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Prevenire i divorzi

Commento: Sempre più rifugi per uomini divorziati stanno aprendo in tutta Italia. Secondo la legge, un uomo deve pagare all’ex moglie una quota di alimenti sufficiente a garantire alla famiglia il tenore di vita che conduceva prima della separazione. Questa somma di denaro in media può variare dai 1.000 ai 1.500 euro.

La mia risposta: Siamo arrivati a uno stato in cui la nostra costituzione, i nostri diritti e altre norme si traducono in uomini che non sono più uomini; sono come bambini, elementi degradati. Non possono prendersi cura né provvedere a se stessi. Le mogli avide li spingono verso il nulla e vengono gettati ai margini della società.

Domanda: Perché c’è questo atteggiamento di disprezzo nei confronti degli uomini da parte delle donne moderne?

Risposta: L’ego umano sta crescendo. Nel ventesimo secolo, è salito così in alto che è diventato impossibile andare d’accordo in qualsiasi relazione. Un uomo e una donna non possono più vivere insieme. Ed è così in qualsiasi paese, cultura e religione. È incredibilmente complicato.

Domanda: Quali sono i ruoli di uomini e donne nel mondo moderno?

Risposta: Le donne non sono né inferiori né peggiori, e non dipendono dagli uomini. Purtroppo però, nella società, certe leggi e opinioni prevalgono, tanto che l’uomo si sente degradato, imperfetto e sotto una maggiore pressione della società rispetto a una donna. Questa è la fase evolutiva dello sviluppo sociale.

Domanda: A cosa porterà questo?

Risposta: Porterà alla completa abolizione dell’istituzione del matrimonio. A meno che non ci siano accordi prematrimoniali molto chiari, predisposti da un avvocato e certificati in tribunale, in modo che non sorgano problemi in caso di divorzio.

Domanda: Puoi descrivere un quadro ideale delle relazioni armoniose tra uomini e donne in futuro? Come dovrebbero essere?

Risposta: Non dovrebbero esserci pretese reciproche. Dobbiamo essere educati in modo da non essere condizionati dalle pretese degli altri.

Domanda: Cosa accadrà con i rifugi per uomini divorziati? Ce ne saranno di più in tutto il mondo o diminuiranno?

Risposta: Il tutto porterà alla rivalutazione dei nostri valori. Quando non vedremo più il matrimonio come mezzo per ottenere guadagni materiali per le donne e per schiavizzare gli uomini. Quando vedremo questo come uno stato naturale di sviluppo umano che deve essere risolto, in modo sano e intenzionale, invece di tentare di andare avanti a spese di un altro.

Dobbiamo coinvolgere la società, gli uomini e le donne, necessariamente tutti e tre, quindi il coinvolgimento nella crescita dei figli e il loro sostegno finanziario ricade in misure proporzionate su entrambi i genitori.

Domanda: Una persona ha qualità maschili e femminili. Cosa si dovrebbe fare per riportarle in equilibrio? E quali sono queste qualità?

Risposta: Dal punto di vista della Kabbalah, questi sono i desideri di dare e ricevere, che devono veramente essere in equilibrio all’interno di una persona. Dobbiamo raggiungere uno stato in cui questi desideri saranno rivolti al bene comune, al miglioramento dell’intera società.

Le leggi dovrebbero essere strutturate in maniera tale che vorremo rispettarle. Cioè, riceveremo un’educazione che ci insegnerà che le leggi della società sono le leggi della natura, e le leggi della natura sono le leggi del Creatore e se osserviamo tutte queste leggi, vivremo in uno stato ottimale.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 17/11/2019

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New Life n.1213 – Coronavirus, tra preoccupazione e speranza

New Life n.1213 – Coronavirus, tra preoccupazione e speranza
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi

Riepilogo:

Il Coronavirus è arrivato per mostrarci che è impossibile continuare ad esistere nella società egoistica che abbiamo costruito e che dovremo cambiare il nostro comportamento. Abbiamo vissuto giorni di incertezza riguardo al sostentamento ed alla paura del cambiamento. La natura vuole insegnarci che ci troviamo in opposizione all’integrità che esiste in essa. Abbiamo bisogno di costruire un nuovo sistema di relazioni senza stress e paura. La natura ci conduce ad un mondo illuminato ed opposto, completamente buono, tollerante, pieno ed amoroso per tutta l’umanità.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1213 – Coronavirus, tra preoccupazione e speranza”, 17/03/2020

Corso online di Kabbalah autentica – Giugno 2020

Vi invito al nuovo corso online di primo livello di Kabbalah Autentica in italiano. Domenica 14 Giugno 2020 alle ore 20:30. Iscrizioni aperte fino al 28 giugno con possibilità di recupero.

Il corso è tenuto da Giuseppe Negro e Aurelio Rocco entrambi miei allievi veterani.

Per informazioni e per registrazione al corso cliccare QUI

Tutta la Saggezza della Kabbalah è di conoscere la guida della Volontà Suprema, perché Lui ha creato tutti gli esseri umani e che cosa vuole da loro. Quale sarà la fine di tutti i giri del mondo.

(Mosè Luzzatto – HaRamchal, “138, Introduzioni alla Saggezza”)

La Kabbalah ci parla di tutta la creazione, di tutte le forze che si trovano intorno a noi e dentro di noi.
Se riusciamo a comprendere il sistema e veniamo a conoscere in che modo funziona, potremo ottenere la vera chiave per gestire la nostra vita.
La Kabbalah permette alla persona di controllare la propria vita, insegna come comunicare con le altre persone e insieme a loro costruire quei rapporti e sistemi che cambieranno la sua vita.
La saggezza della Kabbalah non è alla ricerca di pubblicità, ma cerca la verità.
Chi vuole veramente approfondire la conoscenza della vita, sapere come realmente uscire da problemi e difficoltà, come scoprire veramente la vita eterna e completa, non ha altra scelta se non attraverso la saggezza della Kabbalah.

Come ci si dovrebbe rapportare alla morte di una persona amata?

Domanda: In che modo la Kabbalah interpreta la morte? Qual è l’atteggiamento corretto verso la morte di una persona cara e amata che ti è vicina? Che filosofia c’è dietro?

Risposta: Non c’è filosofia qui perché il nostro corpo è un organismo animato che muore come il corpo di un qualsiasi animale. Ha una certa durata, muore, si decompone e ritorna ai suoi elementi primari.

E la nostra parte interiore, le proprietà interiori, rimangono. Non vanno da nessuna parte e si chiamano “anima“. Queste proprietà continuano ad esistere, non solo a livello del nostro mondo perché non hanno nulla da rivestire, ma al di fuori delle sembianze del mondo fisico.

Segue quindi la successiva reincarnazione e il ritorno a nuovi corpi. L’anima non scompare come fa il corpo, si reincarna continuamente in nuovi corpi. Queste teoria e questa pratica sono state testate nel corso dei secoli ed esistono da quasi 6.000 anni. Inoltre, ci sono prove fondate di tutto ciò, molta letteratura dedicata a questo. La saggezza della Kabbalah esamina questa domanda a livello fisico e matematico. Non ci sono problemi qui.

Il problema è diverso. Possiamo, mentre esistiamo nel nostro corpo e senza bisogno di morire, iniziare a sentire il mondo delle anime. Se il corpo non interferisce (nella Kabbalah il corpo si riferisce al nostro egoismo, non alla carne umana), se lo neutralizziamo, allora iniziamo a sentire il mondo superiore, il mondo delle anime. È come se fossimo morti ed esistessimo al di là del nostro corpo fisico.

Pertanto, il problema è come neutralizzare l’egoismo. E la saggezza della Kabbalah ci consente di farlo.

Domanda: Il dolore per il defunto e la tristezza per i propri cari rimangono?

Risposta: Non c’è dolore né tristezza. Chi studia la saggezza della Kabbalah lo sente chiaramente e capisce che questa è la reincarnazione delle anime e non c’è spazio per le preoccupazioni.

Entrando nello stato interiore e iniziando a sentire le anime, ci relazioniamo al nostro corpo animato in modo completamente diverso. Non c’è niente di speciale a riguardo. Ci viene dato per un breve periodo solo per poter passare alla sensazione delle anime.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 26/01/2020

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Uomini e donne: responsabilità e possibilità

Domanda: Ci sono differenze tra uomini e donne per quanto riguarda i materiali kabbalistici, le fonti? Cosa possono e dovrebbero leggere le donne e cosa dovrebbero leggere gli uomini?

Risposta: Entrambi possono e devono leggere assolutamente tutto. Tuttavia, per gli uomini, questo è un dovere quotidiano e per le donne dipende dal loro tempo libero.

Per quanto riguarda il percorso spirituale e la realizzazione del Creatore, per gli uomini è di nuovo un dovere mentre per le donne è in base al loro desiderio e secondo le loro possibilità.

Domanda: Ci sono delle limitazioni riguardo alle fonti?
Risposta: No.

Domanda: Significa che a tutti è permesso di leggere Il libro dello Zohar e Il Talmud Eser Sefirot (Lo studio delle dieci sefirot)?

Risposta: Certo. Assolutamente a tutti.

Domanda: Il lavoro nella decina è richiesto sia per le donne che per gli uomini?

Risposta: Sì. Tuttavia, una donna è libera da queste regole, che vengono seguite in base al proprio tempo; cioè, non deve correre alla lezione alle tre del mattino. Se ne ha bisogno e se il suo carico di lavoro al lavoro e a casa lo consente, può ascoltarla in qualsiasi momento. Tuttavia, per gli uomini è un dovere.

Domanda: Che dire della divulgazione della saggezza della Kabbalah?

Risposta: E’ dovere sia degli uomini che delle donne divulgare, e le donne dovrebbero farlo non meno degli uomini perché la divulgazione è collegata alla sua funzione di dare alla luce; attraverso di lei, la correzione arriva al mondo. Pertanto, la donna è legata alla divulgazione anche più di un uomo.

Domanda: Uomini e donne devono fare analisi interiore, lavoro interiore, tutti i tipi di scrutini?

Risposta: Tutto ciò è necessario per entrambi. Tuttavia, una donna lo fa ogni volta che è possibile, in un momento in cui è libera, e un uomo lo fa come dovere, in determinati momenti, in determinate circostanze. C’è un chiaro lasso di tempo per gli uomini, ma non per le donne. Ci sono anche istruzioni chiare sulla quantità e qualità del lavoro per gli uomini, ma non per le donne.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 31/12/2018

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La connessione è basata sulle concessioni

Domanda: Che cos’è la connessione basata sulle concessioni?

Risposta: E’ quando sono pronto a lasciare il posto ai miei amici in tutto, per unirmi a loro perché senza di questo non avrei alcuna possibilità di influenzare il mio destino, di influenzare il Creatore, che è il padrone del mio destino.
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Dal Congresso in Moldavia “Primo giorno” 06/06/2019, “Perdersi negli amici”, Lezione 1

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Non abbiamo altra scelta

Il nostro mondo è un punto nero

Domanda: Lei afferma che il nostro mondo non esiste. In che senso non esiste e perché? Cosa significa “illusorio” e di chi è l’illusione?

Risposta: L’illusione è la nostra. In realtà, il nostro mondo non esiste.

Cosa significa “in realtà”? Nella proprietà della dazione, che è l’unica cosa che esiste nella realtà, il nostro mondo non esiste.

Il nostro mondo è la proprietà della ricezione, il puro egoismo. E il mondo stesso non esiste, è stato intenzionalmente creato come qualcosa di spettrale e illusorio in modo che viviamo in esso come al punto di partenza del nostro vero sviluppo spirituale, in modo da esistere al di fuori dei mondi spirituali, al di fuori della vera esistenza.

Il nostro mondo è semplicemente un punto nero.
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Di cosa ha bisogno il punto nel cuore?

Domanda: Come cresce l’anima umana?

Risposta: La prima manifestazione dell’anima arriva quando l’uomo comincia a sentire di avere il desiderio di imparare il significato della vita, ovvero si pone le domande: perché mi accade tutto questo? Per quale motivo? Come? Queste domande non ci danno riposo e le sentiamo pressanti su di noi, ognuno in base alla forza della propria anima. Sebbene all’inizio l’uomo pensi che sia qualcosa di molto piccolo e insignificante, di fatto non lo è.

Domanda: Noi parliamo sempre di “anima”. Come dobbiamo definire questo concetto?

Risposta: Sfortunatamente l’uomo non comprende cos’è. Egli non comprende cos’è il significato della vita.

La questione del significato della vita, in linea di principio, suggerisce che nella vita non ci sia un significato. Dopo tutto, se ci fosse, potresti vederlo nell’aspirazione della gente di diventare qualcuno: uno vuole diventare un disegnatore, l’altro un poeta, il terzo qualcos’altro. Non lottano per questo allo scopo di guadagnare solo un pezzo di pane, ma allo scopo di trovare se stessi almeno in qualcosa.

E quando l’uomo sente di non riuscire a trovare se stesso in alcuna cosa, realizza che tutto è vuoto, comincia a comprendere che il significato non si trova in questo mondo, ma al di fuori di esso, al di sopra di esso. Se esso lo attrae realmente, allora egli comincia una ricerca seria.

Ai nostri tempi questo è possibile. Anche io ho cominciato così. Mi ci sono voluti molti anni, finché ho trovato il dove e il come: una dozzina di anni prima di partire per Israele e poi pochi anni dopo il mio arrivo in Israele. Tutto sommato ci vuole del tempo.

Ogni persona ha un punto nel cuore. In un modo o nell’altro esso comunque si risveglierà. La domanda è quando. Oggigiorno, si sta manifestando chiaramente, velocemente e in molte persone. Nel passato si è manifestato nelle persone speciali ogni decina di anni o anche centinaia di anni.

Domanda: In passato non ci sono stati gruppi grandi come Bnei Baruch?

Risposta: Certo che no. Guarda com’è grande il nostro gruppo e come si è diffuso nel mondo. Questo è un movimento molto serio, mai esistito prima ed è apparso solo adesso. Io non me l’aspettavo.

Quando ho cominciato a studiare la Kabbalah, nessuno la studiava seriamente. C’erano molti anziani, giusto due o tre persone, tutto qui. Ho frequentato le loro lezioni, ma mi accorsi che da loro non avrei ricevuto nulla. Essi leggevano solo le fonti, mentre io avevo bisogno di spiegazioni serie con risposte alle domande che sorgevano dentro di me.

Dopo tutto, il punto nel cuore richiede sviluppo e, tuttavia, ad ogni dato momento, dobbiamo sentire cosa richiede e se possiamo rispondere alle sue richieste. La cosa principale è dirigerlo correttamente perché si trova in un ambiente egoistico, come dentro una bolla fatta di amor proprio. Ma dentro, questo punto, è totalmente altruistico.

La questione è come, attraverso l’egoismo, orientare un’influenza altruistica su di esso in modo che possa dargli nutrimento e possa cominciare a germogliare.

Domanda: Come un frutto in una buccia?

Risposta: Io lo paragonerei piuttosto al grano nel letame. Ed è così. L’uomo deve curiosare in questo letame allo scopo di estrarre il grano e quindi crescere egli stesso. È abbastanza complicato.

Ma ai nostri tempi ogni cosa è già rivelata. Abbiamo preparato un vasto archivio con materiale di vario genere, quindi abbiamo bisogno di continuare a divulgare.

Sono molto felice di contribuire con lezioni e conferenze per i nostri giovani amici. Abbiamo bisogno di essere certi che essi prendano possesso del nostro archivio e ci dicano come migliorarlo affinché sia comodo, comprensibile e facile per chiunque voglia arrivare a noi.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 09/02/2020

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New Life n.6 – Un mondo circolare

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Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi

Riepilogo:

Tutto in natura è in equilibrio. L’umanità non è più in equilibrio perché il suo sviluppo è al di sopra delle sue necessità di base. Diffidiamo degli altri perché ci ingannano e lo fanno convincendoci che abbiamo bisogno di beni e servizi ridondanti. Amore, calore e fiducia non possono essere acquistati. Ad esempio, godersi il sorriso di un bambino non ha prezzo. Abbiamo raggiunto uno stadio dello sviluppo umano in cui dobbiamo investire l’odio nell’amore o non potremo più esistere. Quando gli esseri umani impareranno ad amarsi e diventeranno come una famiglia, tutte le altre questioni relative alla salute e alla sicurezza saranno risolte. L’amore è la legge generale del mondo. Dobbiamo costruire un sistema di connessione reciproco per tutti, in modo che il mondo sia pacifico, pieno e perfetto.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.6 – Un mondo circolare”, 03/12/2012