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L’unicità dello sviluppo umano

 

Fisicamente gli esseri umani sono molto simili ad altre specie di scimmie. In effetti, siamo molto meno capaci di altre specie, siamo molto più deboli, ci muoviamo più lentamente, siamo più soggetti alle malattie e non sappiamo arrampicarci sugli alberi. Allora com’è che siamo diventati “i signori della Terra?” La risposta non sta nelle nostre abilità ma nell’unico desiderio che solo gli umani hanno: il desiderio di andare oltre questo mondo, il desiderio di spiritualità!

Il desiderio spirituale ci fa porre delle domande che sviluppano il nostro cervello, e ciò ci rende più intelligenti di tutte le altre specie che non mettono in discussione le loro condizioni o circostanze.
Ma non ci chiediamo solo come rendere la vita più comoda o facile; ci chiediamo anche, e questo è il più importante, a cosa serve la vita. Tutto ciò che abbiamo sviluppato, dall’arte alla tecnologia, all’industria, alla scienza, alla religione e alla filosofia, tutto ciò che ci rende umani appartiene alla ricerca dello scopo della vita. Questa ricerca ci ha sviluppato al punto che siamo diventati i signori della Terra.

Eppure, mentre la ricerca dello scopo della vita ci ha sviluppato ben oltre qualsiasi altro animale, ci ha anche lasciato intensamente frustrati. L’inspiegabile follia che il mondo sembra attraversare in questi giorni, sta accadendo a causa di questo desiderio di trovare una risposta alla domanda tormentante sul significato della vita. Nella nostra frenetica ricerca, che spesso è una pulsione inconscia, corriamo impazziti in ogni direzione e distruggiamo tutto sul nostro cammino.

Tuttavia, gradualmente, ci renderemo conto che possiamo trovare il nostro scopo non dentro di noi, ma tra di noi. Lo scopo della vita è quello di elevarci a un livello in cui comprendiamo come funziona tutto e perché, vale a dire che capiamo il pensiero dietro la creazione stessa. Per ottenere ciò non dobbiamo studiare ogni parte nello specifico, ma come tutte le parti lavorano insieme per creare la realtà. In altre parole, se comprendiamo le connessioni tra di noi, comprenderemo la realtà e noi stessi. Solo allora la follia umana si placherà.

Per comprendere le nostre interconnessioni abbiamo bisogno di ricostruire il sistema che la natura ha creato. Ecco perché abbiamo l’un l’altro. Se creiamo tra di noi lo stesso tipo di connessioni che esistono nel resto della realtà, capiremo il resto della realtà. Quando conosceremo la realtà comprenderemo che è basata sull’equilibrio e l’armonia. Ogni parte prende solo quello di cui ha bisogno, mentre il resto delle sue azioni aiuta a mantenere il sistema. Nella società umana ciò può essere fatto solo se le persone sviluppano l’amore reciproco. In tal caso, prenderanno per sé solo ciò di cui hanno bisogno, ma, cosa più importante, lavoreranno con tutto il cuore per il bene della società.

Proprio come i membri di una famiglia sono premurosi gli uni verso gli altri e si aiutano a vicenda perché si amano, tutta l’umanità può sviluppare consapevolmente tali connessioni e quindi comprendere tutta l’esistenza, poiché tutte le parti della realtà sono istintivamente premurose e si aiutano a sostenersi a vicenda. Poiché ciò che arriva istintivamente a tutte le creazioni, arriva a noi faticosamente e dopo molte riflessioni, non saremo esseri automatizzati che corrono d’ istinto, ma esseri umani consapevoli, coscienti del loro scopo nella vita e di come possono raggiungerlo.

Didascalia foto:Un gruppo di persone prega insieme sulla spiaggia vicino al sito del Champlain Towers South Condo a Surfside venerdì 25 giugno 2021. Foto di Pedro Portal/Miami Herald/TNS/ABACAPRESS

La mamma e il papà sono incancellabili!

Commento: Una scuola di New York insegna ai ragazzi un nuovo linguaggio, nel quale non ci sono le parole “mamma”, “papà”, “bambino”, “bambina”. Tutti questi termini sono considerati offensivi dall’amministrazione scolastica. Al posto di mamma e papà si raccomanda dire: adulti, parentela, famiglia. Al posto di padre e madre dovrebbero essere usati dei termini di genere neutrale: genitore o tutore; invece di marito e moglie: compagno. Insomma gradualmente nel mondo si fa strada una nuova lingua. Sarà accolta?

Risposta: Non sarà accolta. Quel che è dato dalla natura, è dato dalla natura. Tutto qui. Non c’è altra soluzione. Sostituire mamma e papà?!

Domanda: Praticamente, questi termini: papà, mamma, e in ebaico: “ima”, “aba”, sono stati presi da uno stato di cose naturale? Così le piccole labbra del bambino cominciano a dire: papà, mamma, “ima”, “aba”?

Risposta: Certamente.

Domanda: Questo è inevitabile?

Risposta: Sì. 

Commento: Nemmeno se le persone vorranno modificare questo linguaggio? 

Risposta: Questo va contro i gradini della natura, la quale in tal modo ci ha identificato. All’uomo questi gradini vengono attribuiti per l’eternità. Quelli degli animali invece svaniscono. Dopo due tre anni i cuccioli si separano dai genitori. Più precisamente dalla madre, in quanto il padre in questo non determina assolutamente niente. 

Commento: E se il cucciolo si incontra sua madre fra tre anni, non la riconosce nemmeno? 

Risposta: Non solo non la riconosce, ma insieme danno inizio a una nuova prole. Voglio dire che si disconnettono totalmente dal passato. La mamma serve soltanto per nutrirlo, istruirlo, diciamo nel corso dei due-tre anni, questo dipende dalla specie, e basta. Di conseguenza non c’è più niente. 

Commento: E all’uomo questo rimane per tutta la vita? 

Risposta: Per tutta la vita, di generazione in generazione. E noi ancora siamo curiosi di sapere chi c’era nelle nostre esistenze passate. Lo troviamo molto interessante. 

Domanda: Allora perché attualmente si mette in atto questa violazione, che un marito e una moglie sono “partner”; una mamma e un papà sono “genitore, tutore”? 

Risposta: Tutto questo va a mutilare il linguaggio, le relazioni tra la gente. Sono tutte deformità egoistiche, le quali affiorano all’esterno e si mostrano sempre più giuste e determinanti. Tutto questo passerà. Non serve neanche combatterlo, tutto questo morirà. Basta lasciar passare un po’ di tempo e tutto scomparirà. 

Domanda: E cosa accadrà? 

Risposta: Non accadrà nulla, la mamma e il papà sono incancellabili.

 

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Tratto dal programma televisivo “ Le notizie con Michael Laitman” 05.04.2021

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Dite apertamente la verità o tacete

Commento: Uno studente le chiede: “Voglio capire come posso fare a coesistere con me stesso. Non posso fare a meno di dire la verità alle persone. Mi sento male se tengo nascosto qualcosa e, quindi, danneggio continuamente i rapporti con le altre persone; sono capace solo di dire la verità. Non so cosa fare.” Questo mi sembra un grido disperato…..

La mia risposta: Questo non è un pianto sincero. È un grido di egoismo perché vuole imporre agli altri la propria opinione. Crede di comprendere lo stato degli altri, il loro stato sbagliato, il loro possibile stato corretto, e vuole imporre loro la sua comprensione. Questo è egoismo assoluto che deve essere semplicemente distrutto dentro di sé.

Chi ti dà il diritto di imporre agli altri la tua opinione, i tuoi sentimenti e i tuoi gusti?! Se lo aspettano da te?! Anche se pensi che questo ti renderà migliore, non ti dà ancora il diritto di avvicinarti a loro e iniziare a riempirli con i tuoi ragionamenti, gusti, obiettivi e così via.

Commento: Devo dire che ci sono molte persone che la pensano così.

La mia risposta: Anche questo è un tipo di educazione…

Domanda: C’è, in generale, una determinata verità che deve essere raccontata alle persone?

Risposta: La verità sta solo nel dare alle persone il libero arbitrio in modo che scelgano la propria verità… e questo è tutto. Questa è la cosa più importante nell’educazione dei figli e anche nei rapporti tra adulti.

Domanda: Come possiamo metterla in pratica?

Risposta: Insegna ad ogni persona la tecnica della corretta rivelazione della vita. Se fosse così, allora vivremmo tutti perfettamente, e così sarà un giorno…

Domanda: Cosa succede se una persona crede al 100% di avere ragione e si sente obbligata a comunicarlo agli altri?

Risposta: Allora deve rinchiudersi e tappare la propria bocca per non soffocare nella propria verità!

Lei ha davvero un grande egoismo! Questo egoismo non le permette nemmeno di accorgersene. L’unica cosa che una persona può fare è semplicemente capire quanto è egoista e che ora si sente solo obbligata a influenzare gli altri con la propria opinione.

È orribile! Questo è scritto molto chiaramente: “Il limite più alto della saggezza sta nel silenzio”.

Domanda: Cioè, è meglio stare zitti in questo momento?

Risposta: Sì.

 

 

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Dr. Michael Laitman”, 15/03/2021

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A quel punto non vorremo più distruggere niente

Domanda: L’Unesco ha condotto un sondaggio sui problemi che preoccupano di più gli abitanti del pianeta. Sono state intervistate 15 mila persone in tutto il mondo, il 57% erano giovani al di sotto dei 35 anni.
E’ emerso che il primo problema che affligge l’umanità è il surriscaldamento globale con la conseguente scomparsa di certe specie della fauna e flora terrestri.
Questo è stato dichiarato da circa il 60% degli intervistati.
Il secondo sono i conflitti e la violenza.
Il terzo la discriminazione e la disparità.
Il quarto la mancanza di acqua, cibo e abitazioni.
Secondo il suo parere, qual è il problema principale che l’umanità dovrebbe risolvere?

Risposta: Come coesistere in un’atmosfera affabile, buona, favorevole e rassicurante per noi e i nostri figli.E’ fondamentale capire come possiamo gestire la natura o, perlomeno, noi stessi per avvicinarci di più alla natura.

Domanda: A quel punto io, i miei vicini e i miei cari staremo tutti bene?

Risposta: Certo. La cosa più importante è scoprire la causa degli innumerevoli conflitti che ci sono fra di noi e fra noi e la natura. La causa! E allora diverremo consapevoli di cosa rappresenti per noi il maggiore pericolo e di come comportarci.

Domanda: E qual è la vera causa?

Risposta: L’enorme incongruenza fra noi, il nostro immenso egoismo, che ci divide, ci respinge e ci pone l’uno contro l’altro non permettendoci di unirci e in tal modo di portare noi stessi e tutto il mondo circostante all’equilibrio, ad uno stato buono.

Non esiste nient’altro. L’unica forza che danneggia tutto nel mondo è l’egoismo umano. Cerchiamo di capire in che modo possiamo manovrarlo.

Come potete osservare, quando l’essere umano abbandona un luogo, come ad esempio Chernobyl, tutto immediatamente si calma, non ci sono più problemi, la natura fiorisce.

Ma se riuscissimo a rimuovere l’egoismo dall’uomo, di quest’ultimo non rimarrebbe altro che lo zero assoluto! Quindi non dobbiamo pensare a come eliminarlo, ma a come correggerlo, in modo tale che diventi una forza positiva e non negativa.

Questo è evidente da come la madre si prende cura del suo bambino. Voglio dire che le persone sono capaci di farlo, se provano amore l’una per l’altra, nonostante siano egoiste. Quindi abbiamo solo bisogno di implementare l’amore per il prossimo. Tutto qui.

Non dobbiamo sconfiggere nulla ma, al contrario, dobbiamo aumentare l’amore per il prossimo. Così tutto si aggiusterà. Non avremo nessun desiderio di distruggere nulla.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “News with Michael Laitman”, 12/04/2021

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Le dieci piaghe del Covid

Ultimamente è divenuto chiaro che eravamo all’inizio della quarta ondata di Covid-19 in Israele. Abbiamo pensato di aver battuto il virus, così come la maggior parte del mondo, ma ancora una volta ci stiamo chiudendo dal momento che il numero di nuovi casi sale velocemente. Sebbene circa il sessanta percento della popolazione di Israele sia vaccinata, stiamo ancora perdendo contro il virus e questa volta sta colpendo i bambini, per i quali il rischio di gravi effetti collaterali come la miocardite (infiammazione del tessuto muscolare del cuore) è molto più alto di quanto lo sia per gli adulti.

Come ho avvertito innumerevoli volte in precedenza, noi non ci ammaliamo per il coronavirus, ma siamo malati di arroganza e presunzione. Presunzione ed egoismo sono ricette sicure per il disastro, e ne diamo prova ogni volta che vediamo che i casi di Covid diminuiscono. E c’è di più, il Covid non è un problema locale o nazionale, è il problema del mondo intero, e a meno che  il mondo intero non sia incluso nella soluzione non ce ne libereremo. Il Covid-19 ci insegnerà che siamo insieme in questo, nel bene e nel male, dipendenti gli uni dagli altri. Se non penseremo alla salute gli uni degli altri, noi non staremo bene.

In un certo senso sono contento che il Covid sia qui perché ci insegna la responsabilità mutua. Allo stesso tempo sono ugualmente triste per la nostra ostinazione e riluttanza nell’imparare, poiché ci sta costando vite, milioni di vite. Io stesso ho perduto amici, studenti e membri delle loro famiglie a causa del virus. Nessuno è escluso da questo virus, il che è precisamente il motivo per cui è così efficace nell’insegnarci la responsabilità reciproca.

Proprio come le dieci piaghe d’Egitto inaugurarono una nuova era nella storia del popolo d’Israele, quando essi promisero di unirsi “come un uomo in un cuore”, il Covid-19 sta introducendo il mondo nello stesso identico stato. Le sue piaghe cresceranno in termini via via meno quantitativi, e sempre più qualitativi, cioè conducendoci direttamente verso la comprensione che senza l’impegno a prenderci cura gli uni degli altri non sopravviveremo.

Nel deserto dopo che fuggirono dall’Egitto, gli Israeliti non accettarono volentieri l’impegno all’unione. Anch’essi ebbero a che fare con  il loro ego. Il Talmud scrive (Avoda Zarah 2b) che “Il Signore aveva imposto la montagna sopra Israele come una tomba e aveva detto loro: ‘Se accettate la Legge [della responsabilità reciproca], molto bene, altrimenti, là sarà la vostra tomba.’” Oggi sembra come se il Covid stia assumendo il ruolo di Dio nello spingerci a prendere lo stesso impegno. Spero che non ci ostineremo oltre dal momento che le piaghe che già conosciamo diverranno solo più aspre.

Didascalia foto:
Un giovane riceve una vaccinazione contro il COVID-19 ad Ashkelon, Israele, 6 giugno 2021. 
REUTERS/Amir Cohen

Vivere con il Covid

Per me, le recenti informazioni degli esperti che si stanno rendendo conto che il Covid-19  non sta scomparendo, è una buona notizia.  Fin dall’inizio, ho detto  che se anche ci fosse un vaccino o una medicina in grado di curare il Covid, il virus sarebbe mutato o un altro virus sarebbe apparso per rendere inutili i nostri sforzi.  Come ho detto probabilmente centinaia di volte dall’inizio della pandemia, cercare di vincere la natura con la tecnologia, non funzionerà.  Siamo prodotti della natura, e quindi cercare di essere più furbi del nostro produttore è, a dir poco, imprudente.

Personalmente, sono contento che sia questa la strada per la quale la natura ci sta conducendo.  Non sono per nulla contento che la gente stia soffrendo, ma non è la natura a causare la loro sofferenza, ma la testardaggine dell’umanità, che insiste nell’andare dove la natura non va. Quando sbatti la testa contro il muro della realtà, avrai inevitabilmente un forte mal di testa.  Nel caso dell’umanità, il mal di testa si manifesta in milioni di decessi inutili, e innumerevoli persone che soffrono di sintomi duraturi dovuti alla nostra ostinatezza. 

Piaccia o no, il Covid ci sta dicendo di rallentare. La corsa tecnologica che abbiamo intrapreso ha quasi devastato l’umanità, dobbiamo calmarci e tenerla sotto controllo.  La gente deve smettere di lottare e iniziare a parlare di ciò che realmente conta: le nostre relazioni. 

Dato che non possiamo comunicare tra di noi in maniera positiva nella sfera fisica, la natura ci ha spostati alla sfera virtuale. Se impariamo a comunicare positivamente in questa sfera, vedremo che il Covid mollerà la sua presa, permettendoci di comunicare tra di noi anche a  livello fisico. 

La natura usa il Covid per insegnarci che il nostro sistema immunitario reale non si trova nei nostri corpi ma nei nostri cuori, nelle nostre relazioni tra di noi, e nel modo in cui  ci sentiamo nei confronti degli altri.  Dato che siamo tutti connessi, l’ostilità di una persona filtra a tutte le altre e le nostre emozioni negative si diffondono come un virus e ci fanno ammalare. Le emozioni positive percolano e si diffondono, nello stesso modo, ma sono disperatamente rare, portando dunque allo stato pietoso dell’umanità.

I vaccini aiutano nel tenere la pandemia sotto controllo, ma fino a quando evitiamo di fare i cambiamenti necessari nelle nostre relazioni, il virus continuerà a ritornare sotto varie forme e intensità finché non ci renderemo conto che abbiamo bisogno di un cambiamento più radicale di un vaccino. Il Covid non è una forma di influenza. Il modo per sconfiggerlo non è fisico, ma emotivo.  Solo quando capiremo questo, saremo in grado di guarire, dopo aver curato le nostre relazioni maligne. Allora, non dovremo più continuare a convivere con il Covid.

La legge del boomerang

Domanda: Attualmente ci trattiamo a vicenda in maniera egoistica senza nemmeno rendercene conto?

Risposta: Non capiamo che ci stiamo battendo con questo e, purtroppo, stiamo ricevendo molti più danni rispetto al piacere momentaneo che ne stiamo ricevendo.

Domanda: Perché? Qual è la ragione di questo?

Risposta: L’egoismo chiude i nostri occhi. Pertanto, pensiamo che umiliando e sopprimendo gli altri, ci alziamo e stiamo meglio. Ma non è così.

Improvvisamente, ci viene rivelato un sistema generale, una dipendenza comune l’uno dall’altro. Se reprimo, umilio o inganno gli altri, mi danneggio molte volte di più. Questo mi torna indietro con una perdita molto maggiore di quella che presumibilmente ho guadagnato e goduto quando ho fatto qualcosa di male a qualcun altro.

Il sistema di connessione tra di noi è organizzato in modo che questo mi ritorni. Non immediatamente, non esplicitamente a me. Tuttavia, se vedo l’intero sistema, mi comporterò correttamente. Allora non avrò i dubbi se fare o meno un accordo prematrimoniale. Non farò niente di male nemmeno a qualcuno che è lontano, tanto meno a qualcuno con cui vivo.

Vedrò chiaramente il motivo per cui ci siamo incontrati, e non è un caso, come dobbiamo comunicare tra noi e quale livello di accordo dobbiamo raggiungere.

Domanda: Non ci saranno pensieri sull’usarsi l’un l’altro, sul non fidarsi l’uno dell’altro?

Risposta: Come posso fare questo se sento che tornerà immediatamente tutto a me, che mi influenzerà? Dove posso nascondermi? Comincerò a vedere l’altro come una parte di me ancora più importante di me stesso. Dopotutto, passando attraverso di lui, questo segnale mi tornerà amplificato.

Pertanto, lo stesso sistema di sicurezza che esiste in me, non mi permetterà più di pensare o fare qualcosa di male.

Domanda: Oggi questo sistema di sicurezza funziona in una sola direzione. Come posso isolarmi da questo? Quando inizierà tutto a lavorare verso l’esterno, il vettore cambierà e così pure l’atteggiamento?

Risposta: Sì. Ma solo se vedremo che siamo interconnessi.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-up”, 19/08/2009

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