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Lezione quotidiana di Kabbalah –20.08.2014

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, “Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot”, Punto 1
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Zohar per tutti, Introduzione, “I Comandamenti della Torà, il Primo Comandamento”, Articolo 191
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 9
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah”
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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 12

Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein.

“I Principi Fondamentali della Teoria Integrale”

I Postulati della Teoria Integrale

L’essere umano si distingue dal mondo animale a causa del suo intelletto.

L’essere umano è principalmente un animale.

È difficile forzare se stessi a fermarsi per un momento a riflettere e diventare consapevoli di ciò che sta accadendo.

L’essere umano non può ancora diventare consapevolmente coinvolto nei processi evolutivi.

Idealmente, le persone devono conoscere i propri ruoli nel sistema generale.
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Apri il cuore non la bocca

Dr. Michael LaitmanDomanda: Quando i nostri amici escono al pubblico per gestire un workshop, cosa possiamo fare noi che non siamo con loro per sostenere la loro intenzione, il loro messaggio?

Risposta: Dobbiamo riunirci e pensare a loro, interiormente. Questo è ciò che si chiama pregare per il loro successo, perché, come conseguenza di questo successo, loro ci porteranno un “bottino”, cioè i desideri di tutte quelle persone che vogliono sentirsi un po’ meglio, un po’ più felici e di successo in questa vita. Non importa che questi siano desideri egoistici, noi li prendiamo.

Così facendo, noi le percepiamo. Iniziamo a sentire un desiderio di dare alle persone tutto ciò che vogliono: felicità, connessione tra loro e tutto il resto. I loro desideri iniziano a lavorare dentro di noi e questo significa che abbiamo qualcosa da elevare al Creatore. Altrimenti non ci possiamo innalzare verso di Lui.

Come scrive Baal HaSulam nell’articolo “Non è il momento di prendere ciò che viene dato” non possiamo chiedere per noi stessi in alcun caso. Anche se io volessi chiedere “Dammi la possibilità di dare a te. Dammi la possibilità di soddisfare gli altri. Dammi la possibilità di…” io non posso dire “me” perché in questo modo mi colloco in posizione opposta all’intero sistema e non mi posso inserire nell’ingranaggio.

Io devo dire “Dà a loro” o “a noi” ma in nessun caso “a me”. Questo significa che, se prego per qualcosa, devo pregare per gli altri affinché le cose vadano bene a loro. Allora parteciperò a questo sistema correttamente.

Quindi se noi pensiamo che i nostri amici avranno successo quando usciranno al pubblico e ci connettiamo a questo, in modo che il pubblico sentirà calore tramite loro, che i loro desideri più profondi verranno rivelati agli amici (anche se ovviamente non si renderanno conto di questo) e che essi li porteranno poi a noi, allora questa diventerà una preghiera al Creatore.

Così noi chiediamo ed imploriamo il Creatore spiritualmente, anche se il pubblico chiede qualcosa di assolutamente materiale. La Luce Superiore giunge proprio tramite una preghiera di questo tipo.

Domanda: Cosa è meglio fare, leggere un brano, stare in silenzio per 30 secondi o magari cantare una canzone? Cosa possiamo fare affinché tutti noi possiamo pensare a loro per almeno un secondo? Cosa significa pregare?

Risposta: Preghiera è il tuo desiderio che gli amici abbiano successo con questa azione, che questo arrechi gioia al Creatore. Questa è una preghiera. Noi apriamo il cuore, non la bocca.

Non capisco cosa tu pensi sia una preghiera come attività spirituale. Pensi sia dissolvere nubi col pensiero o accendere candele o mettersi in ginocchio?

Un’attività spirituale è quando tu vuoi qualcosa ardentemente insieme ad altri e, in questa attività, oltre a te ed al gruppo partecipa anche il Creatore.
[140561]

Dal Congresso di Sochi 13.07.2014, Lezione 1

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 19.08.2014

Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 2
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Zohar per tutti, Introduzione, “I Comandamenti della Torà, il Primo Comandamento”, Articolo 189
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, Parte 9
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Scritti di Rabash, Shlavei HaSulam”, Articolo 9 “Uno dovrebbe vendere sempre le travi di casa sua”
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “L’Essenza della Saggezza della Kabbalah”
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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 11

Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein.

I Principi Fondamentali della Teoria Integrale

Riassumiamo. L’umanità consapevolmente, ma inconsapevolmente, si sta muovendo verso l’unità. Il ritorno a una qualche forma di idee socialiste, la continua crescita delle reti sociali, l’emergenza dell’Unione Europea, le aziende nuove transnazionali, e altre tendenze simili indicano chiaramente questo fatto. Allo stesso tempo, capiamo che l’unificazione, come viene chiamata, richiede sacrificio.

Comunque, la cosa più sorprendente è che tanti inconsciamente aspettano gli ebrei per risolvere questo compito difficile.

“Gli ebrei vengono inviati come un catalizzatore per la vita sociale, un motore catalizzatore.”
(Aleksandr I. Solzhenitsyn)

La mancata partecipazione in questi processi non è ignorata, dato che il popolo ebraico è associato direttamente al benessere del mondo.

“Se Israele dovesse scomparire per il bene del benessere per il resto del mondo, Io non ho intenzione di protestare contro la distruzione dello stato ebraico.” (Dott. Michael Laitman)

Come ricordiamo la “questione ebraica” è iniziata con Abramo. Egli è riuscito a creare una nazione con apparentemente irrazionali principi sociali. Se questi principi non derivassero dalla legge di natura, il popolo ebraico sarebbe da tempo scomparso, e, com’è noto, questo non è avvenuto.

Per fare questa scoperta, Abramo doveva sapere e comprendere pienamente la natura dell’uomo. Mi chiedo che cosa sappiamo dell’essere umano, intendendo noi stessi? Tuttora, 3800 anni sono passati dal tempo di Abramo.

Questo è scritto nel dizionario.

“L’essere umano è apparso sulla Terra durante un lungo e irregolare processo evolutivo – antropogenesi, tante fasi che non sono completamente chiare.”

Questi sono i tempi. Questa definizione rende chiaro che l’origine dell’uomo non è chiara. Non sorprende un libro di testo contemporaneo tratto da quest’argomento nel modo seguente:

“Alla base della moderna comprensione scientifica dell’origine dell’uomo si trova il concetto secondo il quale l’essere umano abbia origine dal mondo animale.” (General Biology [Biologia Generale], Grade 10-11. A. Kamensky et al 2005, p. 267).

Un altro testo più recente scrive il contrario:

“È perfettamente legittimo concludere che le scimmie sono sempre state scimmie, e gli umani sempre umani! L’essere umano non proviene da un animale.

“Gli studi dimostrano che apparve sulla Terra nella sua forma umana.” (General Biology [Biologia Generale] . Grade10-11. A cura di Accademico Y.P. Altukhov, 2012, p. 264).

Per quanto l’essere umano si sviluppa, così egli è limitato. Egli parla del Big Bang, eppure egli non sa quasi nulla di se stesso.

Come possiamo confrontare tale concetto indicato in un libro di testo con alcuni studi fatti valere dall’avversario?

Però non tanto tempo fa, tutto era semplice e chiaro. Eravamo sicuri di sapere tutto o quasi di tutto. Almeno eravamo assolutamente sicuri delle cose base, i fondamenti.

“La vita è il modo di esistenza di corpi proteici, l’elemento essenziale che consiste in uno scambio metabolico continuo con l’ambiente naturale fuori da essi, e che cessa con la cessazione di questo metabolismo, apportando la decomposizione delle proteine.” (Frederick Engels, Dialettica della natura. 1883).

“Così, dobbiamo ammettere che non possiamo dare una definizione precisa di che cos’è la vita e non possiamo dire come e quando ha avuto origine. Tutto quello che possiamo fare – è elencare e descrivere le caratteristiche della materia vivente, le quali la distinguono dal non vivente.” (Biology [Biologia], Cura di. R. Soper. Mir, 2004, vol 1, p. 10)

È difficile dire quali informazioni aveva Abramo degli umani all’inizio della sua ricerca. Sembra che non fosse in una situazione migliore di noi. In ogni caso, Abramo ha portato questo studio al termine. Dovremmo seguire il suo esempio.

[139831]

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Adeguandosi al diapason superiore

Dr. Michael LaitmanUn gruppo di Kabbalisti non si costruisce tramite un incontro di persone a caso. Piuttosto viene raccolto dall’Alto. La natura globale costruisce tutto, incluso il gruppo intorno e dentro di noi.

Spetta a me mettermi in relazione al gruppo come a una comunità di persone di questo mondo che si sono riunite seguendo l’influenza del potere superiore che crea le condizioni uniche per noi in modo che proviamo a connetterci fra noi attraverso una rete di rapporti superiori. Spetta a me mettermi in relazione ad un gruppo come un’offerta dal Creatore per inserirmi in una società superiore, e non dimenticare mai questo.

Allora, spetta a me accettare tutti coloro che arrivano al gruppo come un elemento desiderato, coltivando questo rapporto per tutto il tempo, affinandolo, e considerandolo ancora di più.

Non ho un altro modo di comunicare con la forza superiore se non attraverso il gruppo. Se voglio parlare con il livello superiore, spetta a me rivolgermi verso un gruppo come un modello che offre di essere connesso con me. Solo attraverso di esso posso spiegarlo al più alto livello, il Creatore che ha creato me, tutti noi, il mondo intero.

Questo rapporto verso un gruppo è molto importante! È da intendersi che tramite esso, sto parlando con il Creatore. Il nostro obbligo qui è di pregare per i tanti, rivolgersi attraverso tutti verso il Creatore, relazionarsi agli altri con amore. Allo scopo di essere diretti al livello successivo, al Creatore, devono esserci rapporti di uguaglianza fra noi, nonostante le nostre differenze.

Proviamo a creare un tutto unico da noi stessi nel quale non esista desiderio personale, intenzioni, aneliti, e connessione. Piuttosto, tutto è mescolato in una sola goccia al punto che al suo interno, perdiamo noi stessi e acquisiamo l’intelligenza del prossimo livello superiore, i suoi desideri e i pensieri con i quali diventiamo un tutto unico.

Secondo la legge “dieci diventa uno”. Poi si divide di nuovo in dieci (cresce l’ego) e ancora una volta ci si collega in uno e così in tutti i 125 livelli della nostra salita.

Significa che su ogni livello una matrice ci viene data, e se lavoriamo con essa correttamente, poi comunichiamo attraverso di essa con il Creatore. Non è come ciò che facciamo quando stiamo comunicando al telefono o attraverso il computer. Piuttosto, saliamo a questo livello emotivamente e siamo inclusi in connessione diretta con il livello. Allora, il Creatore, che significa il livello successivo, comincia a vivere all’interno di noi.

L’unica differenza è che sul nostro livello, in occultamento, non sentiamo il Creatore, nel prossimo livello, sentiamo noi stessi e il Creatore come un tutto unico, includendo l’intelletto dell’universo intero, un raduno generale della comunicazione, il programma di creazione. Questo stato si chiama, “adesione” al Creatore, e dopo di esso, ci sono 125 ulteriori livelli nei quali l’aderenza a Lui cresce.

Spetta a noi realizzare questa possibilità che ci è data in questa incarnazione di vita, relazionarsi seriamente al gruppo per entrare in sintonia permanentemente con la realizzazione del nostro rapporto verso gli altri. Infatti il resto delle nostre azioni sono molto meno utili per la salita ad un livello superiore di quello che è possibile fare in un gruppo.

Anche quando andiamo fuori al grande pubblico con varie attività, noi li richiediamo solo affinché la necessità di collegarci crescerà tra noi. Andare verso l’umanità può essere attuato attraverso vari mezzi di comunicazione.

Siccome tutti questi mezzi sono innanzitutto utili, ciò che è importante per me è la comunicazione diretta, chiara e corretta con quegli amici che sono stati riuniti dalla forza superiore, e spetta a me lavorare con loro contro la mia volontà. Se questa mi è stata data per decidere, non li avrei mai scelti. Non so perché io sono tenuto a raggiungere il livello superiore, così mi danno un gruppo nel quale spetta a me dirigere e organizzare me stesso correttamente.

Insieme a questo, spetta a me capire che tutto il resto è assolutamente diretto correttamente, e diventerò una corda singola fra cento corde che sono sintonizzate con gli altri. Poi, prima sento me stesso sintonizzato nel modo migliore, e anche se un suono orrendo, terribile viene fuori da me, a me sembra come una cosa piacevole.

Come una madre che guarda il suo neonato e a lei sembra che sia il più bello e il mondo intero non vale nulla rispetto a lui, così anch’io guardo a me stesso come il favorito. Tutto il resto oltre me sembra non essere proprio sintonizzato, al punto che spetta a loro sintonizzarsi a me.

Tuttavia, in realtà, la nostra sintonia deve essere completamente opposta. Spetta a me accettare tutti loro e ognuno come uno strumento completamente sintonizzato o un insieme assolutamente corretto di caratteristiche. Io sono l’unico che non è corretto, è non solo nel gruppo, ma anche nel mondo intero, nell’universo intero. Sono l’uno che ha bisogno di correzione. Allora, tutto è stato creato per me. Quando la persona si riferisce al mondo così, lui può dire, “Il mondo è stato creato per me!”

Rapporti come questi in un gruppo ci pongono nello stato giusto. Ringrazio il potere superiore che mi porta ad un gruppo. Sono grato che mi dimostra come critico tutti, e li rifiuto e li odio. Mi riferisco ragionevolmente a parte di loro perché devo essere connesso con altre persone, ricevere da essi, in modo che io possa sentimi meglio.

Gradualmente, sintonizzo la corda un poco di più e un po’ oltre. La porto al suono ideale rispetto al diapason. Il diapason è il movimento generale del gruppo nel quale il suono superiore è stato sentito già parzialmente. Quando il movimento generale entra in armonia, l’essenza superiore si rivela in esso.
[140651]

Dal Congresso in Sochi “Giorno Due” 14.07.2014, Lezione 3

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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 10

Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein

“I principi fondamentali della teoria integrale” I postulati della teoria della integralità

Gradualmente la nostra visione del mondo sta cambiando da egoistica a integralmente globale.

I nuovi “occhiali integrali” aprono un mondo completamente nuovo.

Nel mondo integrale, tutto influisce su tutti gli altri.

La comunicazione è la nostra vita.

La natura è unificata.
[139773]

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Yeshivat Haverim Mondiale – 17.08.2014

Yeshivat Haverim Mondiale
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Per cosa è stato creato l’uomo?

Domanda: Ultimamente, i ricchi danno i loro soldi per il bene della società. Il fatto che ne traggano beneficio è irrilevante. Pensano ancora che costruendo un altro ospedale o una scuola in Africa, potranno portare beneficio alla società. Anche i miei parenti africani che vivono in Europa dicono che questo non aiuterà se non forziamo gli africani a lavorare, ma gli africani non vogliono lavorare.

Risposta: Abbiamo effettivamente impedito loro di farlo. In passato l’Africa è stata utilizzata per produrre ed esportare prodotti diversi, ma il nostro atteggiamento scorretto nei confronti di questo continente ha cambiato tutto.

Domanda: Cosa faranno i sei miliardi di persone su questo pianeta? Inventiamo del lavoro per le persone solo per tenerle occupate. Questo mondo complesso è stato creato affinché una persona si svegli al mattino, cavalchi i mezzi pubblici sovraffollati, raggiunga un ufficio o una fabbrica, esegua azioni meccaniche, torni a casa, e continui quindi a fare questo per il resto della sua vita fino alla morte?

Risposta: Ci siamo trasformati in schiavi. Ma ora la nostra percezione sta cambiando. L’uomo è stato creato per fare un tipo di lavoro completamente diverso – lavorare su se stesso e non lavorare per produrre.

Comprendiamo tutti che l’1% della popolazione è in grado di fornire al resto del mondo, tutto ciò che è necessario per sostenere una vita dignitosa, una casa, una famiglia, l’assistenza sanitaria, e tutto il resto. L’1% al massimo, e presto anche questo sarà sostituito da macchine automatiche e computer che consentiranno di ottenere praticamente tutto.

L’uomo, però, si impegnerà solo nel regolare le due forze della natura, la forza della ricezione e la forza della dazione in cui esistiamo. Dobbiamo sviluppare in noi la forza della dazione accanto alla forza di ricevere e aspirare a bilanciarle.

Implementare il sistema di educazione integrale nelle fabbriche e nelle scuole significa che dopo un paio di lezioni una persona inizierà a capire che il mondo è completamente diverso, che la persona non ha bisogno di essere sotto controllo, di andare a lavorare, lavorare per un giorno intero, tornare a casa, andare a letto, e, poi, ancora e ancora. Egli improvvisamente capirà che questo non è il suo destino e che non aiuterà mai nessuno.

Si scopre che esiste un metodo che ci eleva al livello successivo, e se non lo raggiungiamo al di fuori del nostro libero arbitrio, la natura ci spingerà in questa direzione.
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Da Kab.TV “La Crisi Globale” 19.03.2013

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