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Verifica Spirituale

Baal HaSulam, “Introduzione al Libro dello Zohar”, paragrafo 17: In questo modo, ci troviamo di già in questa misura della perfezione, meritevole ed adatta al Perfetto Creatore che ci ha fatti, anche nel nostro attuale, secondo stato, perché questo corpo non ci mancherà in nessun modo, poiché finirà e morirà, ed è solamente qui per il tempo necessario per essere poi cancellato e acquisire la nostra forma eterna.

Come è scritto, “Io ho creato l’inclinazione negativa.” Riguarda tutto la forma corrotta che rivela se stessa dentro di noi di modo che noi la annulliamo. Così facendo, conseguiremo la massima profondità della creazione e arriveremo a conoscere la forza superiore, lei, la sola, l’unica. Questo è il modo in cui funziona. Dobbiamo essere grati di avere delle circostanze che ci permettono di comportarci in un certo modo, ascendendo così al livello del Creatore.

In questo mondo, mentre impariamo qualcosa, rimaniamo chi siamo, con l’aggiunta di qualche conoscenza che è esterna a noi. Nella spiritualità, le cose nuove si manifestano a noi internamente e ci arrivano attraverso i nostri desideri e le radici.

Di conseguenza, noi cambiamo continuamente e rinasciamo del tutto in ogni singolo momento. Ogni cambiamento interiore ci trasforma in qualcun altro. La nostra nuova forma non è connessa in nessun modo con gli stati precedenti, cioè, con qualcosa che ci è successo precedentemente, prima che una nuova azione spirituale sia emersa dentro di noi.

Non c’è niente altro se non una catena di cause ed effetti. Oltre a questo, tutti i nostri pensieri e le sensazioni acquisite al nuovo livello differiscono completamente dalla fase precedente.

Dobbiamo essere pronti a questo e prepararci ad attraversare varie condizioni quando ci troviamo ancora al livello preparatorio. Disperazione, delusione, apatia, ed indifferenza sono sostituiti dall’entusiasmo e dall’eccitazione.

Attraversiamo l’intero spettro delle sensazioni che ci permettono di analizzarci e di veder svanire gli stati precedenti mentre ci spostiamo ai nuovi livelli.

In questo momento, l’ampiezza tra le nostre ascese e le cadute non è così grande, e non sono nemmeno molto significativi i vari dettagli della nostra percezione del mondo. Nonostante questo, le nostre sensazioni animate possono essere opposte ai giudizi che facciamo. Per esempio, quando cadiamo proprio in fondo, consideriamo questo stato come l’ascesa ad una nuova altezza. La cosa principale è rendersi conto da chi stiamo ricevendo le discese e cosa Egli vuole raggiungere mandandocele.

Oppure potrebbe essere il contrario: l’euforia, come prendere delle droghe o vincere la lotteria, può essere considerata come un vicolo cieco che non contiene nemmeno una minuscola scintilla di Luce e ci trascina giù allo stato animale.

Io valuto le situazioni non per come le sento, ma attraverso la loro importanza e lo scopo. Tutto non dipende dallo stato di per sé, ma dalle valutazioni che facciamo. E perciò, la nostra principale preoccupazione è di passare dalle sensazioni all’analisi di quanto sia collegato al nostro scopo. Noi esaminiamo tutto quello che abbiamo intorno su come si relaziona e quanto si avvicina nella corrispondenza e quanto è utile allo scopo. Per esempio, se la discesa che ho sperimentato e che mi allontana dallo scopo serviva alla mia conseguente ripresa, allora sarò felice. In questo modo, cerchiamo di mantenere la connessione con lo scopo e misuriamo i nostri stati interiori attraverso di esso.

Alla fine, incominciamo a sforzarci di restare nello stato di perfezione. Tutto quello che passa attraverso di noi ci aiuta ad analizzare noi stessi ed in questo modo aderiamo allo stato di fusione in una cosa sola.
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(Dalla 4.a parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 03.07.2013 “Introduzione al Libro dello Zohar”)

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Il mondo da una nuova prospettiva

Domanda: Lei dice che le persone che creano gruppi integrali iniziano a sentirsi uniche. Come si esprime questo?

Risposta: La particolarità è che le persone cominciano a guardare il mondo con occhi diversi. Prima di tutto, vedono che la connessione tra loro è davvero possibile, la cosa principale è regolarla in modo corretto, capire che tutti noi siamo diversi per natura e non abbiamo bisogno di distorcere e confondere l’un l’altro in alcun modo. Non c’è coercizione, al contrario, ci eleviamo solo sopra i nostri dati egoistici iniziali e ci connettiamo con l’altro con buoni rapporti reciproci al di sopra delle fondamenta egoistiche.

Siamo tutti egoisti; dentro tutti noi siamo rigidi, grossolani e “oscuri”, però ci eleviamo al di sopra dell’ego, capiamo che noi siamo così per natura, e vogliamo creare una piattaforma altruistica al di sopra di questo.

Attraverso la sua formazione, cominciamo a sentire che la natura (non la nostra natura egoistica personale, ma la natura in generale) è creata appositamente in base al principio di integralità. Cominciamo a vedere che il problema dell’umanità sta in questo, ora sta cominciando a sentire la differenza tra la sua natura egoistica e la natura superiore che le si rivela. Questa mancanza di equilibrio e armonia ci da’ una sensazione di “crisi multiple”.
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(Da Kab.TV “Attraverso il Tempo” 15.09.2013)

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