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“Perché mentiamo”

Nelle notizie (da The Wall Street Journal): “Ci piace credere che un pugno di mele marce rovinino il fascio virtuoso. Ma le ricerche indicano che tutti imbrogliano un po’—esattamente fino al punto dove essi perdono il loro senso d’integrità […]

Nell’ultimo decennio circa, i miei colleghi ed io abbiamo dato uno sguardo ravvicinato al motivo per cui le persone ingannano, utilizzando una varietà di esperimenti e osservando una panoplia di raccolte uniche di dati—dalle richieste di risarcimento assicurativo alla propria storia di lavoro, ai dati dei trattamenti di medici e dentisti. Ciò che abbiamo scoperto, in poche parole: Tutti possiedono la capacità di essere disonesti, e quasi tutti imbrogliano—almeno un po’. Ad eccezione di alcune deviazioni estreme ai due estremi, il comportamento di quasi ciascuna persona è guidato da due motivazioni opposte. Da una parte, vogliamo trarre beneficio dall’inganno e ottenere quanti più soldi e gloria possibile; dall’altro lato, vogliamo considerarci persone oneste e onorevoli. Tristemente, è proprio questo tipo di inganno di massa su piccola scala, e non i casi eclatanti, ad essere il più distruttivo per la società. […]

Sapendo che la maggior parte delle persone ingannano—ma solo poco—la domanda logica che ne consegue è cosa ci faccia ingannare di più o di meno. […]

Una cosa che aumentava l’inganno nei nostri esperimenti era la prospettiva di una ricompensa monetaria più ‘avanti.’ […] Un’altra cosa che incrementava l’imbroglio: avere un altro studente nella stanza [nell’esperimento] che stesse barando palesemente. […]

Altri fattori che hanno aumentato la disonestà nei nostri soggetti del test includevano indossare imitazioni di vestiti di marca, essere prosciugati da richieste di compiti difficili a livello mentale e pensare che i ‘compagni di squadra’ trarrebbero beneficio dalla menzogna di uno dentro una versione di gruppo del compito guida. […]

I risultati di questi esperimenti dovrebbero lasciar riflettere sulle modalità che usiamo attualmente per mantenere oneste le persone. La prospettiva di pesanti sanzioni o l’imposizione di un aumento, possono davvero rendere la persona meno predisposta a evadere le tasse, a compilare una richiesta fraudolenta di assicurazione, a raccomandare un investimento fasullo o a rubare dalla sua stessa azienda? Si può avere un piccolo effetto sul nostro comportamento, ma finirà con l’essere di poca importanza quando si troverà contro la forza bruta psicologica dello ‘Io sto solo ritoccando qua e là’ o ‘Tutti lo fanno’ o ‘È per un bene maggiore.’ […]

Questo esperimento ha ovvie implicazioni nel mondo reale. Mentre le lezioni d’etica e di formazione sembrano avere poco effetto o nessuno, i promemoria sulla moralità—diritti al punto dove le persone prendono una decisione—sembrano avere un effetto smisurato sul comportamento.”

Il mio commento: L’egoismo mente consapevolmente e inconsapevolmente poiché ha bisogno di vedere i benefici per sé stesso in ogni cosa, e soltanto questo conta per lui. La correzione è quella di cambiare i valori. Il valore dell’onestà e la possibilità di un’elevazione spirituale, devono diventare di valore superiore rispetto a quello del normale inganno. Ad ogni modo, solo lo sforzo per la ricompensa più alta, divenire più vicini al Creatore, può proteggere dall’egoismo naturale.
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Nessuno spazio per gli errori

C’è un unico desiderio che è stato creato — per ricevere il piacere e dilettarsi — e non c’è nient’altro che può essere attribuito all’essere creato. Tutto il resto è la correzione della creazione, la forma esterna che può assumere il desiderio di ricevere e come la Luce lo influenza.

Esiste uno superiore, che è in dazione ed esiste l’inferiore, che sta ricevendo. L’inferiore può ricevere la forma di dazione dal superiore che cambierà la sua forma esteriore; come un lupo travestito da pecora che, rimane comunque un lupo! Questo è in realtà quello che facciamo con il nostro ego, con il male dentro di noi, cerchiamo di dargli una forma che è simile al Creatore.

Dobbiamo comprendere che tutto ciò avviene all’interno del desiderio di ricevere, poiché questo ci mette d’avanti al fatto che tutto dipende da noi e tutto avviene dentro di noi. Non c’è nulla all’esterno; tutta la realtà è dentro di noi, nel nostro desiderio di ricevere.

Il desiderio rimane sempre un desiderio, e non dobbiamo provare a cambiarlo. Io non devo aumentarlo o diminuirlo, ne torturarmi digiunando o colpire me stesso. Devo solo chiedere al Creatore di cambiare la forma del mio desiderio e renderlo simile a lui.

Non ci sono altre azioni, tranne girarmi verso la luce, in modo che io possa raggiungere un reale cambiamento. Altrimenti posso solo danneggiare me stesso e distorcere la mia natura. Cosa posso fare con i miei desideri da me? È ridicolo anche aspettarsi questo. Se una persona agisce in questo modo, distorce tutto il suo percorso, la sua percezione, la sua comprensione e il suo approccio.

Questo è ciò che tutta l’umanità fa, sperando di ottenere qualcosa dalle diverse azioni come rivoluzioni nella scienza e nella società. Tutte le nostre azioni finora, a cominciare dal momento in cui siamo scesi dagli alberi, siamo diventati umani e abbiamo cominciato a svilupparci, avevano solo il significato di mostrarci che tutte queste azioni sono sbagliate.

Ora siamo al bivio di un cambiamento, ed esaminando tutta la nostra evoluzione vediamo che è il desiderio egoistico che ci ha costretti a seguire tutta questa strada. Tutto quello che abbiamo fatto finora è un grosso errore.

Era impossibile evitarlo dato che è impossibile avanzare senza la rivelazione del male. Ma l’errore stava nel tentativo di trattare con i nostri desideri, nel limitarli o riempirli, o di cambiarli da noi stessi. Abbiamo sempre sperato di raggiungere una vita migliore da questo, ma ogni volta siamo stati male e abbiamo ricevuto colpi invece di piaceri.

Ora dobbiamo pesare le cose: vale la pena di andare avanti in questo modo? Ora è impossibile anche se lo vogliamo. Non siamo in grado di muoverci in avanti corrompendo il nostro desiderio di ricevere; non c’è nessun posto dove andare! Tutti i metodi hanno raggiunto un vicolo cieco e non possiamo essere riempiti ulteriormente.

Se continuiamo nella stessa direzione, l’unica cosa che possiamo aspettarci è una guerra mondiale come l’ultimo colpo definitivo. Possiamo iniziare dai cambiamenti coscienti oppure richiamando terribili afflizioni su di noi. Ma l’intero processo sarà stato necessario al fine di portarci al riconoscimento del male, per avvicinarci alla correzione di noi stessi e del mondo.
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 02.07.2012, Lo studio delle dieci Sefirot)

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“Tu non sei così grande quanto credi di essere”

Nelle notizie (da Mother Nature Network): “” Un grande gruppo di ricercatori in psicologia dimostra che l’incompetenza generale priva le persone della capacità di riconoscere la propria incompetenza. Per dirla senza mezzi termini, le persone stupide sono troppo stupide per riconoscerlo. Allo stesso modo, le persone poco divertenti non hanno abbastanza senso dell’umorismo per dirlo.

“Dopo circa più di un decennio di ricerca, David Dunning, psicologo presso la Cornell University, ha dimostrato che gli esseri umani trovano difficoltà intrinseche nell’ ottenere un senso di ciò che non conoscono. Se un individuo è privo di competenze nel ragionamento logico, intelligenza emotiva, umorismo o anche l’abilità per giocare a scacchi, la persona tende comunque a considerare la sua abilità in quell’area come fosse sopra la media.

“Dunning e il suo collega Justin Kruger, in precedenza presso Cornell e ora alla New York University, ‘ hanno fatto una serie di studi in cui facevano fare a delle persone un test su un area cognitiva come il ragionamento logico, la conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili e come evitarle, l’intelligenza emotiva, eccetera. Quindi hanno determinato i loro punteggi, e fondamentalmente hanno chiesto loro come pensavano di rispondere,’ Dunning ha detto: «Abbiamo chiesto: “quale percezione avete delle vostre performance?”»

“I risultati ottenuti sono stati uniformi in tutte le aree di conoscenza: in realtà le persone che avevano fatto bene il test tendono a sentirsi più sicuri delle loro prestazioni rispetto alle persone che non hanno fatto bene, ma solo leggermente. Quasi tutti pensano che hanno fatto meglio rispetto alla media. Per le persone in fondo alla classifica che hanno realmente risposto male — in percentuale inferiore a 10 o 15%— pensano che il loro lavoro rientra nel 60 % o 55 % percento, al di sopra della media,’ Dunning ha detto che questi sono i piccoli misteri della vita. Lo stesso modello emerge nei test di abilità delle persone di valutare la comicità delle battute, la correttezza grammaticale o anche le proprie prestazioni in un gioco di scacchi. ‘Le persone in fondo alla classifica pensavano tuttavia che avevano superato gli altri.’…

“Solo se conosciamo noi stessi possiamo migliorare. Dunning crede che l’incapacità della gente di valutare le proprie conoscenze è la causa di molti dei mali della società, compreso il negazionismo del cambiamento climatico. ‘Molte persone non hanno una formazione nel campo della scienza, e quindi essi possono benissimo fraintendere la scienza. Infatti dato che non hanno le conoscenze per poterla valutare, non capiscono come potrebbero essere le loro valutazioni,’ ha detto.

“Allo stesso modo, le persone che non hanno talento in una determinata area non hanno l’abilità di riconoscere i talenti o le buone idee degli altri, dai collaboratori ai politici. Questo può ostacolare il processo democratico, che si basa su cittadini aventi la capacità di identificare e sostenere il candidato o la politica migliore.

«L’ultima leva della ricerca è ricordarsi che davvero potresti non essere così grande come pensi di essere».

Il mio commento: La Kabbalah spiega nei dettagli quanto il nostro egoismo ci acceca e non ci permette di vedere la verità. Ci vuole un grande sforzo nel gruppo, essere contro gli amici per poi entrare nella stessa percezione con loro e “vedere” se stessi. E con lo sviluppo della percezione oggettiva al di sopra dell’egoismo, uno può “vedere” il Creatore.
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Non resisterti al cambiamento

Baal HaSulam, Introduzione al Libro dello Zohar, punto 4: Perciò, coloro che reclamano che per la nostra bassezza e per non essere niente non valgono perché Lui ci guardi, e quindi, Lui ci ha lasciato, non fanno altro che mostrare la loro ignoranza. Cercate di immaginare, se doveste incontrare un uomo che fa delle creature, precisamente per soffrire e agonizzare durante le loro vite come facciamo noi, e non solo questo, ma anche nasconderle dietro di se, senza desiderarle vederle, ne aiutarle almeno un poco. Come lo vedreste basso e spregevole! Si può pensare tale cosa di Lui?

Siamo molto limitati nei nostri sentimenti e nelle nostre abilità cognitive, nella nostra auto-percezione, e nel percepire ciò che è sopra di noi come le leggi di tempo e spazio. Perciò non possiamo comprendere accuratamente e stabilire la giusta attitudine verso la vita e verso il Creatore.

Non è per caso che si dice: “Non mostrare a un folle un lavoro fatto a metà”. Vedendo una piccola parte della realtà, possiamo determinare il disegno generale? Perfino nelle nostre vite ci sono degli stati diversi. La maggior parte non può nemmeno immaginare in anticipo che uno stato passerà e diventerà lo stato opposto. Perciò, se parliamo di ciò che è occulto da noi, è possibile arrivare a una conclusione?

Io credo tuttavia che questo non ci fermi. I Kabbalisti volevano risparmiarci un duro lavoro, colpi e il prolungamento del tempo, e allora ci dicono fin dall’inizio che il Creatore è buono e benevolente e in uno stato di assoluto riposo. Dopo tutto, la perfezione non è soggetta a cambiamenti; per il contrario, tutti i cambiamenti avvengono in noi. Accadranno in un modo o nell’altro, ma noi possiamo determinare la forma che prenderanno.

Tu puoi valutare i cambiamenti egoisticamente misurando quanto piacere ti porteranno, e gli puoi valutare in maniera diversa, in base a quanto ti portino vicino a Colui che dona – fino a che punto riesci a somigliare a Lui. Se valuti i cambiamenti secondo quanto ricevi, soffrirai finché imparerai a valutare gli stati nei quali ti trovi e la vita stessa con altri valori, in base alla tua vicinanza al Creatore e la tua somiglianza con Lui. In base a questi calcoli saranno costruiti i gradi della tua ascesa come uomo (Adamo) che somiglia (Domeh) al Creatore. Questo è infatti il punto.

Allora c’è un inizio, il processo stesso e una fine. Gli eventi accadono e non puoi dire niente, e non puoi nemmeno determinare come cambierai. Devi solo determinare il tuo sentimento: Come accettare i cambiamenti inevitabili. Questa è l’unica cosa che dipende da te.

Le persone che accettano il loro sviluppo sono desiderabili e sono chiamati “giusti”. Quelli che  resistono a questo sviluppo e non lo vogliono sono chiamati “cattivi”. Di conseguenza ci sentiamo bene o male: Il sentimento della vita, il nostro sviluppo, realtà, tutto dipende da quanto tu aspiri o “calibri” te stesso per percepire ciò che ti sta accadendo. E senz’altro, ciò che deve accadere accadrà, ma dipendendo dalla tua calibrazione interiore, chiamata correzione, tu puoi sentire l’ampio raggio di emozioni dal meno Ein Sof (Infinito) al più Ein Sof. Tutto dipende dal grado del tuo accordo con quello che sta accadendo.

È per questo che la saggezza della Kabbalah ci aiuta. Se una persona è d’accordo con i cambiamenti e le correzioni, se vuole essere corretto e accettare tutti i nuovi passi desiderati, se perfino vuole affrettare questi passi qualsiasi cosa porti il futuro “oltre la ragione”, oltre tutti i calcoli, perché si trova già nello stato di fede e dazione, allora non è più importante quello che accade al momento. In questo caso la persona accelera lo sviluppo, lo sente speciale, sublime, e meraviglioso, e questo è desiderabile agli occhi del Creatore.

Tutti dovrebbero arrivare a questa forma di sviluppo, e fino ad allora non avanzeremo poiché non possiamo avanzare in una maniera cattiva. Una persona può rimanere semplicemente ferma, ricevendo nuovi problemi e sofferenze ogni volta nel presente livello, finché sarà d’accordo di cambiare se stesso e a stabilire una buona attitudine verso il proprio sviluppo. E allora a ogni livello la persona prepara se stessa in anticipo oppure accetta ogni cambiamento come un colpo, che fa che lui cambi sotto la pressione di diverse forze. In ogni caso, i cambiamenti sono necessari, perciò consciamente o sotto una pioggia di colpi, la persona sarà costretta ad accettare lo sviluppo come una cosa meravigliosa e desiderabile.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 17.06.2012, Introduzione al Libro dello Zohar)

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Freud non è il mio consulente

Domanda: Perché scienziati come William James e Freud non sono visti come parte della nostra generazione?

Risposta: Perché ultimamente i nostri desideri hanno cominciato a svilupparsi molto velocemente, crescendo così rapidamente che ogni generazione semplicemente non capisce la generazione precedente; possiamo vedere questo molto bene.

In passato i bambini erano come i loro genitori. Un figlio rimaneva a casa di suo padre e lavorava nello stesso luogo in cui  suo padre aveva lavorato. Se un padre faceva il fabbro, poi suo figlio diventava anche lui un fabbro. Se un padre era un tessitore, così era anche suo figlio. Quando il figlio si sposava, costruiva la sua casa accanto a suo padre, oppure vivevano sotto lo stesso tetto. Questo significa che tutto si sviluppava in maniera semplice e lineare.

Le tecnologie come le stampatrici si sono sviluppate da una generazione all’altra, ma non hanno portato a grandi cambiamenti, erano solo semplici macchinari.

Nel XX secolo ci fu improvvisamente una parte del progresso tecnologico che ha svincolato i nostri desideri interiori. Infatti, i nostri desideri, la nostra prospettiva sul mondo, cambiò rapidamente con ogni generazione del secolo precedente. Se una generazione faceva riferimento tutta la sua vita al passato, oggi si riferisce a periodi di 15-20 anni e in questa lunghezza di tempo tutto cambia completamente!

Le persone mi vedono come un dinosauro, ed è davvero così poiché le prospettive e i sapori della mia infanzia, degli anni 50′, del secolo precedente, oggi sono tutti storia antica. Il tempo è ora così condensato che è semplicemente di là dei limiti della comprensione dell’uomo moderno. Inoltre, nei miei giorni c’è stato un approccio totalmente diverso alla scienza, tecnologia e cultura. Abbiamo dovuto leggere un certo numero di libri, conoscere brani musicali e dell’arte. Non eri considerato un uomo se non avevi assorbito tutto ciò che è stato creato dall’umanità, e se non avevi visitato circa 20 musei. Era imbarazzante se non sapevi qualcosa o non l’avevi capito.

Oggi non è così. Oggi tutto questo è messo da parte dall’inizio. Se hai un modem e un computer, non hai bisogno di nulla. Una persona non deve elaborare più secoli di cultura umana attraverso se stesso. C’è un approccio totalmente nuovo. Non sto criticando nessuno; Sto semplicemente indicando un dato di fatto.

La ricerca non è dai tempi antichi fino a nostri giorni dato che l’asse del tempo si è improvvisamente rotta ed è diventata rotonda e integrale. Il mondo è diverso e quindi la conoscenza del passato è inutile nel presente. Per la prima volta noi cominciamo a sperimentare questo in ogni aspetto della vita: nelle nostre professioni, nella nostra vita familiare, ecc.

Non posso leggere libri che sono stati scritti 20 o 30 anni fa, che ci hanno informato in passato, perché il loro consiglio oggi è irrilevante. Così ogni paio d’anni c’è una riformattazione di tutti gli esperti nel campo della medicina, scienza e tecnologia in tutto. Il mondo oggi è non solo accelerato, ma anche bloccato intorno a un sistema integrale.

Sebbene questi psicologi che furono dei grandi innovatori, e che scoprirono il lineare sviluppo egoistico dell’umanità, noi oggi non possiamo usare i loro consigli. Freud basa le sue teorie sui desideri sessuali dell’uomo, ma oggi questi stanno assumendo un’ altra forma, un tale cambiamento, che io dubito di poterli utilizzare per risolvere i problemi dell’uomo moderno o della società moderna.
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(Da una conversazione sull’educazione integrale del 24.05.2012)

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Egitto: Abbondanza e vuoto

Domanda: La Torà descrive l’Egitto come una nazione di abbondanza per il nostro ego. Dove è oggi questo “Egitto” e tutta la sua abbondanza?

Risposta: Infatti, i figli di Israele hanno pianto nel deserto per il cibo ricco che avevano mangiato in Egitto. La terra era come un vaso traboccante. Dopo tutto, Nilo è un nome per la Luce di Hochma, che riempie pienamente il desiderio egoista.

In questa maniera l’Egitto ha offerto abbondanza materiale, e inoltre ha premiato i figli di Israele, le persone lungo il percorso spirituale, con la Terra di Goshen, il più ricco dei suoi territori dove si poteva vivere in prosperità. Non è una coincidenza che si siano moltiplicati in Egitto, poiché lì il desiderio egoista vive benedetto e s’ingrassa.

Ma il problema è che un giorno “un nuovo re” si eleva dall’ Egitto e all’improvviso io scopro che l’egoismo regna in me e il suo potere è il mio giogo. Ed è allora che i figli di Israele urlarono dal loro lavoro: “Porta via quest’abbondanza, io non la voglio, per me, questa non è vita. Cosa ricavo da tutte queste fortune se sto affondando nella disperazione e l’impotenza e non so per quale motivo vivo”. Uno potrebbe pensare, dimenticatene e godi. Ma no, io non posso. E non è che io non ci provi: semplicemente non posso, ed è così.

E questo è “il nuovo re d’ Egitto” che oggi regna in me e che mi mostra che la mia vita è negativa. In questo modo il Faraone porta i figli di Israele più vicino al Creatore. Loro stessi non possono fare un singolo passo, ma il Faraone causa che si sentano vuoti, che si disperino della vita con tutte le sue fortune. Costruiscono le città di Piton e Ramses; in altre parole, cercano di avere successo lavorando su un desiderio egoista: una nuova macchina, una vacanza esotica, e così via. Ma il risultato è un maggiore senso di vacuità. Non dà niente ai “figli di Israele” dentro di me.

Se un centinaio di anni fa si dava a una persona comune ciò che adesso hanno i poveri, in quel momento poteva sembrare una ricchezza. Hai un posto per vivere e dormire, hai un tavolo e una sedia, hai del pane e alcuni alimenti nel frigorifero, non stai morendo di fame, e in qualche maniera puoi alimentarti. Tuttavia, il desiderio egoista è cresciuto e adesso non ha più soddisfazione dalle cose materiali. Invece, finisce in “Egitto”, in bisogno spirituale. Non è una coincidenza se nelle prosperose nazioni scandinave ci sia un così alto tasso di suicidi, mentre in Africa, le persone muoiono di fame ma non cercano di uccidere sé stesse.

Perciò, l’Egitto è l’abbondanza sulla quale regna un crescente sentimento di vacuità. Questo è esattamente ciò che sta accadendo nel nostro mondo. In essenza, il mondo si sta spostando verso l’esodo dall’Egitto, poiché non ha più bisogno del Faraone che porta sfortuna, con il quale è impossibile lottare, uno che ti porta alla disperazione e all’impotenza. Apparentemente tutto è in abbondanza, ma ci sentiamo impotenti davanti ai problemi moderni. Come risultato, le persone sono pronte per uscire dall’ Egitto, anche se non comprendono da dove stanno uscendo e dove stanno andando.

Nella stessa maniera, le persone di Israele non erano consapevoli di quello che stava accadendo e gridavano a Mosè: “Dove ci stai trascinando? Che cosa stai complottando contro il Faraone? Perché ci costringi a scappare attraverso questa sfortuna? Loro non volevano scappare per niente, ma Mosè e Aronne, cioè i Cohen hanno disposto questo per loro dall’alto.

(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 11.06.2012, “L’Arvut”, La Garanzia Mutua)

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Una famiglia armoniosa in una società egoista

Domanda: Come è possibile in una società egoista, cambiare il sistema delle relazioni economiche domestiche di una famiglia in un sistema di relazioni integrali? In che modo è possibile guardare questa situazione?

Risposta: Se la società rimane individualista, poi l’individualismo sotto l’influenza del sistema di formazione e di educazione integrale cambierà; percepirà il mondo in un modo nuovo. Quindi, in che modo una persona potrà cambiare il suo piccolo mondo?

Penso che le persone come in una famiglia inizieranno a relazionarsi con tutto ciò che fanno, interagendo tra di loro e scambiando informazioni riguardo la loro piccola casa mutua dal punto di vista del consumo economico corretto. Questo significa che avranno tutto il necessario per la vita. E tutto il resto, la sensazione di appagamento, armonia, felicità, ricchezza, tutto ciò che una persona vuole, verrà loro specificamente dal sentimento della loro relazione armoniosa con il mondo.

Naturalmente, insieme a questo, l’influenza del mondo egoistico non armonico gli si affaccerà, ma essi saranno in realtà, in ogni caso, internamente pieni di felicità e di armonia che acquisiranno costantemente per se stessi.

L’economia domestica cambierà. Di necessità, le persone saranno soddisfatte con del cibo semplice, vestiti semplici, mobili semplici e così via. La ricerca del piacere ha superato i confini degli interessi corporei, perciò questi bisogni non verranno trovati a livello dell’auto moderazione, ma in un livello naturale, necessario e corretto per l’esistenza.

La stessa cosa riguarda anche il livello del reddito. Quando una persona capisce che non ha nessuna richiesta speciale, quando guarda al mondo in questo modo, allora di certo, tutto sarà semplicemente facile e gratuito.

Inoltre, il bisogno naturale delle persone di comunicare sarà al livello dell’ambiente, che gli riunirà secondo la loro struttura, in accordo all’integralità. In questo modo, questi gruppi e queste società si svilupperanno.
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(Da una conversazione sull’educazione integrale, 21.05.2012)

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“La più grande minaccia dell’eurozona per la prospettiva globale, dichiara l’OCSE”

Nelle notizie (da BBC News): “Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, la crisi dell’eurozona è la minaccia maggiore per l’economia globale”.

‘Non agire oggi potrebbe portare ad un aggravamento della crisi europea e a ricadute al di fuori della zona euro, con gravi conseguenze sull’economia globale.’ […] [dice Pier Carlo Padoan, vicesegretario generale dell’OCSE]

‘La stanchezza da riforme è in aumento e la tolleranza per la regolazione fiscale potrebbe raggiungere il limite’.[…]

“L’aumento della disoccupazione e del disagio sociale può innescare un contagio politico e la reazione sfavorevole dei mercati, con a rischio d’essere colpiti, anche i paesi al di fuori dell’euro”, ha aggiunto.

Il mio commento: Questa è l’opinione dell’autorità più competente dell’UE. Tuttavia nessuno riesce a far leva sull’influenza poiché il processo si trasforma dallo sviluppo lineare (individuale egoistico) a quello integrale (rotondo), che noi non possiamo controllare. Abbiamo creato tutti i nostri strumenti economici e sociali nello stato di sviluppo egoistico lineare (evoluzione) dell’umanità per migliaia di anni.

Ma oggi, dove il nostro egoismo ha raggiunto il suo massimo (individuale, indipendente) sviluppo lineare (come mostra la crisi e la depressione, cioè, l’assenza di nuovi desideri) e si è trasformato in “rotondo” nell’egoismo globale e totale (integrale), noi scopriamo che non possiamo comprenderlo e ancor meno gestirlo attraverso metodi sviluppati in passato.

Solo la Kabbalah, in quanto scienza della nostra natura, desiderio, del suo cambiamento e della sua realizzazione, può darci lo strumento che influenza tutto ciò che ci accade. I Kabbalisti sono chiamati a trasmettere questa conoscenza al genere umano. Vi è speranza che le persone saranno in grado di discernere la verità tramite le loro nozioni preconcette.
[79276]

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E l’oscurità brillerà come la Luce

Baal HaSulam, “Introduzione allo studio delle dieci Sefirot” punto 138: Tuttavia dovreste sapere che la distanza tra i vestiti della Torà in questo mondo e i vestiti della Torà nel mondo di Azilut è incommensurabile…

“Vestiti della Torà” sta a disegni immaginari. Di fatto, non ci sono vestiti per niente, ma piuttosto esiste la Luce, e un vaso che dipinge la propria “realtà” contro la Luce al grado della loro similitudine. La Luce sta per assoluta dazione, e la sensazione del vaso dipende dal livello della sua corrispondenza con la Luce.

È questo quello che s’intende con vestiti della Torà, gli involucri che occultano la Luce dal vaso, dalla persona. E senz’altro, al livello di questo mondo dove uno è corrotto al massimo, succede che gli schermi che coprono la Luce siano i più grandi occultamenti possibili.

Tuttavia, la Torà in se, cioè la Luce nei vestiti non cambia tra la Torà di Azilut e la Torà di questo mondo, com’è scritto: “Io il Signore non cambio” (Malachi 3:6).

La Luce rimane costantemente in completo riposo, tuttavia, essa scende verso la persona in base al suo livello. Attraversa i “vestiti” che sono intesi per aiutare in qualche maniera la persona che li ottiene, e copre il proprio ego, facendo questo rivela la Luce, dato che riesce a cambiare il tipo di vestiti da oscuranti a rivelatori.

È cosi perché l’occultamento è il motivo per la rivelazione. Dopo questa correzione, dopo la rivelazione, l’occultamento è per la rivelazione come uno stoppino è per la luce che lo afferra. Più grande sarà l’occultamento, più grande sarà la Luce che si aderirà a esso quando sarà corretto. Perciò, tutti questi vestiti grezzi nei quali è vestita la Torà, in questo mondo, il loro valore non è inferiore alla Luce che vestono, ma è il contrario.

Indichiamo la Luce in rosso e i vestiti in blu. Più in basso scendiamo attraverso i mondi di Azilut, Beria, Yetzira e Assiya (ABYA), più vestiti troveremo. La Luce dell’Infinito è costante; tutto dipende dal posto dove si trova la persona che riceve. Certamente i principali vestiti del mondo di Assiya rivelano finalmente la Luce più potente alla persona. È chiamato “l’ordine opposto delle Luci e dei vasi”.

Domanda: Che cosa sono di fatto i vestiti?

Risposta: Schermi occultanti, c’è una legge sulla similitudine delle proprietà: Se tu possiedi un certo potenziale negativo (-), la Luce manifesterà se stessa negativa (-) in modo che ci sia uguaglianza tra di loro (=). Altrimenti sei incapace di rimanere in vita.

La Luce deve diminuire se stessa al tuo livello. È per questo che il sistema dei mondi (Olamot) esiste- il sistema degli occultamenti (Alamot): La Luce diminuisce fino al punto che tu la possa tollerare.

Domanda: Che cosa fa diventare i vestiti occultanti in rivelanti?

Risposta: Lo fa la persona. Sollevandosi oltre la ragione, uno prende la decisione di creare un vestito e chiede che esso nasconda il suo egoismo; allo stesso tempo lui lotta per essere sopra il proprio ego e di sollevarsi al livello della dazione. È cosi che una persona ottiene uno schermo e inizia a lavorare “in cima” a esso.

Nella stessa maniera il fuoco aderisce allo stoppino: La profondità dei nostri desideri, la nostra separazione dal Creatore, e le nostre aspirazioni eventualmente trascendono nella Luce. Non c’è Luce da se. I nostri sforzi intensificano lo spessore del desiderio, e l’oscurità inizia a illuminare. Senza lo stoppino non c’è il fuoco poiché il fuoco non può bruciare nel vuoto; ha bisogno di carburante, che brillerà e illuminerà come la Luce.

Domanda: Di che cosa abbiamo bisogno per questo?

Risposta: Dobbiamo accettare l’occultamento come il più grande aiuto che ci permette di muoverci gradualmente e avvicinare alla forza donante.
[78400]

(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 29.05.2012, Introduzione allo studio delle dieci Sefirot)

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La semplicità dell’idea

Domanda: Qual è l’idea principale del metodo integrale che possiamo offrire ad un ampio pubblico?

Risposta: L’idea è molto semplice: tutto può solo essere risolto attraverso l’unione perché questa è la più importante legge della natura.

Proprio ora questa legge si manifesta apertamente a noi in tutti i sistemi esistenti, inclusi quelli artificiali che abbiamo creato. E si parla del fatto che noi stessi stiamo diventando integralmente collegati dentro di noi e non c’è nessun posto dove scappare: è il sistema della natura, che ci sta rinchiudendo sempre di più, premendoci con l’ambiente ed altri fattori. Stiamo scoprendo che non abbiamo altra scelta —noi stessi dobbiamo diventare simili a questi sistemi.

L’idea è molto semplice. Non arriva dalla testa, da alcune considerazioni intellettuale, ma dalla ricerca sulla natura. Vuoi verificare questo? Ti prego di farlo! Migliaia di studiosi provenienti da diversi campi della scienza, tecnologia, psicologia e scienze politiche lo confermeranno per te

Domanda: E qual è la corretta connessione?

Risposta: La corretta connessione è una comprensione della reciproca partecipazione nella nostra vita terrena condivisa. Stiamo gradualmente diventando chiusi al suo interno. Iniziamo a cambiare in questa direzione. Quindi possiamo organizzare la nostra vita correttamente.

In generale, la gente capisce questo perché dopo tutto, stilla attraverso i media, si blocca nell’aria e non c’è raggiungimento intorno ad esso. Vediamo quanto sono interconnessi i paesi europei, e il grosso problema è che non possono comunicare e cooperare correttamente nonostante il fatto che stanno apparentemente legati gli uni agli altri. L’unico elemento, l’essere umano, è la fonte di squilibrio e distorsione lì. Tutti i sistemi sono già diventati integrali.
[80074]

(Da “Conversazioni sull’ educazione integrale” 20.05.2012)

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