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Ressurrezione dalla morte

Tutta l’umanità esiste in un sistema che assomiglia al nostro corpo, che è compreso di parti interconnesse. Questa connessione esiste già. Il problema è che questo non opera correttamente.

Dopo la rottura dei vasi, ogni frammento cominciò ad operare per il proprio bene. La connessione tra loro è rimasta, solo che questa è diventata opposta a quello che avrebbe dovuto essere perché ognuno voleva solo ricevere per se stesso.

Il sistema si è sviluppato in questo modo dopo la rottura, diventando via via sempre peggio. Poiché il desiderio di ricevere ha cominciato a rivelare se stesso con maggior forza e le persone pensano che, nonostante le loro connessioni siano egoistiche, potrebbero aiutarli a svilupparsi comunque. Gli economisti di oggi credono ancora che la competizione sia buona poiché porta l’umanità alla prosperità e al successo.

Ma questo appare positivo solo in superficie perché una persona si sente confortata nel suo egoismo. Comunque, in sostanza, tutto il nostro sviluppo è disegnato solo per il bene della rivelazione del male contenuta nel nostro egoismo, e noi riveleremo questo alla fine del nostro sviluppo egoistico.

Attraverso il corso della storia, la connessione egoistica tra le persone (o anime rotte) è sempre cresciuta in maniera costante. In mezzo a loro, ci sono alcune anime, che rivelano se stesse qua e là, che non vogliono esistere con le leggi di ricezione e competizione, ma vogliono esistere in dazione mutua e aiutarsi l’una con l’altra. Queste persone stanno rivelando il metodo di una nuova, altruistica connessione che gli permette di elevarsi al di sopra del loro egoismo ad uno stato di dazione.

Dalla propria correzione, queste persone diventano una parte positiva del sistema generale. Questi sono i Kabbalisti, persone speciali che hanno rivelato la forza della dazione, e grazie a loro, affluisce nel corpo generale o dell’anima generale come il sangue fresco. Questo flusso causerà il ritorno in vita e il risveglio dell’anima generale.

Questo intero meccanismo sta cominciando a risvegliarsi dalla morte. Dopo tutto, è stato completamente distrutto, e ora ci sono parti di questo che stanno cominciando a guarire tramite la connessione tra gli uni e gli altri. Queste parti stanno diventando più attive all’interno del sistema e stanno rafforzando la loro connessione tra loro, così risvegliando l’intero sistema e iniettandolo con la forza della dazione attraverso le connessioni naturali che esistono tra tutte le sue parti: le parti rotte, le parti corrette, e quelle nel processo di correzione.

Come risultato, tutte le parti del sistema stanno ricevendo un leggero incremento di energia e ispirazione dalle parti che si stanno già correggendo. Per questa ragione i giusti sono chiamati la fondazione del mondo.

Anche se non divulghiamo ampiamente, il nostro lavoro e i nostri sforzi nell’unità coinvolgono le parti del sistema che non sono in grado di scoprire il metodo della correzione da soli. Dopo tutto, noi esistiamo in un solo campo, un singolo organismo, ma, al fine di accelerare il processo di sviluppo, dobbiamo includere la divulgazione esterna.

Baal Ha Sulam ha scritto riguardo alla necessità di rivelare la scienza della Kabbalah nel suo articolo, “Tempo di Agire”, allo stesso modo nel suo giornale, La Nazione. Questo ha aiutato a risvegliare le persone, che corrisponde ai nostri tempi incredibilmente accelerati.

Questo conferisce ad ogni parte del sistema l’opportunità di risvegliare e vedere che il nostro stato di crisi non è accidentale e noi non siamo stati maledetti al fine di soffrire passivamente le nostre intere vite. La crisi è un segno che noi dobbiamo accettare il metodo della correzione il prima possibile.

La Luce, il potere della correzione, il riempimento e la dazione, entra nel sistema generale solo attraverso le parti corrette. Le parti corrette del sistema sono chiamate Israele (diretto al Creatore), e il loro numero sta crescendo perché molte più parti si stanno risvegliando verso la correzione.

Loro sono chiamate la parte interna dell’anima generale. Le parti restanti che non si stanno ancora correggendo sono chiamate la parte esterna o le nazioni del mondo. Alla fine, ognuno si unirà e raggiungerà la completa correzione.
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(Dalla 1°parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 15.08.2012, Shamati #69)

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Preoccuparti per te stesso: entro un certo limite

Baal HaSulam, il giornale “La Nazione: Perché anche l’amore per il popolo dev’essere inciso in tutti i settori della nazione, non meno dell’amore egoistico individuale dei propri bisogni, in altre parole, in misura sufficiente per preservare l’esistenza della nazione come nazione che è capace di maneggiare se stessa. E con l’aggiunta di questa piccola quantità è possibile dedicarsi al bene dell’umanesimo, per l’umanità generale senza alcuna differenza di nazione e di razza.

Questo presenta un confine esatto per la nazione ebraica, e se le attraversa, se si preoccupa più di se stessa di quanto c’è bisogno per poter servire gli altri, allora questo problema lo danneggia ancora ed entra di nuovo in rottura. Non solamente il bisogno esagerato causa danno, ma  anche l’eccessiva connessione oltre il bisogno.

Domanda: Questo significa per caso che in base alla misura di avanzamento, l’uomo deve determinare dei limiti per se stesso, di preoccuparsi dei bisogni personali, e in seguito iniziare il suo investimento nella società?

Risposta: Intanto, non abbiamo delle basi per calcoli di questo tipo. Oggi tutti noi, in generale, dobbiamo concentrarci unicamente su come raggiungere la connessione tra di noi. E più tardi, quando la connessione sarà scoperta, lavoreremo per rafforzarla, e poi vedremo, e vedremo il confine. È come preoccuparmi per la mia salute per poter servire gli altri in dazione. Ma se mi preoccupo di essere vivo e in salute più di quanto c’è bisogno per poter servire gli altri, allora è già Klipà (guscio), ego.

Mantenendo questo limite, tu “scolpisci” te stesso, fai una forma per te stesso. Mantieni l’intensità e la salute dei tuoi Kelim (desideri/vasi) solo per il bene dell’opportunità di donare. E questo è chiamato ricevere per il bene della dazione.
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(Tratto dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 15.08.2012, Gli scritti di Baal HaSulam)

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Il capitalismo vuole che divorziamo

Nelle Notizie: (Da The Guardian): “Ci piace pensare di essere liberi nel mercato libero, che siamo di là dalle forze della pubblicità e dalle manipolazioni sociali delle forze di mercato. Ma c’è una nuova tendenza, la comparsa della “persona singola” come consumatore modello – che ci presenta un paradosso. Una volta lo pensavamo come radicale – l’essere singolo – adesso può essere reazionario.”

“Le relazioni a lungo termine, come il lavoro per tutta la vita, adesso è deregolamentato a breve termine, gli arrangiamenti temporanei senza promessa d’impegno, come la sociologa Zygmunt Bauman ci ha avvertito da una decade. È molto duro per due persone essere lavoratori autonomi, insieme, senza la promessa di un futuro stabile. Il capitalismo ci vuole singoli.”

“Essere singolo, è visto, dagli anni sessanta, come una scelta radicale, una forma di ribellione contro il conformismo capitalista borghese. Come afferma il sociologo Jean Claude Kaufman, lo spostamento dalla vita familiare a uno stile di vita da singoli è stato un “irresistibile momento d’individualismo” nel ventesimo secolo. Ma questa “libertà” sembra molto meno attraente se vista attraverso la prospettiva di cambiamenti pianificati di consumo.”

“Adesso ha un senso economico convincere la popolazione a vivere da soli. I singoli consumano il 38% in più di prodotto, 42% in più d’imballaggio, il 55% in più di elettricità e il 61% di benzina per capite di quattro abitanti di una casa, in base allo studio di Jianguo Liu dell’Università Statale del Michigan. Negli Stati Uniti, i singoli mai sposati nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni, adesso superano le persone sposate del 46%, secondo il Bureau di Referenze della Popolazione. E il divorzio è un mercato in crescita: una famiglia distrutta significa che due unità familiari dovranno comprare due macchine, due lavatrici, due TV. I giorni di una famiglia unita come modello di consumo sono finiti. […]

“Il consumismo adesso ti vuole singolo, e per questo te lo vende come sexy. L’ironia è che adesso è molto più radicale cercare di essere in una relazione a lungo termine e avere un lavoro a lungo termine, pensare al futuro, forse anche cercare di avere dei figli, che essere singoli. Vita di coppia e connessioni a lungo termine con altre persone in una comunità, adesso sembrano l’unica alternativa radicale alle forze che ci ridurranno a nomadi isolati e alienati, alla ricerca di connessioni temporanee da “aggiustare velocemente” con corpi che portano incorporata in sé la propria obsolescenza percepita.”

Il mio commento: É cosi che il capitalismo vede la società, solo come un consumatore dei suoi prodotti. È un’attitudine di egoismo verso l’umanità e verso la natura che ci conduce verso un confronto con la natura, alla crisi, e adesso vediamo l’inutilità dell’egoismo per la nostra esistenza. Per uscire dalla crisi, abbiamo bisogno di correggere la nostra natura egoista.

Il desiderio di rendere tutti e tutto il mondo schiavi è il desiderio naturale dell’egoismo in noi. Ma la natura ha il suo piano: portarci tutti in equilibrio, in uguaglianza e in unità. Se non riconosciamo questa esigenza, allora questo piano sarà implementato attraverso la crisi. È un vero peccato per le vittime.
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Dichiariamoci in bancarotta e inizamo tutto da capo!

Opinione: (Jim Rogers, Investitore e autore americano, presidente della Rogers Holding e Beeland Interests): “Arriveranno sicuramente ancora delle crisi dall’Europa e dagli Stati Uniti; il mondo si trova in difficoltà. Il mondo ha speso incredibili quantità di denaro che non avrà nelle prossime decadi, e adesso tutti i nodi stanno arrivando al pettine”, ha affermato Rogers alla CNBC. […]

“Il 2002 non era buono, il 2008 è stato ancora peggiore, e il 2012 e 2013 saranno ancora peggio”, ha detto, “state attenti”.

Rogers ha dichiarato alla CNBC che l’unica soluzione alla crisi sarebbe che tutti si dichiarassero in bancarotta.

“Riunitevi tutti in una stanza e dichiarate la bancarotta. Sopravvivrete e noi vi supporteremo. Chiariremo i vostri assegni. I depositi di tutti saranno a posto, il sistema sopravviverà”.[…]

“Il [mondo] starebbe meglio se mettessimo insieme gli euro e riorganizzassimo tutto. Le persone sono in bancarotta, e quando si è in bancarotta si può affrontare la realtà. Riorganizzare le finanze, arriveranno persone competenti e voi potrete ripartire da una base” ha detto Rogers.

Il mio commento: Senz’altro, scuoterebbe il mondo, ma la nuova pagina non sarebbe meglio di quella precedente poiché gli stessi egoisti costruirebbero velocemente il loro mondo terribile; non sarebbero capaci di fare altrimenti.

Soluzione: È per questo che, parallelamente alla dichiarazione di bancarotta (nella Bibbia è una condizione obbligatoria, per l’esistenza della società, dichiarare Yovel, il completo ritorno della proprietà al suo stato originale ogni 50 anni), dobbiamo anche dichiarare la bancarotta delle persone e di tutte le relazioni sociali perché è la causa della bancarotta del sistema economico che loro hanno creato. Una società basata sull’educazione e sulla crescita integrale sarà capace di creare un sistema utile di relazioni sociali, funzionando non per danneggiare, ma per essere di profitto per tutti quanti. La ricompensa di tali sforzi sarà la rivelazione della sensazione del più alto flusso della vita.
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Cosa accadrà al Giappone?

Opinione (Takeshi Fujimaki, ex consigliere del investitore miliardario George Soros): in un’intervista del 14 Giugno il presidente della Fujimaki Japan, una società d’investimento a Tokyo, ha dichiarato che “è probabile che il Giappone subisca un default prima dell’Europa, che potrebbe avvenire nei prossimi cinque anni”. Ha aggiunto che i giapponesi dovrebbero mantenere i prodotti in valuta estera, come quelli denominati in banconote americane, franchi svizzeri, sterlina, dollaro australiano e canadese.

Secondo Fujimaki, in caso di default del governo giapponese, lo yen potrebbe indebolirsi a 400-500 per dollaro, e i rendimenti sulle obbligazioni di riferimento a 10 anni potrebbero salire oltre l’80%. […]

Una stima del Fondo Monetario Internazionale mostra che l’indebitamento pubblico del Giappone, il più grande al mondo, si gonfierà al 245.6% della sua produzione economica annuale nel 2014, rispetto al 67.3% del 1984. […]

“Non c’è via d’uscita dalla crisi del Giappone”, ha detto l’ex consigliere, continuando “l’unica opzione rimasta al Giappone è o il default o stampare moneta in iper-inflazione”.

Il mio commento: Vi è un’uscita dalla crisi di ogni paese e del mondo intero se solo comprendessimo la sua causa—l’iper-egoismo dei dirigenti—se iniziassimo a trasformare la comunità mondiale da antagonistica a fraterna, e se cominciassimo a trasferire l’economia dal sovra-consumo al consumo ragionevole attraverso una riduzione realistica delle infrastrutture. Altrimenti sarà la crisi a portarci a questo, attraverso la distruzione dell’intera infrastruttura.
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La scienza di nascere dentro la Luce

Baal HaSulam, Lettera No. 13: “…Questo venne su di voi a causa della vostra negligenza riguardo la mia richiesta di sforzarsi verso l’amore degli amici, perché vi ho spiegato in tutte le maniere possibili che questo rimedio è sufficiente per compensare ognuno delle proprie mancanze. E se voi non potete salire in paradiso, vi ho dato vie in Terra, e perché non le avete aggiunte per niente nel vostro lavoro?”

Noi siamo gli unici che disegnano la figura di questo mondo nelle sue proprietà. In realtà, noi distinguiamo due tipologie d’impatto che il nostro desiderio di ricevere percepisce:

  •  buono e confortevole
  •  cattivo e pericoloso

La “materia” di cui consistiamo è il desiderio di ricevere che è diviso in cinque (5) livelli: da zero a quattro. In ognuno di questi livelli, noi abbiamo molteplici qualità che in generale possono essere ridotte a come riceviamo il piacere.

La nostra percezione della realtà ci permette di differenziare i contorni della Luce dell’Infinità che può sia portarci piacere che danno. Tutto quello che facciamo è disegnarle nella nostra percezione; l’intera figura della nostra realtà è tessuta da loro.

La figura è veramente piccola e limitata; i Kabbalisti ci hanno raccontato di questo per migliaia di anni. Successivamente, anche gli scolari accertarono che noi recepiamo solo una frazione di realtà.

C’è una maniera di osservare la realtà autentica invece di quella in cui siamo nati, vissuti e in cui moriremo, nella quale ci sentiamo insignificanti, infelici e incompleti?

I Kabbalisti dicono che è possibile percepire la vera realtà e sentire la Luce dell’Infinità nella quale noi costantemente risiediamo solo a una condizione: se operiamo per amplificare i nostri strumenti di percezione.

Questa è la ragione per la quale la scienza che studiamo è chiamata “la saggezza della ricezione.” Con l’aiuto di questa metodologia, noi operiamo per allargare i nostri sensori e in aggiunta ai cinque sensi – vista, udito, gusto, olfatto e tatto – noi scaliamo verso uno step successivo attraverso l’ottenimento di cinque sensi addizionali.

Per poter fare questo, noi dobbiamo cambiare il nostro desiderio di ricevere in termini di percepire non solo ciò che è importante per noi in un senso positivo o negativo, ma invece percepire cose che sono al di fuori del nostro desiderio riguardanti sia cose positive che negative. Come possiamo fare questo?

Io ho bisogno di vestirmi dentro qualcun altro, in qualcuno che sia esterno a me, di salire al di sopra delle mie sensazioni, sia positive che negative, alla percezione del cosa sia buono o cattivo per l’altro. Se io opero al fine di prendere le sensazioni altrui, almeno la percezione di un’altra persona, io uscirò da me stesso e comincerò a identificare il mondo com’è veramente, fino a un certo piccolo punto, iniziale. Allora, una persona può continuare a lavorare nell’espandere le uscite al di fuori di se stessa, ancora e ancora, fino a che non comincia a sentire la realtà completamente indipendente da sé. Questa è chiamata la percezione dietro la ragione, al di sopra del desiderio di ricevere.”

Noi siamo rimasti nel processo di sviluppare questa qualità da diverso tempo. La materia della quale il desiderio è costruito ha avuto una transizione dal livello inanimato al vegetativo, poi all’animale, e ora c’è lo sviluppo dei desideri di ricezione dell’auto-percezione. Il desiderio di ricevere continuò ad accrescere le sue abilità per poter sentire differenti impatti esteriori dall’interno fino a che non si consumò questa opzione alla fine.

Qua è dove la generazione di oggi sta andando: Noi perdiamo interesse nella vita, abbiamo indifferenza verso un’altra crescita e quello che facciamo in questo mondo. Noi non possiamo controllare noi stessi e il mondo attorno a noi come prima. Il nostro desiderio egoistico si sta consumando da solo; noi abbiamo completato questa fase di evoluzione.

In futuro, il nostro desiderio di ricevere ci spingerà attraverso il prossimo stadio di sviluppo. E’ detto che creando afflizioni, il Faraone forzerà i figli di Israele a uscire dall’Egitto. Similmente a questo, noi ci sentiamo senza speranza in questa vita. L’egoismo che ci governa, dimostra che non è capace di riempirci più a lungo. Noi facciamo quel metro in più per trovare una ragione di vivere, ricerca di piaceri addizionali e sostentamento; comunque, tutti loro portano ad ancor più profonde discese; più cerchiamo di vivere meglio, peggio le nostre vite diventano.

Anche coloro che posseggono qualunque cosa non sentono alcuna gioia o felicità. Inoltre, la nostra vita materiale diventa costantemente più difficile. Noi continuiamo definitivamente a cadere.

Questo è esattamente quello che è supposto accadere. Ad un certo punto, i figli di Israele fuggirono dall’Egitto poiché passarono attraverso una situazione simile. Loro avrebbero voluto fermarsi là, ma furono ripresi da enormi colpi e sofferenze che non gli lasciarono altra opzione che la fuga.

Quando un Kabbalista comincia la sua auto-correzione, lui agisce come se si sforzasse di entrare in un bel mondo spirituale pieno di luce, nel futuro lucente che gli aprirà tutti gli orizzonti. Comunque, nel suo cammino, lui scopre quasi una scena opposta – dura vita interiore e carichi intensi che lo pressano immensamente. Questa pressione è causata dal fatto che non si sta muovendo in avanti nella solita maniera egoistica. Invece, attraverso la disperazione e circostanze sfortunate, lui deve passare attraverso tutti gli stadi della nascita spirituale, cioè uscire dall’Egitto, salire al di sopra del proprio egoismo, uscire al di fuori di se stesso, e sentire cosa c’è al di fuori del proprio corpo; questo è, lui vive attraverso la sensazione dei desideri altrui.

In questo mondo, il processo di nascita è accompagnato da dolori di lavoro (Tzirim in ebraico), in altre parole da (Tzarot) problemi, sofferenze, e pressione. E in particolare quei sentimenti sono dati a coloro che studiano la Saggezza della Kabbalah per aiutarli ad avanzare spingendoli in avanti nella stessa direzione in cui l’utero materno spinge il feto affinché nasca.

Comunque, la saggezza della Kabbalah non ci sta solo raccontando riguardo alla nascita di una nuova percezione e di un’acquisizione della transizione tra assorbimento e rilascio, dalla ricezione alla dazione. Non è uno studio teorico del processo; non c’entra con la filosofia. La Kabbalah ci aiuta a realizzare questo attraverso un processo di nascita spirituale.

Dopo tutto, come un feto nel grembo materno, noi dobbiamo sentirci contorti, oscuri, stretti, soffocati e il bisogno assiste questo processo su noi stessi. E’ una sensazione veramente spiacevole. Questo perché noi siamo grati alla saggezza della Kabbalah per aver cominciato a realizzare e riconoscere il processo al fine di svolgerlo facilmente e velocemente.

Grazie alla Kabbalah, noi sappiamo cosa ci aspetta; noi realizziamo che dobbiamo uscire fuori dalle nostre sensazioni interiori andando dentro il mondo esterno al fine di evitare di vedere la realtà soltanto con le limitazioni dei nostri cinque sensi; noi potremmo vedere il mondo che è fuori di noi, fuori dal grembo. Noi dobbiamo raggiungere questo stato in qualche modo. Come?

Noi necessitiamo di un’ “ostetrica” qua; dobbiamo nascere non come risultato di contrazioni dolorose che ci spingono da dietro, ma piuttosto come una forza esterna che ci tira in avanti. In questo caso, il processo di nascita sarà abbastanza facile, con le “acque”, con la proprietà della Misericordia.

Per questo, noi abbiamo bisogno di un supporto esterno che deve essere fornito dal gruppo, che provoca la forza esterna. E’ detto: ”L’uomo dovrà aiutare il suo vicino.” Il gruppo può tirarci fuori da questo mondo oscuro fino alla luce brillante; ci aiuterà a innalzare la nostra percezione della realtà al prossimo livello che non è più limitato dai cinque sensi; ma al contrario, noi cominciamo a vedere tutto attorno a noi nella Luce Riflessa senza assorbire niente dentro noi stessi, ma dirigendoci alla parte esteriore.

Perciò, i termini “dazione”, “amore” e “pietà”, tutti loro, di fatto, parlano di percezione della realtà in una qualità differente, nel cambiare i desideri di qualcuno con i desideri del suo amico. Se uno prova a trasferire le preoccupazioni primarie, da se stesso, al suo gruppo di amici, è come se uno fosse tirato fuori dall’utero, fuori da questo mondo, e andasse dietro questo regno materiale fino al mondo dell’esteriorità. In questo caso, i nostri sforzi danno l’avvio alla risposta della forza superiore, che ci aiuta ad andare attraverso questo e nascere.

Questo è il primo step che dobbiamo attraversare; è estremamente difficile. Similmente nel nostro mondo, nonostante tutte le facilitazioni per il processo di nascita per renderlo facile e sicuro, appare sempre come un miracolo simile al “miracolo dell’uscita dall’Egitto.” In questo stadio di sviluppo si trova qualcosa di nuovo e straordinario, e ancor più quando si arriva alla nascita spirituale.
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(Dal Congresso di Miami 23.06.2012, Lezione 1)

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Il narcisismo sta aumentando!

Nelle notizie (da Scientific American): “Uno studio recente constata un calo d’empatia tra i giovani negli U.S.A. […]

L’empatia è una pietra miliare del comportamento umano e da molto tempo è considerata innata. Uno studio di prossima pubblicazione, tuttavia, contesta questa ipotesi dimostrando che i livelli d’empatia sono calati nel corso degli ultimi 30 anni.

La ricerca, condotta da Sara H. Konrath dell’Università del Michigan ad Ann Arbor e pubblicata online in Personality and Social Psychology Review, ha scoperto che l’empatia auto-dichiarata dagli studenti universitari è in discesa dal 1980, con un calo fortemente accentuato negli scorsi 10 anni. A peggiorare le cose, in questo stesso periodo il narcisismo dichiarato dagli studenti ha raggiunto nuove vette.”

Il mio commento: Questa è la conseguenza della crescita esponenziale dell’egoismo nei nostri tempi verso il suo valore massimo, che non può essere tollerata né nella società né nella sua totale opposizione e violazione dell’equilibrio con la Natura.
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Ognuno per sé

Messaggio: Il detto “Le donne e i bambini da salvare per primi” non viene più confermato dai dati di fatto. Gli scienziati svedesi dell’Università di Upsala analizzando i naufragi dal 1852 al 2011 hanno scoperto che tra i sopravissuti prevalgono gli uomini. La verità è che il capitano può ordinare “le donne ed i bambini salvarli per primi”, però, giudicando dai risultati per primi si salvano proprio il capitano e l’equipaggio.

La mia opinione: La nostra natura è l’egoismo nudo e crudo, ed è soltanto questo, quindi non si può parlare di nessuna regola e di nessuna preferenza, tranne quelle personali. Le esclusioni non fanno altro che confermare la regola, e cioè la legge della natura. Correggere la nostra natura, dandoci il desiderio di pensare agli altri invece che solo a sé stessi, lo può fare solo quella forza superiore che ha creato l’egoismo.

Lo scopo della nostra creazione è di conoscere l’egoismo come male e correggerlo ad ogni costo, cambiandolo in altruismo. Non appena lo vorremo, capiremo quanto tutto questo è semplice e facile da fare.
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Gelato per tutti

Dobbiamo smettere di trattare direttamente con il nostro desiderio, cercando di soddisfarlo attraverso tutti i sistemi che abbiamo creato. Semplicemente non funziona. Funzionava parzialmente per un po’, cioè intenzionalmente per farci arrivare alla frammentazione e alla completa ricognizione del male. Ma adesso siamo arrivati a uno stato nel quale siamo giunti alla conclusione che non possiamo più avanzare in questo modo. Dobbiamo sollevarci sopra il vecchio approccio, sopra gli intenti di soddisfare noi stessi e di gestire le nostre vite in maniera egoista. Non avremmo mai successo in questo modo e perciò dobbiamo elevarci al livello di dazione.

Se non ci solleviamo dall’attributo di ricezione verso l’attributo di dazione, non saremmo capaci di raggiungere la completezza. Dobbiamo capire che non possiamo continuare nella vecchia maniera. Il nuovo approccio è: solamente la connessione di tutti, non di alcuni per conto di altri. Possiamo soddisfare noi stessi solo se ci uniamo.

È come se la natura ci stesse confrontando con una condizione, una nuova legge egoista che dice: “Puoi avere una vita meravigliosa, tutti saranno soddisfatti e felici, ma unicamente se siete uguali”. È come una madre che dice ai propri figli: “Volete un po’ di gelato? L’avrete solo se siete connessi e non litigate. Se no, nessuno avrà niente”.

È cosi che la natura ci chiama ad avanzare verso l’uguaglianza, in modo che dentro l’uguaglianza saremmo capaci di scoprire un’opportunità ancora maggiore. Il punto principale non è il gelato che avrete quando raggiungerete l’uguaglianza; siete attirati verso il gelato in modo di raggiungere l’uguaglianza e sentire che è il valore più alto. Quando mangiate il gelato, ve lo potete già gustare da uno stato di uguaglianza e connessione. Scoprite all’improvviso che il gelato mangiato insieme quando siete connessi è 1000 volte più gustoso del gelato che mangiate da soli.

E allora, che cosa vuole la natura? Vuole che tu senta di aver ricevuto un nuovo vaso, un nuovo desiderio che ti permette di scoprire un sapore che è 1000 volte più grande, NRNHY invece di Nefesh. Diventi libero dalle limitazioni della vita e della morte e inizi ad uscire in uno spazio infinito. Raggiungi una nuova prospettiva, un sentimento di libertà senza limiti dalle limitazioni che l’ego ti ha imposto.

Sentirai quanto sia meraviglioso connetterti con gli altri. Il gelato era solo un pretesto, la leva che ha portato i cambiamenti, la scoperta di un nuovo desiderio integrale. Questo è il processo che tutto il mondo deve attraversare.

Noi stiamo attraversando il processo consapevolmente, perché sappiamo dove siamo diretti. Perciò, dobbiamo aiutare il resto del mondo, spiegando loro che non devono cercare di raggiungere la connessione con i vecchi sistemi. Sono tutti falliti. Proviamo un nuovo approccio, un approccio molto semplice: Se ci uniamo, avremmo successo.

Per altri sarà semplicemente un traguardo egoista: unirsi per avere successo. Ma per il fatto di organizzarlo ed essere insieme, attraverso di noi avranno un altro riempimento. I desideri del mondo sono “rotondi” e i nostri desideri sono “diritti”. Perciò, quando si uniranno a noi riceveranno anche la forma diritta, proprio come uno strumento musicale che riempie la sua borsa. Dopo tutto, il “cerchio” contiene già la forma diritta che ha il Masach (schermo) e lavora con la Luce. Allora tutti inizieranno a sentire che è la forma integrale che da il riempimento speciale, NRNHY, e grazie alla nostra connessione, il mondo avanzerà.
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(Tratto dalla terza parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 12.07.2012, Lo studio delle dieci Sefirot)

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La connessione è l’inizio di tutto

Niente si risolverà se non iniziamo dal punto della nostra connessione. È il fondamento e tutto dovrebbe iniziare da lì. È a questo che noi aggiungiamo ogni parola, ogni attributo, tutto ciò che vogliamo. È il punto della connessione.

Perciò non dobbiamo attivare un singolo pensiero prima di determinare questo punto. Prima dovete stabilizzarlo dentro di voi e iniziare a pensare come rafforzarlo, come espandere il vostro controllo su altri attributi, come farlo diventare un cerchio.

Questo è riempito dall’ambiente. Se create questo punto e lavorate per poter incorporare gli amici in esso, si espande correttamente, e voi non dimenticate ciò che è veramente importante.

Domanda: Allora, per quale motivo si prolungano gli stati? Perché sentiamo la pesantezza?

Risposta: Voi sentite la pesantezza nei vasi corporei egoisti. Quando vi sentite bene e le cose sono più facili, vi sentite contenti. Dall’altra parte, se avanzaste connessi reciprocamente con gli altri, vi sentireste felici quando sentite la pesantezza.

La domanda per quale motivo gli stati siano prolungati è una domanda egoista. Una persona che avanza non ha tali pensieri. Domanda a se stessa solo una cosa: “Come posso essere sicuro che nel mio stato attuale io sono in dazione senza un profitto personale? Ho bisogno di un segnale di portare a Te contentezza, un segnale completamente staccato da me. Non ho bisogno di sensazioni né che le cose siano più facili, ho solo bisogno di sapere di fare la cosa giusta. Questo è dazione.

Domanda: Qual è il segnale se ho avuto successo?

Risposta: È in base alla Luce di Hassadim che ricevi. Non ti darà altro che l’appartenenza alla dazione. Poi io comprenderò che il Creatore non sa niente dei miei sforzi e raggiungimenti, e nemmeno nessun altro, e mi sento più contento per questo. È il segnale che sono totalmente staccato dall’ego.

Domanda: Come possiamo aggiustare quest’attitudine nei nostri cuori?

Risposta: Potete farlo solamente dall’opinione generale della società. Abbiamo bisogno di sapere “che cosa c’è nell’aria” sulla dazione, che è la mancanza di richieste diverse e opposte. Ho bisogno solamente della giusta direzione e i poteri per attraversarla e il cammino stesso è come un cammino a un senso.

Poi, correggendo i miei vasi in questa maniera, io mi elevo a un nuovo livello e inizio a gioire per il bene di donare. Questo non può essere descritto a parole. Io ricevo per il bene di donare e gioisco, ma il mio piacere non è sentito nei desideri ordinari, nonostante siano tutti lì.

Domanda: Che cos’è l’opinione generale nel gruppo?

Risposta: È la tendenza generale che mette la dazione al di sopra di tutto. Tutti devono sapere semplicemente che è cosi che dovrebbero parlare di questo anche se innalzano l’importanza del Creatore negli occhi uno dell’altro artificialmente.
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(Tratto dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 15.07.2012, Introduzione al Libro dello Zohar)

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