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Puoi avanzare solo in un gruppo

Domanda: La saggezza della Kabbalah ci insegna che possiamo avanzare solo tramite lo studio in un gruppo fisico o virtuale. Cosa posso fare se non ho il desiderio di impegnarmi in un gruppo?

Risposta: Non riesco davvero ad immaginare come questo possa essere possibile in altro modo. Vuoi aspettare i colpi del destino finché diventerai più saggio?

Posso dirti solo una cosa: come te, nessuno vuole entrare in un gruppo per essere corretto. Ma devi semplicemente accettare che questo ti è davvero necessario. Chiudi gli occhi, china la testa ed inizia a perderti nel gruppo.

Partecipa a tutte le attività in comune e ti assicuro che una forza immensa, positiva e spirituale, inizierà ad influenzarti. Dopo un breve periodo sentirai che è proprio la partecipazione nel gruppo a creare questo in te. La forza positiva equilibrerà quella negativa e quindi ti sarà possibile esistere nella sensazione del mondo superiore.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 3/07/16

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Dal mondo fisico a quello spirituale

Dr. Michael LaitmanQuando comincio a lavorare con il gruppo, gradualmente incontro ogni tipo di problema. Il Creatore rivela la mia area di lavoro in questo modo, per farmi risolvere i problemi che si presentano, coprirli con ponti d’amore e creare le condizioni per la Sua rivelazione all’interno del gruppo.

Così mi lego agli altri membri del gruppo, come le dieci Sefirot, e fornisco un posto per la rivelazione del Creatore tra di noi.

Dobbiamo, pertanto, rammentarci sempre questo a vicenda. Dopo tutto, il Creatore ci riporta costantemente al nostro filisteismo terreno e dobbiamo elevarci da questo verso la sintonia spirituale, verso la visione corretta della situazione.

Questo è il nostro lavoro costante. Ci innalziamo al nuovo stato spirituale dal mondo terreno e confusionario che il Creatore crea per noi di proposito.

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Dal Congresso di Mosca, lezione 4, 03/05/16

 

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Come posso soddisfare i desideri?

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come posso riconoscere il desiderio del mio amico? Cosa significa donare nella spiritualità e soddisfare i desideri dei miei amici?

Risposta: Il desiderio del tuo amico è rivelare il Creatore. Tuttavia, egli può farlo solo se ha la stessa caratteristica di dazione del Creatore, almeno ad livello minimo.

Tu puoi aiutare il tuo amico nell’ottenere la caratteristica del Creatore lavorando insieme alla spiritualità. Allora ci sarà un’azione tra di voi e lui verrà attratto dalla Luce che Riforma.

La Luce è la caratteristica della dazione e dell’amore. Diventando più vicini l’un con l’altro, diventerete più simili alla caratteristica della Luce e accumulerete la caratteristica della dazione e dell’amore tra voi ed i vostri amici. La Luce inizierà a manifestarsi tra di voi e la percepirete come la rivelazione del Creatore. Ecco come dovrete lavorare con i vostri Amici.
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Dal Congresso di Mosca, Giorno 2, 03/05/16 Lezione 5

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Il Faraone e il gruppo

Dr. Michael LaitmanDomanda: Discutiamo il punto nel quale il Faraone è la forza che nel gruppo ci tiene separati, che è la causa per la quale siamo divisi e la causa di tutte le dispute tra di noi. Il Faraone è una forza della natura.

Come possiamo lavorare realmente con questa forza nel gruppo? Come possiamo lavorare con forze tanto potenti? Cosa possiamo fare e cosa non possiamo fare con loro?

Risposta: Il Faraone, l’egoismo, si interpone quando volete avvicinarvi gli uni agli altri. Per cominciare a percepirlo dovete avvicinarvi. Prima sentirete cos’è il Faraone buono, i sette anni di sazietà, e in seguito sentirete il Faraone malvagio, i sette anni di fame, alla fine dei quali le dieci piaghe attaccano l’egoismo, così sarai buttato fuori dall’ego, in modo da lasciare l’Egitto. Tutto il lavoro è solo per avvicinarci, al di sopra di tutti gli ostacoli.
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L’egoismo e le piaghe d’Egitto

Dr. Michael LaitmanDomanda: In che modo l’ego percepisce le piaghe d’Egitto?

Risposta: Le piaghe d’Egitto si percepiscono una volta che l’ego è costruito nella forma di Egitto e nell’uomo viene creato il Faraone, il quale è l’opposto della nazione di Israele e di Mosè. Questi colpi sono necessari per strapparci via dall’ego e per prepararci a staccarci da esso.

Domanda: Non capisco come possiamo salire al di sopra dell’ego e amarlo allo stesso tempo. Siamo abituati a sopprimere il nostro ego per sradicarlo in ogni modo possibile, quindi cosa significa salire al di sopra di esso?

Risposta: Significa che devi concentrare i tuoi desideri a riempire gli altri, e a riceverne piacere.

Domanda: Come posso capire che l’ego è il male, se i gruppi non ne parlano e cercano di offuscarlo giocando ai giochi dell’amore?

Risposta: Dobbiamo parlarne!
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Dr. Michael Laitman“Qual è il concetto di sofferenza nel lavoro”

Rabash: Cosa può fare l’uomo per non aver bisogno di arrivare alla discesa, chiamata “sofferenza”, quando sente di essere lontano dal Creatore …. Come potrebbe esistere una realtà in cui non si ha bisogno di cadere nello stato di umiltà? Il consiglio riguardo a questo è quando l’uomo si analizza e attraverso il suo pensiero e, desiderio, vede di essere ancora lontano dall’adesione al Creatore. Questo significa che anche durante il tempo dell’ascesa, egli si analizza e comincia a sentire i suoi difetti. Allora, apparentemente, non ha bisogno di cadere dal suo stato perché gli sono stati dati pensieri di umiltà fino a che sente di essere in uno stato insufficiente. Quindi, anche durante l’ascesa, comincia già a cercare consiglio su come salire il livello.

Iniziamo il nostro percorso verso l’Alto da una piccolo difetto, la mancanza del punto nel cuore. La mancanza di questo punto non dà all’uomo nessuna direzione e non ha nessuna forza, perché questo è solo un punto. Io continuo a procedere verso qualcosa, ma non capisco esattamente verso cosa. Però, quando giungo al gruppo, il mio desiderio comincia a prendere forma. So già cosa desiderare e verso dove. Passano alcuni anni fino a quando alla fine capisco che questa aspirazione deve essere indirizzata verso la connessione e non solo verso la forza superiore.

Sono già consapevole che la forza superiore non si trova da qualche parte nel cielo, ma che si rivela dentro di me: è la forza della dazione e dell’amore che riempie tutta la realtà superiore. Se io acquisisco la caratteristica di dazione e di amore, con questo sento la forza superiore, la dimensione superiore e il mondo superiore.

Passa un po’ di tempo fino a quando nell’uomo si stabilizza questo approccio. E questo tempo non si limita a passare senza lasciare traccia. I grandi cambiamenti avvengono in ogni momento, ed è necessario molto tempo per questo. Proprio come nel nostro mondo, il periodo per stabilizzare il livello inanimato della natura, la creazione dell’universo, è stato il più lungo ed è durato miliardi di anni. Il mondo vegetale si è stabilizzato ancora più rapidamente, il mondo animale si è stabilizzato ancora più velocemente e l’umano si è stabilizzato molto velocemente rispetto ai livelli precedenti.

Quindi abbiamo trascorso migliaia di anni di esistenza fisica normale attraversando una moltitudine di incarnazioni. E quando ci è stato concesso finalmente Itaruta de La’ila (Risveglio dall’Alto) con conseguente risveglio del punto nel cuore dentro noi, questa relazione era già in corso da anni. Nonostante tutto ci sono voluti anni.

Da quel momento, sono già stato messo di fronte all’obiettivo e so come avanzare verso di esso. Giungo al gruppo, trovo l’insegnante e i libri. Mi rendo conto che questo è lo scopo della vita umana in questo mondo verso cui, finalmente, sono stato portato dopo molte incarnazioni, al fine di adempiere all’obiettivo e di ottenere un certo tipo di risultato nella mia vita, senza dover sprecare tempo invano. Qui mi è già stata data la libertà di scelta: percorrere la via della Torah o la via della sofferenza.

La via della sofferenza giunge quando si risveglia dentro di me il desiderio inconscio e comincio a capire il motivo che mi fa stare male. Il tempo passa fino a quando trovo la causa del male e chiarisco come correggerlo e trasformarlo in bene. La via di Beito (A suo tempo) è molto lunga ed è composta da molti stadi. Così, nella via di Achishena (Io affretterò), nella via della Luce, il tempo diventa accelerato. Devo cercare le mancanze dentro di me, i mezzi per avanzare.

Dall’ambiente posso ottenere gli stimoli per l’avanzamento. La cosa principale è che questa spinta verso il progresso inizialmente mi stabilizza nella giusta direzione e so che cosa sto cercando. È sempre necessario essere alla ricerca della mancanza della caratteristica di dazione e di amore, della connessione, dell’unione, dell’Arvut (Garanzia Reciproca), dell’adesione alla forza superiore, ovvero, l’amore per gli altri.

Se io cerco mancanze come queste, non sono più in una sorta di punto con un desiderio unico che non ha alcuna direzione, invece conosco già l’obiettivo da raggiungere.
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Dalla preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah 10/02/14

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Costruiamo qui la nostra vita spirituale!

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come organizziamo noi stessi nello stato di Ubar (Fetus) spirituale e il gruppo come un utero, entro il quale questo Ubar si sviluppa?

Risposta: Spetta a noi costruirci dal nulla. Il Creatore mi porta al gruppo e mi dice che qui devo costruire la mia vita spirituale! Ora spetta a me costruire me stesso come un Ubar e fare del gruppo un utero. Questa è l’unica cosa che mi viene data.

Spetta a me costruirmi una società intorno da usare come un utero o un’ incubatrice, nel senso che mi supporterà costantemente e sarà un esempio per me, lo standard del livello superiore, lo stato di perfezione. Io sarò in grado di esistere all’interno di questo ambiente a condizione di aprire sempre una connessione che si diriga sempre più verso il perfetto livello superiore.

Spetta a me costruire tutto questo e da solo. Dopo tutto, io mi trovo nello stato in cui non ho niente. Il Creatore non c’è. C’è solo la sua essenza, una forza che io non conosco. Devo formare tutto questo con le mie mani.

Domanda: Con quali mezzi posso generare un ambiente per me? Solo invocando tutti ad apprezzare la proprietà della dazione?

Risposta: Ci sono molti articoli di Rabash dedicati alla costruzione del gruppo. È necessario solo adempiere le sue istruzioni e costruirlo. Tuttavia, ho bisogno di costruire me stesso in due forme. Costruisco il livello superiore, il gruppo, per me stesso, e costruisco l’Ubar, il livello inferiore, per il gruppo.

L’Ubar è tutti noi insieme. Abbassiamoci e annulliamoci, ognuno di noi in relazione al gruppo, agli amici. L’Ubar è anche la nostra co-creazione comune.
Siamo in grado di connetterci insieme attraverso l’annullamento di noi stessi.

Il gruppo è il livello superiore. È anche la comunanza tra di noi ma già in forma di dazione. Quanto più amiamo il gruppo, elevandolo, percependolo come completo e grande, più lo gonfiamo intorno a noi e possiamo esistervi all’interno.

Sia l’Ubar che l’utero sono costruiti dall’Ohr Makif (Luce Circondante), la Luce che riforma. Tuttavia, per questo è richiesto il nostro lavoro in due forme opposte. A volte diretto verso il basso, verso l’annullamento del sé. In questo modo costruiamo il punto di Malchut. A volte diretto verso l’alto per la costruzione di Keter. Keter che costruiamo è collegato al livello superiore.

Noi, adesso, stiamo riassumendo tutto ciò che per molti anni abbiamo appreso sul gruppo. Abbiamo ripassato questi articoli molte volte, ma notiamo come molti di questi concetti non sono riusciti a penetrare il nostro cuore. Abbiamo sentito costantemente parlare della struttura del gruppo, ma è ancora difficile per noi digerire questi principi.

Quando spieghiamo questo al pubblico generale, dobbiamo capire che essi sono molto lontani da questi concetti. Dopo tutto, noi siamo molto familiari agli stati spirituali. Ci sono numerosi cambiamenti spirituali successi dentro di noi e non abbiamo salito ancora la scala spirituale.

Il periodo di preparazione prima del primo livello spirituale è molto lungo, ma siamo alla fine. Dobbiamo ancora capire che è necessario mettersi in relazione al pubblico esterno con amore e comprensione, dando loro spiegazioni goccia a goccia.
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Dalla 3° parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah 12/02/14, Talmud Eser Sefirot

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Un vecchio stato ma su una scala più larga

Dr. Michael LaitmanDove possiamo trovare le mancanze spirituali per l’amore e la dazione? Esse non si trovano in questo mondo, ma solo nel gruppo e nei libri di Kabbalah, nei mezzi per l’avanzamento spirituale. Così, accorcio la strada quantitativamente e qualitativamente: avanzo e mi assicuro di avere nuovi vasi. Questo è chiamato il cammino di “Io l’accelererò” (Achishena) in cui costruisco da solo le mie mancanze, mi assicuro che il mio desiderio sia formato dai componenti giusti e così realizzo l’obiettivo.

D’altra parte, avanzando con il suo tempo (Beito), devo costruire la mancanza per un lungo periodo chiarendo esattamente perché debba essere tale e con quali mezzi posso riempirla. Devo conoscerne completamente il carattere e la forma, mentre non ne ho alcun desiderio e sono in uno stato di discesa, non sento alcuna attrattiva per la spiritualità. Sarà così fino a quando vari problemi arrivano sulla mia strada da fonti esterne e mi spingono in avanti attraverso la sofferenza. Questo è l’unico modo in cui posso essere motivato dal momento che sono distaccato dalla spiritualità.

Quando mi viene dato uno stato di discesa e mi sento nelle tenebre spirituali, non perdo la connessione col gruppo, con l’insegnante o la fonte. Può essere che nemmeno senta le tenebre, ma semplicemente mi comporto automaticamente come una bestia, come un tempo. In questo stato, posso essere svegliato solo dalla sofferenza, così mi vengono inviati problemi relativi alla famiglia, al guadagnarsi da vivere o alla salute.

Allora, comincio a correre avanti e indietro per occuparmi dei problemi e, se non sono connesso al gruppo e all’insegnante, posso passare tutta la vita in questa lotta senza fine. Tuttavia, se preparo in anticipo una tale connessione andando alle lezioni regolarmente, alle riunioni degli amici e partecipando alle attività di divulgazione organizzate dal gruppo, a poco a poco ricevo il giusto risveglio dalla Luce Circostante e capisco che questi non sono problemi esterni ma che provengono dalla gestione superiore. Tutto nasce da una sola fonte: tutte le confusioni e tutti i disagi nella vita sono dovuti solo al fatto che non ho rafforzato abbastanza la mia connessione con il fine ultimo e non l’ho cercata.

Devo organizzare la mia vita in modo tale da comportarmi come un vecchio piegato costantemente alla ricerca di qualcosa che ha perso. Così devo andare avanti, guardando i miei piedi, controllando se ho perso qualcosa. Posso creare una mancanza più profonda e più complessa del desiderio che ora sta alla mia base e mi gestisce.

Ogni livello è costruito sul livello precedente, e la nostra percezione cresce e diventa dieci volte più marcata nella sensibilità dei vasi e nella loro chiarificazione. Se su un livello percepisco un centinaio di discernimenti diversi, ne distinguo dieci volte tanto sul livello successivo, il che significa un migliaio di discernimenti e, al livello successivo, diecimila discernimenti. È lo stesso desiderio, ma diventa semplicemente più raffinato e complesso. Improvvisamente identifico i dettagli su una più larga scala con una maggiore percezione in essa e sempre più discernimenti.

Lo sviluppo è dovuto alla moltiplicazione delle qualità, piuttosto che al potere. Il potere nel mondo spirituale è determinato dal numero di pezzi distinti per ogni impressione, sensazione. Da questo dipende il nostro avanzamento. La cosa principale è essere costantemente coinvolti nel lavoro pratico, negli studi e nelle azioni che risvegliano il desiderio di cercare le caratteristiche spirituali, valori più sublimi. Con questo approccio, lascio il cammino dello sviluppo naturale, col suo tempo, per il cammino della luce, l’accelerazione del tempo. Allora non dovrò sprecare la mia vita in vane speranze e avanzerò rapidamente e facilmente.
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Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah 10/02/14

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L’invidia e la dignità alzano il pigro dal divano

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come possiamo chiarire il nostro desiderio di connetterci al gruppo in maniera sempre più precisa?

Risposta: Il desiderio di per sé non sarà mai chiarito, se non attraverso il mio sforzo. Devo chinarmi e guardare sotto ai miei piedi continuamente, cercando di trovare ulteriori desideri, mancanze e problemi. Si tratta di un processo sgradevole e scomodo poiché è diretto contro il mio ego.

L’uomo è costruito fisiologicamente in modo da anelare egoisticamente il comfort e il riempimento. Gli ormoni che causano la gioia e la felicità si diffondono nel corpo mentre sono sdraiato sul divano guardando qualche film stupido ma divertente, e mangiando qualcosa di dolce e gustoso. In questo stato vi è l’emissione massima dell’ormone della gioia.

Se cerchiamo le possibilità di avanzare nel modo di Achishena (Io affretterò le cose), abbiamo bisogno di essere in uno stato completamente opposto. Io non posso sdraiarmi ma devo lavorare, raggiungere e acquisire delle mancanze aggiuntive. Devo chiarire cos’altro mi manca. Io sono alla costante ricerca di mancanze, come se stessi cercando cose spiacevoli, ed è questo il lavoro.

Come posso rendere questo lavoro più facile per me senza sfuggirne? Dopo tutto, il corpo resisterà sempre e quindi devo proseguire con il gruppo. Se mi assumo degli obblighi all’interno del gruppo e noi lavoriamo insieme, in qualche modo posso combattere contro me stesso e farlo. In caso contrario non posso.

Quindi, se vuoi ridurre il tempo e renderlo più utile e vantaggioso, avanzando facilmente e piacevolmente, è necessario trascinare ed obbligare il tuo corpo a lavorare sodo e in maniera sgradevole invece di sdraiarsi sul divano e godersi l’ozio. Puoi fare questo gioco con i tuoi sentimenti naturali di vergogna, invidia e onore, nel senso che utilizzi gli incentivi innati del livello umano e non del livello animale.

L’animale sta sdraiato sul divano, ma per connettersi agli altri, io ho bisogno di motivazioni umane, non bestiali, ovvero, invidia, bramosia e onore che mi fanno saltare dal divano. Un tale sistema deve essere organizzato in un gruppo e se non lo facciamo, allora stiamo semplicemente perdendo tempo per niente e non raggiungeremo e guadagneremo alcunché.

Dobbiamo essere in qualche modo connessi alla vita del gruppo mondiale. Se non c’è un gruppo locale, allora contattateci e prendete alcuni compiti. Connettetevi ai dipartimenti che abbiamo qui. In caso contrario non noterete nemmeno come il vostro corpo bestiale vi avvicinerà sempre verso qualcosa di comodo e facile. Sarete sempre soddisfatti e vi sembrerà che tutto vi vada bene e l’avanzamento sarà pari a zero.
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Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah 10/02/14, Il Libro dello Zohar

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Dr. Michael LaitmanDomanda: Ogni volta che l’uomo si annulla verso il gruppo gli viene aggiunto un altro punto nero?

Risposta: Questo è proprio il modo in cui l’Ubar (Embrione) cresce. Ogni nuovo punto viene unito ad esso formando il suo corpo e tutti i suoi organi, tutto il tempo ci viene richiesto un nuovo auto annullamento verso il gruppo. Questo è il nostro lavoro: raccogliere le cellule nel corpo dell‘Ubar che è il risultato di molte azioni di questo tipo.

In principio questi sono i punti generali che non hanno una precisa distinzione come le “cellule staminali”. E allora cominciamo a vedere delle distinzioni tra queste cellule. Non vediamo ancora gli organi specifici che stanno dietro a queste cellule: fegato, gambe, polmoni. Questi organi non funzionano ancora, ma predispongono soltanto le basi per il loro futuro. Ma è già possibile distinguere che queste diverse cellule hanno diversi modi di annullamento.

Molto più tardi, l’uomo comincia a sentire che esiste una connessione tra tutti i vari tipi di auto annullamento. Egli sperimenta costantemente tutti i tipi di disturbi e le reazioni ad essi, sia esternamente che internamente. A volte un problema arriva da fuori in modo speciale, provocando una risposta interna e particolare dentro di lui.

E altre volte appare in lui un disturbo interno che provoca una particolare risposta esterna. E secondo queste modalità, l’uomo inizia già a distinguere delle linee, valutando la loro altezza, anche se nel frattempo è ancora solo un Ubar.

In questo modo egli deve completare tutta la sua struttura verso la forma di Ein Sof (Infinito). Da un lato raggiunge la completezza della sua forma finale, ma d’altra parte si avvicina a questa forma definitiva in stadi. In questo modo egli passa attraverso tutte le fasi: Shoresh, Aleph, Bet, Gimel e Dalet.

Ciò significa che deve terminare l’Aviut de Shoresh del desiderio, e dopo i livelli di Aleph, Bet, Gimel e Dalet. Ma è impossibile finire la fase di Shoresh fino alla fine dell’ultimo livello Dalet, perché questo determina e influenza il livello precedente.

Ne consegue che l’uomo accresce tutte le caratteristiche in stadi, oscillando costantemente avanti e indietro, completando tutto l’insieme. Quindi, anche nell’Ubar fisico non vi è una crescita sequenziale, uno dopo l’altro, la testa, il corpo, le mani, le gambe; invece tutto cresce proporzionalmente.

Quindi il grado di sviluppo viene valutato in base a vari parametri. Ad esempio, per un bambino di due anni prendiamo in considerazione l’altezza, il peso, lo sviluppo interiore e la capacità di effettuare azioni particolari con le mani e i piedi. Esaminiamo tutto il suo livello che appartiene al livello di “Nefesh” nel suo complesso. Queste sono le stesse fasi della luna nuova che dobbiamo rinnovare tutto il tempo.
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Dalla preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah 16/02/14

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