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Può la Kabbalah essere compresa senza conoscere l’ebraico?

È possibile comprendere la Kabbalah in qualsiasi lingua. Inoltre, è auspicabile studiare la Kabbalah nella propria lingua madre. Tuttavia, allo stesso tempo, ci sono un certo numero di termini Kabbalistici in ebraico che si dovrebbero imparare per avanzare nello studio.

Ad esempio, la parola ebraica “Partzuf” si traduce letteralmente con “faccia”, ma nella saggezza della Kabbalah ha un significato completamente diverso e nessun termine può esprimere correttamente il suo significato spirituale a parte la parola “Partzuf”. Una situazione simile si ha con molte altre parole. Se pensi a “Partzuf” come “faccia” e ad altre parole tipo “Rosh” come “testa” e “Raglaim” come “gambe”, cioè gli usi ebraici quotidiani di questi termini, allora diventerai del tutto confuso e perderai completamente il punto.

Queste parole e molte altre sono la terminologia dell’anima, e gradualmente arriviamo a percepirle come tali man mano che avanziamo nel metodo della Kabbalah.

Penso quindi che non abbia senso tradurre queste parole. Allo stesso modo, in molte delle professioni del mondo, molte parole rimangono nella loro lingua originale. Ad esempio, il latino è usato in medicina, l’italiano è usato in musica e ogni tipo di espressione in tedesco e inglese è usata nei linguaggi tecnici internazionali. 

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.