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Global Yeshivat Haverim – 04.09.2011

Global Yeshivat Haverim
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Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah – 04.09.2011

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah
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Salire attraverso i cieli

Il Libro dello Zohar, capitolo “Vayakhel” (E Mosè riunì), articolo 132: “Verso il sud, Chesed, c’è una persona designata, Psagniah, che governa l’Avir in quel lato e diversi altri funzionari nominati ed i ministri sono lì con lui. Le chiavi dell’Avir in quel lato vennero date a lui e tutti quelli che sono nei problemi fanno una preghiera affinché il loro maestro li tiri fuori dalla situazione, dalla rottura del cuore. Se l’enunciato è come deve essere, si eleva all’Avir in quel lato e la persona designata la accetta e la bacia. Quando la bacia, comincia dicendo: “Il Creatore avrà misericordia di voi e vi riempirà con misericordia”.

Certamente, non capiamo quello che è scritto qui. Non abbiamo neppure bisogno di approfondire queste immagini misteriose. Abbiamo solo bisogno di sapere una cosa, qui si parla degli stati che una persona attraversa nello stesso tempo in cui eleva la sua preghiera. Così si sente quando questa ascende a livelli sempre più elevati, salendo attraverso i cieli.

“Salire attraverso i cieli” significa che con l’aiuto di quanto precedentemente menzionato, quando la Luce esercita l’influenza su di lei, la persona vede come la sua intenzione sia perfezionata sempre di più. E così continua fin quando la sua preghiera ascende ai livelli della grande misericordia e la persona riceve la risposta alla sua preghiera. È per questo che dobbiamo cercare semplicemente di fluire insieme al testo, con il desiderio che questo succeda a noi.
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(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 25.08.2011, Il Libro dello Zohar)

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 5

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Il conseguimento della grandezza del Creatore attraverso l’ambiente

Quanto più grande è il numero della collettività, più efficace è il potere del collettivo. In altre parole, loro producono un’atmosfera più forte verso la grandezza e l’importanza del Creatore. Ogni persona sente che valorizza fortemente tutto quello che desidera fare per il Creatore. In quel momento, ogni piccola cosa che fa, la riempie di allegria e di piacere per il fatto che adesso ha qualcosa con cui servire il Re.

E se il gruppo mantiene costantemente in sé la grandezza del Creatore, ciò evoca la stessa sensazione in tutti, e tutti possono essere riempiti con l’allegria ed il piacere dell’opera del Creatore.

-Il Rabash, Gli Scritti Sociali, “L’ordine di seduta della società

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 04.09.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati 17 “Cosa significa “Sitra Achra viene chiamata Malkhut senza la Corona”
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Libro dello Zohar, VaYikhael (Mosè raccolse), Articolo “Illuminazioni del Fuoco”, Punto 264, Lezione 14
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TES, Parte 2, Capitolo 2, Histaklut Pnimit, Capitolo Cinque, Punto 54, Lezione 23
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pagina 613, Punto 109, Lezione 48
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Scritti di Baal HaSulam “La Nazione”, Inizia con “Questo è come il peccato di Adam Ha Rishon”, Lezione 11
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Evoluzione della coscienza

Noi cominciamo a svilupparci ed a crescere a partire da questo mondo, dalla realtà più bassa possibile, nella quale discendiamo dal mondo dell’Infinito attraverso 125 gradi, attraverso 5 mondi, fino al punto più basso.

Dopo aver raggiunto questo basso livello, la scintilla di luce si fece strada fino all’ultimo grado spirituale di questo mondo e cominciò a formarsi la materia in essa.

La materia cominciò a concentrarsi, a formarsi ed unirsi, una particella insieme all’altra. In questo modo cominciò il ritorno alla fonte, la correzione della frammentazione. Da lì in avanti ebbe inizio il nostro Universo: i livelli inanimato, vegetale ed animato della natura.

Tutti questi gradi sono il risultato dell’unione della materia nelle strutture più complesse, tutte le parti che agiscono per il bene degli altri. Il potere della Luce, il potere della natura, unisce elementi separati e così forma la materia inanimata in tutta la sua diversità interna. La materia viene formata a causa dell’unione delle particelle opposte, in accordo a delle leggi particolari.

Poi, si presenta anche la materia vegetale, nella quale le particelle opposte si connettono con strutture ancora più complesse. Sono molto più separate le une dalle altre, ma ciò nonostante si uniscono. Poi nasce la natura animata, ogni cui parte si sente separata e desidera mantenere la sua esistenza in una forma egoistica. Tuttavia, a causa della forza della natura, ognuna di loro si unisce ancora alle altre e tutte insieme creano l’animato, un corpo animato che è capace di esistere a prescindere dal fatto che dentro di sé esista una contraddizione ed un’unione degli elementi polari.

Essi sono uniti per mezzo di una forza speciale, la forza della Luce, la forza del Creatore, la forza della dazione reciproca, a prescindere dalla forza della creazione, una forza egoistica che esiste dentro di ognuno. Queste due forze cominciano ad agire in armonia comune.

L’armonia è impossibile se non ci sono due forze opposte che tuttavia si uniscono per il bene di un obbiettivo, un interesse comune ed uno stato superiore. Uno stato più elevato rappresenta gli interessi comuni del corpo: il corpo vegetale o animato. Dopo, a causa dello sviluppo della materia nel livello animato, questo raggiunge il livello dell’essere umano di questo mondo, che è una creatura ancora più complessa, più aggressiva ed egoista. Ogni creatura di questo grado “essere umano di questo mondo” si accorge di essere opposta a tutte le altre persone.

Quando raggiunge la fine del suo sviluppo egoistico, rivela che se in seguito vuole esistere, ha bisogno di una seconda forza, opposta, la forza della dazione. La forza dell’egoismo si è sviluppata nella persona, ma cosa farne adesso di questa forza? Ci distrugge soltanto.

A questo punto, capiamo che dobbiamo ricevere la forza della dazione, la forza dell’unione. La sensazione della mancanza della forza dell’unione, senza la quale non possiamo continuare, è di fatto questa sensazione di crisi, di rottura e di distruzione dei valori anteriori. Questa si rivela direttamente nella nostra esistenza, nella nostra vita. Scopriamo assolutamente in tutti gli ambiti della vita, in tutte le attività della persona di questo mondo, che non possiamo raggiungere l’equilibrio, l’armonia e quella che viene chiamata “vita”.

Dopotutto, la vita si costruisce sulla base di due forze: la ricezione e la dazione. Non possiamo esistere se agiamo solo con la forza dell’egoismo. Pertanto, come risultato del nostro sviluppo, della nostra evoluzione graduale, passo dopo passo, la natura ci porta alla conclusione che abbiamo bisogno anche di una seconda forza: la forza dell’unione.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 25.08.2011, Shamati)

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