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Perchè abbiamo bisogno di emozioni negative?

Domanda: Quale bisogno c’è delle emozioni negative come la collera, l’ira, la paura, ecc. ?

Risposta: E’ necessario che tutto venga attribuito solo al Creatore, l’unica fonte di tutte le nostre emozioni positive e negative.

Domanda: Qual è la connessione logica fra attrarre la Luce e attribuire tutto al Creatore, non si tratta di due azioni diverse?

Risposta: No è la stessa cosa. La Saggezza della Kabbalah è stata data all’umanità per correggersi, per raggiungere il livello del Creatore. E questo può essere conquistato solo attraverso delle azioni indipendenti. Quindi, nella misura in cui una persona fa uno sforzo per cambiare se stessa, questi sforzi diventano degli spazi vuoti che vengono riempiti dalla Luce.

Una persona deve attribuire tutte le sue esperienze alla Fonte Superiore. Tutto viene da là. Tutte le sofferenze, i sentimenti, la confusione, la paura, l’ansietà, la gelosia e le altre emozioni “negative”, sono inviate direttamente dal Creatore solamente affinchè tu le trascenda, le attribuisca al Creatore e richieda di essere cambiato da Lui.

Se una persona esegue queste azioni allora inizia a sentire la forza positiva che stimola intenzionalmente le sue emozioni negative in modo che siano trascese. Questo è detto “andare oltre la ragione”.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 21/08/2016

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La linea di mezzo è al di sopra dell’amore e dell’odio

Qualsiasi tipo di relazione esistente fra le persone, come i gruppi di bambini, le coppie, le cooperative di lavoratori, i partiti politici, insomma qualsiasi tipo di società, si basa sulla linea di mezzo che riconcilia le linee di destra e di sinistra.

La giusta connessione può avvenire solo nella linea di mezzo. Noi non siamo in grado di sfuggire dal nostro egoismo e di disconnetterci da esso in alcun modo, quindi dobbiamo imparare a connetterci.

La cosa più importante è sapere sin dall’inizio che la vita è organizzata in base alla linea di mezzo. Così è stato predisposto in natura, basta considerare l’atomo. Questo elemento primordiale presente in ogni tipo di materia consiste di particelle positive e negative, il più e il meno, e di molte particelle neutre chiamate neutroni. Esse bilanciano i protoni e gli elettroni, aggiungono ad essi peso, massa e stabilità e grazie a questo un atomo può esistere.

Un atomo esiste solo grazie al fatto che contiene particelle opposte e neutre. Tutta la natura, inanimata, vegetale ed animale, è organizzata in base alla linea di mezzo. Non potrebbe esistere altrimenti.

Anche il corpo umano è costruito in base allo stesso principio dei livelli inanimato, vegetale ed animale. E’ solo nelle relazioni fra le persone che non vi è una linea di mezzo e questo è stato predisposto deliberatamente, perché siamo noi che dobbiamo fare questo lavoro.

Questo è chiamato il lavoro del Creatore; dopotutto noi dobbiamo solo attirare la forza superiore della natura per farlo. Noi diventiamo suoi collaboratori in questo e così scopriamo il sistema della linea di mezzo. Ne consegue che noi completiamo la parte mancante in natura.

Un buono stato è sempre basato sulla giusta combinazione delle linee di destra e di sinistra. Due forze opposte sono necessarie per la correzione, dazione ed amore, da una parte, ed odio e repulsione dall’altra, e noi le bilanciamo e le connettiamo. Inizialmente una non può esistere senza l’altra perché esse vengono dall’alto, dalla stessa fonte.

Domanda: Cosa significa “amore ed odio equilibrati” nella società umana, dov’è che il forte sfrutta il debole? Come è possibile creare l’equilibrio in un tale rapporto?

Risposta: Il mondo ci appare così se lo guardiamo in maniera egoistica. Se non vediamo il sistema generale nella sua vera forma, dove tutti gli elementi si completano a vicenda su tutti i livelli, non vi è giustificazione per questo mondo. Vediamo solo il male e ci domandiamo dove sia la forza positiva, dove sia il Creatore.

Se non vediamo il sistema completo, ci troveremo sempre nella linea di sinistra e non vedremo come la linea di destra la porti verso l’equilibrio. Dobbiamo trovarci nella linea di mezzo e guardare tutto da uno stato più elevato. La linea di mezzo è un livello superiore, al di sopra delle linee di destra e di sinistra. Si può raggiungere la connessione solo tramite la linea di mezzo.

Le forze di destra e di sinistra esistono nella società umana sin dai tempi antichi e divergono sempre di più. Dopotutto entrambe queste linee sono egoistiche e l’egoismo diventa sempre più esigente man mano che si sviluppa. Questa lotta non finirà mai. Quindi dobbiamo imparare ad equilibrare le due linee e giungere alla linea di mezzo; ogni volta ci verrà rivelata questa lotta e la possibilità per la riconciliazione.

Se le persone capiranno che il raggiungimento della meta finale e l’avanzamento nel cammino spirituale sono possibili solo nella linea di mezzo, allora percepiranno le varie situazioni in modo diverso. Se io vedo che tutto ciò che è negativo e positivo avviene solo per spingermi verso l’obiettivo, io tratterò entrambi gli stati allo stesso modo. Io li userò entrambi come elementi benefici e quindi mi porrò nella linea di mezzo, così “l’amore coprirà ogni trasgressione”.

Lo stato migliore è la giusta combinazione degli opposti. Tutte le possibili forme della realtà dovrebbero completarsi a vicenda. Non possiamo cancellare qualcun altro o dargli una collocazione. Il riempimento è possibile solo nella linea di mezzo. Le linee di destra e di sinistra non sono connesse fra loro; la loro connessione è la rivelazione del Creatore.

Molto presto vedremo che diverse nazioni e governi si troveranno in uno stato di impotenza, incapaci di raggiungere qualsiasi tipo di connessione e di lavorare in reciprocità. Non si tratterà più di amicizia e connessione ma della capacità di sopportarsi almeno un po’ a vicenda. Ci saranno partiti di estrema sinistra da una parte e di estrema destra dall’altra ed ogni famiglia di conseguenza si dividerà.

Perché le persone non vogliono mettersi insieme e formare una famiglia? E’ perché non vedono più fra loro quella connessione che un tempo c’era. In passato la connessione esisteva ai livelli inanimato, vegetale ed animale, così le persone si sposavano, avevano bambini e tutto andava bene. Ma non appena siamo saliti un po’ verso il livello umano, tutto questo è venuto a mancare.

Le persone non riescono più a tollerare chi hanno accanto e divorziano proprio perché tutti noi stiamo raggiungendo il livello umano e le vecchie connessioni non funzionano più. A questo livello è possibile connettersi solo nella linea di mezzo. La saggezza della Kabbalah fornisce questo metodo, che ora è necessario a tutti i livelli.

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Dalla terza parte della Lezione Quotidiana di Kabbalah del 18/01/17, “Mismah Arosa” (il Documento di Arosa)

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I due livelli della Torah

Domanda: Se Mosè scrisse la Torah, perché si racconta che il Creatore aveva esaminato la Torah nel momento in cui aveva creato il mondo?

Risposta: In realtà, la Torah è il movimento del desiderio che è stato creato in opposizione al Creatore e verso la completa somiglianza con Lui.

Quindi, quando il Creatore “ha deciso” di creare la creatura, così come la intendiamo noi nel linguaggio corporeo, ha prima dovuto crearla come suo opposto, e dopo ha dovuto creare un meccanismo completo attraverso il quale la creatura si potesse muovere verso la somiglianza con il Creatore.

Con questa intenzione, Lui ha apparentemente scritto la Torah, un sistema di comandi e istruzioni che devono essere realizzati attraverso il desiderio che è stato creato da Lui. È così che Egli porta il desiderio che ha creato ad una sempre più grande somiglianza con Lui. Mosè scrisse la Torah da sé, ma non dal punto di vista della gestione del Creatore perché quella Torah rimane in testa al mondo di Ein Sof (Infinito).

Per Mosè, essa è stata registrata nella testa del mondo di Atzilut come un’attività. Quindi si sta parlando della stessa cosa, ma su livelli diversi.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 4/09/16

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La Torah non nasconde nulla

Domanda: Perché la Torah nasconde segreti che sono così essenziali per gestire la propria vita in questo mondo complicato?

Risposta: La Torah non nasconde nulla. Una persona non ha bisogno di sapere niente di più di se stessa; in caso contrario, potrebbe confondersi e fare qualcosa di stupido. Se vuole capire di più, deve studiare la saggezza della Kabbalah regolarmente.

Non ci sono divieti, per quanto riguarda lo studio, che non siano i naturali divieti psicologici interni. Nella testa e nel cuore di una persona, ci sono valvole di sicurezza che non le permettono di vedere o sapere che cosa realmente sta accadendo in questo mondo.

Una persona vede solo l’involucro esterno di sé. E’ l’interiorità più profonda che non può conoscere così da non toccarla con le sue “mani sporche”. Pertanto, deve prima impegnarsi nello studio e mostrare a se stessa e al mondo che è pronta per una giusta e buona azione sensata. E a quel punto, può avanzare.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 4/09/16

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Il Midrash Raba e la Torah

Domanda: Ci sono tante citazioni dal Midrash Raba nel libro I Segreti del Libro Eterno. Ma cos’è questo libro?

Risposta: Il Midrash Raba fu scritto prima che il popolo di Israele ricevesse la Torah e descrive gli stessi eventi che sono citati nella Torah. Poiché la Torah ci parla del tempo della correzione dopo l’esodo dall’Egitto, la domanda è come potessero saperlo coloro che non erano ancora stati in Egitto. La risposta è che lo sapevano e lo studiarono, ma non potevano ancora elaborare quei fatti internamente.

Domanda: Il Midrash Raba descrive come nacque la forza chiamata Abramo che non è invece citata da nessuna parte nella Torah.

Risposta: La Torah parla delle azioni che viviamo in prima persona. Tutto il resto è secondario; noi lo percepiamo al di là delle azioni che sono proiettate su di noi e che sono invece implicite nei suoni e nelle lettere nelle quali sono scritte. Il testo della Torah comprende tutto, non apertamente, ma come sottile significato insito nel testo.

Non c’è, infatti, alcun pensiero o azione nella storia umana, dalla peggiore alla migliore, che non sia citato nella Torah. Tutto, nella Torah, deve accadere almeno una volta nel nostro mondo.

Domanda: Questo significa che non neghi il fatto che Abramo sia realmente esistito?

Risposta: No, ma studiando la Torah, cominciamo a capire che cosa sia questa condizione, quando Abramo nacque nel nostro mondo e quando, improvvisamente, apparve l’uomo. Chi siamo noi? Stiamo veramente vivendo qui oppure si tratta di un insieme di forze che materializza le nostre figure? Perché ne abbiamo bisogno, se possiamo tradurre tutto in comunicazioni su un diverso livello sotto forma di campi di forza o informazioni?

La Torah è un manuale per quelle persone che ricevono le linee di destra e di sinistra, cioè le forze che le aiutano a formare l’anima e ad agire chiaramente cercando di rassomigliare al Creatore. In quel caso, ricevono apertamente la Torah.

Perciò, nel mondo terreno, nacque Mosè, che insegnò alle persone, le divise in gruppi di decine, di centinaia e migliaia. Aveva studenti che lo assistevano ed essi ne avevano altri e così via. L’intero gruppo che uscì dall’antica Babilonia cominciò a formarsi in base al livello spirituale, che fu chiamato successivamente la nazione di Israele.

Tutte le intenzioni di questo gruppo non erano semplicemente orientate verso il Creatore. Erano orientate ad assomigliare e ad essere equivalenti a Lui. In altre parole, tutte le azioni e i desideri di una persona in ogni situazione della propria vita sono mirati solo ad avvicinarla al Creatore, ad amare e a donare di più.

Intanto la persona si eleva sopra a tutti i problemi, alle paure, alle preoccupazioni ed ai fallimenti, sopra ad ogni cosa che il Creatore le pone di proposito lungo il cammino per formarla, perché la formazione spirituale è conseguita solo dagli opposti, dal mondo corporeo e dal lato negativo.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 4/09/16

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In un gruppo di ultra-egoisti

Domanda: Tu sei contro lo studiare da soli? Come può un gruppo di ultra-egoisti trasmettere la qualità della dazione e dell’altruismo a me, se essi stessi non hanno questa caratteristica?

Risposta: Come può una persona educare se stessa?! In questo caso nessuno ti trasmetterebbe nulla. I membri del gruppo potranno portarti dentro al gruppo con loro, e tu dovrai cercare di essere sempre con loro in modo da rivelare la forza positiva della natura. Essi ti mostreranno come farlo.

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