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Metodi di educazione di massa al posto dei mezzi di informazione

I mezzi di informazione sono strumenti per fare “il lavaggio del cervello”, per creare una persona programmata in tutto e per tutto. Studi psicologici, sociologici e psichiatrici confermano che i mezzi di informazione influenzano la condotta degli uomini. Non sono mezzi di informazione, ma mezzi per “manipolare le masse.”

Quello che noi facciamo, invece, si chiama “mezzi di educazione di massa”. Educazione! Questo sistema deve essere in grado di dare agli uomini la sensazione di essere parte di un gruppo e di essere dipendenti gli uni dagli altri. Noi ci basiamo sul normale egoismo salutare, che mostrerà agli uomini che sono completamente dipendenti da ogni altro uomo.

Comunque sia, non li vogliamo portare fuori strada. Stiamo semplicemente mostrando loro come stanno le cose, il che viene loro nascosto dall’egoismo.

Se davvero dipendiamo dagli altri uomini del mondo, ma non riusciamo a prendere in considerazione questo fatto e non abbiamo alcun desiderio di farlo, è solo perché il nostro egoismo ci mette fuori strada di proposito. Si mette in mezzo e mi costringe a sentirmi male, e di conseguenza soffro.

Gli strumenti utilizzati dai mezzi di educazione risvegliano la nostra sensibilità verso la nostra dipendenza dagli altri, così incominciamo a sentire che dipendiamo da ogni altro uomo. Proprio come spieghiamo ad un bambino con cosa dovrebbe o non dovrebbe giocare e a chi dovrebbe somigliare, così noi, ricevendo questa influenza, diventiamo più sensibili verso le nostre connessioni con gli altri uomini ed incominciamo a costruire queste connessioni sulla base di un sistema completamente diverso.

Allora saremo in grado di entrare in un sistema economico e finanziario totalmente diverso e di superare la crisi. Saremo davvero capaci di facilitare l’unificazione dell’Europa, invece che essere in una situazione in cui qualcuno presta qualcosa a qualcun altro in modo che quest’ultimo possa sopravvivere, sebbene alla fine, il tracollo sarà inevitabile.

Abbiamo bisogno di sentire una maggiore dipendenza gli uni dagli altri, non in un senso immaginario o formale, ma si deve trattare di una dipendenza reale come quella che esiste in natura e si manifesta a noi nella forma di una maggiore connessione che cresce ogni giorno. C’è una grossa differenza tra il modo in cui eravamo connessi cento, cinquanta, o anche cinque anni fa. Ci stiamo muovendo senza sosta verso una sempre maggiore dipendenza.

Abbiamo bisogno di ricevere le informazioni necessarie, di essere influenzati da ogni direzione, attraverso tutti i nostri sensi, e alla fine, invece che di informazioni e di influenza, si tratterà di sensazioni e percezioni. Abbiamo bisogno di indirizzare la nostra sensibilità verso la dipendenza reciproca, e allora costruiremo delle relazioni sociali completamente diverse.
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(Da una conversazione sul Sostegno reciproco del 25.09.2011)

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Il “portafoglio” comune mondiale”

I paesi europei presupponevano che, creando la valuta comune e unendosi contro l’America e la Russia, sarebbero diventati la terza forza. Invece, l’unione necessita anche di fiducia e della sensazione di comunità, di partecipazione nella cooperazione, di finanze comuni, di scioglimento delle frontiere, ovvero che la cultura diventi comune. Le frontiere tra i paesi si possono ancora togliere, ma creare un “portafoglio” comune non è possibile. Perché questa è la cosa più importante! Questo riflette i nostri sentimenti e rapporti. Quando si considera che le persone vivono insieme? Quando loro hanno una “pentola comune”. Così era anche in antichità e nei nostri tempi.

Se la moglie con il marito hanno i conti separati in banca loro vanno al ristorante e ognuno paga per sé. Questa cos’è una famiglia? Ma questo oggi si considera nella norma: tu paghi per questo, io pago per quell’altro e così noi coesistiamo.

Il processo evolutivo ha portato al fatto che oggi noi ci siamo trovati collegati l’uno con l’altro non soltanto in Europa, ma anche in tutto il mondo. Però, per ora, ancora in diversi luoghi questo si sente in varie maniere. Il mondo è obbligato ad arrivare alla situazione di quando le persone si dovranno rapportare bene l’una con l’altra. Ecco in cosa consiste il problema!

Noi non possiamo semplicemente, in maniera diplomatica, metterci d’accordo l’uno con l’altro. Questo si vede dagli esempi d’Europa. Non possono! Bisogna distruggere le connessioni egoistiche e gradualmente creare al loro posto quelle altruistiche, cioè connessioni comuni. Deve essere una comunità! Questa comunità deve essere al di sopra di tutte le nostre diversità. Qui non si intendono le opposizioni. Le opposizioni bisogna distruggerle e le diversità lasciarle, e al di sopra di loro creare la comunità, che si chiamerà una “nazione generale”: europei. Basta nient’altro.

Perché gli spagnoli, gli italiani, i francesi, gli inglesi, i tedeschi e così via devono sentirsi popoli separati? Perché loro hanno varie lingue? Gradualmente sarà sostituita da una lingua comune, oppure da un misto di lingue, per esempio esperanto. Non ha importanza! La natura ci obbliga verso questo, altrimenti noi non possiamo organizzarci.
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Il Quotidiano “Arvut (Garanzia Reciproca)” In Ebraico

La prima edizione del quotidiano “Arvut (Garanzia Mutua)” è stata pubblicata in Ebraico.

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L’Economia dell’anima

Il sistema economico è una sorta di impronta egoistica del calcolo che noi facciamo nel “corpo” dell’anima quando noi la prepariamo per l’azione spirituale. In economia noi miriamo al massimo profitto con il minimo investimento e il minimo rischio. Questi sono calcoli pratici ed egoistici dove tutto e’ chiaro.

Persino se l’egoismo è formalmente represso, è solo perché noi non siamo capaci di rappresentarlo qualitativamente dal momento che appartiene alle sensazioni, alle connessioni famigliari, agli interessi di un paese, di una nazione e così via. In realtà tutto può essere elencato e se noi fossimo capaci di farlo, troveremmo noi stessi in un sistema preciso, analogo a quello che funziona nel mondo spirituale.

Tranne che là, i calcoli sono fatti nel “corpo” di un Partzuf, nell’aspirazione per la dazione. Quando si è sul percorso che porta alla dazione, si fa un calcolo preciso, come in un’economia ideale: quanto devo ricavare da ciascun desiderio, da ciascuna situazione, da ciascun fattore in questa azione o manovra per ricevere il massimo beneficio? Ma ovviamente, quel beneficio e altruistico.

Qui noi confidiamo nel ricevere, mentre là – sulla dazione, eppure il calcolo rimane. La sola domanda è come passare da una modalità all’altra. Anche spiegare lo stato finale non è semplice, tuttavia è rappresentato con precisione matematica. Gli attuali disastri economici stanno essenzialmente rivelando i tratti del nostro egoismo che abbiamo mancato di condurre con i più precisi calcoli.

“Amo questa persona. Odio quell’altra. Questa mi ripugna. Questa è lontana da me. Questa mi è vicina. Questa è più importante nel sistema generale. Questa è meno importante….” Come possiamo tenere in considerazione tutti questi parametri? E come potrà ogni persona agire individualmente conformemente ad essi, rinnovando i suoi calcoli ogni secondo? Questa sarà la vera economia che noi dovremo sostenere. In altre parole dovremo arrivare a conoscere il sistema corretto e prospero in cui l’egoismo lavora correttamente, usando due forze.

Oggi il nostro complesso economico è basato solo su una componente egoistica e perciò, senza conoscerne la seconda metà, non riusciamo a gestirlo. Tuttavia quando le forze della dazione si uniranno alle forze della ricezione, cominceremo a interagire con le persone intorno a noi in modo differente, compensando dazione e ricezione in conformità al nostro livello personale e al livello della società. Questo sarà il vero calcolo.

Dobbiamo misurare e considerare le nostre interconnessioni, che siamo incapaci di creare oggi. Dovremo considerare tutti i possibili fili che si estendono tra noi in pensieri e sensazioni, i livelli della nostra chiusura e il “coefficiente di dazione”, portando tutto ciò dentro il calcolo economico che avrà connotazione puramente matematica.

Se aggiungiamo le variabili quantitative ai suoi parametri, che riflettono le percezioni e gli stati dell’umanità come insieme, otterremo un risultato indiscutibile e affidabile. Lo stesso calcolo viene fatto nella testa del Partzuf: considero la Luce interna e circondante, le Reshimot, TANTOT, i miei desideri interni ed esterni e i metodi di lavoro con essi… Precisamente questa economia.

Nel desiderio si fanno solamente calcoli spirituali e perciò tutte le cifre sono precise e autentiche. Nel desiderio posso classificare fattori e dare loro dei valori, ricavando TANTOT da loro. In sostanza i libri dei Kabbalisti sono le scienze economiche dell’universo. Le Luci sono i “soldi”, che significano la vita, mentre i vasi, i desideri, e gli schermi ci permettono di acquisire appagamento, profitto. Il profitto interiore è la Luce interiore, e il profitto futuro è la Luce circostante. Noi sottoscriviamo prestiti reciproci: Per esempio, il superiore presta all’inferiore nel primo tipo di Gadlut, e nel secondo tipo di Gadlut l’inferiore riceve Luce dal superiore per trasmetterla….

Non è un fatto accidentale che il colpo principale della crisi colpisca nient’altro che l’economia perché è per noi la cosa più importante. Non è stata la distruzione dell’unità della famiglia, un collasso dell’educazione o dell’ecologia, ma precisamente i problemi economici che ci hanno costretto a parlare seriamente della crisi. E questo corrisponde ai processi spirituali.

Con il tempo cominceremo a condurre un’economia fiorente, cominceremo a ricavarla conformemente al sistema spirituale e a percepire la transizione ad essa. Questa transizione diverrà possibile solo alla condizione che inseriamo nei calcoli la garanzia mutua, se la misuriamo, la pesiamo e la indichiamo numericamente. La considereremo quando faremo i conti in borsa perché diversamente sarà impossibile. Il successo di domani dipende da quanto la componente della garanzia mutua cresce nella nostra formula economica.
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La molla continua a contrarsi

Tutte le leggi della nostra esistenza, tutto quello che succede in migliaia di situazioni differenti, avviene solo allo scopo di raggiungere la similitudine con la natura, è un processo graduale che porta la persona alla meta mediante la catena di causa ed effetto. Non c’è nient’altro che questo, perché dal principio tutto è venuto da una decisione superiore, perché il desiderio di ricevere piacere deve raggiungere la forma della dazione “a partire dall’assenza”.

Così, quando sei in corrispondenza con questa legge, significa che finirai nel migliore stato possibile, ed in base alla misura in cui non corrispondi ad essa, soffrirai in accordo al livello del tuo sviluppo. La persona che non è molto sviluppata non soffre molto, ma quando qualcuno si sviluppa senza osservare le leggi della corrispondenza delle qualità in accordo al suo livello, la sua sofferenza si incrementerà. La natura ci castiga in accordo a questo, come un giudice che vede tutto.

La natura è lo stesso Creatore, la stessa legge della corrispondenza che abbiamo davanti. Non c’è altro Creatore, desiderio superiore o piano. Tutto questo è esistito nel momento stesso della creazione, laddove la decisione è stata presa e da allora si è realizzata. È come se queste due forze principali opposte, la dazione e la ricezione, mettessero in tensione una molla ed ora questa abbia cominciato a rilasciarsi e gli estremi si avvicinino.

Il cambiamento avviene perché l’uomo cambia se stesso e comincia a vedere il mondo in maniera differente.

Dopotutto, in realtà, viviamo nel mondo dell’Infinito; però c’è una legge della natura che stabilisce che, in base alla misura nella quale corrispondo a questa legge naturale, in questa stessa misura, vedrò tutto in maniera più perfezionata, perché io stesso mi sono avvicinato di più alla perfezione. Tutta la natura si rivela dentro di me ed in nessun altro luogo. Non è possibile fare un passo in avanti, verso l’equilibrio, la connessione e la somiglianza delle qualità e sentirmi male dentro. Questo non succede!

Tuttavia, se non faccio questo passo in avanti, mentre il meccanismo continua a funzionare, la molla continuerà a rilasciarsi ed il misuratore si muoverà di un punto; cioè, il mio ritardo continuerà ad aumentare ed io, naturalmente, mi sentirò peggio. Non ci sono lacune qui, questa è una legge assoluta. Quanto più ti avvicini alla sua osservazione, tanto più ne guadagnerai e quanto più ti allontani da essa, tanto più ne perderai.

Perché adotto delle buone misure e mi sento peggio? Mi sentirò male dentro solo nella misura in cui penso che non sto dando a sufficienza, che non ho raggiunto ancora una grande connessione. Queste sono conosciute come le sofferenze dell’amore. In questo senso, continueremo davvero a soffrire di più: quanto più si avanza, maggiore sarà la perfezione che sentiamo e sentiremo una mancanza ancora più grande di perfezione. Come uno scienziato che cerca una micro particella persa e non può rilassarsi finché non risolve questa discrepanza che lui considera come un problema mondiale, mentre allo stesso tempo, un’altra persona vive in pace, senza nessuna preoccupazione per la sua esistenza. Ogni persona percepisce in accordo al suo grado.

È per questo che il progresso ci farà sentire dei buoni cambiamenti, tanto nel mondo fisico, quanto in tutti gli altri aspetti. Non avremo bisogno di sentire il male, perché la natura non avrà bisogno di spingerci attraverso la sofferenza. Sentiremo solo: “Perché non sono arrivato ancora ad una maggiore connessione?”; la sofferenza dell’amore, ci tira in avanti! Questa è la sofferenza interna che arriva nel momento stesso della sensazione del proprio buon avanzamento, la Luce.
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(Dalla lezione quotidiana di Kabbalah del 2 Settembre 2011, articolo di Rabash)

L’università aperta del mondo integrale

Se la natura ci sta dicendo che dobbiamo avanzare verso una società globale e integrale e di essere in equilibrio come un corpo, vivendo nella legge della garanzia mutua, allora dobbiamo capire come portarlo a compimento. E sembrerebbe che ci siano diversi metodi per farlo.

La scienza della Kabbalah lo mette in questa maniera: Procediamo a piccoli passi. Non possiamo fare programmi per migliaia di anni o per l’intera ,presupposta,  durata dell’esistenza umana. Vediamo quello che c’è da fare oggi.

Prima di tutto, ogni persona di questi sette miliardi di persone che vivono in questa terra deve capire quello che significa vivere in un sistema globale e integrale. Iniziamo ad avvicinarci uno con l’altro e a sviluppare questa vicinanza. Le leggi di questo sistema integrale, le cui parti devono essere interconnesse.

Dopo tutto, siamo interconnessi, ma non lo desideriamo e quindi ci troviamo in un grosso problema, come una famiglia che si sta separando. Comunque, mentre un marito e moglie possono divorziare, noi non abbiamo questa possibilità. Non esiste nessun luogo dove io possa scappare dalla terra, e quindi devo procurare il buon andamento della famiglia, di tutti i sette miliardi di membri locatari.

Dobbiamo iniziare con le spiegazioni di come creare un ambiente buono e gentile. Dopo tutto, dalle esperienze delle nostre vite e dalle ricerche, vediamo che essenzialmente, l’ambiente forma la persona. Non importa dove metti una persona, il suo ambiente di oggi sarà lui domani.

Questo significa che alla fine della giornata le persone devono creare un “guscio” intorno a loro, fuori dai mass media, la cui influenza preparerà l’umanità all’integralità in modo che possa avanzare nella direzione della garanzia mutua.

Facciamolo perché è estremamente necessario. Prima di tutto, riusciremmo allo stesso tempo a ridurre problemi sociali come la violenza, le droghe, la nascita dell’ insoddisfazione, il terrorismo, problemi di famiglia e altro ancora. Per iniziare, assumiamoci la responsabilità di studiare la globalizzazione, della quale tutti parlano, e l’integrazione, di cui tutti sappiamo di essere avvolti. Scopriamo cosa sia.

Apriamo un’università in tutto il mondo che permetta alle persone di comprendere il nuovo mondo. Questo studio dovrebbe farsi tutto il tempo, dall’infanzia fino alla vecchiaia perché le persone sono in questo sistema attraverso tutta la loro vita, e questo sistema si prende cura di loro in ogni area delle loro attività.

In questa maniera educheremmo e alleveremmo noi stessi con l’aiuto degli scienziati, psicologi, sociologi, politici, specialisti dei mass media, educatori, maestri di scuola, commentatori di radio e televisione, redattori di giornali e cosi via. Insieme alle notizie e al resto del “seguito” inizieremmo a parlare di questo creando uno spirito comune. E attraverso questo porteremmo dei cambiamenti in tutta l’umanità.
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(Da una conversazione su un nuovo libro, 11.07.2011)

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È facile che ritorniamo

Tenendo conto dello stato attuale del mondo, il nostro avanzamento sarà rapido. Potete vedere nelle news quanto si accelerano le cose; attraverseremo questo periodo rapidamente, poiché anche il mondo ha bisogno di noi per avanzare. Per questo dobbiamo mettere tutti i nostri sforzi per mantenerci nel nostro cammino e non uscirne.

Oggi il lavoro che facciamo localmente e la divulgazione di massa sono estremamente importanti. Se stabilisci una connessione con qualcuno col fine di dargli, tutte le fasi necessarie scorreranno rapidamente attraverso di te. Mi rivolgo a tutti i nostri gruppi in Israele e raccomando fortemente a tutti di partecipare al lavoro della divulgazione. Di questo scrivono Baal HaSulam e tutti i kabbalisti, in aggiunta, senza di essa, vediamo che non esiste altro modo. Questa è l’unica maniera attraverso la quale potremo rivelare la realtà superiore.

La correzione dei 613 desideri dalla ricezione alla dazione è il nostro lavoro. Tutto il resto è una maschera, dei costumi che furono necessari nel periodo dell’esilio. Tuttavia, il metodo reale che applicammo inizialmente era quello della correzione interiore. Lo abbiamo applicato fin quando siamo caduti dal grado dell’amore fraterno all’odio infondato dei tempi di Rabbi Akiva. Abbiamo le Reshimot, i geni spirituali che sono rimasti in noi da quei tempi ed è facile che noi ritorneremo.

Per questa ragione ci si presentano delle esigenze, per questo tutto il mondo ci sta pressando. Loro ancora non sanno cosa sia, ma sentono che il problema risiede precisamente all’interno di ognuno di noi. Pertanto, dobbiamo agire il più presto possibile, poiché in questo modo possiamo evitare tutti i mali che ci arrivano. I nostri vicini verranno in nostro aiuto invece di bombardarci con dei proiettili. È così che stanno esattamente le cose ed i kabbalisti scrivono riguardo a questo. In essenza i nostri nemici combaciano nell’aiutarci, pressandoci affinché riflettiamo sulla vita.

Dobbiamo ricordare che tutto proviene da una Forza, che non esiste nessuno a parte Lui, e dobbiamo reagire a quello che sta succedendo in accordo a questo. Perché usare le grida e le lotte? Dove è la correzione in questo? La nostra unica correzione è di unirci e diventare la “Luce per le nazioni”, di illuminare il cammino di tutto il mondo verso la correzione.

Oggi tutto il mondo è indifeso e le menti più brillanti non sanno cosa fare; vuol dire che oggi è arrivato il nostro momento. Terminando il nostro lavoro, meritiamo la gratitudine ed il rispetto universale. Pertanto, dobbiamo divulgare di più, spiegare di più e predicare con l’esempio. Stiamo entrando in un periodo di Kabbalah pratica, la cui essenza totale è la correzione dell’umanità.
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(Dalla 5° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 9.09. 2011, “La Nazione”)

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In che maniera siamo differenti?

Domanda: Senza menzionare la scienza della Kabbalah nella nostra divulgazione, stiamo semplicemente dicendo alla gente che la garanzia mutua le fornirà una buona vita. In questo caso, come ci diversifichiamo da altre organizzazioni che sostengono simili promesse?

Risposta: E’ male che tu non senta la differenza.

L’uomo moderno sta sperimentando una crisi globale, integrale. In questa maniera il Creatore gli sta mostrando che è connesso agli altri per mezzo del cammino sbagliato e che deve arrivare alla garanzia mutua. C’è un metodo che lo aiuterà ad unirsi agli altri correttamente ed a cominciare a vivere una buona vita. Questo metodo funziona mediante la creazione di un’atmosfera adeguata, di una “conchiglia” che lo separa dall’ambiente, che da alla persona la spiegazione su come vivere uniti e condurre una vita buona, sana e sicura.

La persona lo ascolta e capisce che non c’è altra soluzione. Altri ascoltano la stessa cosa, cosicché è più facile che questo avvenga congiuntamente, insieme a loro. La persona impara ad unirsi agli altri in maniera corretta e durante il processo attrae la Luce che riforma. Questa è la stessa cosa che fanno i bambini mentre giocano, diventando sempre più grandi ed intelligenti nel corso del processo.

Così, quando la persona si trova in una situazione difficile, utilizza gli altri per attrarre la Luce e poco a poco, comincia a valorizzare la forza della dazione. Lei ne ha un’alta stima e diventano per lei il valore più grande. All’improvviso comincia a rispettarli tanto che anche quando tutto nella sua vita va bene, non abbandona la dazione, con il desiderio di praticarla indipendentemente dalle sue sensazioni. Ciò si deve al fatto che attribuisce a questo un’importanza primaria.

È così che una persona diventa spirituale, passando dall’intenzione egoista, Lo Lishmà, a quella altruista, Lishmà. Quindi non c’è possibilità che il 99% della popolazione raggiunga la correzione in altro modo. Puoi raccomandare qualcos’altro a parte la Torà?

Io credo che il problema sia un malinteso elementare su come correggere l’AHP. Sapevamo in che modo correggere Galgalta ve Eynaim dai tempi di Babilonia, ma questo è l’unico mezzo che abbiamo per correggere l’AHP.

(Dalla 2° lettura di New York del 12.09.2011)

Dai il potere alla scienza!

Se guardiamo diversi libri di storia, potremmo vedere quanto siano diverse le descrizioni. Sembra che l’umanità abbia attraversato la stessa storia, includendo gli stessi problemi, guerre, difficoltà e successi e tuttavia ogni nazione gli descrive in maniera differente. Ne risulta che alla fine i libri di testo che dovrebbero riflettere la verità finiscono contradicendosi uno con l’altro.

Alcune volte parlo con i capi di diversi movimenti in altre nazioni. Ognuno di loro è assolutamente certo che il proprio movimento deva dirigere il mondo intero. Questo include movimenti religiosi e secolari, organizzazioni dedicate all’ecologia, protezione della fauna e tanti altri. Quando mi trovo tra di loro, in quale maniera mi differenzio da loro?

Senza cercare di dare una risposta a questa domanda, noi portiamo il messaggio Kabbalista in maniera differente. Non cerchiamo di provare chi è giusto e chi è sbagliato e non sezioniamo opinioni diverse. Non cerchiamo di esaminare le cose da un punto di vista storico o da una direzione religiosa poiché in ognuna di queste aree una persona può presentare il proprio raziocinio per giustificare la propria posizione.

Unicamente invitiamo le persone a svincolarsi da tutto quanto – dal passato e dal presente, e da iniziare a voltarsi al futuro da questo momento. Adesso vediamo che la natura ci costringe a istaurare una giusta interconnessione, di avviare l’equilibrio, la mutualità e l’armonia, in maniera similare a un corpo, integrale, globale, un sistema umano che sente se stesso e funziona veramente come un insieme.

La natura ci costringe e ci spinge a questo. Ci sono molte ricerche al riguardo, e dobbiamo fidarci. Inoltre, non abbiamo altro. Non possiamo fidarci che dalla scienza, com’è scritto “Una persona si guida soltanto da ciò che vede”. Abbiamo bisogno solamente dei fatti odierni, e dobbiamo avanzare di conseguenza.

I fatti dimostrano che lo vogliamo o no, stiamo diventando una società globale, integrale che è saldata interiormente da interconnessioni e dalla garanzia mutua. Essenzialmente questa è la tendenza di tutta la natura, e da un giorno all’altro vediamo come viene espresso sempre con maggior chiarezza.

Sorge una domanda: Qual è il nostro ruolo in questo processo? Possiamo inventare adesso qualcosa di artificiale seguendo l’idea che qualche politico, sociologo, scienziato politico o altro partito abbia pensato all’improvviso? Il mondo ha già provato tutti i tipi d’idee e l’umanità ha già sofferto per questo a suo tempo.

Probabilmente dovremmo solamente ricercare nella natura e guidarci dai risultati di queste ricerche, non considerando altro che questo? Se avanziamo basandoci nella nostra ricerca, che è condotta nella natura, allora non c’è alcun dubbio che da tutte le opportunità che le piccole persone possano avere in questa piccola terra abbandonata al bordo della galassia, che è abbandonata nella periferia dell’universo, almeno abbiamo questa sola, vera opportunità.

Allora non confondiamoci nella filosofia. Dall’esperienza sappiamo già che quando tu stai in piedi nel tuo suolo ed io sto in piede nel mio, questo conduce alle guerre e all’annientamento.

Oggigiorno abbiamo un bisogno urgente di un comune denominatore, che può venire unicamente dalle inviolabili leggi della natura. Basandoci in queste leggi possiamo costruire una società integrata che mira alla creatività e non alla distruzione.
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(Da una conversazione su un nuovo libro, 11.07.2011).

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Spostandosi verso l’economia del futuro

Domanda: Quale concetto economico fornisce l’idea della garanzia mutua?

Risposta: E’ difficile dire qualcosa riguardo all’attuale periodo di transizione. Noi dobbiamo lavorare insieme agli esperti. C’è l’economia che ha funzionato finora, e c’è l’economia della prossima fase, costruita sulla distribuzione equa e sul soddisfacimento dei bisogni primari. Una persona lavorerà per rifornirsi dei beni vitali nel senso comunemente accettato, mentre investirà i restanti sforzi nella crescita interiore perché li’ egli prova un appagamento, che alla fine diverrà infinito.

Noi decidiamo insieme come provvedere ai nostri bisogni primari, e quindi, man mano che avanziamo, vedremo come si ridurranno a quelli base.

Ma per il momento, il mondo deve vivere normalmente. Una persona ha bisogno di una casa, una lavatrice, un frigorifero, un aspirapolvere, un letto, del mobilio, una scuola per i suoi bambini, una pensione, delle vacanze, un’assicurazione sanitaria e cosi’ via.

Tuttavia tutto ciò è richiesto fino al grado necessario per l’esistenza, considerando che tutte le nostre intenzioni aspirano alla garanzia reciproca. Questa è la più sicura garanzia in se stessa: quando io sono certo che tutti si prendono cura di me, io mi sbarazzo delle mie preoccupazioni personali. Noi dobbiamo aiutare ogni persona così che essa possa non pensare a se stessa.

Per questo noi abbiamo bisogno di un’economia, banche, commercio e programmi di reciprocità – tutto ciò che è necessario per provvedere a sette miliardi di persone e per risolvere problemi e fare compensazioni in caso di incidenti imprevisti ed insuccessi. In breve, abbiamo bisogno di sistemi su vasta scala, ma che lavorino sul principio della complementarietà piuttosto che della competizione.

Di conseguenza, noi abbandoneremo gli eccessi. Diciamo, non cambieremo più la nostra automobile con una nuova così spesso se quella vecchia è ancora adeguata per l’utilizzo. O cancelleremo progetti scientifici costosi che sono inutili.

Il problema è la transizione, che è possibile solo alla condizione che noi lavoriamo insieme, mostrando agli economisti, ai sociologi e ai politici la prossima situazione mondiale. Allora capiranno che non c’è altra scelta che spostarsi dalla contrapposizione all’unificazione, e discutere i modi per uscire dalla crisi in modo da essere salvati dalla minaccia dell’annientamento. Loro devono diventare consapevoli di questo problema e allora saranno in grado di stilare un programma terapeutico di reciprocità.

Da parte nostra, noi dobbiamo influenzare il mondo il più possibile così la fase tradizionale non sarà così dolorosa. Questo dipende principalmente da noi. Dopo tutto, tutti gli altri stanno agendo automaticamente, sotto gli ordini dell’egoismo, che può essere smosso solo dai guai e, fino a un certo punto, dalla nostra influenza. E noi non ci stiamo rivolgendo alla mente delle persone, ma stiamo portando la nostra unità nella società umana, che diverrà un terreno favorevole. Allora loro improvvisamente percepiranno, “Qui c’è qualcosa che vale la pena ascoltare.” Perfino se non ne sapevano nulla prima, interiormente loro ammetteranno che noi abbiamo ragione.
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