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Che cosa indica il termine “Modeh Ani” in ebraico?

La Modeh Ani è una breve preghiera che si recita ogni giorno al risveglio del mattino. In questa preghiera si ringrazia il Bore appena si aprono gli occhi dicendo: “Ti rendo grazie, Re vivente ed eterno, perché hai misericordiosamente recuperato la mia anima dentro di me; la tua fedeltà è grande!”. Una persona ringrazia il Bore, che riempie e controlla il mondo intero, per averle restituito l’anima e averle permesso di svegliarsi per conoscerLo. Questa preghiera segna l’inizio di un nuovo giorno.

Qual è il significato della preghiera Modeh Ani? Eccolo, pezzo per pezzo.

Modeh ani lefanecha” : Ti ringrazio. Per cosa si ringrazia il Bore? “Melech chai ve kayam“: Re vivente eterno, il che significa che Egli riempie il mondo intero, controlla il mondo intero e nessun altro. “Vivente”: significa che Egli esiste in tutto ciò che esiste. Senza la Sua presenza in qualcosa, questa non esisterebbe. “Melech chai ve kayam, she he chezarta bi nishmati“: “perché hai misericordiosamente ristabilito la mia anima dentro di me; la tua fedeltà è grande!”.

Il Bore prende l’anima alla sera e la restituisce al mattino, al risveglio. Una persona entra in un sogno, dove non controlla più se stessa,  quindi il suo evidente collegamento con il Bore viene interrotto. Solo il Bore è il padrone di essa durante il sonno, durante la notte. Al mattino una persona recupera la sua anima e ringrazia il Bore per questo. “Perché hai misericordiosamente ristabilito la mia anima in me” significa che il Bore ha deciso di restituire l’anima al corpo. Nel frattempo, altri potrebbero non svegliarsi affatto.

Secondo la saggezza della Kabbalah, “Dio” o “il Bore” è la qualità dell’amore e della dazione completa e incondizionata. È una forza spirituale priva di qualsiasi rappresentazione corporea, una forza che guida e sostiene la realtà, chiamata anche “forza superiore”, il suo scopo è uno solo: fare il bene. A tal fine, il Bore ha creato noi, che siamo destinati a raggiungere la bontà finale acquisendo la qualità divina ed eterna dell’amore e della dazione assoluti.

La preghiera è un appello alla forza superiore per correggere il proprio egoismo, il desiderio di godere solo per il proprio tornaconto. La trasformazione della nostra percezione e sensazione egoistica innata in una nuova percezione altruistica avviene attraverso un atto chiamato “preghiera”.

Questa preghiera, tuttavia, non ha nulla a che fare con il giorno e la notte. Nella Kabbalah, il giorno è quando siamo illuminati, cioè possiamo vedere e sentire, mantenendo una connessione con il Bore. La notte è quando cala uno stato simile al crepuscolo sull’anima e sul cuore. Quando poi arriva l’alba e abbiamo una connessione con il Bore, recitiamo questa preghiera.

Non è necessario recitare le parole esatte di questa preghiera. È più importante sentirle nel cuore. Possiamo dire al Bore dal cuore quanto sia bello essere collegati a Lui, e questo è per me un giorno; e quanto sia brutto e triste per me essere solo senza il Bore, e questo è come la notte. Sono grato al Bore per avermi svegliato e per avermi dato le condizioni per avvicinarmi a Lui.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.   

Perché le persone sono influenzate dalla pubblicità?

Siamo influenzati dalle pubblicità perché le aziende studiano ciò che vorremmo e creano annunci che individuano i nostri desideri, stuzzicando il nostro appetito con l’uso di varie tecniche di inganno e dissimulazione.

Ad esempio, se inizialmente desideriamo un iPhone, gli inserzionisti ci mostrano che è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno e che dovremmo pensarci e informarci.

Ci propinano poi pubblicità che mostrano uomini di successo e belle donne con l’iPhone in mano, scatenando il nostro desiderio di accettazione e rispetto sociale, e quindi iniziamo a provare la sensazione di volerne uno anche noi.

In altre parole, la pubblicità ci influenza manipolandoci psicologicamente affinché non solo desideriamo il prodotto pubblicizzato, ma desideriamo anche i sentimenti e le percezioni di noi stessi che la pubblicità instilla in noi. Nel caso dell’iPhone, non vogliamo solo l’iPhone, ma vogliamo vederci come persone di successo, belle, fortunate e ben vestite, e che siamo insieme ad altri con queste caratteristiche.

Siamo fatti di desideri. I desideri individuali che abbiamo tutti, indipendentemente dalla nostra partecipazione alla società, sono quelli di cibo, sesso e famiglia. Oltre ai desideri individuali, abbiamo desideri sociali che derivano dalla nostra interazione con gli altri: desideri di denaro, rispetto, fama, controllo e conoscenza. E oltre ai desideri sociali, abbiamo un desiderio spirituale che ci fa interrogare sul significato e sullo scopo della nostra vita.

Abbiamo la capacità naturale di soddisfare i nostri desideri individuali e sociali senza bisogno di pubblicità. Tuttavia, i pubblicitari creano determinate forme e immagini di come soddisfare tali desideri per vari segmenti della società. Ci studiano e ci vendono prodotti di cui non abbiamo bisogno.

Se i prodotti fossero essenziali, non avrebbero bisogno di pubblicità. Per esempio, abbiamo bisogno di fare pubblicità al pane in caso di carestia?

Dove sono cresciuto io, in Unione Sovietica, non c’era pubblicità perché non c’era nulla sugli scaffali dei negozi. A quei tempi nessuno faceva fatica a comprare qualcosa. Allo stesso tempo, però, in America c’era molta pubblicità, perché era un luogo che ospitava una sovrapproduzione di beni, e l’obiettivo delle pubblicità era quello di spingere le persone a comprare.

Nel nostro tempo, tuttavia, il desiderio spirituale sta emergendo in un numero sempre maggiore di persone, che chiedono risposte alle domande esistenziali più importanti della vita: Qual è il senso della vita? Chi siamo? Da dove veniamo? Dove siamo ora? Dove siamo diretti? Che cos’è la realtà? Inoltre, perché c’è tanta sofferenza nel mondo?

Le risposte a queste domande non possono essere confezionate come prodotti che possiamo acquistare d’impulso e che richiedono l’inganno dei pubblicitari per indurci a comprarli. Le risposte a queste domande richiedono invece una saggezza educativa e un metodo che ci guidi con principi e consigli su come applicarci a livello di pensiero, desiderio e azione, e in relazione con le altre persone, per farci avanzare a un livello di coscienza superiore.

Pertanto, man mano che i nostri bisogni si spostano verso la richiesta di un appagamento più profondo del nostro desiderio spirituale, anche le richieste delle persone si allontanano gradualmente dai livelli su cui agisce la pubblicità. Oggi abbiamo sempre più bisogno di saggezza, di un metodo, di principi e di consigli per orientarci in un’epoca in cui il nuovo desiderio spirituale continuerà a emergere in un numero sempre maggiore di persone.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.   

 

Perché alcune persone sono mancine e altre destrorse?

Secondo la saggezza della Kabbalah, esiste un livello di realtà superiore in cui le connessioni tra diversi fenomeni nel nostro mondo si connettono alla radice, come il rovescio di un’ immagine ricamata. 

Quando le forze discendono dalla realtà superiore a quella che percepiamo e sentiamo, si formano persone destrorse, altre mancine e altre  ambidestre, queste ultime sono molto più rare. 

La maggior parte delle persone sono inizialmente mancine e si convertono semplicemente in destrimani. Unendo le mani e vedendo se il pollice destro o sinistro è in alto, possiamo capire se in origine eravamo destrimani o mancini.

La radice del fatto che siamo destri, mancini o ambidestri risiede in ciò che la Kabbalah chiama le tre linee che fondano la nostra anima. Alcune persone provengono più dalla linea destra, altre più dalla sinistra e il terzo tipo si trova nel mezzo. Dipende dal tipo di anima, perché tutti noi siamo interconnessi in un unico sistema, un’anima, e ognuno di noi ha una funzione unica in quel sistema, come le varie cellule e gli organi di un corpo umano.

Inoltre, molte cellule e organi del nostro corpo operano in direzioni diverse e non necessariamente coincidono. Un altro esempio di questo tipo di sistema è un’automobile, con le sue varie parti che si muovono in direzioni diverse, alcune girano in avanti, altre indietro, e di conseguenza servono reciprocamente a spingere l’intera auto in avanti. La nostra vita è simile: ognuno sembra funzionare in modo versatile, ma c’è un equilibrio generale.

Pertanto, non importa se una persona è destrorsa e un’altra è mancina. Queste sono solo espressioni esteriori dei nostri stati interiori, delle qualità che scendono nel nostro mondo. La questione è se cerchiamo di completare in modo armonioso e pacifico le qualità degli altri, cioè di non usare le nostre qualità per competere e sopprimere gli altri, ma per avvantaggiarli.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

In che modo la spiritualità può giovare a una persona?

Quando raggiungiamo la spiritualità, raggiungiamo l’eternità e la perfezione, lo scopo della vita.

Per raggiungere questo stato è necessario sviluppare legami umani positivi. Scopriamo così la vera uguaglianza, la sicurezza, la felicità, la fiducia e l’amicizia.

Quando intraprendiamo il cammino spirituale, possiamo trovarci a superare problemi come la depressione, la solitudine, l’ansia, lo stress, i problemi ambientali, e otteniamo gli strumenti per risolvere i problemi della famiglia e della società in generale.

Anche se riusciamo a vivere la migliore vita materialista possibile, guadagnando molto denaro, comprando tutto ciò che desideriamo e vivendo il più possibile a nostro agio, la nostra vita finirà comunque entro certi limiti, che sia tra settanta, ottanta, novanta o anche cento anni, ma finirà.

Il viaggio spirituale, tuttavia, è un invito a raggiungere la realizzazione attraverso lo stile di vita più felice, sicuro ed equilibrato, attraverso il quale arriviamo a sentire la nostra prossima vita generando la percezione e la sensazione di una realtà completamente nuova.

Non siamo mai soli nel cammino spirituale.  Percepiamo come la spiritualità sia per tutti, insieme. Il cammino ha ascese e discese, e noi sentiamo una sorta di ebbrezza quando ci innalziamo spiritualmente, e iniziamo ad ottenere il prossimo grado spirituale.

Qual è il prossimo grado spirituale? È uno stato in cui tutti si sentono come un unico insieme. Non è un sentimento in cui ognuno di noi sente i propri piccoli mondi e le proprie vite individuali.

Ognuno di noi è come una cellula di un organismo enorme. Nella nostra vita corporea, distaccata dalla spiritualità, sentiamo solo la piccola vita della cellula. Ma quando saliamo al grado spirituale successivo, ci sentiamo come parti di un unico organismo comune, e sentiamo la vita di quell’intero organismo. Questa vita è eterna e perfetta perché è congruente con la traiettoria della dazione e dell’amore, qualità proprie della natura.

Raggiungere la spiritualità è un processo che consiste nel collegare le parti rotte del grande organismo globale di cui siamo parte in un unico grande insieme, invitando la forza d’amore e di dazione della natura come collante tra le nostre connessioni.

Si sperimenta allora la vita dell’intero, un organismo che esiste per sempre, sostenuto dalle qualità eterne dell’amore e della dazione. Si chiama “anima” e c’è un’unica anima per tutti.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman. 

Cosa c’è prima del pensiero?

Il fondamento di tutto, l’unica materia che è stata creata, è il desiderio.

Il desiderio è quindi primario, e il pensiero è un risultato del desiderio.

Tuttavia, per ottenere ciò che desideriamo, la mente si sviluppa accanto al desiderio, in corrispondenza con esso.

Non importa quanto possiamo resistere all’idea che il desiderio precede il pensiero, nondimeno la mente, e quindi il pensiero, è la serva del desiderio, sviluppandosi unicamente per il gusto di servire il desiderio.

Non possiamo quindi mai rendere le nostre menti obiettive e indipendenti dai nostri desideri. Ma possiamo cambiare i nostri desideri sotto l’influenza dell’ambiente (vedi l’articolo “La libertà” del Kabbalista Yehuda Ashlag [Baal HaSulam]), cioè sotto l’influenza dell’impeto educativo sociale, culturale e di altro tipo che ci circonda. In altre parole, possiamo osservare esempi nel nostro ambiente che promuovono l’importanza di soddisfare un desiderio piuttosto che un altro e, così facendo, possiamo cambiare ciò che desideriamo.

Comprendendo questo principio e l’enorme importanza dell’influenza dell’ambiente su di noi, quindi sotto l’influenza di un ambiente che ci conduce allo scopo ultimo della nostra vita, a una connessione armoniosa in cui riveliamo la forza positiva nascosta nella natura, possiamo sviluppare costantemente sia i nostri desideri che le nostre menti in armonia.

Inoltre, se abbiamo grandi desideri ma la nostra mente non è sviluppata per realizzarli, potremmo perdere la nostra capacità di controllarci sensatamente.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Il fattore principale dell’educazione

Domanda: Quando ero un bambino, dall’età di sei anni fino ai sedici, i miei genitori mi portavano allo stadio per correre cinque chilometri. Ogni fine settimana andavamo in montagna e correvamo per 24 chilometri. Dopodiché, ho sviluppato un odio profondo per lo sport.

Quando si dà a un bambino un’educazione che lo aiuterà in futuro, come si può essere sicuri che non si spaventi e non scappi da essa?

Risposta: L’educazione deve avvenire sotto l’influenza dell’ambiente. I genitori sono, ovviamente, buoni. Ma in linea di principio, in qualsiasi società, un bambino non viene educato dai genitori. Viene educato dall’ambiente, dalla comunità, da una grande famiglia, come un gregge.

Già nel grembo materno, il bambino viene educato. Poi nasce e cresce accanto alla madre, vicino al suo seno, dopo si allontana un pò e la sua educazione avviene sotto l’influenza della società.

Questo significa che prima abbiamo lo sviluppo animale interiore, poi, dopo la nascita, quello esteriore, preparatorio, il periodo dell’allattamento. Fino all’età di tre anni, il bambino non è socialmente sviluppato, ma a partire dall’età di tre anni, la società entra a far parte della sua educazione.

Qui, non ci deve essere traccia dell’influenza dei genitori. È l’influenza della società che mostra a un individuo ciò che è importante, che l’interazione con la società stessa è importante e anche l’integrazione con essa.

Questa è la corretta educazione, soprattutto nella nostra epoca in cui stiamo entrando nel periodo di una società globale integrale, che si sta ancora formando, e che in un modo o nell’altro si realizzerà. Quindi, più insegniamo al bambino l’arte della comunicazione e dell’integrazione con la società, meglio è per lui. Sarà poi la società a dirgli se deve correre allo stadio.

Ma solo insieme con gli altri. Così sarà più semplice, più facile, più interessante e attraente per lui. Lo farà con piacere, e non sotto la pressione dei suoi genitori.

Vedi le impressioni che hai! Se lo avessi fatto con i tuoi coetanei, forse ti saresti impegnato dieci volte di più, saresti stato ispirato, come con tutti i giochi dell’infanzia.

 

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Da KabTV’s “Ho ricevuto una chiamata. L’influenza della società”. 30/4/11

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La natura risponde alle azioni umane?

Pensate ai miliardi di auto che guidano con il dispositivo Mobileye, che ci avvisa se ci avviciniamo troppo a un altro oggetto.

Il sistema della natura in cui ci troviamo funziona in modo simile: ci avverte quando compiamo determinate azioni e ci fornisce un riscontro in merito. Quindi, in base alla nostra partecipazione alla natura, riceviamo le sue risposte. 

Come funziona questo meccanismo? Funziona perché la natura ha delle leggi.

Le leggi della natura agiscono su tutti e su tutto per farci evolvere verso lo stato più perfetto, armonioso ed equilibrato.

Lo stato di massima perfezione e armonia si ha quando tutte le parti della natura entrano in connessione armonica, in equilibrio con le leggi della natura.

Riceviamo una risposta positiva dalla natura quando le nostre azioni corrispondono allo stato di connessione armoniosa che la natura desidera raggiungere. Allo stesso modo, riceviamo una risposta negativa quando le nostre azioni si oppongono allo stato di connessione armoniosa che la natura desidera raggiungere.

Poiché attualmente siamo lontani dall’imparare e dall’influenzarci a vicenda per raggiungere una connessione umana armoniosa, accumuliamo sempre più problemi nella nostra vita. I problemi crescenti che sperimentiamo sono un riscontro della natura che cerca di dirci che ci stiamo orientando in modo sbagliato, che per sperimentare una risposta positiva da parte della natura, dobbiamo dirigerci verso una connessione armoniosa ed equilibrata tra di noi.

Prima ci applichiamo a imparare e a influenzarci reciprocamente per connetterci in modo positivo, prima vedremo la nostra vita passare da una vita di crescente sofferenza e vuoto a una vita di sempre maggiore felicità, armonia e pace, grazie alla nostra crescente congruenza con le leggi della natura.

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È possibile per un ebreo essere antisemita?

Un ebreo può essere antisemita perché essere ebreo non significa avere una  nazionalità.

Essere ebreo significa essere portato ad “amare il tuo prossimo come te stesso”, per esempio, avere un’attrazione per l’unità. Si tratta di un tipo speciale di percezione della realtà in cui una persona pensa che tutti abbiano bisogno di una connessione armoniosa più di ogni altra cosa.

Le persone che sono immerse nell’amor proprio, che enfatizzano i propri bisogni personali a spese del prossimo, non  sono ebree. 

Pertanto, per fermare l’antisemitismo, deve emergere tra gli Ebrei la forza unificante dell’amore. Questo potrà succedere quando capiremo che senza avvicinarci gli uni agli altri, spariremo dalla faccia della terra.

 

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Perché oggi così tante persone sposate hanno anche un amante?

Grazie alla crescita dell’ego umano, oggi viviamo abbastanza a lungo.

In passato si viveva dai 30 ai 40 anni e prima ancora si moriva all’età di 20-25 anni. La nostra durata di vita è gradualmente aumentata fino al punto che oggi è comune vivere fino a circa 90 anni.

Ci troviamo quindi ad affrontare il problema della nostra capacità di sopportare psicologicamente una tale longevità. Per esempio, alcuni studi sostengono che l’aumento del cancro è dovuto alla nostra vita più lunga, che se vivessimo 20 anni in meno non svilupperemmo vari tumori; e se vivessimo anche altri 20 anni in meno, forse questi tumori non emergerebbero affatto.

Pertanto, l’allungamento della vita delle persone oggi è una delle ragioni dell’aumento dei divorzi,  le persone scoprono di non poter vivere insieme per tanti anni.

L’allungamento della vita è uno dei risultati della crescita dell’ego umano in proporzioni esagerate. Un altro fenomeno del nostro ego massiccio oggi è che semplicemente non riusciamo essere soddisfatti della varietà di piaceri che ci circondano, e il sesso è il piacere più grande e accessibile della vita.

Si scopre così che le persone giustificano sempre di più la loro infedeltà, tanto da non chiamarla più “infedeltà” per quanto è diventata ordinaria.

Penso che nei prossimi anni non ci saranno più famiglie che vivono tutta la vita in un unico matrimonio. Viviamo in un’epoca in cui abbiamo adottato il sesso, l’alcol, le droghe e lo sport per coprire l’insoddisfazione, il senso di disperazione e la mancanza di fiducia che proviamo in generale. L’umanità si rivolge a questi mezzi come un modo per sfogarsi, come una specie di stimolo di cui la persona moderna ha bisogno.

Quindi, non posso in nessun caso criticare qualcuno, capisco la necessità nel mondo attuale.  

Questo fenomeno può cambiare in base a un cambiamento del nostro atteggiamento verso il mondo e verso la vita. Inoltre, tale cambiamento non deve essere attuato nemmeno in una persona, ma nel nostro ambiente, cioè nelle nostre influenze sociali, culturali ed educative. Se i valori della nostra società cambiano e diventano più flessibili, con un maggiore sostegno e incoraggiamento verso connessioni reciproche positive, ci alimenteremo di una nuova sensazione di fiducia e sicurezza. In altre parole, più sentiamo che la nostra vita si riempie di soddisfazione, speranza e fiducia, meno saremo attratti dai numerosi giochi problematici e dal loro conseguente rilassamento sotto forma di sesso. La nostra vita diventerà quindi più calma ed equilibrata.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Come motivare una squadra?

La motivazione di squadra più efficace è  l’unione, quando i membri del gruppo attribuiscono ad esso una importanza prioritaria e la aumentano costantemente fino al punto in cui non hanno più bisogno di comunicare verbalmente. 

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