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Lezione Introduttiva: l’Attualità. Dell’08.11.2011

La Kabbalah per il Popolo, Lezione Introduttiva: l’Attualità
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Scavare più in fondo a se stessi

Domanda: Perché dice che quando l’uomo realizza l’unione eterna con il Creatore, per lui non ci sono più  lavoro, salite o discese?

Risposta: Perché l’uomo dovrebbe avere salite e discese una volta aver completato la sua correzione? Lo scopo delle discese è quello di rivelare un altro desiderio non corretto, per farvi scavare più in profondità nel vostro egoismo, per scoprire ciò che deve essere portato in superficie.

È simile al modo in cui viene arato il terreno prima di piantare i semi, queste sono tutte conseguenze del nostro lavoro spirituale.

Una volta aver rivelato e corretto interamente il suo desiderio non corretto, per l’uomo non c’è più alcun motivo per le discese o le salite, anche se continuerà a salire e a scendere fino a quando non raggiungerà la fine della correzione: il Gmar Tikkun.

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I Kabbalisti sulla percezione della realtà, Parte 5°

Cari Amici, prego fate domande su questi passi dei grandi Kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Nell’Uomo si trova tutta la Realtà

Ne Lo Zohar (Vayikra, Parashat Tazria, p 40) è scritto che tutti i mondi, superiori e inferiori, sono inclusi nell’uomo. E anche che l’intera realtà dentro quei mondi è solo per l’uomo.

– Baal HaSulam “Introduzione alla Prefazione alla Saggezza della Kabbalah”, Articolo 1

Quando davanti a noi vediamo un mondo vasto, questa visione non avviene nella realtà ma solo dentro di noi. In altre parole, nel nostro rombencefalo c’è una sorta di macchina fotografica che raffigura tutto quello che ci appare e nulla di ciò che si trova fuori di noi.

– Baal HaSulam “Prefazione al Libro dello Zohar”, Articolo 34

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Una gara senza vincitore

Domanda: Oltre a tutto, dobbiamo stabilire contatto con gli economisti, ma loro sono guidati da specifici modelli computazionali. Noi non abbiamo ancora sviluppato un nostro modello economico. Su quali assiomi dovrebbe basarsi?

Risposta: Prima di tutto dobbiamo accettare come dato di fatto che il modello capitalista degli ultimi 70-80 anni sia arrivato alla bancarotta. Per diversi motivi non è più possibile una corsa per i beni di consumo e per i servizi: le risorse sono esaurite, l’ambiente è contaminato e prima di tutto, il sistema non funziona più. Vediamo chiaramente che va contro lo sviluppo della Natura. Non è realistico continuare ad aumentare la produzione e il consumo ; al contrario, la tendenza  delle attività di mercato è in ribasso (movimento verso il basso).

Vogliamo ancora di più, ma questo non funziona. La società umana si sta sviluppando nell’altra direzione, verso l’unità, e assolutamente non nella direzione in cui la nostra guida dovrebbe essere un economista egoista. Non può essere fatto niente, nonostante quello che pensano,  si sta sviluppando tutto in maniera diversa.

Come risultato ci troviamo in crisi, anche se in realtà non è una crisi ma un punto morto. Il nostro modo di pensare, come un punto morto, ci mette in una situazione senza speranza. Dobbiamo quindi aprire gli occhi e realizzare che la Natura prende un corso diverso ed ha il proprio programma, e non la fermeranno i nostri piani opposti. Un ragazzo ostinato a volte viene lasciato libero di fare quello che vuole, in modo che possa imparare dai propri sbagli e trovarsi davanti ad un punto morto. L’umanità adesso si trova nella stessa situazione.

Noi dobbiamo mostrare l’evidenza supportata dalla Natura stessa: dobbiamo essere in equilibrio con lei, cioè dobbiamo abbassarci al livello dell’economia bilanciata. Dobbiamo  “scendere dall’albero” gradualmente e andare in una direzione completamente diversa, costruire un nuovo paradigma e attraverso questo prisma, vedere la vita, noi stessi, l’istituzione familiare, l’impiego, ecc.

Prima di tutto non c’è nessun bisogno che la gente lavori 8-10 ore il giorno. A cosa serve? Guardate quello che sta succedendo ai nostri ragazzi, per loro è molto meglio rimanere con le proprie madri. E’ stato così in tutti i tempi, e soltanto negli ultimi cento anni le popolazione rurali si sono spostate, sia gli uomini che le donne, verso le città e le fabbriche. Liberate le persone da questo gioco.

Allora i ragazzi avranno una buona educazione supportata da televisione e internet “corretti”. Le madri passeranno finalmente più tempo con loro invece che mandarli a scuola a tempo pieno. È una cosa buona lasciare un bambino di uno o due mesi fuori di casa dalla mattina alla sera? A cosa serve? Quanto fa bene? Chi ne guadagna? Miliardi di guadagni per i ricchi, oltre all’incrementare dei loro conti bancari, per danneggiare tutti e al tempo stesso smettere di darci piacere.

Dobbiamo quindi costruire una nuova percezione del mondo, una nuova prospettiva di vita: tutti lavorano il necessario per l’equilibrio sociale e non per una “prosperità” imposta. La vera prosperità riflette il fiorire delle nostre relazioni, con un sentimento di pienezza della vita e non un’estenuante competizione. Abbiamo avuto abbastanza competizione tra di noi per dei premi immaginari che si sciolgono nelle nostre mani.

È necessario portare tutti “giù per terra” in maniera cosciente e ponderata con l’aiuto dei nuovi bambini, per fargli mettere fermamente i piedi per terra, dopo questo periodo prolungato nel quale abbiamo tenuto le nostre teste in nuvole piene d’illusioni. Se non lo faremo, ci sarà uno scoppio e ci troveremo ad imparare attraverso i problemi e le sofferenze. Perciò è meglio dare inizio ai cambiamenti attraverso l’educazione e cerchiamo di alleviare i colpi che la società dovrà passare.

Non abbiamo altra scelta: la nuova economia ci deve abbassare gradualmente ad un livello di consumo equilibrato.
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(Dalla quinta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.10.2011, “Un comandamento”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 08.11.2011

Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 159
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Libro dello Zohar, Pekudei (Quantità), Pag. 112, Articolo “Il Palazzo del Desiderio, Tifferet”, Punto 705, Lezione 27
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TES, Parte 8, Punto 26, Lezione 12
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KFS, Pagina 241, “Matan Torà” (Il Dono della Torà), Lezione 4
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A breve inizierà una crisi colossale nell’UE

Opinione: (V.Belov, coordinatore dell’Istituto europeo RAN-Accademia Russa delle Scienze): Tra pochissimo in Europa inizieranno eventi colossali, collegati alla crisi della zona Euro. Io penso che vedremo questo da subito, saremo testimoni di questi eventi praticamente già da adesso, entro la fine dell’anno. L’Europa non ha più tempo. Eventi importanti toccheranno i rapporti con l’Euro e con la zona Euro.

Guardiamo l’essenza del problema: l’Euro zona è un’economia di diciassette paesi che è composta non solo da varie grandezze, ma anche da diverse realtà produttive e dalla concorrenza economica, questo in essenza fa crollare un’unione del genere. Se per il nord è importante l’esportazione delle merci con un alto valore aggiuntivo del prezzo, per il sud invece è importante l’esportazione dei prodotti alimentari, agricoli, del turismo e degli immobili.

Il mio commento: La salvezza si trova solo nel portare tutte le economie verso un’unica forma, un’economia basata sulla produzione ragionevole e di consumo, sulla quale non ci sia un’aggiunta di prezzo, ma che tutto venga calcolato soltanto su ciò che riguarda la necessità basilare della popolazione europea e poi anche di tutto il mondo. Finché non cambieremo i nostri rapporti come se fossimo un’unica famiglia, invece di pensare a farci concorrenza, non usciremo dalla crisi e ci avvicineremo alla guerra mondiale.

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