Urlare da un podio non aiuterà

Domanda: Nel mondo del XX secolo, cioè del passato, le persone vivevano basandosi sull’idea che chiunque può trovare un’occupazione funzionale e che ogni nazione ha bisogno di svilupparsi adeguatamente ed essere in grado di produrre qualcosa di utile.

Poi, in vari paesi – in Siria, Libia, Iraq e Venezuela – giovani maggiori e colonnelli, presidenti e padri della nazione, sono saliti al potere. Hanno costruito fabbriche e strade, hanno formato ingegneri e dottori, hanno creato unità operative di riserve, cercando di raggiungere gli standard Americani, Tedeschi e anche quelli dell’Unione Sovietica.

Cosa è successo? Come è accaduto che intrattenere sia diventato più redditizio che produrre beni, che le speculazioni sui numeri siano diventate più remunerative della commercializzazione di prodotti e servizi, che convenga gestire il caos piuttosto che team di persone? Il vecchio mondo è in declino e i leader hanno smesso di essere padri.

Come è accaduto tutto questo?

Risposta: La gente ha scoperto di non aver bisogno di tutto questo, né del progresso né di altro. Tutto ciò di cui ha bisogno è pane e spettacolo.

Domanda: Siamo davvero così primitivi?

Risposta: È semplicemente la nostra natura! Questo non è primitivismo. Essere primitivi è un’arte molto elevata.

Commento: Da giovani ci dicevano di essere la creazione suprema della natura.

Risposta: Da giovani vi hanno detto di essere la creazione suprema della natura. Ma in realtà non vi hanno voluto raccontare come stanno le cose. Se vuoi vivere la tua vita in modo razionale, come persona prudente e saggia, allora scegli un lavoro tranquillo, vivi in un ambiente sereno e ti dedichi ad un passatempo che ti appassiona.

Commento: Dunque in passato l’umanità desiderava qualcosa e i leader volevano essere i padri delle nazioni, i padri del loro popolo.

Risposta: Volevano solo essere al comando, null’altro. Erano spinti unicamente dal desiderio egoistico di mettersi in mostra, sia nel bene che nel male, di far parlare di sé e di ottenere fama e potere.

Domanda: Perché tutto questo è svanito?

Risposta: Prima di tutto il nostro egoismo sta cambiando. In secondo luogo, hanno scoperto che non c’è nulla di buono in questo e che l’umanità è ingrata. Indipendentemente da quanto ci si impegni a fargli fare qualcosa, l’umanità non vuole nulla.

Domanda: Adesso che direzione stanno prendendo le cose?

Risposta: Oggigiorno nessun leader si preoccupa che il proprio paese, il proprio popolo possa essere migliore, più pulito o speciale.

Commento: Insomma, che il popolo viva bene e che possa migliorare le proprie condizioni di vita.

Risposta: Un’eccezione viene fatta per i propri figli, ma ci si limita a questo.

Domanda: Siamo diventate persone piccole e meschine?

Risposta: Il nostro egoismo è cresciuto e dunque è più esigente nei nostri confronti. Noi non siamo certamente in grado di opporci in alcun modo ad esso.

Domanda: Stai dicendo che non ci sarà mai un tempo in cui ci si prenderà cura delle persone?

Neanche un’attenzione minima, magari ostentata, discutibile insomma?

Risposta: No, non funziona più così. Puoi anche salire su un qualsiasi podio e urlare, la gente ti passerà davanti e procederà oltre. Ci siamo già passati, è così.

Domanda: Allora la domanda principale è: dove stiamo andando? Verso quali leader ci stiamo dirigendo? Un saggio, può diventare un leader oggi?

Risposta: No, nessuno. Quale saggio? Chi gli darebbe ascolto? Un saggio esiste in quanto c’è un pubblico in grado di riconoscerlo come tale, che lo indica e dice; “Questo è un saggio! Guardate!”

Domanda: Pensi che siano le persone a scegliere un leader?

Risposta: Certamente!

Domanda: Le persone possono scegliere un leader oggi come in passato?

Risposta: No, quella fase è passata.

Domanda: Non vogliamo neanche scegliere un leader che si prenda cura di noi, giusto?

Risposta: Giusto. Prima di tutto non credo a nessuno, non mi fido di nessuno. Se oggi scegliessi qualcuno, domani ripudierei la mia scelta. Come risultato, si scopre che non ci sono né leader, né saggi; siamo persi, confusi, piccoli ed egoisti.

Ma allo stesso tempo, non abbiamo idea di che cosa abbiamo bisogno.

Domanda: Cosa accadrà?

Risposta: Io penso che, come al solito, sarà una guerra a scegliere le grandi persone. Non riesco proprio ad immaginare come possa essere possibile influenzare la gente. Dopotutto, nessuno ascolta. Nessuno presta attenzione.

Domanda: Qual è lo scopo della natura? Qual è lo scopo del Bore che ci ha messo in questa posizione?

Risposta: Sviluppare il corretto egoismo in noi e comprendere che in realtà l’egoismo non ha uno scopo. L’egoismo è necessario, ma non viene utilizzato per un obiettivo giusto. Dobbiamo iniziare a chiederci come direzionarlo nel modo corretto.

Domanda: Il nostro egoismo ha la necessità di sentire questo? Abbiamo bisogno di sentire tutto questo?

Risposta: Sì, ma la nostra percezione non è abbastanza affinata per intuire come procedere. Pertanto non sappiamo. Andiamo di là, andiamo di qua…” Guarda il Black Friday! Corriamo subito nei negozi!”

Domanda: Stai dicendo che ci dovrebbe essere qualche forma di dolore?

Risposta: Sì, una tempesta, una tempesta molto seria.

Domanda: Quindi ti aspetti una tempesta e che non ci sia altro modo?

Risposta: No. Questa tempesta non deve essere necessariamente fisica, può essere interna, dentro le persone. Tuttavia, è necessario che accada. Dovrebbe piombarci addosso e prenderci di sorpresa.

Domanda: Potrebbe manifestarsi come un vuoto assoluto oppure in altra forma?

Risposta: Una persona potrebbe cadere sotto la sua influenza e iniziare a cambiare.

A quel punto, finalmente l’uomo avrà il desiderio di uno scopo – quello vero – che non sia lo shopping, il divertimento o altro. L’uomo avrà il desiderio di uno scopo in quanto si renderà conto che questo è in grado di riempirlo, di fermarlo, di dirigerlo e dare un senso alla sua vita.

 

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Dalla trasmissione di Kab Tv “News with Dr. Michael Laitman” 02/12/2021

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