Pubblicato nella '' Categoria

L’evoluzione dei desideri – 9′ Parte

Che cosa genera un pensiero?

Domanda: A cosa si riferiscono i pensieri: ai desideri o alle intenzioni?

Risposta: Un pensiero sorge quando c’è una contraddizione tra ciò che si desidera e ciò che si ha. La differenza fra il desiderio e ciò che si ha dà origine ad un pensiero. Altrimenti non sorgerebbe.

Se sento ciò che voglio, allora non ho pensieri. Ho un certo tipo di appagamento nel desiderio e basta. Se sento che il mio desiderio è completamente diverso da quello che è in me, adesso, allora la differenza tra il desiderio e la realtà dà origine al pensiero.

Questo pensiero, a sua volta, genera una certa azione: cioè come raggiungere quel vettore di forze che mi porterebbe da questo stato ad uno più desiderabile.

Domanda: Immagina che io sia affamato e che subito riceva un riempimento, in seguito non avrò più pensieri. Se sono affamato e non ho un tale riempimento intorno a me, niente cibo, comincio a pensare a come trovarlo, giusto?

Risposta: Sì, come dissero: “L’amore e la fame dominano il mondo”. L’assenza del desiderio genera pensiero, sviluppo. Perciò è detto: “Ne danno due imbattuti per uno sconfitto”. L’uomo si sviluppa quando riceve punizioni e sofferenze.
[249531]

Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 03/12/2018

Materiale correlato:
L’evoluzione dei desideri – 8′ Parte
L’evoluzione dei desideri – 7′ Parte
L’evoluzione dei desideri – 6′ Parte

Qual è l’essenza del corpo?

Domanda: Qual è l’essenza del corpo…quella che ci porta all’interazione reciproca?

Risposta: É la forza comune che ci unisce tutti insieme e ci dona l’esistenza eterna. Noi dobbiamo lasciare l’esistenza individuale, muovendoci dalla sensazione della nostra vita personale, che termina con la morte del corpo, verso l’esistenza della nostra vita comune, quella cioè che inizieremo a percepire come se fluisse fra noi.

Per esempio, nel corpo umano milioni di cellule muoiono durante il giorno mentre altre nascono. Così come una cellula del corpo muore, anche noi, quando moriamo, diventiamo come questa cellula nel corpo comune dell’umanità, che muore e scompare.

Per non svanire nel nulla senza lasciare traccia con la morte del nostro corpo animale, abbiamo bisogno di connetterci con la vita di un corpo comune, il che significa che dobbiamo sforzarci attraverso la connessione tra noi e il Creatore. Questo è ciò che fa la scienza della saggezza della Kabbalah.

[252447]

Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 21/07/2019

Materiale correlato:
Il punto comune della bontà
Cosa accadrebbe all’anima comune se l’umanità si estinguesse?
Come si consegue l’anima?