le differenze etniche e sentivano quanto sono simili le loro speranze per il futuro.

Due settimane fa, il direttore del programma è venuto ad osservare il lavoro in classe per un’ora e mezza, e gli è capitato di assistere alla presentazione di gruppo sul tema del successo. Gli studenti hanno studiato il successo di vari personaggi famosi e hanno scoperto che il loro successo è dipeso dal contributo complessivo di persone connesse a un solo obiettivo, una sola visione, leali verso la causa come una famiglia.

Ciò che ha sorpreso il direttore, così come l’insegnante, è stato che alcuni dei partecipanti hanno completato la loro porzione di presentazione dicendo che le scuole insegnano loro molte cose, ma nessuno insegna loro a vivere e ad amare e questo è ciò che vorrebbero continuare a studiare. Più tardi, il direttore del programma ha detto che è stato colpito dal fatto che gli studenti avevano imparato a lavorare bene insieme, armoniosamente su problemi complessi.

La sessione si è conclusa con proiezione del film Crossroads con discussioni di gruppo in cerchio, la condivisione di esperienze e l’utilizzo di giochi. Il film Crossroads è stato utilizzato come materiale visivo, accademico, e gli studenti hanno amato il film. Dopo il caffè, dopo aver visto il film, e dopo le attività, gli studenti sono stati invitati a condividere le loro conclusioni riguardanti il tema: di cosa abbiamo bisogno per sopravvivere nel mondo e per costruire un futuro migliore.

Quasi tutti hanno risposto “cambiare se stessi e iniziare ad essere integrati con le altre persone.” Anche se durante l’intero periodo erano immersi nel tema di educazione integrale, dopo aver visto il film, hanno trovato formule più accurate di come cambiare il mondo attraverso se stessi – cominciando da piccole azioni nel loro ambiente, in classe, a casa, con gli amici, al lavoro, e nei loro paesi dove potrebbero presto tornare.

Si spera che un paio di mesi di formazione di educazione integrale e un buon ambiente abbia dato a questi giovani, rappresentanti della gente di tutto il mondo, informazioni utili sulla vita e sui sentimenti che li aiuterà a determinare ciò che vogliono dal loro futuro e ciò che deve essere fatto per smettere di averne paura.

Attualmente, alcuni docenti universitari stanno lavorando insieme per strutturare un corso ufficiale di formazione integrale, possibilmente con credito nel nuovo futuro, per inserire il corso nel college, e poi di fare una proposta al New York State Education Department e altri stati negli Stati Uniti, al fine di favorire il lancio di una riforma del sistema di istruzione.

Le foto mostrano: una presentazione di squadra “Come raggiungere un equilibrio tra uomo e natura”, la proiezione del film Crossroads ed eventi correlati.
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“La BCE non può risolvere la crisi dell’Euro Zona”

Opinione (Jens Weidmann, economista tedesco, presidente della Deutsche Bundesbank): “La Banca Centrale Europea non può risolvere la crisi della zona euro, ha detto il capo della Bundesbank Jens Weidmann agli economisti di Sunday, premendo i governi del blocco per tenere le loro economie in buone condizioni e serrare le loro regole fiscali. […]

“‘La politica monetaria ha già fatto molto per assorbire le conseguenze economiche della crisi, ma non può risolvere la crisi,”‘ Weidmann, ha detto nel suo discorso.

“‘Questo è il consenso del Consiglio di governo. La crisi ha posto al nudo le carenze strutturali. Di conseguenza, esse richiedono soluzioni strutturali ‘”.

Il mio commento: Nessuno vede la fine di questo. E questa consapevolezza dell’impotenza di regolamentare l’economia è il miglior stato dell’umanità. Ci dovrebbe portare, dal percorso della sofferenza e la realizzazione del nostro egoismo come il male, verso la necessità di cambiare la nostra natura, attraverso il metodo dell’educazione integrale. E’ gratificante vedere quanto velocemente il processo di realizzazione dell’ignoto è in atto … La sofferenza ci obbligherà a prestarli attenzione!
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Le condizioni precise per lo Sviluppo Integrale

Domanda: Perché una persona sia inclusa nella rete integrale, devono esserci almeno due condizioni. Da una parte, è necessario annullarsi rispetto al pensiero del gruppo al fine di assorbire tutto dal gruppo stesso. Dall’altra parte, dobbiamo porci in uno stato tale nel quale anche la mia opinione è utile al gruppo. Ci sono delle ulteriori condizioni?

Risposta: Per creare un rapporto corretto ed eguale con il gruppo, dovremmo effettivamente utilizzare molte svariate condizioni. Ma per il momento ci troviamo ad avere a che fare con interazioni al quanto complicate dentro il gruppo che sono in continuo cambiamento.

Prima di tutto, quando parliamo agli uomini della creazione di una società integrale, è preferibile partire da un certo gruppo ristretto. Si potrebbe trattare di un gruppo organizzato all’interno di qualche compagnia o nell’organizzazione delle attività di altri gruppi, di club, e così via. Vale a dire, è meglio rivolgersi ad gruppo limitato di persone, gruppi di dieci persone, e gestire il lavoro dell’educazione integrale in questi gruppi.

Per farlo, dobbiamo mettere insieme una lista completa di forme di comportamento per la persona rispetto al gruppo e del gruppo rispetto alla persona.

Noi già sappiamo che se un uomo si diminuisce rispetto al gruppo, in questo modo si aiuta ad ascoltare le visioni del gruppo. Dall’altra parte, l’uomo deve aggiungere qualcosa di se stesso. Il che vale a dire, egli deve presentarsi come un componente molto importante del gruppo e deve essere preparato a dare al gruppo qualcosa.

Ogni membro del gruppo deve capire che per fare in modo che gli uomini abbiamo qualche motivazione ed incentivo, dobbiamo parlare loro dell’importanza dello scopo che conseguiranno.

Oltre a questo, essi si devono sostenere a vicenda con un buono stato d’animo ed un atteggiamento elevato. Degli strumenti speciali, come i canti e la condivisione dei pasti, sono imperativi per tutto questo, si tratta di qualcosa che li connetterà tra di loro, in modo che non saranno solamente seduti a parlare.

Essi devono sempre organizzare degli eventi come delle conferenze in una tavola rotonda e dei lavori di gruppo dove scambiarsi opinioni ed imparare come conversare. Potrebbe essere una cosa fatta molto bene che invitassero degli attori per parlare loro e per insegnare loro come parlarsi a vicenda.

Stiamo parlando qui della nostra natura interiore che vuole sopraffare tutti solo per il proprio bene. Cioè, io so di essere un egoista e sono pronto a colpire tutti. Noi comprendiamo che questa è la nostra essenza. Tuttavia, al di là di questo, dipende da noi giocare a fare le brave persone, giocare con me stesso e con gli altri senza finte ma seriamente, con il preciso intento di vedere e costruire un gruppo come questo. Come dei bambini piccolini che giocano a fare gli adulti, ci riuniamo in piccoli gruppo di tre o quattro persone.

Affinché l’azione del gioco sia efficace, richiediamo attori e registi e produttori che ci spiegheranno, “Ora, stiamo facendo finta di essere in un gruppo futuro a cui vogliamo arrivare. Perciò, prima di tutto, dobbiamo discutere in gruppo a che cosa vogliamo arrivare, fantasticare un pochino, e poi mettere in pratica l’azione.

In una forma come questa risvegliamo le forze integrali che sono nascoste in natura e che connettono tutti noi. La verità è che già ci ritroviamo in questa rete, sebbene ancora vogliamo fare in modo che le forze che sviluppano ci influenzino, il che ci farebbe muovere in avanti.

Se un bambino gioca a qualcosa, in questo modo fa scattare su di sé una forza che lo sviluppa e cresce in questa direzione. Un bambino colleziona francobolli, un secondo vuole disegnare e costruire, ed un terzo vuole fare l’atleta. Lo vuole! La cosa principale è che ha un forte desiderio! L’idea è che tutto questo non succede con l’allenamento, ma con il desiderio. Questo desiderio attira verso l’uomo la forza integrale che lo attacca a questo modello. E’ in questo modo che gli uomini si avvicinano al gruppo.

Lo stesso succede qui. Dobbiamo fare finta quanto più possiamo di essere in un nuovo gruppo integrale. Dobbiamo descrivercelo, immaginarlo, parlare insieme della sua forma futura, ed insieme ai nostri maestri, anche con i produttori e gli attori che organizzano il nostro sistema di cambiamento, allenamento, e di correzione. Non è importante che nome gli daremo; dobbiamo giocarci dentro.

A parte tutto questo, il gioco rimarrà un gioco. Non saremo pronti a farci prendere e a giocare al massimo e allora, all’improvviso, cerchiamo di fare finta di stare già vivendo una vita in una forma meravigliosa, per esempio in qualche genere di utopia come “Sun City”. Il nostro ego non ce lo permetterà. Cresce di continuo e porta ognuno di noi nella nostra particolare nicchia egoistica.

Questo gioco è molto efficace. Ci mostra come descrivere a noi stessi il nostro futuro, come ci immaginiamo corretti e diversi, le nostre interazioni, connessioni, ed il gruppo nella sua completezza.

Possiamo discutere e decidere come organizzeremo lo sviluppo sociale dei contatti, il sistema di educazione pubblica dei nostri figli, la vita delle famiglie nella società integrale, tutto ciò che è possibile. Come, per esempio, possiamo lavorare nel settore della salute e nei settori finanziari, economici e del lavoro, e così via. Cosa diremo, cosa saremo in questa società e cosa non saremo. Quali problemi possono venirsi a creare e come li risolveremo. Tutto questo dovrà essere argomento di vari gruppi di lavoro. Tutti noi ne dovremo discutere.

In questa forma, ci eleviamo e ci avviciniamo alle condizioni integrali. Possiamo vedere cosa ci manca, come sarà possibile materializzare tutto questo, e proveremo a realizzarlo parzialmente nella connessione tra di noi e un pochino con l’immaginazione e, nel frattempo, questa fantasia rimarrà nel regno dei sogni. Tuttavia, si svilupperà sempre di più, e ci permetterà di avvicinarci a qualche specie di scenario realistico.
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(Da Kab.TV “La Saggezza delle Masse” 5-14.02.2013)

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Il meccanismo dell’ intelletto collettivo

Domanda: Come funziona il meccanismo dell’intelletto collettivo di gruppo? Sembra che, in connessioni integrali corrette, appaiono emozioni collettive, e il loro risultato è l’intelletto collettivo. Che ruolo hanno i singoli sentimenti di una persona in questo?

Risposta: Credo che, a livello della rete generale, a seconda di come operano i sistemi analogici integrali, tutto è interconnesso, la sensazione dell’individualità scompare, e ognuno sente la rete collettiva condivisa.

Questo si trova ad un livello di magnitudine superiore. Non è solo la somma di tutte le singole parti, ma piuttosto la rivelazione dell’integralità, quando la gente supera se stessa in modo da coesistere all’interno di questa rete collettiva condivisa. In definitivo, ogni persona inserisce se stesso in tutti e tutti sono inclusi in tutti. Tuttavia, questa non è la cosa principale. La cosa principale è il livello successivo in cui la gente comincia specificamente a sentire questa integralità. Vivono all’interno di essa.

C’è qualcosa in comune: un associazione maggiormente integrale, dove non esiste il singolo individuo, ma tutto crea un intero coerente, e questa è la singola immagine di un gruppo o di una società. Questo è sentito da tutti coloro che una volta erano singoli individui e si sono innalzati in modo da unirsi con tutti. In questo stato, le persone sperimentano una realtà completamente diversa.

Questo è qualcosa che possiamo comprendere e questo è già stato discusso nella fisica quantistica, questi sono gli eventi che si fanno sentire al di fuori del corpo umano, al di fuori dei propri limiti, eventi che sono al di fuori del tempo, del movimento e della posizione. Questo è il nostro prossimo livello.

Quindi quando si parla del nostro mondo, stiamo semplicemente parlando della natura inanimata, vegetale ed animale. Non includiamo l’ Adamo (essere umano) in questo, perché si suppone che egli si trova al di sopra di tutti gli altri livelli. Tuttavia, in che modo l’Adamo è superiore? Per caso lui ha la capacità di agire sopra i suoi istinti? No, esiste dentro i suoi istinti e desideri.

Più ci sviluppiamo egoisticamente, più scopriamo quanto i nostri istinti, le pressioni egoistiche, e geni interni ci dirigono.

Pertanto, ad oggi, non possiamo escludere la persona dal mondo animato. Al contrario, vediamo che non importa quanto ci piacerebbe considerare l’essere umano come superiore, ciononostante, egli ritorna in questo mondo. Solo da un livello in cui è possibile percepire per mezzo dell’unità potremo salire al livello della prossima nuova e più qualitativa esistenza, e a quanto sembra, il pensiero della creazione è stato progettato specificamente per portare una persona a questo.

Ultimamente, nelle zone di confine della scienza abbiamo scoperto i limiti dei nostri sentimenti, le nostre capacità di ricerca, e anche la nostra comprensione dei processi, e questa limitazione è molto grave. Non possiamo più avanzare. Abbiamo incontrato qualcosa, e non siamo preparati a scoprire qualcosa in più. Possiamo parlare di una cosa solo speculativamente. Più tardi, la natura si chiuderà d’avanti a noi perché la sentiamo solo come individui.

Comunque, se usciamo verso un livello integrale, allora possiamo vederla direttamente nella forma in cui esiste, e non nella forma in cui l’individuo, il ricercatore, la sente, quando esco fuori da me stesso in reciproca integrale cooperazione con gli altri, io esco “da me stesso”, dai miei limiti di tempo, movimento, e luogo, da tutto ciò che si trova dentro al mio corpo, nei miei cinque sensi. E’ come se io entro in una nuova sensazione integrale. Io esisto all’interno di essa, e quindi tutta la mia psicologia si trova già sopra i miei limiti. Lì, finalmente siamo in grado di comprendere la nuova fisica del mondo.
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(Da Kab.TV di “La Saggezza delle Moltitudini” 6.05.2013)

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L’effetto dell’applicare il metodo integrale

Domanda: Dopo le prime discussioni integrali in cerchi, le persone che vi hanno partecipato hanno detto che più utilizzano questo metodo, più diventano egoiste.

Risposta: Loro incominciano a vedere la loro natura egoistica, cominciano a vedere se stesse. Questo è un bene. Cioè, c’è veramente una ragione per connettersi. Non abbiate paura di questo. Essi non avranno fenomeni negativi, deviazioni o depressioni. Il loro ego si sta solo rivelando nella sua forma integrale. E questo è un bene. Questo sta a significare che tra di loro sta comparendo una maggiore necessità di connettersi.
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(Dal congresso di Krasnoyarsk 13.06.2013, Lezione 3)

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