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Workshop Mondiale – 15.07.2012

Workshop Mondiale
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Tutti dovrebbero sapere sulla crisi

Domanda: Il corso basico sull’educazione integrale dovrebbe includere il tema della crisi e i metodi per superarla?

Risposta: Io penso che questo tema debba essere inserito anche nel corso basico perché l’uomo vive sotto il campo dell’informazione, sotto l’influenza dei media che gli fanno un lavaggio del cervello e lo riempiono di cose senza senso, e gli dicono che sia possibile sbarazzarsi della crisi,  superarla in qualche modo.

Dobbiamo dare alle persone un fondamento che sia forte, scientifico, sociale e soprattutto psicologico, in maniera che sappia con certezza e comprenda che è possibile superare la crisi unicamente attraverso la nostra somiglianza con la natura, solamente se creiamo una società “rotonda”, una società dal consumo sostenibile, comprensione reciproca, equilibrio tra le persone, ecc. Questo è possibile solamente sotto l’influenza dell’ambiente.

Dobbiamo dire alle persone tutte le teorie per la soluzione della crisi, e mostrare un modo, attraverso opinioni scientifiche, che nessuna di esse può funzionare poiché sono state create dalla nostra mente egoista che ci vuole deviare dalla verità.

Direi che la maggior parte di queste teorie sono state disegnate per assicurare il profitto dare continuazione al loro sviluppo, per permettere loro di sedersi e farsi i propri interessi. Dopo tutto, abbiamo visto fin dall’inizio che non conducono da nessuna parte.

Perciò il tema “Metodi per superare la crisi” deve essere inserito necessariamente nel corso basico di educazione integrale.
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(Tratto da “Una conversazione sull’educazione integrale”, 22.05.2012)

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Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah – 15.07.2012

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah “Harkov” – Preparazione
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 15.07.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 545
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Il Libro dello Zohar, Bereshit Bet (Genesi 2), Lezione 139
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KFS, “Introduzione al Libro dello Zohar”, Pagina 129, Punto 41, Lezione 15
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La crisi rende pazzi i Greci

Nelle notizie (dal Rueters): “Dietro ad ogni suicido nei paesi colpiti dalla crisi, come la Grecia, ci sono altre 20 persone disperate abbastanza da aver provato a porre fine alla propria vita.

E dietro a tali tentativi di suicidio, gli esperti dicono che vi sono migliaia di casi nascosti di malattie mentali, come la depressione, l’abuso di alcool e i disturbi d’ansia, che non fanno mai notizia, ma che hanno dei costi umani elevati e potenzialmente di lunga durata. […]

In Grecia, il tasso di suicidio è già in rapida ascesa, sebbene da un basso punto di partenza. I suicidi sono aumentati del 17% tra il 2007 e il 2009, e del 40% nella prima metà del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010, secondo un rapporto della rivista medica Lancet dell’anno scorso. […]

Il rischio, secondo alcuni esperti di salute pubblica, è che, se e quando i problemi economici della Grecia saranno finiti, un retaggio di malattia mentale potrebbe rimanere in una generazione di persone giovani danneggiate dai troppi anni di vita senza speranza.

‘L’austerità può trasformare una crisi in un’epidemia.’ ha dichiarato David Stuckler, sociologo alla Cambridge University britannica che ha studiato gli impatti sulla salute da parte dei salati tagli al bilancio in Europa mentre la crisi dell’euro barcolla. […]

La disoccupazione giovanile in Grecia è superiore al 50% e l’evidenza dell’alienazione delle persone sta diventando sempre più visibile. […]

Secondo un documento preparato per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2011, le conseguenze economiche dei problemi di salute mentale – principalmente sotto forma di perdita di produttività – sono stimate in media attorno al 3-4% del prodotto interno lordo nei paesi dell’Unione Europea.

E poiché i disturbi mentali iniziano spesso nella giovane età adulta, la perdita di produttività può essere duratura, dicono gli esperti.”

Il mio commento: Non vi sono suicidi in Africa seppure le persone muoiano di fame laggiù; invece, la Scandinavia ha il tasso di suicidi più alto. Ciò suggerisce che l’avere un lavoro o un’entrata non può spiegare la depressione: essa proviene da un vuoto interiore, da un nuovo livello dei desideri rivelati che non possono essere appagati nel nostro mondo. Possono essere soddisfatti solamente con un riempimento corrispondente—la sensazione del prossimo livello dell’esistenza. Il genere umano è in cerca della sapienza Kabbalistica, della conoscenza della vera immagine del mondo nel quale viviamo che ci dà una risposta riguardo al senso della vita, e non vi è guadagno che possa mettere a tacere quel vuoto. E la povertà è solo un catalizzatore.
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