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La Kabbalah e le altre credenze – 3′ Parte

Osservazione: Nella Kabbalah, ognuno deve raggiungere e sentire il Creatore, non solo credere in Lui. Non esistono praticamente altri metodi che dicono che è necessario raggiungere il livello del Creatore e solo allora è possibile capire il Suo obiettivo e il Suo atteggiamento nei nostri confronti.

Risposta: C’è una grande confusione tra la Kabbalah e altre metodologie riguardanti credenze e conseguimenti perché gli altri metodi praticano la fede cieca: sono d’accordo con un certo postulato, quindi per me diventa la verità.

La Kabbalah non lo pratica. Nulla viene preso alla lettera sulla base della fede. Tutto viene raggiunto personalmente dalla singola persona. È tutto spiegato in una frase molto interessante: “Il giudice ha solo ciò che i suoi occhi possono vedere”. Significa che la vista è l’organo più preciso e importante della percezione della realtà. Pertanto, ciò che vedi è considerato la verità. Questa è l’unica cosa su cui si può fare affidamento, tutto il resto può essere ignorato.

Inoltre, nel nostro mondo, ai testimoni della corte viene chiesto: “Lo hai visto con i tuoi occhi?” “No, l’ho solo sentito”. “Avere sentito” non è una prova. Se l’hai visto ed è stato tutto accuratamente indagato con un esame incrociato, tale testimonianza è accettata come la verità.

Domanda: Cosa significa “Vedere e ascoltare il Creatore”?

Risposta: La realizzazione del Creatore, come è nel nostro mondo, avviene nei suoni e nelle immagini. “Nei suoni” è definito anche come “Ho sentito la voce”. Inoltre, ho visto una visione, che è considerata una prova pienamente affidabile.

Domanda: Quindi, vedere o ascoltare il Creatore ha diversi livelli di realizzazione? Ma si tratta di vedere con i nostri occhi?

Risposta: No. Stiamo discutendo della visione interiore e dell’udito, che non hanno alcun legame con i nostri organi corporei di percezione. La visione è conseguimento alla luce di Hochma e l’udito alla luce di Hassadim.

Vedere il Creatore è il livello più profondo di realizzazione, comprensione e sentimento.

Mentre l’udito è di livello molto più basso, si tratta sempre di una realizzazione.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 17/12/2018

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Dove ci porta la saggezza della Kabbalah?

Senza usare mezzi termini, sappiamo che la natura di tutti è quella di usare la vita di tutte le altre creature del mondo per il proprio beneficio. Ogni cosa che la persona dà al vicino è fatta solo forzatamente, per coercizione. (Baal HaSulam, “La Pace nel Mondo”).

Domanda: Baal HaSulam scrive che tutti usano gli altri in diversi modi. Solo il 10% delle persone ha un orientamento altruistico. Tuttavia, come sottolinea Baal HaSulam, sono altruisti egoisti, agiscono cioè per amor proprio.

A che cosa ci vuole condurre la Kabbalah?

Risposta: Prima di tutto la Kabbalah ci insegna com’è la nostra natura: siamo estremamente egoisti a tutti i livelli. Ma non abbiamo bisogno di correggerci ai livelli inanimato, animale e vegetale perché non siamo in grado di farlo.

Abbiamo bisogno di correggerci solo al livello umano, cioè, nella società. Dobbiamo creare una società in cui si sia armoniosamente connessi l’un l’altro, sostituendoci e supportandoci.

Solo in una rete di connessione gli uni con gli altri, nella corretta comunicazione fra noi, possiamo andare al di sopra dell’egoismo. E dopo, tutti gli altri livelli dell’egoismo – inanimato, vegetale e animale, raggiungeranno il livello umano.

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Dalla trasmissione di Kab TV “Concetti di base della Saggezza della Kabbalah”, 03/12/2018

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