Pubblicato nella 'Senza categoria' Categoria

Non sarà la prigione a rieducare uno stupratore

Domanda: I tuoi lettori di Instagram chiedono: “Come possiamo accettare il male?” Tu rispondi: “Il male non esiste. Il male indica semplicemente ad una persona che non ha raggiunto la perfezione nel bene.

Cioè, il bene nascosto viene percepito come malvagità. Viene percepito acutamente in modo che l’individuo presterà attenzione a quali altre possibilità esistono per lui per correggere questa proprietà e trasformarla in bene”.

Uno dei tuoi lettori chiede: “Che mi dici dello stupro? Comportamento deplorevole nelle nostre connessioni…”

Risposta: Questo è egoismo, un eccesso. Certo, questo può essere definito malvagità, ma è l’egoismo che deve essere corretto e allora non ci sarà il male. Cioè, questo è un atteggiamento scorretto nei confronti delle altre persone. L’intenzione verso gli altri è solo intenzione…..se essa acquisisce una forma positiva o negativa, allora noi dobbiamo discernere e correggere il “negativo” trasformandolo in “positivo”. Ma l’intenzione stessa non può essere cambiata. In altre parole, noi non possiamo castrare uno stupratore; dobbiamo rieducarlo.

Domanda: Come?

Risposta: Come farlo è un’altra questione. Le azioni non cambieranno il mondo. Dobbiamo scavare sino alla radice del problema, per arrivare sino al motivo a causa del quale alcune persone trattano le altre persone in questo modo e correggere quella direzione, o in altre parole, la loro intenzione. Questo è ciò che affronta la scienza della Kabbalah.

Domanda: Supponiamo che un individuo commetta violenze contro altri individui. Cosa significa correggere la sua intenzione, in modo che le stesse azioni dello stesso individuo siano benefiche per gli altri?

Risposta: Intendeva ferire gli altri? No, voleva solo soddisfare se stesso. Quindi facciamo in modo che questo individuo possa provare piacere attraverso un altro tipo di azioni, e cioé atti di gentilezza verso gli altri. Lui ha bisogno di essere corretto, riformato ed educato in modo diverso.

Riceverà quindi lo stesso piacere, e forse anche molto più grande di quello che avrebbe provato mentre perpetrava la violenza. La Kabbalah può dargli un piacere che è 620 volte più grande. Invece di atti di violenza, si tratterà di atti di gentilezza verso un altro individuo, poiché quell’individuo si divertirà insieme a lui.

Domanda: Come si spiega questa trasformazione in un individuo?

Risposta: Attraverso la forza superiore, la luce superiore. Questa non è una questione semplice da spiegare. Lo stupratore non può fare molto a riguardo. L’individuo deve essere cambiato, rieducato.

Domanda: E cosa si può fare?

Risposta: Sicuramente non metterlo in prigione. Secondo la Torah, non esiste il concetto di prigione. Non esiste il concetto di “isolare una persona dalla società”. Anticamente, per l’isolamento, esistevano sei città rifugio. È lì che le persone venivano rieducate.

Domanda: Cosa succede ad un individuo quando cambia la sua intenzione, quando cambia il suo atteggiamento nei confronti degli altri? A che livello avviene questo cambiamento? Chimico o psicologico?

Risposta: Nel livello spirituale. Nel livello più alto, più interiore. Lui deve cambiare il suo atteggiamento, la sua comprensione su dove si trova: in una società, nel mondo, il suo atteggiamento verso la vita e la morte, verso l’intero universo, dentro di lui deve cambiare tutto. Questa correzione avviene sotto l’influenza della luce superiore.

Domanda: Supponiamo che uno stupratore voglia cambiare il suo atteggiamento …

Risposta: Anche se lui non vuole cambiare, noi lo influenzeremo gradualmente in modo tale da voler cambiare se stesso e lui cambierà.

Domanda: Cosa significa influenzarlo in modo tale che cambierà?

Risposta: Attraverso gli esempi, l’educazione. È un sistema educativo che deve influenzarlo per un lungo periodo di tempo. Le persone che venivano condannate alle città rifugio non potevano andarsene. Se un individuo uccideva o danneggiava qualcuno, poteva trovare un rifugio lì, consegnarsi e ammettere il suo crimine, e allora la società nelle città rifugio poteva lavorare su di lui.

Egli veniva influenzato in modo tale che la luce superiore potesse lavorare su di lui. Bisogna mettersi sotto l’influenza della luce superiore. Un individuo non può farlo da solo dato che è completamente corrotto. Pertanto, ogni criminale dev’essere aiutato in modo tale che la luce superiore cominci a influenzarlo.

Come viene realizzato questo? Con l’inclusione nella società. La collettività lavora per attrarre la luce superiore, e un individuo, trovandosi nella società, che gli piaccia o meno, riceve una parte della luce superiore attraverso di essa, e la luce superiore lo riforma.
[246737]

Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 28/02/2019

Materiale correlato:
Come possiamo arrivare a “sentire” davvero gli altri?
La violenza nella spiritualità
Non aspettare un segno decisivo

Da che cosa dipende il desiderio di studiare la saggezza della Kabbalah?

Domanda: Da che cosa dipende il desiderio di studiare la saggezza della Kabbalah?

Risposta: L’aspirazione al Creatore dipende dalla Reshimo (il registro informativo spirituale) che viene rivelato in una persona. Queste non sono solo domande sul significato della vita e sulla sua inutilità perché le loro risposte possono essere puramente corporee.

In una persona sorge una domanda pressante sull’essenza dell’esistenza al di sopra del solo riempimento di se stessa. Non mi importa come vivo, in che modo mi soddisfo, cosa ho e quando finirà la mia vita. Per me è importante capire il suo significato interiore! Da dove viene e perché mi è stata data? Cos’è questo fenomeno della vita? Cosa rappresenta?

Quando questa domanda sorge in una persona, allora essa ha davvero bisogno di scoprire lo scopo della creazione. Cioè, il Creatore stesso non è chiaro. Tuttavia, se il progetto, il pensiero con cui tutto è stato creato: “Con quale scopo? Perché? Per cosa? Come? Da chi?”, attira una persona, essa arriva allo studio della Kabbalah e vi rimane.

Ma, se è stata accidentalmente attratta dalla saggezza della Kabbalah tramite altre domande che sono meno focalizzate sul significato interiore della vita, se ne andrà. Pertanto, è scritto che mille entrano in una stanza buia e solo una rimane e va alla luce.

[246066]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 4/04/2019

Materiale correlato:
La magica influenza dell’ambiente
Come si consegue l’Anima
Giudica te stesso

Così quell’amarezza diventa dolcezza

Dr.Michael LaitmanDomanda: Cos’è che determina se il gusto dell’illusione materiale sia amaro o dolce? E’ qualcosa che si può controllare?

Risposta: Può essere controllato solo riconoscendo che proviene dall’alto, dal Creatore e quindi ogni amarezza diventa dolcezza.

Sebbene, in realtà, non ci sia nulla di dolce nell’universo. C’è solo il male, l’amarezza assoluta, tutto sa di sale e di pepe…è un sapore acido! Tuttavia, quando inizi a mettere in relazione queste sensazioni con il Creatore, esse si riempiono di dolcezza.

Gli stessi stati amari, pungenti e aspri, si impregnano della dolcezza del Creatore e diventano sorprendentemente gustosi! Non c’è altra dolcezza come quella.

La dolcezza del mondo superiore consiste di due opposti che si completano a vicenda. È come nel nostro mondo: c’è qualcosa di dolce e qualcosa di amaro. Ad esempio, al brandy o alla vodka viene aggiunto il cioccolato. Senza questa complementarietà è impossibile assaporarne il gusto, non funziona. Deve esserci qualcosa del genere o non sentirai nessun piacere.

Domanda: Come la dolcezza di ricevere il premio Oscar o il premio Nobel nel nostro mondo?

Risposta: No, questi sono tipi completamente diversi di dolcezza, che vengono aggiunti, perché le persone soffrono. Dopotutto, investono ancora degli sforzi nella ricerca del piacere.

Nota: In effetti, quando ho ricevuto il premio Oscar, mentre prendevo la statuetta tra le mani sentivo che tutto il mio piacere se ne stava andando. Andava via! Era come se non avessi mai desiderato nulla. Un attimo, e tutto era svanito.

Il mio commento: Sic transit gloria mundi! “Così passa la gloria del mondo!”
[245898]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 20/01/2019

Materiale correlato:

Riconoscere il male in una buona maniera
Il kabbalista può resistere ai pensieri cattivi?
La cura è nello sviluppo!

Nuovo Corso Online di Kabbalah 2019

Tutta la Saggezza della Kabbalah è di conoscere la guida della Volontà Suprema, perché Lui ha creato tutti gli esseri umani e che cosa vuole da loro. Quale sarà la fine di tutti i giri del mondo.

(Mosè Luzzatto – HaRamchal, “138, Introduzioni alla Saggezza”)

La Kabbalah ci parla di tutta la creazione, di tutte le forze che si trovano intorno a noi e dentro di noi.
Se riusciamo a comprendere il sistema e veniamo a conoscere in che modo funziona, potremo ottenere la vera chiave per gestire la nostra vita.
La Kabbalah permette alla persona di controllare la propria vita, insegna come comunicare con le altre persone e insieme a loro costruire quei rapporti e sistemi che cambieranno la sua vita.
La saggezza della Kabbalah non è alla ricerca di pubblicità, ma cerca la verità.
Chi vuole veramente approfondire la conoscenza della vita, sapere come realmente uscire da problemi e difficoltà, come scoprire veramente la vita eterna e completa, non ha altra scelta se non attraverso la saggezza della Kabbalah.

Nuovo corso online di primo livello di Kabbalah Autentica in italiano. Domenica 27 gennaio alle ore 20:00.

Il corso è tenuto dal dott. Giuseppe Negro e dal dott. David Martino entrambi medici e miei allievi veterani.

Per informazioni e per registrazione al corso cliccare QUI

Menzogna e verità

Domanda: L’amore e la verità sono sempre inseparabili?

Risposta: L’amore esiste nel cuore e la verità nella testa. L’amore deve venire dal cuore; cioè, io ho bisogno di cambiare tutte le mie qualità, tutti i miei desideri, per indirizzarli a beneficio della persona amata. Questo è chiamato “un cuore aperto”.

Io misuro la verità in relazione al livello di sviluppo di una persona: quanto è utile a lei udire, quanto può sentire e capire, e la tratto di conseguenza. Forse dovrò nasconderle qualcosa o forse persino mentirle se vedrò dal mio cuore amorevole che sarà meglio per lei questa cosa.

Una persona che cerca la verità controlla costantemente se stessa per vedere in quale bugia si trovi.

Domanda: Perché la persona è attratta dalla verità? Perché la verità acquista valore in lei?

Risposta: Un gene informativo del livello superiore inizia a manifestarsi in lei. La forza superiore è chiamata verità. La parola “verità” è formata dalle lettere “Alef-Mem-Tav“, e quindi ricopre l’intero alfabeto dall’inizio alla fine; è il nome generale del Creatore, che è buono e fa il bene, è l’amore assoluto e la dazione fuori da Se stesso. Noi dobbiamo pensare a come diventare simili a Lui, anche solo un po’. Questo è ciò che viene insegnato dalla saggezza della Kabbalah.

Ci sono persone in cui tali geni informativi si stanno risvegliando. Apparentemente, nelle loro basi, erano più vicini al Creatore e quindi i record corrispondenti sono rimasti in esse. Ora questi geni cominciano a manifestarsi in loro e li attirano per rivelare le qualità del Creatore.

Questi geni sono chiamati il punto nel cuore, il desiderio di rivelare la verità. Non importa cosa ne verrà fuori, la cosa principale è che questa sia la verità. Anche se non mi piace, io comunque aspiro ad essa, come è scritto: “Compra la verità e non venderla”.

Domanda: Conosco molte persone che non credono assolutamente in Dio, ma tuttavia sono molto attratte dalla verità. Perché è così?

Risposta: L’aspirazione per la verità è completamente estranea alla fede. Chiunque cerchi la verità è invitato a partecipare alla sua rivelazione. La saggezza della Kabbalah non ha nulla a che fare con la religione, ma lo sforzo per arrivare alla verità è una condizione necessaria.

[217137]

Dalla trasmissione di KabTV “New Life” 16/11/2017

Materiale correlato:
La scelta del dolce-amaro della verità
Abbiamo Tutti Il Punto Nel Cuore?
Perché la saggezza della Kabbalah non è considerata una religione?

La Terra di Israele: la vita e la morte

Dalla Torah, (Deuteronomio 30:17 – 30:18): “Ma se il tuo cuore si volterà (d’altra parte), e tu non darai ascolto, ma travierai e ti prostrerai ad altri dèi, e presterai loro culto: Io v’annunzio oggi che sarete perduti, né durerete lungo tempo su quel paese, per andare a conquistare il quale tu stai per passare il Giordano.”

Naturalmente, quando si entra nella terra d’Israele, ci sono molti ostacoli perché è a questo punto che si inizia a risvegliare l’egoismo, che deve essere rivolto verso le qualità dell’amore e della dazione, il che significa ricevere per il bene del Donante. Questo è molto più difficile che non ricevere nulla o rifiutare di ricevere del tutto.

Questo è un lavoro molto complesso, interiore e profondo dentro se stessi. Se non puoi affrontarlo, se non puoi correggere te stesso, allora ti senti all’inferno. D’altra parte se ti correggi, allora ti sentirai in paradiso.

Questi sono i due stati che ora appaiono di fronte a te ed entrambi esistono nella terra d’Israele. Tu entri e lavori con loro. E là, nella terra di Israele, si raggiunge un’enorme ascesa o una grande discesa. Sia la vita che la morte sono lì per te.

Domanda: Continui a dire che prima l’umanità deve essere educata. Questo significa che l’umanità dovrebbe cominciare a cercare di salire al di sopra dell’ego?

Risposta: Naturalmente, ma non nello stesso modo in cui i kabbalisti lo hanno attraversato o hanno bisogno di attraversarlo. L’umanità passerà attraverso tutto in modo molto più semplice. L’umanità deve accettare il metodo esattamente così come è, già pronto, e passare semplicemente attraverso questi stati, ripetendoli fino ad un certo punto. Questo non sarà spaventoso per l’umanità poiché sarà semplicemente incluso in qualcosa che è stato preparato in anticipo.

I kabbalisti attraversano questi stati per prepararli per l’umanità. In altre parole, devono sperimentare tutto questo in se stessi e poi offrirlo al mondo come un prodotto finito.

Domanda: Ci saranno nuove istruzioni scritte per l’umanità o saranno le stesse?

Risposta: No. Queste istruzioni sono solo per coloro che hanno un punto nel cuore, per quelli che stanno per conquistare la terra di Israele direttamente.

Essi devono sperimentare tutte le qualità egoistiche dentro di sé e salire sopra ad esse. Il punto nel cuore in una persona è dimostrato dal fatto che aspira, per prima cosa, al compimento ed alla realizzazione delle qualità del deserto, e poi delle qualità della terra d’Israele, entrambe create in lei in modo da poter cambiare per essere a favore dell’amore e della dazione, raggiungendo così la rivelazione del Creatore, cioè la qualità della dazione e dell’amore, in tutti i suoi desideri.

Il Creatore ci appare egoisticamente come il più grande dono. Infatti, è un dono che si rivela solo nei nostri sforzi di amore e di dazione verso il prossimo. Pertanto, se ci sforziamo per il bene del prossimo in questo modo, all’interno di questo sforzo noi troviamo il Creatore.

Se una persona sta pensando solo ai comandamenti e si impegna solo a rispettarli, non ha bisogno di nient’altro; essi sono abbastanza e tutti gli altri comandamenti sono inclusi in questo. In questo caso, tutte le altre qualità egoistiche di una persona vengono corrette lungo il cammino.

[213676]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 18/01/2017

Materiale correlato:
Lavorare nella terra di Israele
“Non avrai nel tuo sacco due pesi diversi”
Egitto: Abbondanza e vuoto

I workshop in cerchio e la Kabbalah pratica – 4’ Parte

Il pasto kabbalistico

Domanda: Che cosa c’è di speciale in un pasto kabbalistico?

Risposta: Il pasto è l’azione più difficile nella saggezza della Kabbalah, perché durante il pasto la persona deve sentirsi come se fosse insieme con gli altri in una connessione comune e amarli. Lei vuole che tutti gioiscano dei buoni gusti che essa ora sperimenta.

Ci dovrebbe essere una tale connessione comune fra loro che la persona gode, non del gusto del cibo, ma del fatto che loro mangiano insieme e quindi questo è ciò che la riempie. Il gusto principale non è nelle leccornie in se stesse ma nel fatto che ora noi ci stiamo riempiendo l’un l’altro con la nostra relazione reciproca, l’amore, la connessione e l’unione.

Ne risulta che, durante il pasto, la persona sperimenti una grande tensione interiore. Dopotutto, deve costantemente controllare con quale intenzione sta prendendo ogni morso, mettendo il cucchiaio in bocca, masticando, deglutendo, e sentendo i sapori mentre mastica, deglutisce e digerisce il cibo.

Quindi, si trova nel processo del ricevere la Luce nel suo Kli (vaso) spirituale, in connessione con tutti gli altri perché il consumo spirituale del cibo è comune a tutti e non solo a ciascuno individualmente.

Pertanto, ognuno deve sentire che mangia il cibo insieme a tutti gli altri come un uomo con la stessa bocca, con una lingua, un palato e una gola. Las persona mastica con i 32 denti, il che significa che chiarisce i 32 flussi di saggezza (la Luce di Hochma).

Quando deglutisce, non sente il sapore del cibo ma il gusto di compiere quell’azione insieme a tutti. Trasforma quest’azione materiale nella ricezione della Luce nel Partzuf spirituale per il bene della dazione. Se fa così con rispetto per tutti, allora la persona può essere sicura che lo sta facendo anche insieme al Creatore. Pertanto, un pasto è un’azione spirituale molto difficile e richiede un conseguimento molto più alto di un workshop o di una riunione degli amici.

Tutto sommato, ci sono tre azioni eseguite da un gruppo kabbalistico che mira all’unificazione: un workshop, una riunione degli amici e un pasto.

Lo scopo di tutte queste azioni è di connettere la persona con il resto del gruppo in modo tale che smetta di sentirsi come un elemento separato, si dissolva nel gruppo e diventi inclusa in tutti come un intero. Così, essa perde la sua individualità egoistica e riceve l’intero Kli comune, la qualità della dazione, che tutti gli altri hanno già.

Lei esce dal proprio egoismo e viene inclusa negli amici, sentendo che non esiste nient’altro tranne loro. Mentre perde se stessa, entra nel mondo spirituale, nella sensazione del Creatore, che è l’elevazione ad un’altra natura basata sulla dazione e sull’amore.

[215211]

Dalla trasmissione di KabTV “New Life” 20/07/2017

Materiale correlato:
Il workshop in cerchio e la Kabbalah pratica – 1’ Parte
Il workshop in cerchio e la Kabbalah pratica – 2’ Parte
Il workshop in cerchio e la Kabbalah pratica – 3’ Parte

Con che cosa inizia l’amore ?

Domanda: Che cosa è l’amore assoluto e perché non è possibile sperimentarlo anche nel rapporto fra genitori e figli?

Risposta: Il fatto è che nel nostro mondo non esiste l’amore nel senso più rigoroso del termine.

Nella saggezza della Kabbalah, amore significa lo stato nel quale io do tutto ad un’altra persona ed esisto dentro di lei con tutte le mie aspettative, senza lasciare nulla dentro di me. Il mio cuore è vuoto, la mia mente è vuota, la mia forza è vuota, e do tutto agli altri. Questo si chiama “amore“. Questo non esiste nel nostro mondo.

In altre parole, nelle nostre qualità egoistiche, quelle con le quali siamo nati e con le quali siamo beatamente esistiti sino ad oggi, non c’è questa opportunità perché l’egoismo lavora in modo diverso. E non ha importanza come noi lo vediamo, perché egli comunque rigirerà sempre la situazione nella maniera che più gli fa comodo.

Anche se diamo qualcosa agli altri per il loro bene, è solo perché riceviamo dei benefici in cambio e per questo motivo va bene augurasi il bene e fare del bene agli altri. Ma non c’è amore in questo. Solo completo egoismo.

L’amore comincia dal fatto che noi iniziamo a lavorare l’uno con l’altro in gruppo, provando a sintonizzarci con le corrette relazioni come se volessimo dare, condividere e passare disinteressatamente qualcosa di noi agli altri membri della nostra decina. Ma ora non possiamo farlo. Quindi diventa chiaro che a noi manca la forza di dare, la forza dell’amore.

In questo caso, nasce la necessità di trovare, di rivelare, di riconoscere e ricevere. Inizialmente, c’è una qualità di donare e di amare nella natura: è la qualità del Creatore. Significa che abbiamo bisogno di ricevere un po’ di questa forza dal Creatore.

Quindi, quando cerchiamo di trattarci correttamente con dazione e amore nella decina, vediamo che non lo possiamo fare. E cominciamo a chiedere al Creatore: “Dacci la forza di dare, di amare, e di stabilire la relazione corretta fra di noi. Devi correggerci. Devi aiutarci”. E vedremo che riceveremo questa forza.

Così il Creatore si rivela fra noi, perché Lui è la qualità di dare e amare. E’ veramente possibile farlo. Il nostro laboratorio è la nostra decina, dove discutiamo costantemente insieme, prendiamo decisioni, agiamo, attiriamo la forza positiva su di noi, e la implementiamo.

Commento: Dici sempre che il Creatore viene rivelato nelle relazioni con le persone.

Risposta: Solo nella decina, nella corretta associazione delle persone fra di loro, e nella corretta connessione fra di loro. Non è semplice farlo, ma questo è il lavoro secondo la giusta metodologia da tanto tempo.

[213608]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 11/06/2017

Materiale correlato:
La nave della mia anima
La Kabbalah è la saggezza dell’amore
L’Amore degli amici

Dovremmo agire sempre per il bene degli altri

E’ molto importante, nel lavoro spirituale, mettere filtri o restrizioni su tutti i nostri pensieri, azioni, desideri, e parole, che dovrebbero essere diretti rigorosamente in una sola direzione: assicurarci che i pensieri nella nostra testa, i desideri nel nostro cuore, le parole nella nostra bocca e le azioni delle nostre mani, vadano sempre a beneficio degli altri.

Tuttavia, ciò non significa correre da un ospedale all’altro, adoperarci per i bisognosi, o aiutare tutte le vecchiette ad attraversare la strada e così via. Nulla di tutto questo! Vediamo da soli che questo non ci dà alcun risultato.

Ci rimane solo una cosa da fare: passare la Luce Superiore attraverso di noi al mondo intero, diventando una nazione, come è scritto nella Torah, “E tu sarai per me una nazione di Cohen.” Se ci impegniamo in questo e diventiamo intermediari fra il mondo intero e il Creatore, per dare a Lui e al mondo, ma mai beneficiare noi stessi perché “non c’è posto per i Cohen in questo mondo”, allora porteremo tutto il mondo all’armonia, all’equilibrio e compiremo la nostra missione.

Questa è l’essenza del capitolo Shoftim (i Giudici), che hanno tutto il tempo per misurare e pesare correttamente, passare giusti verdetti e controllare se stessi.

[203503]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 21/09/16

Materiale correlato:
Le qualità del Sommo Sacerdote, Parte 1
La correzione inizia con coloro che si sono risvegliati
Da dove viene tutto questo mondo?

La linea di mezzo è al di sopra dell’amore e dell’odio

Qualsiasi tipo di relazione esistente fra le persone, come i gruppi di bambini, le coppie, le cooperative di lavoratori, i partiti politici, insomma qualsiasi tipo di società, si basa sulla linea di mezzo che riconcilia le linee di destra e di sinistra.

La giusta connessione può avvenire solo nella linea di mezzo. Noi non siamo in grado di sfuggire dal nostro egoismo e di disconnetterci da esso in alcun modo, quindi dobbiamo imparare a connetterci.

La cosa più importante è sapere sin dall’inizio che la vita è organizzata in base alla linea di mezzo. Così è stato predisposto in natura, basta considerare l’atomo. Questo elemento primordiale presente in ogni tipo di materia consiste di particelle positive e negative, il più e il meno, e di molte particelle neutre chiamate neutroni. Esse bilanciano i protoni e gli elettroni, aggiungono ad essi peso, massa e stabilità e grazie a questo un atomo può esistere.

Un atomo esiste solo grazie al fatto che contiene particelle opposte e neutre. Tutta la natura, inanimata, vegetale ed animale, è organizzata in base alla linea di mezzo. Non potrebbe esistere altrimenti.

Anche il corpo umano è costruito in base allo stesso principio dei livelli inanimato, vegetale ed animale. E’ solo nelle relazioni fra le persone che non vi è una linea di mezzo e questo è stato predisposto deliberatamente, perché siamo noi che dobbiamo fare questo lavoro.

Questo è chiamato il lavoro del Creatore; dopotutto noi dobbiamo solo attirare la forza superiore della natura per farlo. Noi diventiamo suoi collaboratori in questo e così scopriamo il sistema della linea di mezzo. Ne consegue che noi completiamo la parte mancante in natura.

Un buono stato è sempre basato sulla giusta combinazione delle linee di destra e di sinistra. Due forze opposte sono necessarie per la correzione, dazione ed amore, da una parte, ed odio e repulsione dall’altra, e noi le bilanciamo e le connettiamo. Inizialmente una non può esistere senza l’altra perché esse vengono dall’alto, dalla stessa fonte.

Domanda: Cosa significa “amore ed odio equilibrati” nella società umana, dov’è che il forte sfrutta il debole? Come è possibile creare l’equilibrio in un tale rapporto?

Risposta: Il mondo ci appare così se lo guardiamo in maniera egoistica. Se non vediamo il sistema generale nella sua vera forma, dove tutti gli elementi si completano a vicenda su tutti i livelli, non vi è giustificazione per questo mondo. Vediamo solo il male e ci domandiamo dove sia la forza positiva, dove sia il Creatore.

Se non vediamo il sistema completo, ci troveremo sempre nella linea di sinistra e non vedremo come la linea di destra la porti verso l’equilibrio. Dobbiamo trovarci nella linea di mezzo e guardare tutto da uno stato più elevato. La linea di mezzo è un livello superiore, al di sopra delle linee di destra e di sinistra. Si può raggiungere la connessione solo tramite la linea di mezzo.

Le forze di destra e di sinistra esistono nella società umana sin dai tempi antichi e divergono sempre di più. Dopotutto entrambe queste linee sono egoistiche e l’egoismo diventa sempre più esigente man mano che si sviluppa. Questa lotta non finirà mai. Quindi dobbiamo imparare ad equilibrare le due linee e giungere alla linea di mezzo; ogni volta ci verrà rivelata questa lotta e la possibilità per la riconciliazione.

Se le persone capiranno che il raggiungimento della meta finale e l’avanzamento nel cammino spirituale sono possibili solo nella linea di mezzo, allora percepiranno le varie situazioni in modo diverso. Se io vedo che tutto ciò che è negativo e positivo avviene solo per spingermi verso l’obiettivo, io tratterò entrambi gli stati allo stesso modo. Io li userò entrambi come elementi benefici e quindi mi porrò nella linea di mezzo, così “l’amore coprirà ogni trasgressione”.

Lo stato migliore è la giusta combinazione degli opposti. Tutte le possibili forme della realtà dovrebbero completarsi a vicenda. Non possiamo cancellare qualcun altro o dargli una collocazione. Il riempimento è possibile solo nella linea di mezzo. Le linee di destra e di sinistra non sono connesse fra loro; la loro connessione è la rivelazione del Creatore.

Molto presto vedremo che diverse nazioni e governi si troveranno in uno stato di impotenza, incapaci di raggiungere qualsiasi tipo di connessione e di lavorare in reciprocità. Non si tratterà più di amicizia e connessione ma della capacità di sopportarsi almeno un po’ a vicenda. Ci saranno partiti di estrema sinistra da una parte e di estrema destra dall’altra ed ogni famiglia di conseguenza si dividerà.

Perché le persone non vogliono mettersi insieme e formare una famiglia? E’ perché non vedono più fra loro quella connessione che un tempo c’era. In passato la connessione esisteva ai livelli inanimato, vegetale ed animale, così le persone si sposavano, avevano bambini e tutto andava bene. Ma non appena siamo saliti un po’ verso il livello umano, tutto questo è venuto a mancare.

Le persone non riescono più a tollerare chi hanno accanto e divorziano proprio perché tutti noi stiamo raggiungendo il livello umano e le vecchie connessioni non funzionano più. A questo livello è possibile connettersi solo nella linea di mezzo. La saggezza della Kabbalah fornisce questo metodo, che ora è necessario a tutti i livelli.

[201680]

Dalla terza parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 18/01/17, “Mismah Arosa” (il Documento di Arosa)

Materiale correlato:
La legge della purificazione dell’egoismo
Sul sentiero dorato dell’ascesa spirituale
L’inizio della correzione nelle tre linee