Pubblicato nella 'Lavoro spirituale nel gruppo' Categoria

I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 15

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Invidiare gli scrittori aumenta la Saggezza

La persona ha le qualità che i suoi genitori hanno trasmesso ai loro figli ed ha le qualità che ha acquisito dalla società, le quali arrivano a lei solo attraverso l’unione con la società ed ha l’invidia che sente verso gli amici, quando vede che loro hanno qualità migliori delle sue …

Così, attraverso la società, ottiene nuove qualità che adotta nel vedere che loro si trovano in un grado più grande e prova invidia verso di loro.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “Riguardo a quello che è al di sopra della ragione”

“Invidiare gli amici incrementa la saggezza”, perché quando una persona vede gli amici come se fossero in un alto livello, tanto nei pensieri, quanto nelle azioni, è naturale che debba elevare il suo livello ad un livello superiore … Pertanto, adesso ha nuove qualità che la società ha generato in lei.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “Riguardo a quello che è al di sopra della ragione”

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 14

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Principi del lavoro spirituale nel gruppo

Chi pensa che sta ingannando il suo amico, in realtà sta ingannando il Creatore, dato che oltre all’uomo, esiste solo il Creatore. Questo è dovuto al fatto che è l’essenza della creazione che l’uomo sia chiamato “creatura” solo rispetto a se stesso. Il Creatore vuole che l’uomo senta che davvero è separato da Lui, ma eccetto questo, tutto è “tutta la terra è piena della sua gloria”.

Pertanto, quando una persona mente al suo amico, mente al Creatore e quando uno rattrista l’amico, rattrista il Creatore.

-Baal HaSulam, Shamati (Ho Udito), articolo 67, “Allontanati dal male”

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 13

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Principi del lavoro spirituale nel gruppo

Il beneficio della società è che questa può introdurre un’atmosfera differente, nella quale una persona può dare.

-Rabash, Gli Scritti Sociali, “Riguardo all’importanza degli amici

Ne risulta che tutti devono essere attenti e pensare a come possono aiutare il loro amico ad elevare il suo spirito, perché in relazione allo stato d’animo, ognuno può trovare un luogo di bisogno nel proprio amico che lui stesso  può riempire.

-Rabash, Gli Scritti Sociali, “Si aiutano a vicenda

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 12

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Principi per il lavoro spirituale nel gruppo

Ci deve essere un’attenta vigilanza della società, non permettere la frivolezza tra di loro, dato che la frivolezza rovina tutto.

-Rabash, Gli Scritti Sociali, “Lo scopo della Società (2)

Solo un amico può elevare lo spirito di un altro, cambiare il suo cattivo umore affinché uno cominci ad acquisire ancora una volta la fiducia e la ricchezza nella vita ed a sentire che la meta adesso è vicina a lui.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “Ognuno di loro aiutò il suo amico”

Per integrarsi agli altri, ogni persona deve annullare se stessa davanti agli altri. Ognuno fa questo nel vedere i meriti degli amici e non i loro difetti. Però, chi pensa di essere un po’ più elevato rispetto agli amici non può più unirsi a loro.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “Lo scopo della Società (2)

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 11

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Il potere dell’unione

Tuttavia, riunendo alcune persone che sono d’accordo sul fatto che devono raggiungere l’amore per gli altri, quando ci si annulla di fronte all’altro, tutti sono mischiati. Così, in ogni persona, si accumula una gran forza, in accordo alla grandezza della società. E dopo si può realizzare l’amore per gli altri, nella realtà.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “In accordo a quanto spiegato rispetto a Ama il tuo amico come te stesso”

Quanto più grande è il numero delle persone del collettivo, più efficace è il potere del collettivo. In altre parole, loro producono un’atmosfera più grande della grandezza e dell’importanza del Creatore.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “L’ordine di seduta della società”

La persona ha un desiderio per la spiritualità dentro di sé, però il suo desiderio probabilmente non è abbastanza grande per lei per non aver bisogno di intensificarlo in modo tale che possa lavorare su di esso per ottenere la meta spirituale … Questo si fa per mezzo dell’unione con la gente che anche vede di avere una necessità per la spiritualità. In questo modo, oltre al desiderio che ha dentro di sé, riceve un desiderio per la spiritualità che loro generano in lei ed allora acquisisce un grande desiderio con il quale può arrivare alla meta.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “Poderosa roccia della mia salvezza”

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 10

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Il potere dell’unione

Se una persona non ha nessun desiderio ed anelo per la spiritualità, se si trova tra persone che hanno un desiderio per la spiritualità, se le piace questa gente, sarà influenzata anche dai loro desideri e … riceverà nuove aspirazioni e poteri.

-Baal HaSulam, Shamati (Ho Udito), articolo 99, “Malvagio o giusto non dirai”

Il consiglio affinché una persona sia capace di aumentare la sua forza sta nella regola “Ama il tuo amico”, che è l’amore degli amici. Se ognuno si annulla davanti al suo amico e si mischia con lui, loro diventano una massa, nella quale tutte le piccole parti desiderano che l’amore per il prossimo si unisca in una forza collettiva che consta di molte parti. E quando ha una gran forza può realizzare l’amore per gli altri. Ed allora può ottenere l’amore del Creatore.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “In accordo a quanto spiegato rispetto a Ama il tuo amico come te stesso”

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 9

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L’unità degli amici

Il cammino dello sviluppo spirituale è possibile solo essendo in un gruppo nel quale ci sia l’amore degli amici e nel quale ognuno possa aiutare il suo amico ad avanzare specificamente lungo questo cammino.

-Rabash, Gli Scritti Sociali, “L’amore degli amici

Risveglia in te il timore del raffreddamento dell’amore tra di noi … È simile alla maniera nella quale una persona che riceve un regalo, deve fare uno sforzo per assicurarsi che il sentimento dell’amore verso la persona che le ha dato il regalo non svanirà con il tempo, che resterà così forte come nel momento in cui le è stato dato il regalo.

Baal HaSulam, Il Frutto del Saggio, vol.1, “Lettera 2”

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Sull’importanza delle nostre riunioni

Domanda: All’inizio di Settembre avremo un congresso nel Nord di Israele. Oggi, con tutti i nostri sforzi diretti alla divulgazione esterna, qual è l’importanza di queste riunioni “interne”?

Risposta: L’una non esclude l’altra. Come gruppo, noi studiamo la scienza della Kabbalah: le radici della creazione, la loro correzione e le azioni spirituali che sono dietro le azioni materiali della persona. Nella sua interazione con gli altri, che lo voglia oppure no, la persona attiva un enorme meccanismo con il quale non ha familiarità. Noi studiamo questo meccanismo ed impariamo a capire ed operare le nostre azioni interne per mezzo delle azioni esterne. In essenza questo è il proposito del nostro studio.

Noi stiamo studiando il sistema e troviamo i punti nei quali siamo connessi ad esso, dove termina il sistema spirituale dandone la forma ad uno materiale, ovvero i corpi e le forze del nostro mondo. La connessione di questi due sistemi si trova nel mio desiderio: se io lo cancello in relazione all’altro, lo vedo nella spiritualità. Se io abbasso la testa davanti all’altro, lui o lei comincia ad essere il mio Kli spirituale (vaso). In questo modo io ascendo alla spiritualità.

L’essere umano è al di sopra del mio attuale “io”, al di là del Machsom (la barriera che ci separa dalla spiritualità). Se io lo tratto allo stesso modo in cui tratto me stesso, ascendo al suo livello e cominciamo ad essere un tutt’uno. In questo modo io attraverso il Machsom.

Io trasferisco all’altro mondo dei nuovi pezzi della mia inclinazione al male, che ho quaggiù, in questo mondo. Per prima cosa, impregno la mia attitudine verso di esso con la dazione per il bene della dazione, correggendo quelli che chiamiamo “errori”. Più tardi cambio per correggere le “trasgressioni”. In questo modo io muovo il mio punto nel cuore verso l’alto, rivelando l’inclinazione al male in me. Come risultato, per mezzo di un’adeguata connessione con gli altri, mi elevo ad un grado superiore.

“Gli altri” sono l’umanità. La regola di amare il prossimo come se stessi si applica alla gente comune. Sembra come se mi fosse stato dato un esercizio: cambiare la mia attitudine verso di loro. Senza la sua conoscenza, sto trasferendo il mio “io” nel mondo spirituale, realizzando la tappa di passaggio. La scienza della Kabbalah spiega questo usando dei termini speciali, ma per metterla semplicemente: in questo modo noi acquisiamo una vita buona e sicura per noi ed i nostri figli.

Ritornando alla domanda, il beneficio dei nostri congressi sta nello studio e la cosa più importante, nella connessione interna e l’unità. Solamente quando siamo connessi, quando ci avviciniamo sempre di più, quando ci annulliamo l’uno di fronte all’altro, solo allora abbiamo qualcosa con cui dirigerci al mondo.

In primo luogo, noi stiamo portando lo spirito dell’unità. È per questo che abbiamo bisogno degli eventi di unità, nei quali gli amici si riuniscono per alcuni giorni. Noi stiamo pianificando di realizzare una grande riunione internazionale a Dicembre. Senza questo, non avremo il potere dell’unità per trasmetterla.

Io spero che il nostro congresso di Dicembre si realizzi in un nuovo livello. Allora, tutti gli amici di tutto il mondo avranno tanta forza da poter dirigere la divulgazione della Kabbalah mondialmente così come tutti gli eventi che stanno avendo luogo adesso in Israele e che con il tempo avranno luogo in altri paesi. Ci sarà la necessità del metodo, anche inconsciamente, la disperazione che opprimerà le persone farà aprire i loro cuori all’unità.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 18.08.2011, “La nazione”)

Materiale correlato:

Laitman blog: Sette miliardi di persone
Laitman blog: Tutto quello di cui abbiamo bisogno è unirci

I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 8

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L’unità degli amici

Sforzati nell’unità degli amici il più possibile affinché questa possa compensare tutte le mancanze.

Baal HaSulam, Il Frutto del Saggio, vol. 1, “Lettera 10”

Io, attraverso questo mezzo li istruirò, affinché comincino ad amarsi gli uni con gli altri come se stessi, condividano le pene del loro amico e si rallegrino dei piaceri del loro amico il più possibile.

Baal HaSulam, Il Frutto del Saggio, vol. 1 , “Lettera 49”

Il ritardo nella rivelazione del Creatore nel desiderio corretto avviene a causa della pigrizia nell’esercitare lo sforzo sull’unità degli amici, dato che è sufficiente complementare ognuna delle loro mancanze.

Baal HaSulam, Il Frutto del Saggio, vol. 1, “Lettera 13”

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 7

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L’unità degli amici

Ci sono molte scintille di santità in ogni persona del gruppo. Quando tu le riunisci in un solo luogo, saranno sufficienti per creare un alto livello spirituale per tutti.

Baal HaSulam, Il Frutto del Saggio, vol. 1, “Lettera 13”

Ognuno di loro aveva una scintilla di amore per gli altri, però la scintilla non poteva accendere la luce dell’amore affinché brillasse in ognuno, così concordarono che riunendosi, le scintille diventassero una grande fiamma.

Rabash, Gli Scritti Sociali, “Una persona deve sempre vendere le travi della sua casa”

Il potere dell’amore degli amici definisce la nostra esistenza spirituale ed è la misura del nostro successo. Pertanto, allontanati da tutte le lotte immaginarie e pensa solo alla connessione dei cuori in un solo cuore.

Baal HaSulam, Il Frutto del Saggio, vol. 1, “Lettera 47”

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