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Dove dovrei iniziare a studiare la Kabbalah?

La Kabbalah è una saggezza che spiega la singola forza unica e unificata che opera in tutta la natura.

Oggi l’umanità sta giungendo alla conclusione che non sa nulla sullo scopo della vita e che si deve conoscere le risposte a domande fondamentali sul significato e sullo scopo della nostra vita: “Chi siamo?” “Che cosa siamo?” “Da dove veniamo?” e “Dove siamo diretti?”. Abbiamo bisogno di sapere come dovremmo vivere e come possiamo risolvere i nostri problemi e curarci mentre ci muoviamo verso il futuro.

La Kabbalah ci aiuta a raggiungere questa comprensione. Ci aiuta a percepire la natura e la realtà in tutta la sua profondità e ampiezza. In questo modo, arriviamo a sentire che conosciamo il mondo in cui esistiamo e che il mondo non può essere ostile nei nostri confronti.

Il nostro centro educativo  KabU  è molto pratico. È aperto a tutti e può preparare e far progredire qualsiasi persona verso il significato e lo scopo della vita su un percorso semplice, diretto e sicuro.

Vi invito, dal profondo del mio cuore, a venire a studiare la saggezza della Kabbalah. Questa saggezza copre tutta la realtà: i livelli inanimato, vegetale, animato e umano. Copre l’intero universo, dal suo inizio fino alla sua fine eterna: ciò che c’era, ciò che c’è e ciò che sarà.

La saggezza della Kabbalah spiega cosa ci accade prima di nascere, cosa succede durante la nostra vita e dopo aver lasciato questo mondo. Qui imparerete tutto questo e vi aspettiamo per darvi il benvenuto. Venite a provatelo voi stessi in prima persona.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Cosa esiste nello spazio che non riusciamo a percepire?

Domanda: Che cosa esiste nello spazio che ci sembra vuoto nella nostra percezione egoistica, ma che in un’altra percezione è densamente riempito di tutto?

Risposta: Sono i tipi di desideri: inanimato, vegetativo, animato e umano che non percepiamo dai gradi successivi, dal grado del mondo di Assiya, Yetzira, Beria, Atzilut, Adam Kadmon e così via fino al livello dell’infinito.

E lì, proprio come nel nostro mondo, vediamo i gradi inanimato, vegetativo, animato e il grado di “umano”, osserviamo questi tipi di forze, ma solo forze nel mondo di Assiya, Yetzira, Beria, Atzilut e Adam Kadmon.

La cosa più importante è che in ognuno di questi mondi si scopre la forza che li lega e li guida. Si chiama Bore, colui che crea in questo mondo. Ci si fonde con esso, ci si connette con esso, ci si adatta e si  diventa simili.

Di conseguenza, si scopre che un individuo ascende al grado più alto dell’intero universo e include tutto in sé. Ma questa è un’immagine onnicomprensiva di un uomo, quando tutti i nostri corpi scompaiono al livello del nostro mondo e tutti i nostri desideri, forze, conoscenze e qualità appena acquisiti si fondono in un’unica immagine “Adamo”.

È a questo che stiamo andando incontro. Ciò che sta accadendo nel mondo segna l’inizio di questo percorso, l’inizio dell’elevazione spirituale dell’umanità. Spirituale significa al di là della materia. Questo è il cammino verso l’informazione, verso un nuovo cambiamento dentro di noi, nel nostro “io”.

 

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Da KabTV “Ho ricevuto una chiamata. Come vedere l’altro mondo?“. 12/1/12

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Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Come le religioni hanno sostituito la Kabbalah

Ora siamo noi ad entrare in scena, una religione universale per così dire.  Questa non è una religione, ma è ciò che Baal HaSulam chiama Kabbalah nell’articolo “L’essenza della religione e il suo scopo”. Questo significa che non si tratta di ebraismo, ma specificamente di Kabbalah, che si fonda sulla realizzazione del principio “ama il tuo prossimo come te stesso”.

Duemila anni fa, quando fu distrutto il Secondo Tempio, la gente cadde dal realizzare questo comandamento, e di conseguenza caddero nella religione.  È  così che le religioni iniziarono a sostituire la Kabbalah.

La Kabbalah dice “Amando il prossimo come se stessi, ci si apre alle sensazioni del mondo superiore, qui e ora. Non esiste il tempo, non esiste la morte, esiste solo ciò che si percepisce.  Ora percepite un mondo piccolo, una dimensione piccola, ma potete innalzare le vostre sensazioni alla dimensione successiva: quindi iniziate a sentirlo, ora”.

Quando le persone caddero nell’egoismo e smisero di sentire ciò che si dovrebbe dire sull’amore per il prossimo, dimenticandolo, allora scelsero vari comandamenti e rituali materiali per se stessi e una ricompensa dopo la morte per questo.

Innanzitutto, questo non è un lavoro sulla propria correzione, non si riceve immediatamente una ricompensa per il proprio sforzo nel cambiamento, percependo di conseguenza il mondo superiore, ovvero la ricompensa.  Secondo le religioni, presumibilmente, compiendo certe azioni fisiche qui, si riceve una ricompensa dopo la morte del corpo.  Ma perché c’è questa interferenza? Che tipo di paradiso esiste per cui è necessario essere privi di un corpo?

In generale, le religioni hanno distorto un po’ tutto.  Credo che presto le persone inizieranno a comprenderlo.

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From KabTV’s “I Got a Call. America vs. Europe” 6/2/12

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Di cosa è fatto tutto ciò che esiste?

Domanda: Sappiamo che la struttura del nostro mondo è costituita da atomi. Essi sono costituiti da nuclei, nuclei di protoni, neutroni ed elettroni. E qual è la struttura della materia spirituale?

Risposta: La materia spirituale è  il desiderio.

Domanda: Di che cosa è fatto?

Risposta: Il desiderio esiste di per sé. È stato creato dal Bore e quindi non possono esserci altre domande su cosa sia. È il desiderio stesso che esiste in natura, e tutta la natura consiste di esso.

Oltretutto, questo desiderio è  solo quello di essere soddisfatto, di godere, di ricevere, di essere riempito con qualcosa che è al di fuori di esso. E poi, c’è il desiderio di dare, di colmare, di riempire. Tutto ciò che esiste è costituito da questi due desideri.

 

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Da “Lo studio delle dieci Sefirot (TES)” di KabTV del 2/12/23

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Esiste un fato o un destino?

Sì, abbiamo un destino. Cioè, viviamo in una realtà predeterminata.

Ognuno di noi ha un destino diverso che ci fa attraversare i vari stati della vita a ritmi diversi. Per esempio, c’è chi vive una vita semplice, senza fare altro che lavorare per provvedere a se stesso e alla propria famiglia fino alla morte, e poi c’è chi subisce molti più cambiamenti nel corso della vita. Non si capisce perché ad alcuni vada in un modo e ad altri in un altro.

Secondo la saggezza della Kabbalah, il destino di ogni persona dipende dalla struttura interna dell’anima di cui siamo tutti parte.

Contenuti scritti ed editati da studenti basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

La Kabbalah come scienza integrale

Commento: Quando ho incontrato la Kabbalah per la prima volta, e ho ascoltato le tue conversazioni, ho sentito che c’è una verità, che null’altro mi aveva aperto gli occhi alla realtà così tanto. L’ho provato davvero su di me.

La mia risposta: Ma non si può dire cosa sia.  Ti è stato rivelato che si tratta, certamente, di una conoscenza molto seria, ma non ancora cosa rappresenta. Hai avuto semplicemente una sensazione di qualcosa che si apre.

Commento: Avevo visto, letto e studiato varie cose prima, ma è stata la Kabbalah a sembrare vera e autentica.  Mi mancano le parole per spiegarlo.

La mia risposta: Ti dirò io da dove arriva. La Kabbalah è una scienza integrale che assorbe ogni cosa. Parla della radice Superiore da cui discendono tutti i rami nel nostro mondo: i sistemi di controllo, di educazione, la natura inanimata, vegetale, animale e umana, sistemi che percepiscono ogni cosa. Ovvero, si tratta di una scienza che spiega il controllo del nostro mondo.

Quindi, qualsiasi cosa si dica sul nostro mondo, la Kabbalah ha la propria opinione molto chiara, a riguardo, con una radice di gestione molto profonda. Riesco sempre a trovare la radice, come avviene, come si è sviluppato in passato, quali qualità ha, il luogo, com’è controllato dall’esterno, e cosa succederà nel futuro- in generale, su ogni cosa.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. Kabbalah About Cults” 12/18/13

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Come vincere la paura, il consiglio di un Kabbalista

Lasciate andare la paura, semplicemente. Non pensate a quello che succederà poi.

Non sappiamo cosa sta realmente succedendo nelle nostre vite. Quindi la cosa migliore è solo quella di lasciar andare. Abbiamo questo potenziale dentro di noi. Lasciar andare le nostre paure richiede un po’ di allenamento, ma dobbiamo farlo.

La paura viene dal nostro desiderio di controllare le situazioni in cui ci troviamo e che non possiamo controllare. Quando lasciamo andare la paura, sembra che allora controlliamo la situazione da un’altra estremità.

Prendiamo ad esempio la paura più comune, quella di morire. La morte è inevitabile. Accettando il fatto che certamente moriremo, possiamo allora immaginare come il mondo continuerà a svilupparsi dopo che non ci saremo più, accettando questa immagine e lasciando andare tutte le paure che abbiamo al momento.

Non ci sono, tuttavia, passaggi precisi da fare su come lasciar andare la paura. E’ diverso per ognuno di noi. Qualcuno inizia a pensare qualcosa del tipo: “Cosa succederà nel mondo quando non ci sarò più?” oppure “Cosa accadrà alla mia eredità?” o anche “Cosa avrò lasciato al mondo?” Per affrontare queste domande, dobbiamo fare un’ulteriore correzione sulla nostra attitudine rispetto alla vita e alla morte, che è ciò che si nasconde dietro ogni nostra paura.

Dobbiamo trasformare le nostre paure in una resa assoluta al volere della natura, quel  desiderio di dare che ci ha creato e che ci sostiene, ma che ci chiede di fare un certo tipo di sforzo. E’ probabile che dovremo ancora attraversare molti momenti spaventosi fino a quando arriveremo alla fine del nostro viaggio terreno, dobbiamo quindi provare a calmarci.

Le leggi della natura che ci hanno creato e ci sostengono, e che in ultima analisi siamo portati a scoprire, sono in uno stato di assoluta calma e riposo. Dovremmo quindi cercare di emulare la calma della natura.

Siamo calmi quando non ci preoccupiamo di quello che accadrà. E’ un punto difficile da esprimere perché non è semplicemente come fluire con le correnti della vita. Al contrario, dobbiamo affidarci alle leggi della natura che operano su di noi in ogni momento e che controllano tutto e tutti.

Poiché viviamo dentro leggi della natura, che sono prestabilite e determinate, che controllano totalmente le nostre vite, allora non abbiamo niente di cui preoccuparci. Vogliamo interferire con leggi che dirigono tutto e tutti tramite correzioni? Certo che no. Allora allo stesso modo, è meglio che ci calmiamo e che portiamo avanti le nostre vite.

Questo stato di calma indica consenso. Significa che siamo d’accordo con le leggi della natura, il che è piuttosto difficile, perché vogliamo sempre frenare, controllare cosa sta succedendo nei piani della natura e sostenere che forse le cose dovrebbero svolgersi in modo un po’ diverso.

Basato sul video “How to Conquer Fear – a Kabbalist’s Advice” con il kabbalista Dr. Michael Laitman e Semion Vinokur. Scritto/redatto da studenti del kabbalista Dr. Michael Laitman.

La Turchia in crescita

Mutlu Meydan è un mio studenti da molti anni. Anche se è nato in Turchia, ha scoperto la saggezza della Kabbalah e ha iniziato a studiarla con me mentre viveva a Sydney, in Australia. Questo è successo più di vent’anni fa. Seguendo il suo cuore, si è trasferito in Israele per far parte del gruppo di studio che dirigo in Israele e, mentre era qui, ha iniziato a insegnare la Kabbalah alle persone in Turchia.  Qualche anno fa è tornato a casa e da allora dedica ogni minuto libero ai suoi studenti.

Ho trascorso tutto lo scorso fine settimana con gli studenti che Mutlu ha introdotto alla Kabbalah e sono rimasto sbalordito. Le loro domande, la loro comprensione dei principi della saggezza, e la loro disponibilità a connettersi l’uno con l’altro da cuore a cuore per rivelare gli insegnamenti della Kabbalah, hanno riempito il mio cuore di gioia.  Sono grato a Mutlu e ancora più felice di scoprire che, nel senso spirituale, la Turchia è un paese in crescita. 

La nazione turca è antica, con un passato glorioso e un presente unico. È un crocevia di culture e fedi e la sua popolazione è variegata. Da un lato è membro della NATO, dall’altro è un Paese musulmano, il che gli conferisce una posizione centrale nella politica internazionale.

Gli studenti turchi di Kabbalah sono unici tra i miei studenti in tutto il mondo perché sono giovani, per lo più sotto i trent’anni. In genere, le persone scoprono la saggezza della Kabbalah non prima dei trenta o quarant’anni, quando iniziano a chiedersi il senso della vita. In Turchia, invece, persone di diciotto anni o poco più si pongono già queste serie domande e sono disposte a impegnarsi per trovare le risposte.

Durante il fine settimana abbiamo trascorso ore insieme, conversando e imparando,  le persone erano pienamente coinvolte, attente e replicavano con intelligenza alle mie risposte ai loro quesiti. Ma la cosa più importante è che erano affettuose tra di loro, dimostrando di aver realmente colto il concetto della saggezza: connessione e amore per gli altri.

La saggezza della Kabbalah insegna come collegare i cuori delle persone al di sopra dei divari di cultura, fede ed etnia. Evidentemente l’idea si addice alle meravigliose persone che ho conosciuto in Turchia, e mi sembra che molte altre ne seguiranno. Data la posizione centrale della Turchia nel mondo, credo che se un numero maggiore di persone abbraccerà i principi dell’unità al di sopra delle differenze, il paese avrà un effetto significativo e positivo sul mondo intero.

Che cosa trovo nella saggezza della Kabbalah

Un paio di settimane fa, un giornalista della rivista femminile francese Fémitude  mi ha scritto per chiedermi se fossi disposto a rispondere a una domanda per un articolo che stava scrivendo sulla saggezza della Kabbalah. La domanda era: “Cosa sta cercando di scoprire il Dottor Laitman attraverso la Kabbalah?”, aggiungendo che intendeva includere la mia risposta nel suo articolo.

Sono stato felice di risponderle perché mi fa molto piacere che in Francia ci sia interesse per la saggezza della Kabbalah, ma ancora di più perché si tratta di una rivista femminile e il ruolo sempre più rilevante che le donne ricoprono nella società, con mia grande gioia, rende ancora più importante che sappiano cos’è la Kabbalah e cosa dà.

Nel corso degli anni si sono diffusi molti miti su ciò che è la Kabbalah e le sono stati associati miti e storie di magia e idee esoteriche di ogni tipo. La vera Kabbalah, quella autentica, non ha nulla a che fare con misticismo, magia, amuleti o cose del genere.

La saggezza della Kabbalah studia le forze naturali e fisiche, proprio come la fisica di Newton studia le forze fisiche. La differenza tra le forze studiate da Newton e quelle studiate dalla Kabbalah è che gli strumenti non possono rilevare le forze di cui parla la Kabbalah. Per studiare le forze di cui parla la saggezza della Kabbalah, dobbiamo cambiare il nostro stesso io, la nostra natura.

La nostra natura intrinseca si concentra sull’interesse personale. Di conseguenza, vediamo il mondo come elementi separati bloccati in una lotta per la sopravvivenza. La Kabbalah dimostra che in verità non c’è lotta, ma complementarietà e sostegno reciproco. Tuttavia, per scoprirlo, dobbiamo cambiare la nostra percezione del mondo da egocentrica a olistica e inclusiva. Altrimenti, interpreteremo male tutto ciò che vediamo, in base alla nostra mente egoistica.

Una volta cambiati, scopriamo che il mondo non è composto da elementi che lottano l’uno contro l’altro per la sopravvivenza, come nel motto “la sopravvivenza del più forte”. Piuttosto, le forze dell’universo si equilibrano e si sostengono a vicenda. La battaglia esiste solo nella nostra mente, ma non possiamo vederla finché non acquisiamo una nuova prospettiva, come se passassimo da una visione bidimensionale a una visione tridimensionale.

La saggezza della Kabbalah abbraccia l’aver cura degli altri,  la solidarietà e l’unione.  Lo fa non solo perché è un modo di vivere più bello, anche se sicuramente lo è.  Se questa fosse l’unica motivazione, saremmo in una lotta costante contro la nostra natura, che cerca continuamente di tornare al narcisismo. La saggezza della Kabbalah sostiene valori pro-sociali e pro-umanità, perché quando espandiamo la nostra visione e riusciamo a vedere gli altri, vediamo la realtà effettiva e iniziamo a percepire le forze che una mente egocentrica non può cogliere. Una volta scoperto come funziona davvero il mondo, non torneremo più all’egoismo.

È per questo che studio la Kabbalah: per cambiare me stesso e per vedere il mondo come è realmente. Nell’ambito dei miei sforzi, insegno anche la Kabbalah, perché quando ci si rende conto del dono che fa a chi la studia, non si può tenerla per sé, perché non ci sarebbe niente di più egoistico che tenere nascosta al mondo una simile gemma.

 

*Per scoprire di più sulla Kabbalah, visitate il mio sito, la mia pagina personale o i nostri corsi di Kabbalah

Lasceremo le nostre impronte sulle strade polverose di pianeti lontani?

Ci sono stati soltanto una mezza dozzina di eventi veramente importanti  nella saga di quattro miliardi di anni di vita sulla Terra: la vita unicellulare, la vita multicellulare, la differenziazione in piante e animali, lo spostamento degli animali dall’acqua alla terraferma e l’avvento dei mammiferi e della coscienza.

Il prossimo grande passo dovrebbe essere l’idea della vita interplanetaria – un viaggio senza precedenti che ci cambierà e ci arricchirà radicalmente. (Elon Musk).

La mia risposta: non sono per nulla d’accordo con questo. Che cosa ci darà?  Perché le fasi precedenti di sviluppo dovrebbero portarci a quest’ultima fase?  Voleremo da stella a stella? Perdipiù, ci troviamo in una condizione energetica e fisica tale che questi voli ci costeranno centinaia di anni! Perché abbiamo bisogno di volare da un campo all’altro?

Domanda: Egli considera lo sviluppo interplanetario come il prossimo grande passo. Tu cosa pensi sia il prossimo grande passo?

Risposta: Il prossimo grande passo sarà rivelare il significato della vita. Perché è apparsa dal nulla e perché i passi di cui parla  iniziano a svilupparsi da essa?

Domanda: Una persona quindi arriverà alla domanda: “perché vivo?”

Risposta: Sì. Più ci sviluppiamo, più vogliamo sapere qual è la nostra radice, la nostra fonte.  È questo ciò che ci interessa.  Questa è la ricerca del  significato della vita, dato che ogni cosa è racchiusa nella nostra radice.

Oggi quando facciamo qualcosa, sviluppiamo le forze e i dati che si trovano nella nostra fonte.

 

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From KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 6/30/22

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