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La decadenza dello sviluppo egoista

Viviamo nella prima generazione di persone che si risvegliano per scoprire il significato della vita, per capire perché vivono. Nelle generazioni precedenti, vivevamo come animali. Avevamo solo l’egoismo, il desiderio di ricevere piacere che ci spingeva costantemente in avanti e attraverso questo, cercavamo di riempirci in una corsa senza fine da un piacere all’altro. Tuttavia, non eravamo mai soddisfatti perché il piacere è opposto al desiderio di ricevere, come i due poli in un circuito elettrico, che sono opposti l’uno all’altro.

Non appena la Luce lo tocca, il vaso desidera entrare in essa, immediatamente si produce l’annientamento, un “corto circuito” e si annullano tra loro. Ogni volta che vogliamo beneficiare di qualcosa, basta solo toccare il piacere e questo scompare. Sentiamo il sapore degli alimenti, ma va via, vediamo qualcosa di bello, ma l’incanto svanisce. I sentimenti positivi non restano con noi e non siamo capaci di accumularli, di aggiungerli al nostro “salvadanaio” giorno dopo giorno.

Alla fine vediamo che la nostra generazione è nella disperazione. Le persone non hanno niente con cui riempirsi, non sentono il sapore, il piacere. Usano le droghe per scappare e si calmano con le medicine e gli antidepressivi. Perché?

Il nostro desiderio egoista che è cresciuto nel corso della storia, ha avuto il suo sviluppo. Nel corso di migliaia di anni, ha guadagnato forza e ci sembrava di poter continuare a trovare un piacere più grande nei nuovi desideri. La sensazione del piacere è il sentimento della vita; ma oggi, il nostro desiderio di ricevere si è saziato completamente e siamo caduti nella disperazione dell’impotenza, senza vedere nessuna possibilità di trasferirci da un’altra parte.

Questo è un momento speciale, una condizione speciale ed è per questo che Baal HaSulam scrive che si rallegra di essere nato nell’epoca in cui è possibile far conoscere la saggezza della Kabbalah. Perché è possibile questo? “Kabbalah”, in ebraico, è sinonimo di ricezione. Questa ci insegna in che modo raggiungere la saggezza per riempirci di piacere infinito, invece di sentire in che modo scompare e muore, come tutti i piaceri. Pertanto, la saggezza della Kabbalah ci porta al piacere infinito, il che significa vita eterna.

D’altra parte, la Kabbalah ci porta ad un punto tale che arriviamo ad essere i padroni delle nostre vite. Insieme al desiderio di ricevere più che soddisfatto, il “punto nel cuore” (•) si rivela nella persona, e questo è una proprietà in più, il desiderio di dare.

Il più ed il meno, il desiderio di dare e quello per i piaceri, esistono nella stessa persona ed essa acquisisce la libertà di scelta. Adesso ha due forze e sviluppandole, l’una contro l’altra, comincia a controllarle, cioè a controllare se stessa. La persona decide che strada prendere e che grado di desiderio utilizzare.

Così, si evolve su tre linee: realizza la linea media, partendo dalle linee di destra e di sinistra. Di fatto, questa linea media si chiama “umano” (Adam), perché lui l’ha realizzata, ha formato la sua essenza interiore e come risultato, questa gli appartiene. Prima di questo, in tutte le nostre reincarnazioni ci sviluppiamo come gli animali, spinti dal desiderio egoista, ricevendo più piaceri in accordo ai suoi ordini.

Oggi, non possiamo ancora controllare i nostri desideri, perché abbiamo solo un piccolo punto nel cuore. Ci riuniamo e studiamo la saggezza della Kabbalah, la quale spiega come sviluppare questo punto affinché abbiamo due grandi desideri. Allora, non siamo più governati dall’Alto, dalla forza dell’egoismo, ma avremo afferrato due forze nelle nostre mani e saremo capaci di elevarci al di sopra di questa vita.
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(Dalla 1° lezione del Congresso in Spagna del 3 Giugno 2011)

Il nesso della connessione

La Torà, il metodo della correzione, fu rivelato nell’antica Babilonia, dove nacquero tanto i desideri relazionati, quanto i desideri non relazionati alla correzione. Da allora, questo metodo di correzione, è esistito nell’umanità.

Perché solo una piccola parte dell’umanità lo imparò? A Babilonia, questo fu assorbito da coloro i quali, in origine, si sentirono attratti da esso, coloro che, per mezzo della legge dell’equivalenza della forma, sentirono che era per loro. Altri presero una “deviazione”.

La domanda qui non riguarda una determinata nazione, ma tutto il mondo. Perché non tutte le persone trovano questo metodo? Perché non si manifestano in tutte le persone i desideri e le intenzioni diretti alla correzione?

Per trovare la risposta, dobbiamo tornare alla frammentazione dei vasi e vedere perché tutto è avvenuto in questo modo. Alcuni vasi si relazionano ai desideri di ricevere ed altri contengono più desideri di dare. Essi si mescolarono gli uni con gli altri e come risultato, diciamo il 99% di tutti i vasi, non può aspirare per conto proprio alla correzione. Essi esigono che il punto diretto al Creatore li tiri in avanti, che diventi il nesso dell’unione tra di loro e la Luce che Riforma.

Allo stesso modo, anche le persone con il punto nel cuore necessitano del nesso dell’unione: dei libri attraverso i quali si estrae la Luce. Un “libro” rappresenta la rivelazione nella Kabbalah, il libro aiuta ad attrarre la Luce al gruppo, il che rappresenta il desiderio che ha bisogno di essere unito. Pertanto, nel cammino spirituale, il ruolo di un “adattatore” è realizzato dal maestro, dal gruppo e dai libri. Tuttavia, le persone senza la base preparatoria, soffrono ed hanno bisogno di essere connesse con quelle che già sono pronte allo sviluppo.

Quest’ordine è il risultato della frammentazione dei vasi. Il fatto è che i vasi di ricezione non possono correggersi prima dei vasi di dazione, la Luce di Binà, si connette ad essi, cioè a Malchut. Solo questa combinazione tra Binà e Malchut permette loro di elevarsi.

Alcuni dei vasi si relazionano al mondo di Atzilut, a Galgalta ve Eynaim (GE). Tuttavia, i vasi dei mondi di Berià, Yetzirà ed Assiyà sono relazionati all’AHP (Awzen, Hotem, Pe). A causa della frammentazione, GE cadde all’interno dell’AHP. Facendo le correzioni, noi eleviamo di nuovo GE e l’AHP si eleva se aderisce a GE. In primo luogo, solo i vasi di Galgalta ve Eynaim si elevano, perché Israele stessa si corregge. Poi, essa corregge anche l’AHP.

Questo è l’ordine della correzione. Inizialmente, è prevista per l’AHP e lo scopo è correggerlo.
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(Dalla 5° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.06.2011, “Matan Torà (la Dazione della Torà)

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Sentire una rete invisibile

Domanda: A cosa dobbiamo pensare tutti noi assieme, tutto il gruppo mondiale, durante lo Unity Day? Come possiamo unirci?

Risposta: Ognuno deve guardare dentro di sé e sentire nel suo interno una catena che lo unisce agli altri, una rete interiore che esiste tra di noi. Inoltre, uno può essere in questo mondo e simultaneamente non esserci più, perché questa è una rete tra i desideri, tra le anime e non tra i corpi fisici.

Qui, in questa rete ci sono Baal HaSulam e tutti i grandi kabbalisti dei secoli passati. Tutti loro sono con noi, sono integrati nella nostra unica rete. Oggi siamo milioni e anche di più, perché tutte queste anime nel corso di tutta la storia dell’umanità sono con noi e si calcolano centinaia di milioni di anime. Tutti insieme sono un’enorme forza spirituale.

Se vogliamo unirci in questa rete, allora in maniera naturale non solo ci influenzeremo a vicenda e diventeremo parte di questa rete, ed ognuno acquisirà questa rete per la sua ascesa spirituale, ma per di più, influenzeremo tutte le persone del mondo che sono connesse a questa rete senza saperlo, né sentirlo. Cominceremo ad incitarle.

Pertanto faremo un accordo tra di noi che desideriamo davvero sentire la nostra unione.

(Dalla lettura dello Unity Day del 26.06.2011)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 22.07.2011

Scritti di Rabash, Shlavey HaSulam, Articolo 23
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Il Libro dello Zohar, Trumà (Donazione) 2, Punto 721, Lezione 30
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KFS, Prefazione Generale, Punto 3, Lezione 3
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KFS, “L’ Insegnamento della Kabbalah e la sua essenza”, Pagina 31
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Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 99 “ Lui non ha detto Malvagi o Giusti”
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Gli Stati Uniti stanno diventando deboli e non c’è ancora un successore

Opinione: (Michael Mandelbaum, professore del programma Christian A. Herter della Politica Straniera e direttore del programma di Politica Estera Americana SAIS. Autore di un nuovo libro, La Superpotenza Frugale: La Leadership Mondiale degli Stati Uniti in un’epoca di carenza di fondi): L’unica superpotenza mondiale, oppressa dai debiti , si sta indebolendo. “La politica estera degli Stati Uniti è sull’orlo di importanti accomodamenti. Gli importi delle spese di servizio del crescente debito nazionale, combinati ai costi esorbitanti dell’Assicurazione Sociale e Medica, come quello dei 78 milioni di pensionati delle nuove generazioni, lasceranno meno denaro per le iniziative statunitensi sulla politica estera …

Il peso di questi obblighi verrà imposto agli americani, nella forma di imposte alte e meno benefici, esso indebolirà l’aiuto pubblico al ruolo espansionistico internazionale che gli Stati Uniti hanno giocato dalla Seconda Guerra Mondiale in poi.

Questo cambierà il mondo e non in meglio. La politica estera statunitense, a prescindere dalle sue carenze, si è basata sulla stabilità politica di tutto il mondo.

Il mio commento: Questo ruolo stabilizzatore “nell’epoca della mancanza di fondi” è stato ridotto e può scomparire. Il mondo diventerà imprevedibile. La partenza degli Stati Uniti dall’Irak, dal Pakistan e da altri paesi dell’Asia sarà piena di conseguenze (terrorismo, traffico di droghe) per tutta l’Europa e l’Asia.
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