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Global Yeshivat Haverim – 24.07.2011

Global Yeshivat Haverim
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Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah – 24.07.2011

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah
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Un attacco dentro il cuore

Domanda: Ultimamente è come se il Kli mondiale stesse funzionando come un unico desiderio. Una volta, il Rabash aveva consigliato di far partire un attacco da questo stato. Che cosa esattamente staremmo attaccando?

Risposta: Noi stessi, il nostro cuore, la nostra pigrizia, il nostro orgoglio, le nostre abitudini del passato. Devo innalzarmi al di sopra di tutti questi calcoli.

La cosa più importante è di diventare una cosa sola con gli amici, di spingerci intenzionalmente nel gruppo. Voglio esserci sempre. Voglio perdere il controllo su di me ed acquisire e percepire il pensiero e le sensazioni degli amici. E’ come se mi perdessi in loro per mio stesso desiderio.

Questo significa acquisire il vaso della  garanzia mutua.

(Dalla 5.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 06.07.2011, Matan Torà).

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Esperti, fatevi sentire!

Domanda: E’ molto difficile spiegare alla gente che la soluzione ai problemi spinosi di oggi sta nell’interconnessione tra gli uomini.

Risposta: No, non lo è. Infatti, siamo aiutati da molti specialisti – non solo in senso teorico, ma da scienziati che fanno ricerca sui problemi attuali e sulla natura, inclusi gli economisti, i politici, i sociologi, gli psicologi, i banchieri e i rappresentanti delle grandi società.

Oggi tutti parlano di economia perché rappresenta la connessione che c’è tra di noi: quanto mi devi e quanto ti devo. Non si tratta di cultura, arte, religione o etica. Si tratta di soldi, un preciso strumento di misurazione della nostra reciproca dazione. Rappresenta la rete di una connessione corretta, egoistica, salutare e solida tra di noi. Noi l’abbiamo rovinata con le nostre “speculazioni”, ma di per sé era perfettamente adeguata.

E così, dobbiamo spiegare alla gente che questa rete non funziona più. E lo dobbiamo spiegare con degli esperti a cui ci rivolgeremo – migliaia di uomini che si trovano ai vertici del mondo: direttori di banca, analisti societari, e così via. Facciamoli parlare mentre noi ce ne stiamo in disparte. Dopo di loro la parola dovrà essere data agli scienziati, e poi ai rappresentanti del sistema educativo. Diamoci dentro —usiamo quello che c’è a disposizione.

E’ così che vedo succedere le cose oggi.

Domanda: L’uomo medio sarà incuriosito di ascoltarli nel suo tempo libero, ma si tratta di faccende molto lontane dal suo personale interessamento e dai problemi che può avere nella vita.

Risposta: Non c’è altra soluzione. Dobbiamo dare il tempo alla fase iniziale di manifestarsi, fino a quando non avremo convinto l’uomo che qui è dove si trova il problema. Al fine di capire i guai del mondo, è necessario studiare cosa sta succedendo. E’ come un uomo ammalato che “entra” in internet per cercare delle informazioni sulla sua malattia e per trovare i mezzi per curarsi. Dunque, dobbiamo soltanto dare agli uomini un “aggancio”, una fune che li colleghi tra ciò che sta succedendo oggi e la soluzione.

Questo compito incombe sugli scienziati, e noi dobbiamo agire in questa direzione senza ulteriori ritardi.

Metteremo in pratica e divulgheremo le loro, non le nostre, spiegazioni, che sono importanti e ben fondate. In linea di principio, dobbiamo diventare una “macchina pubblicitaria” che diffonde velocemente il flusso di informazioni dagli esperti alle masse. Senza farci conoscere, daremo loro grande importanza, li pubblicheremo sui siti, e li promuoveremo nei mezzi di comunicazione.

Non abbiamo neanche bisogno di un nostro sito. Non vogliamo “portare gli uomini dalla nostra parte” ma li lasceremo dove sono abituati a stare. Questo è il vero lavoro di divulgazione.

Domanda: Cosa dovrebbe capire una persona da poco di tutto questo, una persona che non capisce niente e prende per buono tutto quello che le si dice? E’ sufficiente dargli il messaggio che insieme è il bene mentre divisi è il male?

Risposta: Sì. E anche una “persona che conta” deve capire proprio questo. Non stiamo realmente programmando di parlare loro dell’intenzione altruistica Lishma, non è vero? Queste persone non sono ancora mature interiormente per questo concetto. E’ scritto, “Alleva un ragazzo per come è fatto”

Domanda: Ciò significa che dovremmo fare come la gente che usato Facebook per costringere i produttori ad abbassare i prezzi dei loro prodotti, così dovremmo semplicemente spingere i governi ad unirsi?

Risposta: Sì. Cerchiamo degli esperti, coloro che non solo capiscano il concetto, ma che siano in grado di mettere insieme un campo di lavoro e poi di farlo funzionare. Ci sono parecchi milioni di uomini nel mondo a cui piacerebbe e che sono in grado di unirsi in questo lavoro che dovrà essere realizzato. Questo “esercito” deve essere solamente organizzato per mettere in pratica questo compito.

Nel frattempo, noi resteremo dietro le quinte. Oggi non abbiamo più bisogno della televisione. Infatti, tutta l’umanità, oggi, è su internet. E questo sarà l’unico modo in cui riusciremo ad organizzarci ed è ciò che la nostra azione di divulgazione farà parallelamente. Questi sono i cambiamenti che dobbiamo incominciare a fare adesso, senza ulteriori ritardi.
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(Dalla 5.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 13.07.2011, “Arvut”)

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Il nostro mondo sta andando a pezzi?

Opinion (Lester R. Brown, Il mondo sull’orlo dell’abisso: come evitare il collasso economico ed ambientale): Riusciremo a cambiare direzione prima di aver oltrepassato il limite? Il mondo è nei guai. Il piano A, o come si dice il mondo degli affari, non funziona. I cambiamenti devono essere realizzati velocemente, come in tempo di guerra, per evitare molteplici catastrofi a catena che si rovesciano una sull’altra come se fossimo su una strada senza ritorno.

Il mio commento: Questo signore ha scritto queste parole alcuni anni fa, ma nel frattempo nessuno lo ha ascoltato, sebbene sia un famoso giornalista. Evidentemente, solamente dei grandissimi shocks spingerebbero gli uomini a prestargli attenzione, ma non sarà troppo tardi – non per la totale distruzione della civilizzazione, ma per il raggiungimento della completa correzione in un modo pacifico?
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