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Quello che è buio per l’ego è luce per me

Il gruppo è l’AHP del superiore. Devo annullare me stesso, rinunciare al mio AHP e rimanere solo in GE per aderirmi all’AHP del gruppo. Sento l’oscurità e nonostante ciò, devo annullare me stesso e integrarmi con gli amici.

Questo è il nostro lavoro. Adesso noi siamo in due Partzufim, in alto e in basso. Io sono sotto il Machsom (barriera) e il superiore intenzionalmente abbassa il suo AHP, il gruppo, per me. Se io desidero connettermi a lui, con gli amici, devo restare solo nel mio GE. Non c’è nessuna altra scelta.

Quali azioni sono necessarie per farlo?

Prima di tutto, c’è l’annullamento del mio AHP (1). Successivamente, è necessario intensificare il mio GE quanto più possibile. Io mi annullo (↓), e quindi posso collegarmi al superiore (→), per vederlo e riceverlo.

Il superiore sembra oscuro e io sono pronto a riceverlo in quel modo. È buono per me, poiché è superiore, e io lo valorizzo. Esso è raffigurato come oscuro per il mio ego, ma è buono per la mia “fede al di sopra della ragione.”

Al momento io annullo me stesso davanti al superiore, e noi diventiamo un unico vaso, e dopo sarò pronto a ricevere la sensazione di grandezza, di connessione, di espansione. Questo è semplicemente perché il nostro GE e AHP compongono insieme le dieci Sefirot.

Quindi non è l’AHP del superiore di più ma il mio AHP che è diventato superiore. È come un bambino che dice: “questo è mio padre! Questa è la mia mamma!” da questo lui capisce che appartengono a lui.

Inoltre, questo superiore ha il proprio GE e AHP, che è un totalmente diverso AHP da quello che egli mostra a me.

Ma il superiore rimane in uno stato di piccolezza e comincia a sollevare i nostri comuni dieci Sefirot, l’AHP al quale voglio aderirmi con il mio GE e quindi trascendere il Machsom.

Per questo dovremmo comprendere che non abbiamo nessun altro AHP e nessun altro superiore oltre al gruppo.
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah, 19.10.2012, L’Arvut, La Garanzia Mutua)

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Il pulsante nascosto

Domanda: Gli sforzi interiori causano sofferenza. Possiamo dire il contrario, cioè che questi dolori provengono direttamente dalla natura in forma di uragani e altri disastri naturali?

Risposta: Nel complesso, la risposta è sì. Invece di ricostruire le case che sono state distrutte dall’uragano e ricevere colpi ancora più terribili, possiamo muoverci internamente a lavorare e fare sforzi mentali. Questi sforzi dovrebbero essere qualitativi, sebbene la natura ci obbliga a muoverci verso sforzi quantitativi.

Questa differenza tra la qualità e la quantità è enorme. Lo sappiamo dalle leggi della piramide, che è divisa in quattro livelli: l’inanimato (s), il vegetativo (v), l’animale (a) e l’umano (h). Nel livello dell’essere umano noi facciamo degli sforzi mirati a uno scopo.

Ma le altre persone sono a un livello più basso. Pensate agli sforzi che devono fare per l’intera larghezza della base della piramide! Che grande area di desiderio ricoprono, quante tonnellate di cemento e ferro, quante ore di lavoro consumate, quante malattie attraversate e quale grande mancanza viene risentita!

Noi siamo al di sopra di questo livello e possiamo cambiare le difficoltà e le sofferenze di miliardi di persone per molti anni con un clic su un pulsante.

Ma non credo che spingere questo pulsante sia più facile che un migliaio di anni di lavori forzati. Non è per caso che il popolo di Israele gridò nel deserto e che era disposto a tornare al duro lavoro in Egitto, a lavorare di nuovo per il faraone, solo per evitare di spingere questo pulsante.

Questa è l’essenza della decisione che una persona deve prendere, così che il nostro mondo non scompaia fino alla fine della correzione.

Premendo questo pulsante tu devi essere consapevole e realizzare ciò che dovrà succedere, non puoi fare clic ed essere sorpreso dall’esito; nella spiritualità tu premi il pulsante solo quando sei a conoscenza di tutte le azioni che succederanno dopo. In altre parole la forma della redenzione esiste già in esilio.

Devi immaginare il processo; altrimenti non hai scelta, perché scegliere significa comprendere il futuro ed è per questo che lo scegli.

Qualitativamente, questo lavoro è molto più difficile rispetto al lavoro ordinario. Quindi anche se avrebbero potuto farlo, loro gridarono: “Lasciaci tornare indietro! Lasciaci cambiare questo lavoro con il precedente tipo di lavoro!”

Domanda: Allora perché i kabbalisti sostengono che il percorso della Torà è più facile rispetto al percorso delle sofferenze?

Risposta: Cerca di pesare due cose diverse con la stessa scala: un quantum di luce con miliardi di tonnellate di rocce. Possono essere paragonati? L’energia della luce interiore è miliardi di volte maggiore del peso fisico delle rocce. Ma queste cose sono incomparabili nella tua percezione egoistica, nei tuoi sensi immaginari. Prima dobbiamo cambiare la nostra scala di valori. È scritto: “il giusto è il fondamento del mondo”. La sua potenza e valore sono molto più grandi di tutta l’umanità. Senza di lui la gente non può fare nulla, loro non esistono affatto nella spiritualità. Quindi non si possono pesare i due tipi di sforzi dallo stesso strumento.

Domanda: Allora tutti dovranno spingere quel tasto alla fine?

Risposta: No, nemmeno tutti i figli di Israele, il che significa tutti coloro che anelano direttamente al Creatore. Tutti partecipano nel premere il pulsante, ma è difficile dire chi avrà il ruolo di protagonista nel futuro.

Da un lato, una persona non può avanzare senza un leader. In ogni generazione ci deve essere qualcuno che tira in avanti e trascina gli altri. D’altra parte, può esserci qualcosa di simile al Sinedrio, un gruppo di persone che sono pronte e in grado di trovare la forza generale che condurrà il popolo dalla connessione fra loro. Non credo che c’è qualcuno  in grado di fornire una chiara prognosi, ma non importa. La cosa principale è che noi stiamo avanzando. Ciò che è necessario è che questo dovrà accadere. La mancanza di conoscenza in questo caso non è un problema.

In un modo o nell’altro, tutti parteciperanno nel processo fino alla fine della correzione, fino all’ultimo clic, tutti saremo nella piramide. Solo la luce della fine della correzione trasformerà la linea in un cerchio. I livelli della scala spirituale non cambiano, e solo quando in tutti i Malchut entrerà la correzione e raggiungeranno il Keter diventando uguali ad esso, succederà che tutte le forme scompariranno, fatta eccezione per il cerchio.

Domanda: Quele tasto è l’amore per gli altri?

Risposta: Sì, ma attraverso l’amore per gli altri, aneliamo all’amore del Creatore, dobbiamo ricordare questo.
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(Dalla quarta parte della Lezione quotidiana di Kabbalah,  04.11.2012, Matan Torà, (Il dono della Torà))

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Siamo tutti uguali nel lavoro Spirituale

Dallo Studio delle Dieci Sefirot, Parte 3, Capitolo 13: significa che Keter è il primo per merito dal punto di vista della Luce di Yashar (Ohr Yashar), Malchut è l’ultima per merito, per via del fatto che riceve per ultima ed è la più lontana dalla Shoresh. E’ l’opposto dal punto di vista della Hitpashtut della Ohr di Hozer, ovvero la Sefira di Malhcut è divenuta la Shoresh ed è la prima in merito, e Keter l’ultima. Se ne ricava che tutti i Kelim si eguagliano allo stesso livello rivestendo la Ohr Yashar nella Ohr Hozer. E’ così per via del fatto che tutto quello che è meglio nell’Eser Sefirot de Ohr Yashar è peggio nell’Eser Sefirot de Ohr Hozer,e viceversa, tutto quello che è meglio nell’Eser Sefirot de Ohr Hozer, è peggio nell’Eser Sefirot de Ohr Yashar. E così tutti i Kelim si eguagliano.

Tutti i desideri riempiono gli uni gli altri; se la Luce Diretta e quella che Ritorna sono presenti, significa che un’azione spirituale si è già verificata e che non c’è differenza tra quelli che l’hanno compiuta esattamente. Gli amici non sono per nulla diversi gli uni dagli altri. Se l’Aviut (la profondità del desiderio) di uno ha compiuto il lavoro che doveva fare allora costui rimane identico a tutti gli altri.

Più è alta la Sefira della Luce Diretta, più è bassa la Sefira della Luce che Ritorna che la riveste; più è bassa la Sefira della Luce Diretta, più è alta la Luce che Ritorna. Di conseguenza, sono uguali. Nella Spiritualità, non c’è differenza tra di noi. Uno ha un’anima più alta, un altro ha un’ altra più bassa e rozza, ma alla fine fanno tutti lo stesso lavoro.

Un’ anima più elevata è più vicina alla Luce, ma questa “altezza” non permette alla persona di portare una grande quantità di Luce che Ritorna. Per via del fatto che i desideri più bassi interagiscono con lui, egli consegue uno schermo più largo, che quindi prende più Luce che Ritorna. Questo succede in ogni Sefira, che include tutte le altre Sefirot e raggiunge lo stesso livello di tutte le altre.

Quindi, quando impiego la mia ispirazione spirituale nel gruppo, ricevo indietro da loro una potenza del mio stesso desiderio corretto (Aviut) assieme alla sua “purezza” (Zakut), che ci rende tutti uguali. Loro avevano bisogno della mia aspirazione, ed io richiedevo il loro desiderio corretto. E’ come un feto all’interno di sua madre che definisce i processi che lei deve dare attraverso il suo corpo.

Allo stesso modo Malchut determina cosa fare relativamente a Bina. Secondo il fine della creazione, se un desiderio più grande è aggiunto al processo della correzione, tutte le volte questo diviene più importante. Ogni parte di Malchut che si collega a Bina definisce quello che Bina deve compiere, e Bina è obbligata a soddisfare questo requisito.
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(Dalla Terza Parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah 30.08.2012, Lo Studio delle Dieci Sefirot)

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Due desideri impegnati con il pensiero della Creazione

Il desiderio si divide in due parti a causa delle “quattro fasi della Luce Diretta”. Il primo gruppo di desideri appartiene al livello della radice, la prima metà del secondo livello di spessore. Il secondo gruppo appartiene alla seconda metà del secondo livello – Bina, il terzo livello, ZA e il quarto livello, Malchut.

Il primo livello è ancora parte della diffusione della Luce che agisce sul desiderio. La seconda parte appartiene al desiderio di ricevere che sviluppa diverse azioni e che vuole assomigliare alla Luce, che significa che appartiene alla reazione del desiderio alla Luce. La sua prima porzione, la metà bassa di Bina è la pianificazione dell’azione, come una “testa”.

Ma quando il desiderio si sviluppa, ogni livello include tutti i livelli che lo precedono. Nella fase uno c’è la fase radice, nella fase due c’è la fase uno e la fase radice, nella fase tre c’è la fase radice, fase uno e fase due, nella fase quattro c’è la fase radice, fase uno, due e tre. Ciò significa che ogni livello include tutte le fasi precedenti e aggiunge ciò che principalmente lo caratterizza.

La fase quattro, Malchut, è di fatto la creatura in cui tutte le altre fasi sono incluse, i vasi che hanno assorbito gli attributi della Luce e sono perciò chiusi alla correzione. Il livello del desiderio più puro che si trova nella creatura è il livello radice e i livelli uno e due sono chiamati “Israele”, mentre i livelli tre e quattro sono le altre nazioni del mondo che non possono correggersi da sé perché la Luce opera nei primi livelli mentre il desiderio determina tutto negli ultimi livelli.

Perciò i desideri di “Israele” possono essere corretti sotto l’influenza della Luce. Loro hanno solo bisogno di attrarre la Luce verso di loro quando lavorano contro il loro ego. Loro hanno ancora un piccolo desiderio di ricevere ed è come se non li disturbasse nell’avvicinarsi al Creatore. Il terzo e il quarto livello non possono attrarre la Luce da sé stessi poiché il loro desiderio è così forte che loro non possono neppure pensare a queste correzioni.

Ma in accordo con il pensiero della creazione, questi desideri devono essere corretti dal momento che la quarta fase è la vera creatura e lo scopo del Creatore. Israele è la connessione tra il Creatore e Malchut che può assorbire le qualità della Luce e con il suo aiuto, quando è incorporata e connessa con il restante desiderio, correggere la sua parte spessa.

Così c’è una commistione di desideri e come risultato, Israele include le nazioni del mondo e le nazioni del mondo includono Israele. Questa incorporazione viene dall’Alto, ma più tardi ci dovrà essere un chiarimento con l’aiuto del lavoro di Israele. Questa parte del desiderio che è penetrata profondamente negli altri strati può attrarre la Luce che Riforma e con il suo aiuto, chiarire sé stessa.

Certamente Israele deve percepire la pressione dell’AHP, delle nazioni del mondo che hanno bisogno di questa Luce, affinché il desiderio di attrarre la Luce sia formato. Israele di per sé non ha bisogno di nulla; inizialmente è solo i vasi di GE, Bina. Ma quando fa esperienza della pressione delle nazioni del mondo, sente che ha bisogno della correzione.

Allora Israele richiama la Luce che Riforma e corregge sé stessa quando si connette al corpo collettivo, GE. Il desiderio collettivo che essi allora costruiscono è chiamato “Terra di Israele”, e la connessione tra loro è chiamata “Knesset Israel” (l’Assemblea di Israele) o Shechina, l’assemblea di tutte le anime di Israele, poiché questa parte è già indirizzata verso la Luce (Israele significa “Yashar El” – “dritto al Creatore”).

Se Israele si occupa della correzione, la Luce Circostante comincia ad agire persino sulla seconda parte del desiderio, sulle nazioni del mondo, quando porta loro pace. Se Israele non si preoccupa della propria correzione, le nazioni del mondo sentono pressione e iniziano a fare pressione su di lei più fortemente. Le nazioni del mondo spingono Israele ad unirsi con le buone o con le cattive.

Il processo di correzione è reciproco: GE lo inizia e poi le nazioni del mondo vi si uniscono. Come il processo avrà luogo dipende da Israele, se loro affrettano i tempi, che significa se aspirano alla correzione o meno.

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(Dalla parte 1 della Lezione quotidiana di Kabbalah 9.09.2012, Shamati #46)

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La formula per portare compiacimento al Creatore

Tutta l’umanità è un corpo spirituale e la correzione non è intesa per la parte che può essere spronata a farlo ma in realtà per la parte che non può.

È possibile recare compiacimento al Creatore solo se noi completiamo tutta la formula. Correggo me stesso allo scopo di connettermi a Israele—per correggerlo, e poi per correggere tutte le nazioni del mondo.

Questo significa che la mia preghiera dovrebbe includere i seguenti componenti: me che correggo me stesso per costruire un desiderio comune con gli altri, la parte corretta del desiderio chiamata “Israele” o “Shechina” e Malchut.

Tutto ciò è per connettersi con le nazioni del mondo—per recare compiacimento al Creatore.

Noi dovremmo pianificare la fine del processo e questo è il motivo per cui io lo inizio. Se io non fossi d’accordo con il risultato finale—compiacimento al Creatore, non comincerei l’intero processo, dal momento che allora ciò sarebbe un’azione egoistica.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 9.09.2012, Shamati 46)

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Una piuma che pesa cento tonnellate

Domanda: Che tipo di sforzo è il mezzo per l’avanzamento spirituale, e posso aiutare un amico a sforzarsi da solo o rubo il suo lavoro facendo questo?

Risposta: Lo sforzo è qualsiasi cosa al di sopra delle mie abilità umane. Io non posso aiutare un altro e completare il suo lavoro, ma posso fargli un esempio di modo che possa essere più facile sforzarsi per lui.

Quindi, io non rubo il suo lavoro, ma lo aiuto. Maggiormente ci aiutiamo l’uno con l’altro portando esempi, più facile sarà per un amico sforzarsi di più, e più efficientemente avanzeremo.

Con questo, noi cambiamo lo sforzo corporale con uno sforzo spirituale! Allora il lavoro corporale sembra molto difficile e il lavoro spirituale veramente facile perché addizioni la forza del gruppo a questo. Il risultato è che devi muovere un carico di centinaia di tonnellate e lo muovi, ma hai l’aiuto di milioni di persone che spingono il carico con te.

Tu non devi sentire il peso del carico che è di 100 tonnellate. Queste 100 tonnellate sono necessarie solo se attraverso queste riesci a raggiungere la connessione con milioni di persone.

Dunque, non c’é nessun bisogno di sofferenza senza senso; tutto quello che dobbiamo fare è comprendere perché soffriamo.

Se noi ci sentiamo in difficoltà, abbiamo paura, rigetto, e paura in un certo posto, significa che non è lo sforzo corretto. E’ detto: ”Invece tu non mi hai invocato, O Giacobbe.” Se con grande impegno e sudore porterai il carico che ti è stato dato dal Creatore, significa che non ti stai sforzando correttamente, e questa pressione dipende da qualcun altro e non dal Creatore.

Il piacere dal lavoro è sapere per Chi ci stiamo esercitando.
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(Dalla 1° parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 15.06.2012, Shamati 117)

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La luce dell’anima rompe il recinto dell’Ego

Baal HaSulam, “600,000 Anime”: E’detto che ci sono 600.000 anime, e che ognuna di loro è divisa in diverse scintille. Dobbiamo capire come sia possibile che lo spirituale si divida visto che inizialmente è stata creata una sola anima, l’anima di Adam ha Rishon. Secondo la mia opinione c’è infatti solo un anima nel mondo come è scritto (Genesi, 2:7)” E soffiò nelle sue narici l’alito della vita”. La stessa anima esiste in tutti i bambini di Israele, completa in ciascuno, come nell’ Adam ha Rishon, visto che lo spirituale è indivisibile e non può essere tagliato – Che è piuttosto una delle caratteristiche delle cose corporali. Ma dire che ci sono 600,000 anime e scintille di anima sembra voler dire che questa divisione avvenga tramite la forza dell’ego di ciascuna persona.

All’inizio sentiamo di esistere fuori dall’Anima Comune perché il nostro ego ci separa da esso come una recinzione. Alla fine tutti ottengono completamente quest’unica anima, il recipiente spirituale, il desiderio corretto della creatura che è in adesione con il Creatore nel mondo dell’Infinito. Il Creatore ha creato solo quest’unica anima dell’ Adam ha Rishon. Ma visto che la forza della distruzione  è entrata dentro di noi ognuno di noi percepisce solo se stesso. Comunque, grazie alle virtù delle azioni chiamate “La Torà ed i Comandamenti”, ogni persona ha un’opportunità di attirare a se la Luce dall’anima comune, se vuole avvicinarsi ad essa. L’anima è una raccolta di tutte le anime fuse in una singola unità. Più una persona aspira ad essa attraverso il gruppo, gli amici e lo studio, più grande è l’illuminazione che egli evoca da lassù.

Quest’illuminazione lo aiuta a rimuovere le partizioni che recintano e separano la sua anima ed aiuta a rivelare questa cosa. Ovvero, ognuno scopre che sono all’interno di quest’anima. Ma tutte la parti nelle quali ci sembra di essere divisi, immaginando persone diverse, sono diverse l’una dall’altra ma provengono da diverse radici. Alcune sono in relazione alle 600,000 anime, ed altre alle scintille. Ma questo determina solo le differenze lungo il cammino: Chi viene prima e chi alla fine o nel mezzo del processo della correzione; chi appartiene ai gradi di HBT-HGT-NHY, “padri”, “figli” o l’intero mondo. Ed alla fine, tutti scoprono l’anima comune della sua interezza, senza alcuna differenza tra di noi.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 26.08.2012 , “600,000 Anime”)

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Dall’interno all’esterno

L’umanità può essere divisa in cerchi che hanno il centro in comune.

Il cerchio interno, la sorgente, è composto dagli studenti di Abramo che lasciarono l’antica Babele e a cui si unirono molti altri uomini di altre nazioni e di diverse parti del mondo. Oggi, dopo quattro esilii, alle soglie della quarta redenzione, il cerchio di “coloro che hanno lasciato l’attuale Babele” è formata da tutta l’umanità. Questi uomini vogliono conseguire lo stesso traguardo ed insieme, in base al loro desiderio, sono chiamati “Israele”, che significa diritto al Creatore.

Oltre a questo, c’è un’altra parte che appartiene alla categoria di “Israele”, che è composta da coloro nei quali gli stessi Reshimot (i ricordi), gli stessi “segni” che sono rimasti dal passato al punto in cui erano nella loro ascesa spirituale, hanno la loro radice. Le tre linee sono nascoste alla loro base; costoro hanno affrontato ascese e discese attraverso una serie di reincarnazioni, e devono correggersi nel nostro mondo poiché appartengono agli studenti di Abramo, Isacco e Giacobbe.

Ci sono quindi tre categorie di uomini che oggi appartengono al gruppo di “Israele”:

  • Al centro c’è Bnei Baruch (BB).
  • Intorno ci sono i nostri amici delle nazioni del mondo, di tutto il mondo.
  • All’esterno, Ci sono coloro che sono chiamati i Giudei, che sono divisi in due parti: i religiosi e i non religiosi.

Tutti quanti devono conseguire la correzione sia che lo vogliano oppure no. Alcuni vengono risvegliati oggi; costoro sono i nostri amici, il mondo del Kli (il rosso). Ma nel complesso, tutti sono obbligati a fare in questo modo.

All’esterno c’è tutto il mondo, tutta l’umanità, o le nazioni del mondo che ci circondano.

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(Dalla 4.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.08.2012, Gli scritti di Baal HaSulam “La Nazione”)

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Un vaso che distribuisce l’abbondanza

Baal HaSulam, “Introduzione al Libro Panim Meirot uMasbirot,” p.4: Adesso potete considerare le loro parole (Sanhedrin 98a): “Il Figlio di Davide verrà o in una generazione che è tutta meritevole, o tutta indegna”. Il che è molto misterioso. In apparenza, fin tanto che ci sono alcuni giusti nella generazione, essi trattengono la redenzione. E se i giusti sparissero dalla terra, il Messia potrebbe arrivare?

Domanda: Ciò significa che in una generazione di malvagi, la rivelazione del Creatore avverrà come se giungesse dalla parte opposta, da dietro?

Risposta: Per prima cosa, Egli sarà rivelato ad Israele, cioè a coloro che aspirano Yashar—El (diritto al Creatore). Poi, piano piano, influenzerà tutti coloro che vi sono intorno – le nazioni del mondo in raggi più ampi e che sono sempre più distanti dal centro. Se gli uomini di Israele sono come un vaso ed essi colmano loro stessi, allora l’abbondanza traboccherà dal vaso su tutto il mondo.

Dunque, ci dobbiamo preoccupare di colmare noi stessi con la Luce di AB—SAG, con l’intenzione di donare. Quando riceveremo la Luce di Hochma rivestitasi in Hassadim, questo “stile” sarà trasmesso a tutti.

Un uomo viene improvvisamente capovolto dalla Luce di AB—SAG nella sua mente e nei suoi sentimenti, poiché la Luce di AB appartiene alla testa e la Luce di SAG appartiene al cuore. Se un uomo è improvvisamente capovolto e scopre la connessione, egli comprende come legare la mente e le sensazioni in modo che possano cooperare.

Questo è il modo in cui la Luce di ABSAG funziona: ci fa riconoscere l’importanza, i nuovi valori. Se ci succede questo, verrà trasmesso secondo un certo ordine. Non è un caso che Israele sia chiamata LiRosh (Io ho una testa). Allora, in base a questo punto, si allargherà alle altre nazioni attraverso i vasi comunicanti.

All’inizio essi non vedranno nemmeno da dove arriva, ma in seguito inizieranno a rivolgersi ad Israele al fine di connettersi con loro e tra loro. Come è detto: “Ed essi tutti Mi conosceranno dal più piccolo al più grande”.
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(Dalla 4.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah 19.09.2012 “Introduzione al Libro Panim Meirot uMasbirot”)

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Conferire con la legge della perfezione del sistema analogico

Domanda: Come avviene questo processo, con la correzione di noi stessi, abbiamo corretto l’intera generazione (come scrive Baal HaSulam nel suo articolo, “600.000 anime“)?

Risposta: Non può funzionare in altro modo nel sistema integrale analogico in cui tutti si intrecciano uno con l’altro. Correggendo una parte di me all’interno della struttura universale, io correggo la mia connessione con gli altri, in questo modo rendo tutte le relazioni funzionanti al cento per cento.

Se miglioro me stesso rispetto a qualcun altro e continuo a lavorare con lui, vuol dire che anche qualcun altro al di fuori di me è diventato corretto. In altre parole, la correzione di se stessi, modifica l’intero segmento della struttura generale a cui appartengo: l’intero sistema delle anime che fanno parte della mia generazione.

Il compito degli altri è migliorare i loro segmenti della struttura. Così facendo, essi verificano la mia correzione e degli altri rispetto a loro. Questo si chiama “l’intera generazione.”

Questo è il modo in cui uno corregge gli altri, e quindi, discerne un’ anima completa (generale) dalla propria personale prospettiva. Finora, non abbiamo un’ampia perfezione; che è chiamata “fine personale della correzione”. Un uomo non corregge se stesso, ma piuttosto le sue connessioni e l’inclusione negli altri. Di conseguenza, egli diventa corretto.

Ognuno di noi avverte se stesso come un’entità indipendente solo a causa della rottura. Se non fosse per la rottura, noi non saremmo esistiti affatto. Invece, ci sarebbe stata una rete di connessioni fra di noi. Noi ci sentiamo vivi solo perché il potere della rottura ha creato un’auto-percezione individuale all’interno di ogni desiderio dato.

Tuttavia, attraverso l’auto-correzione — includendo me stesso negli altri, e rivelando i legami che già esistono tra di noi e conformandosi a loro — io perdo me stesso. Io trascendo per diventare un collegamento generale, e quindi, “mi trasferisco” negli altri.

La particella che è stata usata per essere chiamata “l’Io” scompare, contrae se stessa e funziona solo in combinazione con gli altri. Ecco perché comincio a sentire me stesso come se fossi espanso nell’intero spazio, che significa rivelare “l’anima comune“.

Io sono totalmente incapace di ricevere in un solo punto, dentro di me. Solo includendo me stesso negli altri, acquisisco i loro vasi e desideri. Io capisco esattamente cosa posso dare ai miei vicini di casa, alla persona accanto a me, l’altro accanto a lui, e così via per tutti!

Io scopro la mia personale misura della dazione, e quindi vinco l’intero spazio dell’anima comune. Questa è l’unica acquisizione che ottengo. Più includo me stesso negli altri, più guadagno attraverso il mero fatto di essere insieme a loro.

È simile all’avere dei figli. Dai tutto a loro, te stesso, il tuo sperma — e così ti moltiplichi e continui a vivere nei tuoi bambini.

Il mio originale “Io” “si disgrega.” È presente esclusivamente nel mio coinvolgimento con gli altri.  In questo modo io raggiungo l’anima comune, tutti i possibili collegamenti e contatti con gli altri.

Ognuno esegue questo tipo di lavoro, ottenendo così di essere compreso negli altri. Così raggiunge l’anima generale comune, ma a proprio modo, secondo la radice spirituale individuale. Quindi, uno riceve l’intera somma dei desideri delle altre persone solo per il gusto di servirgli e riempirli. Così, egli diventa un canale attraverso il quale la luce viene trasmessa agli altri.

Uno riceve la luce circostante che riforma, per rivelare le esigenze degli altri e soddisfarli. Questo è il modo in cui si collega con gli altri e li serve, similmente a una cellula che assiste tutto l’organismo, guadagnando così l’intero corpo.

Quindi, salvando le nostre anime, recuperiamo tutto il mondo poiché la parte e l’intero sono uguali. Se una particella isolata è collegata con il resto del sistema, allora l’intera struttura non può raggiungere la perfezione senza di essa dal momento che una particella è significativa come l’intero sistema. Questa è la legge della perfezione del sistema analogico.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 27.08.2012, “600.000 anime”)

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