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Global Yeshivat Haverim – 31.07.2011

Global Yeshivat Haverim
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Unity Day Mondiale – 31.07.2011

Unity Day Mondiale – Conferenza a tema
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Siamo immersi in un vortice di recessione

Opinione: (Andrey Kobyakov, professore di Economia dell’Università Statale di Mosca e coautore della Decadenza dell’Impero del Dollaro e la fine della Pace Americana, insieme a Mikhail Khazin, globoscope.ru): “Questa crisi non si restringerà e non si limiterà più alla sfera finanziaria. Al momento, contiamo su un mucchio di cifre e dati che indicano che ha influenzato seriamente l’economia reale anche …”

“A differenza delle crisi di sovrapproduzione, descritte da Karl Marx ed altri autori classici, la crisi moderna nasce nel 90% dei casi nell’ambito finanziario, estendendosi all’economia reale. Oggigiorno, viviamo in una realtà economica invertita. Nel sistema analizzato e descritto da Karl Marx, l’economia reale è servita come base della formazione socio-economica, mentre la sfera finanziaria realizzava la funzione di fornitura di servizi; ma questo progetto è cambiato … i tentacoli finanziari sono diventati autosufficienti …”

“Adesso siamo davanti alla tentazione di accelerare la ricerca scientifica e la riattivazione industriale per le tecnologie militari. Alcuni autori credono che le imprese industriali militari inizino deliberatamente delle guerre per disfarsi dell’armamento obsoleto ed ottenere contratti per nuove tecnologie”

Il mio commento: la Kabbalah non nega che possa nascere un nuovo mondo per mezzo di una guerra. Tuttavia, vogliamo inviare un avvertimento, poiché sarebbe impossibile contenere localmente una guerra, dato che qualsiasi guerra può diventare una guerra globale.
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Tutto dipende da te

Poiché inizialmente ci manca l’aspirazione alla dazione ed abbiamo bisogno di arrivarci, darle una forma, ed organizzarla noi stessi, ci viene dato il lavoro nel gruppo per aiutarci a farcela. Nel gruppo, lavoriamo con altri uomini che noi, per così dire, vediamo davanti ai nostri occhi come “un aiuto che ci arriva dalla parte opposta”. Ed essenzialmente, invece di lavorare con uomini e desideri che ci sembrano estranei, lavoriamo con il nostro atteggiamento verso di essi. Devo imparare a trattarli come tratto me stesso.

Lavorando in questo modo, vedo le relazioni opposte: il rifiuto, l’odio, e l’alienazione. Però, allo stesso tempo, devo anche raggiungere l’attrazione, l’amore, e la vicinanza, e questo mi aiuta ad elevarmi al di sopra del livello animato, verso il livello del Creatore.

Questo avviene perché ci sono solamente due generi di relazioni con gli altri: ricezione e dazione, che sono opposte l’una all’altra. Dunque, io posso mettermi alla prova solamente attraverso la mia relazione verso il mio prossimo e provare a costruire e a dare forma, dentro di me, ad un bisogno di avvicinarmi agli altri, un bisogno d’amore – al di sopra di tutto l’odio e del rifiuto verso gli altri che mi vengono rivelati.

La rivelazione del male può essere scoperta solamente nei propri rapporti verso il proprio prossimo. Tutto questo coinvolge anche molto quello che si impara, il che può succedere sotto la condizione che io voglio avvicinarmi al mio prossimo, e uso tutta la mia forza per riuscirci. E allora scopro che mi sto muovendo in una direzione completamente opposta; mi allontano di più, rifiuto ed odio. Queste sono le qualità alle quali mi riferisco come “inclinazione al male”, poiché capisco che l’unione, la vicinanza, la connessione e l’amore sono “l’inclinazione al bene”, la qualità del Creatore (se la rivelo in me).

Tutto viene conseguito attraverso la propria relazione con il prossimo. E questa è la ragione per cui nel mondo ci sono molti uomini. Se io dovessi considerare il mondo intero e tutto ciò che c’è in esso, cioè l’umanità, la natura animata, vegetativa ed inanimata, la mia vita, i miei rapporti con gli altri uomini, gli affari, la famiglia, i parenti, e gli altri uomini, sia vicini che lontani, come un mezzo per raggiungere la qualità della dazione, allora userei questo mondo in modo corretto. Allora potrei dire che tutto è presente per aiutarmi e per servirmi, e che io sono qui per servire il Creatore. Il mondo intero è stato creato per me.

Se un uomo accetta che il mondo intero sia stato creato dall’Alto in modo corretto, e che ogni cosa si trovi al posto giusto per essergli di aiuto ad avere un’aspirazione, e per permettergli di fare uno sforzo e di usare il mondo stesso per acquisire il desiderio di donare al di sopra del comune desiderio di ricevere piacere (che è stato dato dal Creatore), allora quest’uomo ce la farà. La legge del “ho lavorato duro ed ho trovato” oppure “ho lavorato duro e non ho trovato, e non credo” sostiene che tutto è già davanti ai nostri occhi, tutto è qui, ed il resto dipende da noi.
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(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 12.07.2011, Shamati 117)

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Globalizzazione: Siamo tutti nello stesso cerchio

Le persone ancora non capiscono che la nostra salvezza risiede nell’unità. L’unità è una vera forza: il nostro scudo e la nostra spada. Dobbiamo andare avanti con questo.

Oggigiorno, quando le persone che protestano fanno delle dimostrazioni, stanno cercando di rompere l’egoismo dei governi con il proprio egoismo. Non sto dicendo che le persone fanno male a fare le loro richieste ma nel nostro mondo moderno questo tipo di approccio non è più efficace. Il mondo di oggi è guidato da una forza “rotonda” di un sistema integrale chiuso. Quando entri in questo cerchio insieme con gli altri, tu diventi similare alla natura integrale, e allora raggiungi il successo. Se, tuttavia, tu non sei nel cerchio comune, porti la distruzione a te e agli altri finché tutto si separa completamente.

Vedi quello che succede negli Stati Uniti. Tutto il mondo sta guardando gli americani, ma come dei bambini piccoli, sono incapaci di arrivare a un accordo sul tetto del debito nazionale. Questo tetto è già stato rialzato diverse volte, ma all’improvviso sembra che siano rimasti inceppati, come se qualche cosa gli stia bloccando. Tutti stanno chiedendo: “Alzatelo! Continuate a stampare dei dollari, ne abbiamo bisogno, ne faremo una scorta come sottaceti in un barile. Dopotutto, senza di loro semplicemente non sappiamo vivere. Non privateci di questa corrente verde, perché altrimenti rimarremo senza niente!”.

Ma gli americani sono incapaci di arrivare a una decisione perché non hanno preso una forma “rotonda”. E lo stesso problema si solleverà in ogni sfera. Una nazione che era ricca e di successo soltanto ieri, si trova all’improvviso in un disastro. Come un castello di sabbia, che una volta raggiunta una certa altezza, si sgretola, sotterrando se stesso dal proprio peso.
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(Dalla quinta lezione quotidiana di Kabbalah del 28.07.2011, “La Pace”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 31.07.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 26 “Il futuro dipende ed è legato alla gratitudine per il passato”
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Il Libro dello Zohar, Trumà (Donazione) 2, “Le Stelle”, Punto 841, Lezione 37
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TES, Parte 2, Punto 3, Lezione 4
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KFS, Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pagina 588, Punto 46, Lezione 29
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Rav Yehuda Ashlag, Articolo “La Pace”, Lezione 3
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Non addormentare la tua vita

Domanda: Lei ha detto che se una persona arriva alla lezione senza una preghiera, trascura la Torà. Generalmente, arrivo alla lezione senza molto desiderio e voglio dormire, a meno che non consegua un’impressione molto forte dagli amici. Cosa devo fare?

Risposta: Cerca di evitare questi stati durante la lezione. In primo luogo, questo indebolisce gli altri; tu sei tra loro, ma non contribuisci né all’azione esterna, né a quella materiale, né a quella interna, nella forza spirituale. Non solo non partecipi con gli altri, ma li derubi tutti, perché nella spiritualità un ladro è colui che non contribuisce. Gli amici devono essere valutati in accordo a questo principio.

Siamo certamente disposti ad accettarti a qualsiasi condizione. Invece di restare a casa, è meglio arrivare alla lezione e dormire. Tu sai che io non sveglio nessuno, anche se vedo che una persona dorme. In ogni caso, devi perseverare; questo è lo sforzo. Prenditi un’altra tazza di caffè o fa qualcosa che ti risvegli.

Anche io ho sperimentato questi stati mentre studiavo con il Rabash nel gruppo. Poi decisi che avrei registrato tutto quello che Rabash diceva, poiché nel mio periodo di studente, ero abituato a prendere nota delle lezioni all’università. Pertanto, io scrivevo sempre oppure organizzavo i testi durante le lezioni. Oltre a questo, preparavo il caffè o il tè per il Rabash e registravo tutte le sue lezioni con un registratore.

In sintesi, mi incaricai di essere sveglio tutto il tempo con l’aiuto di differenti azioni. Al contrario, mi sarei addormentato e anche se mi piace la scienza, in essa uno non connette gli altri. Pertanto, bisogna inventare diversi trucchi.

Tuttavia, devi capire che la tua partecipazione interna influenza il gruppo e che in base alla tua relazione con esso, rivelerai quello che è scritto nello Zohar. Dopotutto, questo ci parla di quello che succede tra di noi, solo che lo fa in diversi livelli.
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(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 18.072011, Lo Zohar)

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