Pubblicato nella 'Lavoro di gruppo' Categoria

Un aiuto nel lavoro spirituale

Domanda: I mezzi virtuali di comunicazione al giorno d’oggi sono molto ben sviluppati. Ci sono stati rivelati in questo particolare momento storico perché l’ego è esploso così intensamente che non saremmo stati in grado di fare a meno di loro?

Risposta: Certamente. Attualmente abbiamo ogni tipo di dispositivi che ci permette di stare in costante comunicazione reciproca. Possiamo scriverci e-mail, inviare immagini, parlare; tutto ciò che vogliamo! Questo cancella le distanze.

Possiamo vedere i nostri amici, la nostra Decina, sul nostro telefono o sullo schermo del computer, e allo stesso tempo parlare con loro come se fossimo in una connessione fisica costante. In realtà, questa connessione è fisica perché la sentiamo come una connessione normale.

Pertanto, ora si presta molta attenzione alla qualità della comunicazione. La distanza non conta, tutto dipende da noi.

Certo, la cosa più importante è la comunicazione interiore, ma è insufficiente. Questa deve essere supportata dalla connessione fisica. Senza questo, non saremo in grado di produrre continuamente sforzi interiori.

Dobbiamo ascoltare, vedere e capire i nostri amici, ammirarli e invidiarli, e sentire tutto questo. Altrimenti, come possiamo accingerci a lavorare?

[239170]

Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 27/06/2018

Materiale correlato:
I grandi kabbalisti sono anime speciali
Un’alleanza di anime connesse
New Life n.1070 – La connessione delle menti umane – 1’ Parte

“Tutto sarà con amore e amicizia”

Rabash, “Riguardo all’importanza degli amici”: “Ma per quanto riguarda l’amore per gli amici, quando gli amici si connettono per creare unità tra di loro, significa esplicitamente che sono uguali. Questo si chiama “unione”. Ad esempio, se fanno degli affari insieme e dicono che i profitti non saranno distribuiti egualmente, questa si chiama “unione”? Chiaramente, un’attività d’amore per gli amici deve essere realizzata quando tutti i profitti e i beni che rende l’amore per gli amici, saranno controllati equamente da loro. Essi non devono nascondere o celare nulla tra loro, ma tutto sarà con amore, amicizia, verità e pace”.

Questo estratto sembra descrivere lo stato ideale; ma è impossibile conseguirlo se il mio amico ed io non siamo connessi al Creatore. Potremo comportarci in questo modo solo grazie al fatto che ci connetteremo fra noi e poi a Lui. Solo questo ci può obbligare.

Domanda: Qual è il guadagno di questo?

Risposta: Non importa. Il beneficio può essere materiale o spirituale. La cosa principale è che solo il contatto con il Creatore può obbligarci e forzarci ad accettare le condizioni di garanzia reciproca, di unione e altri requisiti.

[237005]

Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 09/05/2018

Materiale correlato:
L’amicizia kabbalistica
L’Amore degli amici
Il Lavoro Interno di un Kabbalista: “L’Amore Degli Amici” – 24.05.10

L’unicità del metodo della saggezza della Kabbalah

Domanda: I membri di un gruppo kabbalistico sono persone che hanno molte capacità?

Risposta: Un gruppo kabbalistico è complesso, nel senso che coloro che ne entrano a far parte, hanno un grande ego e lo dirigono verso la realizzazione del Creatore. Il loro egoismo va oltre i confini del nostro mondo e questo ci fa capire quanto è grande.

Essi devono lavorare sul loro ego senza ucciderlo, abbassarlo o cancellarlo, ma piuttosto costruendo la proprietà opposta, la proprietà della dazione e dell’amore, per mezzo di una particolare ascensione al di sopra di esso. L’ego cresce continuamente, ma lo studente di Kabbalah costruisce la proprietà della dazione e dell’amore al di sopra di esso: l’ego cresce e così si costruisce la proprietà di amare e donare; l’ego cresce di più e aumenta la caratteristica di amare e donare agli altri. È così che lo studente cresce costantemente.

Pertanto, il metodo kabbalistico è complesso. Innanzitutto, lavora all’interno dell’essere umano, il quale vive in due stati: in uno stato è egoista mentre nell’altro viene trascinato verso la propria parte altruistica. Egli è combattuto tra questi due stati e non sa esattamente quale scegliere. Grandi discese, grandi ascese e un’enorme tensione tra di loro.

Il metodo gli spiega cosa dovrebbe fare mentre lavora costantemente per attuare la propria libertà di scelta. Questo non è facile.

Domanda: In questo lavoro, dove possiamo passare agli altri un atteggiamento positivo?

Risposta: In tutti gli stati, ma solo attraverso l’ambiente corretto.

[231715]

Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 8/02/2018

Materiale correlato:
Trasformare il male in bene
Ubriachi di Luce
Il percorso verso la dazione

Il gruppo è un mini-modello dell’umanità

I kabbalisti ci consigliano di unirci in gruppi che diverranno un modello di mini-umanità, dei mini-Adam, perché allora le leggi della comunicazione funzioneranno tra le persone come prima del peccato di Adam HaRishon. E in questo modo attireremo la Luce superiore, che ci influenzerà ancora di più e ci unirà.

Sembra proprio che vogliamo fare un salto in avanti nel tempo. Con il corso naturale dell’evoluzione, la Luce superiore ci farà pressione e ci unirà insieme in poche centinaia di anni da adesso. E noi vogliamo che accada ora!

Ecco perché eseguiamo tutte le azioni che ci vengono richieste, come i bambini piccoli che giocano e si sviluppano giocando. E in un modo simile, vogliamo costruire un gruppo in cui si realizzano le leggi della fine della correzione.

La Luce influenza il gruppo in risposta ai nostri sforzi, noi spingiamo perché questo avvenga. Secondo le leggi della natura, risvegliamo la Luce superiore per influenzarci di più e avanzare nella misura dei nostri sforzi e della forza del nostro desiderio. Quindi noi acceleriamo il tempo del nostro sviluppo. Questa è l’essenza del metodo della saggezza della Kabbalah.

Il desiderio di amare il nostro prossimo come noi stessi, che è la legge della fine della correzione, diventa il nostro obiettivo quotidiano.

[222776]

Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 06/03/2018, lezione sul tema: “La preparazione per la Pasqua”, Parte 2

Materiale correlato:
La storia del mondo alla luce della saggezza della Kabbalah – 1’ Parte
Un secondo prima della correzione
L’influenza impercettibile della Luce Circostante

I workshop in cerchio e la Kabbalah pratica – 4’ Parte

Il pasto kabbalistico

Domanda: Che cosa c’è di speciale in un pasto kabbalistico?

Risposta: Il pasto è l’azione più difficile nella saggezza della Kabbalah, perché durante il pasto la persona deve sentirsi come se fosse insieme con gli altri in una connessione comune e amarli. Lei vuole che tutti gioiscano dei buoni gusti che essa ora sperimenta.

Ci dovrebbe essere una tale connessione comune fra loro che la persona gode, non del gusto del cibo, ma del fatto che loro mangiano insieme e quindi questo è ciò che la riempie. Il gusto principale non è nelle leccornie in se stesse ma nel fatto che ora noi ci stiamo riempiendo l’un l’altro con la nostra relazione reciproca, l’amore, la connessione e l’unione.

Ne risulta che, durante il pasto, la persona sperimenti una grande tensione interiore. Dopotutto, deve costantemente controllare con quale intenzione sta prendendo ogni morso, mettendo il cucchiaio in bocca, masticando, deglutendo, e sentendo i sapori mentre mastica, deglutisce e digerisce il cibo.

Quindi, si trova nel processo del ricevere la Luce nel suo Kli (vaso) spirituale, in connessione con tutti gli altri perché il consumo spirituale del cibo è comune a tutti e non solo a ciascuno individualmente.

Pertanto, ognuno deve sentire che mangia il cibo insieme a tutti gli altri come un uomo con la stessa bocca, con una lingua, un palato e una gola. Las persona mastica con i 32 denti, il che significa che chiarisce i 32 flussi di saggezza (la Luce di Hochma).

Quando deglutisce, non sente il sapore del cibo ma il gusto di compiere quell’azione insieme a tutti. Trasforma quest’azione materiale nella ricezione della Luce nel Partzuf spirituale per il bene della dazione. Se fa così con rispetto per tutti, allora la persona può essere sicura che lo sta facendo anche insieme al Creatore. Pertanto, un pasto è un’azione spirituale molto difficile e richiede un conseguimento molto più alto di un workshop o di una riunione degli amici.

Tutto sommato, ci sono tre azioni eseguite da un gruppo kabbalistico che mira all’unificazione: un workshop, una riunione degli amici e un pasto.

Lo scopo di tutte queste azioni è di connettere la persona con il resto del gruppo in modo tale che smetta di sentirsi come un elemento separato, si dissolva nel gruppo e diventi inclusa in tutti come un intero. Così, essa perde la sua individualità egoistica e riceve l’intero Kli comune, la qualità della dazione, che tutti gli altri hanno già.

Lei esce dal proprio egoismo e viene inclusa negli amici, sentendo che non esiste nient’altro tranne loro. Mentre perde se stessa, entra nel mondo spirituale, nella sensazione del Creatore, che è l’elevazione ad un’altra natura basata sulla dazione e sull’amore.

[215211]

Dalla trasmissione di KabTV “New Life” 20/07/2017

Materiale correlato:
Il workshop in cerchio e la Kabbalah pratica – 1’ Parte
Il workshop in cerchio e la Kabbalah pratica – 2’ Parte
Il workshop in cerchio e la Kabbalah pratica – 3’ Parte

Un amore da favola

Domanda: Giocare a dimostrarsi amore è un metodo efficace solo in un gruppo di kabbalisti, oppure può essere utilizzato in qualsiasi gruppo che lavora insieme, in una famiglia o in qualsiasi altro luogo?

Risposta: Non so che cosa si faccia nei gruppi di lavoro. In un gruppo di kabbalisti, è necessario giocare a dimostrare l’amore per attirare la Luce circostante. Noi qui usiamo il metodo dell’induzione perché stiamo lavorando con forze della natura molto potenti.

Quando intenzionalmente mi sforzo per comportarmi amorevolmente con gli amici e loro fanno lo stesso con me, noi attiriamo verso di noi la forza superiore della natura, e allora questa forza comincia a costruire in noi questo tipo di atteggiamento e di interazioni.

Se vogliamo essere gentili l’uno con l’altro, allora dobbiamo agire come se fossimo sempre gentili, anche quando capiamo bene che, in realtà, non siamo affatto così. Ma sappiamo anche che mentre stiamo facendo questo, la Luce superiore ci corregge.

Domanda: È per questo che, ad esempio, quando fai un regalo ad un amico, devi dirlo a tutti e non nasconderlo?

Risposta: Naturalmente. Tutti devono saperlo. Stai dando un esempio positivo e pubblicizzi l’amore verso il mondo.

Tu devi fare doni e dimostrare l’amore agli altri in tutti i modi possibili. Ecco perché quando io do qualcosa, devo dirlo a tutti! Non è necessaria nessuna falsa modestia! Tutte queste sono comunque menzogne e non ti porteranno da nessuna parte. Lascia che avvenga il contrario, e lascia che le persone parlino di quale tipo di regali vogliono donarsi a vicenda.

[215177]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 11/06/2017

Materiale correlato:
Esau e Giacobbe: Una battaglia per il comando
Apriamo i rubinetti dell’amore per gli altri
Il Lavoro Interno di un Kabbalista: “Riguardo all’Amore degli Amici” – 23.05.10

Il segreto della felicità

Domanda: Il segreto della felicità è la connessione interiore dei cuori in un tutt’uno, ma che cosa è la connessione interiore? Come puoi descriverla? Che cosa dovrei desiderare?

Risposta: La connessione interiore è possibile solo attraverso il gruppo. In un incontro con gli amici, per esempio, dovresti immaginare di trovarti nello stato spirituale corretto. Per questo motivo si tengono gli incontri con gli amici, per creare questo stato dentro di te, per scolpirlo e per rimanervi per un’intera settimana, sino al prossimo incontro.

Tutto il metodo della saggezza della Kabbalah è mirato a ricreare la struttura corretta  dell’uomo, il che significa che ognuno si dovrebbe connettere con saggezza, emotività, consapevolezza, coerenza, con tentativi ed errori, ma sempre nel tentativo di assomigliare al Creatore.

[194223]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 19/06/2016

Materiale correlato:
Il Gruppo è più forte delle Klipot
Tutti potranno scoprire il Mondo Superiore
Una copertura attraente o una storia senza fine?

Che cosa è il dolore?

Domanda: Tu sostieni che se si fa del male ad un amico, allora si colpisce l’intero sistema. Ma che cosa è il dolore?

Risposta: Il dolore è la sensazione di mancanza di riempimento di un desiderio. Ci sono varie soglie nella sensazione di mancanza di riempimento. Una soglia seria causa dolore.

Domanda: Che cosa significa ferire un amico che fa parte della tua decina?

Risposta: Se è una buona decina, allora tu colpisci il tuo amico perché non ti senti realizzato all’interno di quella decina.

[213741]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 21/05/2017

Materiale correlato:
Qual è la causa della sofferenza?
L’uscita dal labirinto della sofferenza
È possibile la vita senza sofferenze?

Come possiamo rivolgerci correttamente al Creatore?

Domanda: Come possiamo rivolgerci al Creatore in maniera corretta per limitare il tempo in cui ci troviamo in occultamento?

Risposta: Penso che il punto qui non sia il Creatore, ma gli amici. Più mi avvicino al gruppo, più mi metterò sotto l’influenza della Luce che opera attraverso il centro del gruppo.

E’ solo attraverso il centro del gruppo che io posso rivolgermi alla fonte della Luce, al Creatore e chiedere per l’intero gruppo, non per me stesso. Essendo al centro del gruppo con tutti, riceverò l’influenza positiva della Luce.

[209384]

Da una videoconferenza con gli studenti del Learning Center russo, 21/05/17

Materiale correlato:
Dove possiamo rivelare il Creatore?
Tutte le richieste vengono dal basso e tutto il riempimento viene dall’Alto
Zona ad alto voltaggio nel centro del gruppo

Come nasce l’amore?

Domanda: L’amore fra gli amici nasce dall’unione all’interno della decina oppure no?

Risposta: L’amore per gli amici nasce dalla partecipazione regolare allo studio, dall’intenzione per l’unione con gli amici durante lo studio e dalla discussione comune dei diversi problemi.

L’amore emerge perché, quando la luce superiore ci influenza, cominciamo a sentire che assieme possiamo comporre un unico insieme. Vediamo che non ci sono più gli amici, ma solo i punti interni del desiderio per la spiritualità che è dentro di noi.

Dobbiamo raccogliere i nostri punti nel cuore e, se li connettiamo, riceveremo un recipiente spirituale in cui verrà rivelata la struttura del mondo superiore.

[209381]

Da una videoconferenza con gli studenti del Learning Center russo, 21/05/17

Materiale correlato:
L’amore dal punto di vista della Kabbalah
Nuova Vita 747, L’amore è il blocco di costruzione della realtà
L’amore vince sempre sull’odio