Il meccanismo dell’ intelletto collettivo

Domanda: Come funziona il meccanismo dell’intelletto collettivo di gruppo? Sembra che, in connessioni integrali corrette, appaiono emozioni collettive, e il loro risultato è l’intelletto collettivo. Che ruolo hanno i singoli sentimenti di una persona in questo?

Risposta: Credo che, a livello della rete generale, a seconda di come operano i sistemi analogici integrali, tutto è interconnesso, la sensazione dell’individualità scompare, e ognuno sente la rete collettiva condivisa.

Questo si trova ad un livello di magnitudine superiore. Non è solo la somma di tutte le singole parti, ma piuttosto la rivelazione dell’integralità, quando la gente supera se stessa in modo da coesistere all’interno di questa rete collettiva condivisa. In definitivo, ogni persona inserisce se stesso in tutti e tutti sono inclusi in tutti. Tuttavia, questa non è la cosa principale. La cosa principale è il livello successivo in cui la gente comincia specificamente a sentire questa integralità. Vivono all’interno di essa.

C’è qualcosa in comune: un associazione maggiormente integrale, dove non esiste il singolo individuo, ma tutto crea un intero coerente, e questa è la singola immagine di un gruppo o di una società. Questo è sentito da tutti coloro che una volta erano singoli individui e si sono innalzati in modo da unirsi con tutti. In questo stato, le persone sperimentano una realtà completamente diversa.

Questo è qualcosa che possiamo comprendere e questo è già stato discusso nella fisica quantistica, questi sono gli eventi che si fanno sentire al di fuori del corpo umano, al di fuori dei propri limiti, eventi che sono al di fuori del tempo, del movimento e della posizione. Questo è il nostro prossimo livello.

Quindi quando si parla del nostro mondo, stiamo semplicemente parlando della natura inanimata, vegetale ed animale. Non includiamo l’ Adamo (essere umano) in questo, perché si suppone che egli si trova al di sopra di tutti gli altri livelli. Tuttavia, in che modo l’Adamo è superiore? Per caso lui ha la capacità di agire sopra i suoi istinti? No, esiste dentro i suoi istinti e desideri.

Più ci sviluppiamo egoisticamente, più scopriamo quanto i nostri istinti, le pressioni egoistiche, e geni interni ci dirigono.

Pertanto, ad oggi, non possiamo escludere la persona dal mondo animato. Al contrario, vediamo che non importa quanto ci piacerebbe considerare l’essere umano come superiore, ciononostante, egli ritorna in questo mondo. Solo da un livello in cui è possibile percepire per mezzo dell’unità potremo salire al livello della prossima nuova e più qualitativa esistenza, e a quanto sembra, il pensiero della creazione è stato progettato specificamente per portare una persona a questo.

Ultimamente, nelle zone di confine della scienza abbiamo scoperto i limiti dei nostri sentimenti, le nostre capacità di ricerca, e anche la nostra comprensione dei processi, e questa limitazione è molto grave. Non possiamo più avanzare. Abbiamo incontrato qualcosa, e non siamo preparati a scoprire qualcosa in più. Possiamo parlare di una cosa solo speculativamente. Più tardi, la natura si chiuderà d’avanti a noi perché la sentiamo solo come individui.

Comunque, se usciamo verso un livello integrale, allora possiamo vederla direttamente nella forma in cui esiste, e non nella forma in cui l’individuo, il ricercatore, la sente, quando esco fuori da me stesso in reciproca integrale cooperazione con gli altri, io esco “da me stesso”, dai miei limiti di tempo, movimento, e luogo, da tutto ciò che si trova dentro al mio corpo, nei miei cinque sensi. E’ come se io entro in una nuova sensazione integrale. Io esisto all’interno di essa, e quindi tutta la mia psicologia si trova già sopra i miei limiti. Lì, finalmente siamo in grado di comprendere la nuova fisica del mondo.
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(Da Kab.TV di “La Saggezza delle Moltitudini” 6.05.2013)

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