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Il libro di Kabbalah è un’impronta dell’anima

patent1Domanda: perché è così importante leggere i libri di kabbalah?

Risposta: l’informazione si presenta in molte maniere. Nella nostra epoca, la gente sta gradualmente passando dalla lettura all’ascolto di file audio e dall’ascolto ai video. Però non è la stessa cosa.

Guardare ed ascoltare qualcosa avviene nel livello animato, però leggere avviene nel livello umano. È totalmente diverso.  Per mezzo della lettura di un libro, la persona si connette ad un canale spirituale.

È eccellente se lei guarda o ascolta le lezioni, ma niente può rimpiazzare un libro, perché questo le permette di scoprire un contatto più intimo, anche se lei non lo sente con chiarezza. Ai giorni nostri, è possibile che le persone non abbiano più l’abitudine di leggere, però ciò non cambia il fatto che leggere accada nel livello umano.

Per esempio, quando lei legge Il Libro dello Zohar, scopre l’importanza delle lettere, le loro forme ed il loro ordine.  Non importa la lingua in cui è scritto il libro. I cabalisti ci hanno dato un codice in un linguaggio: l’ebreo (o l’aramaico) al posto delle altre lingue.

La forma delle lettere riflette il modello dell’anima, come la sua impronta. L’anima ha diverse forme e così  viene “impressa” ogni volta in una forma diversa.

Quando leggiamo il testo, andiamo da una lettera all’altra e di conseguenza, la nostra anima cambia, prendendo una forma dietro l’altra. Ed è per questo che un libro è connesso all’anima di una persona.

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E’ Tempo di Agire

Dentro di noi ci sono Mosè ed il Faraone

dont-fighy-egoism-alone1Non possiamo vincere i nostri desideri. Possiamo solo rimpiazzare un desiderio con un altro migliore. Dopo tutto, la persona è un desiderio e non può andare contro sé stessa.

L’unica maniera di lottare contro un desiderio, è utilizzando una forza esterna, la forza della Luce. Allora la Luce combatterà la lotta al posto nostro. È per questo che il Creatore disse a Mosè: “Andiamo dal faraone. Io combatterò contro di lui per mostrare il Mio potere e la mia grandezza su di lui. Io ti mostrerò tutto ciò”. Anche per questo il Creatore disse, “ Ho creato l’inclinazione al male e la Torà per la sua correzione, perché  la Luce che è occultata in essa riporta le persone alla fonte”.

Di conseguenza, il nostro compito non è lottare contro noi stessi,  ma realizzare sforzi per attrarre la Luce attraverso lo studio della Kabbalah. Dobbiamo soltanto guardare la nostra malvagità da lontano ed avere il desiderio di rompere con essa. È come la storia di Mosè che crebbe nella casa del faraone ma si separò da lui.

Voi avete ricevuto un punto nel cuore che si chiama Mosè. Adesso, dovete attirare la Luce del Creatore per lottare contro il male, contro il vostro cuore: il faraone.

Questo stato ha tre componenti:

1.    L’inclinazione al male di una persona, il suo egoismo, che si nasconde profondamente nel suo interiore. È la natura dell’uomo: il faraone.

2.    Una nuova coscienza che comincia a formarsi nella persona, il punto nel cuore: Mosè. Questa è la presa di coscienza che voi avete per correggere l’inclinazione al male, in altro modo, non raggiungerete la spiritualità.

3    La Fonte della Luce, il Creatore. Questo è il libro che parla di come correggere l’egoismo utilizzando la Luce. Il libro è uno strumento che vi permette di attrarre la Luce per correggere il vostro egoismo, cambiarlo e trasformarlo in bene.

L’inclinazione al male risiede dentro di voi: è il faraone. La forza della Luce, che voi attraete durante lo studio, è la forza del Creatore. Voi, Mosè, siete nel mezzo e sostenete costantemente questa guerra, come è scritto: “Una persona dovrebbe mettere la sua inclinazione al bene contro la sua inclinazione al male”.

Il nostro punto nel cuore, Mosè, cresce nella casa del faraone, egli si siede sulle ginocchia del faraone, gioca con la sua barba e prova la sua corona. Mosè era come un nipote adottato dal faraone ed il figlio adottivo della figlia del faraone, Batia. In altre parole, era un principe.

Però, non appena una persona si separa della sua inclinazione al male, comincia a sentire che sono opposti e si odiano. Quando Mosè, più tardi va dal faraone, non gli parla più come una persona vicina. Gli parla come ad un estraneo o ad un nemico.

In questo modo una persona si separa della sua natura, ribellandosi ad essa e detestandola. Allora, la sua unica speranza, è che la Luce arrivi durante lo studio della Kabbalah e cambi la sua natura.

La maratona del mondo è andata avanti per troppo tempo

laitman_2008-11-13_6710Nei prossimi anni, il mondo scivolerà in un tale stato si sconforto che gli uomini vorranno capire come poter vivere in modo diverso. Questo non succederà a causa degli eventi legati alle difficoltà materiali, ma a causa di una opprimente sensazione che gli uomini sentiranno nel fondo dei loro cuori.

Ma nel frattempo, il mondo continua ad essere governato dal denaro, e da niente altro che il denaro. Tuttavia, finirà presto e gli uomini capiranno che il denaro non li soddisfa più. Sentiranno di stare male nonostante tutte le comodità e piaceri delle loro vite.

Già oggi gli uomini stanno male, ma sono ancora in grado di “fare finta”, di chiudere gli occhi davanti a ciò che è veramente importante, e di dare la caccia a traguardi del momento, che individuano in piaceri diversi come il denaro, il potere, e la fama. Se non fosse così, cos’altro avrebbero da fare gli uomini in questa vita? Ci osserviamo tra di noi e senza ragionare facciamo le stesse cose che fanno gli altri. Se io sono uguale a coloro che mi stanno intorno, allora sto bene. Questa è la ragione per cui un uomo sceglie un obbiettivo che è generalmente accettato dalla società, e lo insegue, provando a nascondere la sensazione di vuoto.

La forza di autoconservazione del corpo lo costringe a cercare un obbiettivo che lo tenga sempre occupato, così che egli “potrà sapere per cosa vive”. Il modo cioè in cui la mente di un uomo si tiene occupata con qualcosa. Altrimenti egli resterà con nient’altro che una “coperta calda”, come un bambino che si è perso.

E se questo accadesse, l’uomo avrebbe paura e si sentirebbe intimidito dalle eterne domande: perché esisto e cosa sta succedendo alla mia vita? Ad ogni modo, presto o tardi, l’uomo riceverà un desiderio in più e non sarà in grado di continuare a pensare fanaticamente alle cose corporali dalla mattina alla sera. Egli improvvisamente capirà che questa “maratona” era stata intenzionalmente programmata per lui per distrarlo dalle cose più importanti della vita.

Per un certo periodo, egli ha potuto tenere gli occhi chiusi ed ha corso insieme agli altri, ma ora non ha più l’energia per continuare a farlo. Tutti continuano a correre la maratona, ma tutti sono finiti fuori strada: la corsa non attrae più l’uomo, egli sente che questa corsa non ha più significato. Il suo desiderio è diventato così profondo che non può più essere colmato da obbiettivi terreni:

a) Piaceri del corpo: cibo, sesso, rifugio e famiglia
b) Piaceri sociali: benessere, potere, fama e conoscenza

E allora, l’uomo comincia a cercare degli obbiettivi più elevati.