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Qual è la differenza tra gioia materiale e spirituale?

Noi proviamo gioia per le gratificazioni materiali quando realizziamo i nostri desideri.  

Proviamo gioia spirituale quando soddisfiamo gli altri che inizialmente erano estranei, ma che poi diventano persone care. In questo modo ci rallegriamo per la loro realizzazione.

La differenza tra questi due tipi di gioia è che, la gioia materiale deriva dalla realizzazione dei nostri desideri, ed è limitata; mentre la gioia spirituale proviene dal soddisfacimento dei desideri altrui, che sentiamo come illimitata. 

Perché proviamo un soddisfacimento limitato nella gioia materia e uno illimitato in quella spirituale?

La gioia materiale deriva dall’appagamento dei nostri desideri corporali che possono soddisfare solo noi stessi. Questi desideri sono quindi limitati nella quantità e di conseguenza, nell’ammontare di forza della gioia nelle sue sensazioni. In altre parole le nostre vite sono limitate dalle dimensioni del nostro mondo, cioè  dalla percezione della realtà che riceviamo attraverso i nostri cinque sensi.

Quando cominciamo a soddisfare gli altri, raggiungiamo un grado di appagamento senza limiti, in cui acquisiamo un senso di eternità e di perfezione.

Tuttavia, possiamo raggiungere questo grado solo a condizione di amare gli altri, cioè quando siamo pronti a soddisfare gli altri all’infinito, perché allora ci connettiamo simultaneamente con la forza superiore dell’amore, della dazione e della connessione.  

Questa forza superiore ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno per soddisfare gli altri.

Quindi noi incanaliamo questa forza superiore attraverso di noi verso gli altri, che diventano le persone più amate e desiderabili. Di conseguenza otteniamo un’opportunità illimitata di soddisfare tutti e di provare una grande gioia nel farlo. 

La gioia spirituale è quindi la sensazione di un immensa ed eterna gioia che percepiamo quando un flusso infinito di piacere ci attraversa dandoci la sensazione spirituale di vita eterna. Per poter raggiungere questo livello dobbiamo prima  amare gli altri. 

“Ama il tuo prossimo come te stesso” è il precetto principale perché se ci avviciniamo ad esso, allora avanziamo in modo ottimale verso la spiritualità e arriviamo a realizzare pienamente noi stessi. Se non ci muoviamo verso l’amore per gli altri, allora qualunque cosa facciamo nella nostra vita si allontana nella sua transitorietà.    

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.