Risposte dalla Kabbalah

Domanda: Qual è la differenza fra un’esperienza spirituale e un’esperienza emotiva?

Risposta: Un’esperienza emotiva è, per esempio, quando le persone siedono in un’orchestra filarmonica o suonano la chitarra e cantano nel cortile. Un’esperienza spirituale è quando una persona trascende il proprio ego e, con la caratteristica della dazione che acquisisce, comincia a percepire il Creatore e le altre forze che la accompagnano.

Domanda: Se penso di aver capito tutto, è veramente un problema?

Risposta: Non è un problema. Tutto è transitorio. Quando cominciamo a percepire la spiritualità, ciò che ci arriva è la comprensione della connessione reciproca tra forze spirituali, oggetti spirituali, le caratteristiche di dazione ed amore, cioè le caratteristiche dello scambio reciproco. Quindi lavoriamo seriamente con le qualità spirituali, a tal punto da iniziare a sentire il mondo superiore, che è indipendente dalla nostra vita e dal nostro mondo.

Domanda: Hanno tutti una Reshimo (gene spirituale)?

Risposta: Ogni persona ha un gene spirituale e un giorno tutti raggiungeranno lo stesso obiettivo, lo stesso stato che abbiamo raggiunto noi, ma più tardi di noi perché il desiderio di raggiungere il mondo superiore, il Creatore, sarà risvegliato in loro più tardi. Per ora, siamo gli unici ad essere stati risvegliati.

Domanda: Con quali parametri la saggezza della Kabbalah misura la capacità di ispirazione e di dazione?

Risposta: Con gli stessi parametri con cui viene misurata la dimensione del Masach (schermo). Ciò significa che è in rapporto alla forza di resistenza, l’Aviut (spessore) del desiderio.

Lo sviluppo avviene secondo i cinque livelli del Partzuf, secondo i 125 livelli dei mondi o secondo le luci: interna, esterna, superiore, inferiore, ecc. Ciò significa che questa è una progressione assolutamente chiara in cui tutto è pesato e misurato.

Domanda: Quando un kabbalista dorme sente il Creatore?

Risposta: No, non è come nel nostro mondo: sogni profetici e ogni tipo di volo nei sogni…non esiste nulla del genere. Un kabbalista sente dentro di sé ogni cosa spirituale come assolutamente reale, non come in uno stato sognante. Al contrario, egli ritiene che tutto gli sia assolutamente chiaro.

Domanda: Durante lo Shabbat, in luogo simile ad una sala culturale, possiamo sentire il Creatore o il mondo superiore in qualche modo? O questo è possibile solo con il contatto stretto e regolare di un gruppo, per esempio come il lavoro nella decina?

Risposta: Difficile da dire. Se vi riunite una volta alla settimana e null’altro vi connette, allora certamente sarà molto poco. Avete bisogno di lavorare con un desiderio comune tra voi in modo che sarà rivelato dentro di voi, allora sarete in grado di scoprire che anche il Creatore si trova in voi. Penso che ci siano persone serie tra voi, quindi cercate di essere un po’ più connessi.

Domanda: Cos’è la devozione al Creatore se il Creatore è la caratteristica della dazione, cioè un sistema?

Risposta: Quando una persona segue completamente la caratteristica della dazione e vuole solo trovarsi in essa, questa è devozione al Creatore. Questa è una grande cosa e queste sono le sue direzioni nella vita.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 23/06/2019

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