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Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.07.2012

Preparazione alla Lezione
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Baal HaSulam, Shamati, Articolo 113 “Preghiera 18”
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Lezione sul Congresso
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Scritti di Rabash, Shlavey HaSulam, Articolo 31
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TES
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Seminario
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Sicha Klalit
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La Luce che si veste di parole più semplici

Domanda: Com è possibile vestire i principi Kabbalistici in parole ordinarie e più semplici, affinché tutti siano in grado di accettarli e di concordare con essi?

Risposta: Ad una persona che studia Kabbalah è chiaro che la connessione è vitale, poichè vi fu la “rottura dei vasi” ed ora stiamo cercando di incollare nuovamente i pezzi insieme. Quindi attiriamo su di noi la Luce della correzione AB-SAG, la Luce che Riforma, che ci connette. La Luce superiore, il Creatore, si rivela in questo vaso riparato, corretto.

L’intero processo è evidente. Stiamo cercando di connetterci e vediamo che non riusciamo a farlo, e così chiediamo in aiuto la Luce Circostante ed essa ci connette e ci riempie trasformandosi da Luce Circostante a Luce Interiore.

La domanda è come sia possibile spiegare tutto questo ad ogni persona in modo che lei o lui lo possa capire? Io dico che dobbiamo connetterci oltre le nostre domande.

Mai in tutta la storia abbiamo agito correttamente. Ma se ci connettiamo diveniamo “una sola famiglia” nella quale tutti amano tutti e siamo rispettosi dei bisogni degli altri.

Ora, all’interno della connessione che abbiamo raggiunto, ci osserviamo e vediamo che vi sono diversi strati, diverse parti della nostra società, che richiedono maggior attenzione: gli anziani, i bambini, le coppie giovani, le madri single, e i poveri che semplicemente vivono in povertà, e vi sono i ricchi. Solo grazie alla connessione scopriremo come sia possibile distribuire le risorse in modo corretto.

Adesso vi sono i rappresentanti del popolo seduti alle “tavole rotonde,” quindi vediamo come possiamo raggiungere l’unità prima di tutto. Poi distribuiremo in qualche modo la nostra torta generale. Se lo facciamo dalla nostra connessione e dal nostro amore, non vi sarà alcuna lamentela. La società sarà unita e consolidata, rivolta alla bontà e all’ottimismo, soddisfatta e tranquilla.

Possiamo spiegare tutto questo senza menzionare “la Luce che Riforma.” Anche se rimane inteso che è la Luce che compie tutti i cambiamenti positivi, le persone non hanno bisogno di saperlo. La Luce le raggiungerà attraverso i Kabbalisti che sono tra noi.
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(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah 20.06.2012, “Workshop”)

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“Perché la musica Rock ‘tira fuori l’animale che c’è in noi’”

Nelle notizie (da The Telegraph): “Uno studio ha scoperto che le variazioni improvvise e dirompenti in tonalità e frequenza, giocano sugli stessi meccanismi emozionali dei segnali che gli animali utilizzano per avvisarsi a vicenda del pericolo.

Quando gli animali gridano soccorso, forzano velocemente una grande quantità d’aria attraverso il loro apparato vocale, producendo un effetto dissonante concepito per catturare l’attenzione e provocare una risposta emotiva negli altri animali.

Ascoltare simili schemi sonori, come la versione distorta di Hendrix di Star Spangled Banner a Woodstock 1969, evoca un brivido lungo la nostra spina dorsale poiché siamo programmati a reagire con forza al rumore stridente, dicono i ricercatori.

Lo stesso accade per la musica dissonante associata ai film horror – come la stridula colonna sonora della scena della doccia in Psycho di Alfred Hitchcock – ma ciò non avviene con della generica ‘musica d’ascensore’ che è carente di sobbalzanti cambiamenti di suono o di volume.

I ricercatori hanno anche scoperto che seppure la musica dissonante susciti forti emozioni, queste sono spesso legate a sentimenti negativi come la paura o la tristezza, piuttosto che a quelle felici.

Greg Bryant, professore assistente di scienze della comunicazione all’Università della California, Los Angeles, e uno degli autori dello studio, ha dichiarato: ‘Questo studio aiuta a spiegare il perché la distorsione del rock’n’roll ecciti le persone: evoca l’animale che c’è in noi.

‘I compositori hanno una conoscenza intuitiva di quali suoni spaventino senza saperne il motivo. Ciò che solitamente non realizzano è che stanno sfruttando le nostre predisposizioni evolute per ottenere eccitazione e produrre sensazioni negative quando si ascoltano certi suoni.’”

Il mio commento: Nel processo dell’educazione integrale, dobbiamo usare l’influenza musicale appropriata come sottofondo per le conversazioni e durante i workshop. Dobbiamo incoraggiare e aumentare l’ascolto di canzoni con contenuti “integrali”.
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