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Lezione quotidiana di Kabbalah – 07.12.2015

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, articoli “I gradini della scala”, l’articolo 7 (1987)
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Scritti di Baal HaSulam, “Prefazione al Commentario del Sulam”, voce 77
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “Esilio e Redenzione“, titolo “La differenza tra un ideale laico e un ideale religioso”
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La tenda e gli indumenti

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, “Chukat”, 19:14): “Questa è la legge: un uomo che muoia in una tenda, chi entra nella tenda e tutto ciò che si trova nella tenda è impuro per sette giorni”.

Questo versetto parla dell’ambiente esterno dell’uomo che comprende la casa, il cortile, il campo e il deserto.

La tenda è la cosa più vicina al corpo umano dopo i suoi vestiti. Gli uomini sono animali ed è per questo che i loro vestiti erano fatti di lana e pelle. Anche le tende erano fatte di pelle di animale, lana e pelliccia.

La lana, la pelle, la seta sono i migliori materiali per i corpi umani; dormire sulla lana, indossare la lana e la pelle è la cosa migliore per la nostra salute. E, naturalmente, sono molto utili per vivere in una tenda dato che lì c’è un’aura completamente diversa.

Domanda: Che cosa significa quindi “morire nella tenda”?

Risposta: Significa che gli uomini utilizzano i loro desideri in modo egoistico, ovvero, per ricevere a proprio beneficio. Ecco perché il loro guscio circostante non li salva, e nemmeno i loro vestiti o la tenda. Pertanto, i nostri desideri devono essere puliti, in modo da rendere possibile il loro utilizzo in futuro.

In passato, gli indumenti venivano trasferiti da una generazione all’altra. Nella spiritualità, questo viene fatto trasferendo lo schermo da uno stato all’altro. Non si tratta della morte fisica, ma di uccidere i propri stati precedenti.

Come si fa il passaggio da uno stato all’altro? Come fanno gli uomini a reincarnarsi? Che cosa rimane di noi e cosa si trasforma? Perché chiamiamo la nostra nuova reincarnazione una “vita nuova”? È davvero nuova rispetto alla nostra vecchia vita? Cos’è intatto e cosa continua a ruotare? Come fanno gli uomini ad usare i loro strumenti precedenti tra cui abiti e tende? La Torah dà risposte a tutte queste domande.
[169.908]

Dalla trasmissione di Kab TV “I segreti del Libro Eterno” 24/06/2015

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Purificare i nostri desideri

Yeshivat Haverim Mondiale – 06.12.2015

Yeshivat Haverim Mondiale
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 06.12.2015

Preparazione alla lezione
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Scritti di Rabash, articoli “Gradini della scala”, l’articolo 12 (1991)
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Scritti di Baal HaSulam, “Prefazione al Commentario Sulam“, voce 73
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “Esilio e Redenzione”
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Il mistero di Miriam

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, “Chukat”, Capitolo 20:01):L’intera congregazione dei figli d’Israele arrivò nel deserto di Zin nel primo mese, il popolo si fermò a Kadesh. Lì morì Miriam e lì fu sepolta”.

Qualsiasi proprietà spirituale è costituita da due parti: maschile e femminile. La parte femminile è chiamata Aviut (Desiderio); la parte maschile è chiamata Masach (Schermo) e Luce riflessa. La parte femminile attrae e la parte maschile respinge.

Miriam, guida delle donne, era la sorella di Mosè, ovvero, rappresentava le proprietà di Bina che si manifestano attraverso lei.

La morte di Miriam simboleggia che dopo l’uscita dall’Egitto era stata corretta la parte di desiderio comune che collegava Mosè all’Egitto. Miriam era il legame tra Batya, la figlia del Faraone che aveva adottato Mosè, e sua madre naturale Yohevet.

Quando la figlia del Faraone trovò il bambino, si rese conto che si trattava di un bambino ebreo. Accadde che Miriam fosse lì vicino; suggerì di trovare una bambinaia ebrea per il bambino che piangeva e Batya fu d’accordo. Così, Mosè fu restituito a sua madre che lo allattò, ma la figlia del Faraone lo crebbe.

Pertanto, Miriam correva continuamente dal palazzo del Faraone alla casa di Mosè; lei che corre continuamente tra le due case è il simbolo di una transizione in corso: Malchut al suo posto e Malchut in Bina; ancora una volta, Malchut al suo posto e Malchut in Bina. Questa fase di transizione ha gettato le basi per l’esodo dall’Egitto, cioè la disgregazione dell’egoismo.

La morte di Miriam simboleggia la scomparsa del legame di collegamento e questo concede al popolo d’Israele la possibilità di staccarsi dall’Egitto e di passare al livello successivo.
[170075]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 24.06.2015

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Il Risveglio dei desideri morti

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, “Chukat,” 19:11): “Chiunque tocchi il cadavere di un’anima umana diventerà impuro per sette giorni”.

Questo versetto si riferisce alle proprietà interiori dell’uomo e non ai cadaveri.

Le proprietà che sono morte dentro di noi sono le nostre qualità egoistiche che non volevamo utilizzare in questa forma.

L’uomo impiega molta fatica e tempo per farle morire. Tuttavia, ad un certo punto, vuole farle rivivere, in quanto possono essere utilizzate in modo diverso, per il bene della dazione. Questo è chiamato “Il risveglio dei morti”.

Noi tocchiamo le nostre proprietà egoistiche morte e scopriamo come lavorarle, come correggerle ed essere ancora santi, ovvero, come lavorare per la dazione.
[169796]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 24.06.2015

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 04.12.2015

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash,  ” I gradini della scala”, articolo 12 (1990)
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Scritti di Rabash, Lettera 68
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Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, articoli “Dargot HaSulam“, articolo 508
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Workshop
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Scritti di Baal HaSulam, articoli “Shamati”30 “La cosa più importante è solo voglia di dare”
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Scritti di Rabash,“I gradini della scala”, articolo 30
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Domande sul Congresso di Israele
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Domande delle donne e risposte con Rav
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Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 18 (1926)
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Come furono create le dodici Tribù?

Dr. Michael LaitmanPerché la Nazione di Israele è stata divisa in dodici tribù? Il fatto è che esistono quattro lettere (Yod, Hey, Vav, Hey) o quattro fasi dello sviluppo del desiderio. La Luce che genera il desiderio lo conduce lungo queste quattro fasi, l’ultima delle quali è egoista.

Ne deriva che ci sono quattro fasi nella nostra anima, e che se io sento qualcosa significa che sono passato dalle fasi precedenti di sviluppo e che sento già la loro rivelazione dentro di me.

Inoltre, il lavoro spirituale è compiuto dentro tre line: quella di destra, sinistra e di mezzo.

La linea di destra è l’altruismo, la caratteristica dell’amore e della dazione. La linea di sinistra è l’egoismo. Io mi trovo nella linea di mezzo perché devo prendere dalla linea di sinistra solo i desideri egoistici che possono essere corretti ed incorporati nella linea di destra e metterli assieme in quella di mezzo.

Le quattro fasi moltiplicate per le tre line sono le dodici parti, che sono le dodici tribù, le dodici caratteristiche principali che costruiscono l’anima generale.

Nessuno di noi ha un’anima poiché l’anima può solo essere generale e comune, una per tutti. Se ci colleghiamo in essa, allora la acquisiamo, una e tutte.
[168606]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 27/05/2015

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Aggrapparsi al Creatore

Lezione quotidiana di Kabbalah – 03.12.2015

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, articoli “Dargot HaSulam”, articolo 895
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Scritti di Baal HaSulam, “Prefazione al Commentario del Sulam”, voce 69
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Estratti selezionati di “Hanukka, punto 11
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Il riscatto del primogenito

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 18:15-16): “Ogni primo nato dal ventre di ogni creatura, che essi presentino al Signore, sia di uomo o di bestia, sarà tuo. Tuttavia devi riscattare il primogenito dell’uomo, come riscatterai il primogenito di animali impuri.

Il suo riscatto [deve avere luogo] all’età di un mese, secondo la valutazione di cinque shekel d’argento, secondo il sacro shekel, che vale venti ghera”.

Tutto ciò che nasce per primo appartiene al livello superiore, al sacerdote (Cohen). Il sacerdote è un livello superiore che vuol dire lavorare solamente con l’intenzione al fine di dare. Pertanto, l’uomo che possiede del bestiame deve dare al sacerdote il primo nato del bestiame e il suo primo raccolto.

Se l’uomo ha un figlio primogenito, deve riscattarlo dal sacerdote. Oggi, difficilmente osserviamo questa condizione perché non sappiamo con certezza chi è un sacerdote e chi non lo è. Non c’è alcun Tempio, la terra non è santa e noi non siamo nello stato di “Ama il tuo prossimo come te stesso.” Così, oggi, queste leggi sono praticamente inesistenti.

Tuttavia, ci sono delle persone che rispettano ancora queste condizioni. Per esempio, quando avevo trent’anni, mi sono riscattato dal sacerdote. Dopo tutto, si dice che l’uomo i cui genitori non l’abbiano riscattato, se possibile debba farlo da solo. Egli compera cinque grandi monete d’argento, le pesa e le dà al sacerdote. In questo modo si riscatta dal sacerdote.

Ma secondo il lavoro spirituale, significa che l’uomo alleggerisce la parte superiore della sua anima in modo che questa lavorerà solo con l’intenzione allo scopo di dare. Lui dà al sacerdote la forza che si è guadagnato da solo per poter ricevere dal sacerdote l’opportunità di acquisire i suoi desideri e le sue caratteristiche di dazione.

Questo si chiama santificazione. Tu dai il denaro al sacerdote, in altre parole la tua forza finanziaria e ricevi da lui la forza spirituale.

Domanda: Perché è necessario riscattare proprio il primogenito?

Risposta: Il fatto è che il riscatto del primogenito è la rivelazione di un livello e ogni cosa che segue è lo sviluppo di quel livello.

Quando consegui il livello di “ricevere per dare”, è come se lo aprissi. In seguito c’è solo la sua complementazione, i tuoi conseguimenti secondari. Questo significa che tutto ciò che giunge dopo il tuo primogenito è il compimento delle aggiunte a lui. La cosa principale è il primogenito. Pertanto, questo è anche il motivo per cui egli eredita dai suoi genitori.
[169098]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 03.06.2015

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